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Gaudium et spes - la costituzione del Vaticano II sulla Chiesa Cattolica nel mondo moderno
Una delle eresie ripetute più frequentemente dalla setta del Vaticano II è l'idea donde il Cristo, mediante la Sua Incarnazione, Si sia unito con ogni uomo. Il Vaticano II discusse di un'unione tra il Cristo ed ogni uomo risultante dall'Incarnazione medesima. Antipapa Giovanni Paolo II colse il senso di tale eresia e la spinse verso la sua conseguenza più logica, la salvezza universale.
Si trattano altri insegnamenti di Antipapa Giovanni Paolo II in tale riguardo nella sezione concernente le sue eresie. L'idea donde Iddio Si unì ad ogni uomo durante l'Incarnazione è falsa ed eretica. Esiste nessuna unione tra Gesù Cristo ed ogni uomo risultante dall'Incarnazione medesima.
L'intera ragione di esistenza della Chiesa Cattolica è quella di unire il genere umano a Gesù Cristo. Ciò avviene tramite il Santo Battesimo e la Fede Cattolica. Se l'unione tra tutta l'umanità e Gesù Cristo fosse avvenuta durante l'Incarnazione allora la Chiesa Cattolica non avrebbe valore e sarebbe, quindi, inutile. Lo stesso andrebbe affermato per la Passione, la morte per crocifissione, la Risurrezione, i 7 Sacramenti e così via, essenti di nessuna importanza ai fini dell'unione dell'umanità con Gesù Cristo, secondo il Vaticano II ed Antipapa Giovanni Paolo II. In tale maniera la crocifissione del Cristo mediante la quale il mondo fu veramente redento ed al quale fu permesso di essere salvato diverrebbe, invece, un mero segno della già esistente unione, sin dall'Incarnazione, tra il Cristo ed ogni uomo. La Redenzione, pertanto, non deterrebbe alcun valore salvifico. È visibile come in tale maniera tutta la dottrina Cattolica verrebbe, e sì viene, simultaneamente arsa nel fuoco.
Difatti, tale dottrina del Vaticano II, ripetuta ed espansa volte innumerevoli da Antipapa Giovanni Paolo II, è effettivamente peggio dell'eretica dottrina Protestante di Martin Lutero. Martin Lutero, eretico quale era, credeva, per così dire, almeno che per essere uniti al Cristo occorresse professare la fede nella Croce di Gesù Cristo. Invece, secondo la dottrina del Vaticano II e di Antipapa Giovanni Paolo II, la fede nella Croce di Gesù Cristo è superflua in quanto tutta l'umanità fu già unita al Cristo per sempre, Redemptor hominis 13. Sperasi che il lettore veda l'incredibile malizia giacente dietro l'affermazione dettata dalla costituzione del Vaticano II Gaudium et spes, numero 22.
Citanosi, ora, dei dogmi Cattolici rivelanti la verità donde l'unione tra l'umanità peccatrice ed il Cristo avviene solamente tramite il Santo Battesimo e la Fede Cattolica; il Peccato Originale non è rimosso in alcun altro modo.
L'unione con il Cristo è perduta mediante la separazione dalla Chiesa Cattolica, qualche cosa che il Vaticano II non pensò di menzionare.
Oltre all'eresia presente in Gaudium et spes, numero 22, ve ne sono delle altre, presente nella stessa, assai degne di attenzione. Gaudium et spes insegna l'abominio donde il controllo natale è virtuoso.
Il tale documento il Vaticano II insegna la putrida bestialità donde il controllo natale è virtuoso e per cui le coppie possono scegliere il numero di bambini da procreare. Ciò è contrario alla legge naturale. Iddio è l'autore della vita umana. Nessun essere umano detiene il permesso di infrangere la Volontà Divina per La Quale nuove vite vengano al mondo mediante il controllo natale limitante la propria famiglia. Il controllo natale è giammai permesso, a prescindere dalla maniera in cui esso sia prestato, artificialmente o, per così dire, naturalmente. Per ulteriori informazioni circa tale tematica consultisi la sezione del presente libro trattante la cosiddetta pianificazione naturale famigliare.
Procedendo, occorre discutere dell'adorazione dell'uomo del Vaticano II.
Tale è una bestemmia. Se tutte le cose presenti sulla Terra fossero relazionate all'uomo come loro centro e corona ciò significherebbe che tutto dovrebbe essere misurato mediante la legge umana invece che quella Divina. Ciò implicherebbe che per tutti gli scopi ed intenti l'uomo sarebbe effettivamente Dio - tutto sarebbe a lui relazionato. L'uomo è stato posto nel luogo di Dio.
Il Vaticano II.
Note di fine sezione 8 (7):
[105] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils] Volume 2, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla [Georgetown university press], SUA, pagina 1082.
[106] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 5, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 255.
[107] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 5, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 255.
[108] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils] Volume 1, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla [Georgetown university press], SUA, pagina 576.
[109] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 2195; Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 274.
[110] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 2, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 391.
[111] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils] Volume 2, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla [Georgetown university press], SUA, pagine 1103-1104.
[112] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils] Volume 2, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla [Georgetown university press], SUA, pagina 1105.
[113] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils] Volume 2, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla [Georgetown university press], SUA, pagina 1132.
[114] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils] Volume 2, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla [Georgetown university press], SUA, pagina 1085.
[115] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils] Volume 2, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla [Georgetown university press], SUA, pagina 1075.