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L'Una Chiesa Universale dei fedeli
La prima definizione dogmatica proveniente dalla Sedia di San Pietro circa Extra Ecclesia Nulla Salus, di Papa Innocenzo III, insegna la realtà donde la Chiesa Cattolica è l'Una Chiesa Universale dei fedeli, fuori dalla quale nessuno punto è salvato. Ma chi sono i fedeli? Può qualcheduno non essente stato battezzato essere considerato parte dei fedeli? Mirando la Sacra Tradizione Cattolica emerge un assordante no.
Risaputamente, la Santa Messa Cattolica si divide in 2 parti: la Santa Messa dei catecumeni, coloro preparantisi al Santo Battesimo, e la Santa Messa dei fedeli, coloro battezzati.
Nella Chiesa Cattolica antica i catecumeni, ossia, coloro non aventi ricevuto il Sacramento del Santo Battesimo, dovevano andarsene allorché i fedeli professavano il Credo, ovvero, dopo la Santa Messa dei catecumeni. I non-battezzati non potevano restare per la Santa Messa dei fedeli, perciocché è solamente mediante la ricezione del Sacramento del Santo Battesimo che si diviene fedeli. Tale è l'insegnamento della Sacra Tradizione.
Si osserva il Sinodo di Laodicea del IV secolo DC dettare la tradizione per cui i catecumeni sarebbero dovuti dipartire dalla Divina Liturgia avanti l'inizio della Santa Messa dei fedeli. Tale distinzione tra la Santa Messa dei catecumeni e la Santa Messa dei fedeli era canonica negli antichi riti della Chiesa Cattolica. Sicché, Padre Casimiro Cuciarec, nel suo ampio lavoro sulla Divina Liturgia Slavo-Bizantina di San Giovanni Crisostomo, afferma la realtà per la quale la Divina Liturgia dei catecumeni è "presente in tutti i riti". [45] In altre parole, tutti i riti Cattolici antichi testificavano il fatto donde nessuna persona non battezzata può essere considerata parte dei fedeli perciocché essi dismettevano i catecumeni tutti assieme avanti l'inizio della Santa Messa dei fedeli.
Pertanto, Padre Casimiro Cuciarec aggiunse ciò che segue.
L'Enciclopedia Cattolica accredita il medesimo insegnamento della Sacra Tradizione.
Nel III secolo DC il già antico Padre della Chiesa Cattolica Tertulliano criticò il costume di certuni eretici non rispettanti tale cruciale distinzione tra il non-battezzato ed il fedele.
Finalmente, si cita un'orazione proveniente dall'antica Divina Liturgia Slavo-Bizantina di San Giovanni Crisostomo. La preghiera veniva recitata alla dismissione dei catecumeni avanti l'inizio della Santa Messa dei fedeli.
Osservasi la verità per cui l'antico rito Orientale della Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo opera una distinzione poderosa tra i non-battezzati, i catecumeni, ed i fedeli. Esso conferma il fatto per cui siccome i catecumeni non sono battezzati nei fedeli non sono rimessi ad essi i loro peccati né sono essi uniti alla Chiesa Cattolica. I non-battezzati non appartengono all'Una Chiesa Universale dei fedeli. Ciò è parte dell'antica Fede Cattolica. Ovviamente, tale fatto non è dimostrato essere parte dell'antica Fede Cattolica semplicemente perocché un antico Padre della Chiesa Cattolica ciò dichiarò - poiché un'affermazione proveniente da un antico Padre della Chiesa Cattolica non dimostra ciò definitivamente -, esso è invece dimostrato perciocché le testimonianze di cotali santi sono in perfetta armonia con il chiaro insegnamento dell'adorazione liturgica Cattolica, la quale divide la Santa Messa dei catecumeni da quella dei fedeli. È pertanto l'insegnamento e la regola dell'adorazione Cattolica che nessuna persona non battezzata venga considerata parte dei fedeli. È perciò che ovunque nella Chiesa Universale sin dal principio a tutti coloro essenti morti senza il Sacramento del Santo Battesimo veniva rifiutata la sepoltura Cristiana.
Dacché tale era l'universale regola di adorazione nella Chiesa Cattolica essa era l'espressione della Fede Universale e della Sacra Tradizione Universale della stessa.
Laonde, sarebbe contrario alla Sacra Tradizione asserire che una persona non avente ricevuto il Sacramento del Santo Battesimo sia parte dei fedeli.
È in virtù di tale insegnamento della Sacra Tradizione che nel rito tradizionale del Santo Battesimo al catecumeno è chiesto ciò che egli desideri dalla Santa Chiesa Cattolica, per rispondere la Fede Cattolica. Il catecumeno non detiene la Fede Universale, sicché egli implora la Chiesa Universale per essa durante il Sacramento della Fede Universale, del Santo Battesimo, il sol quale lo rende un fedele. È perciò che il Sacramento del Santo Battesimo è conosciuto, sin dall'epoca Apostolica, come il Sacramento della Fede.
Con tali fatti a mente, per cui un catecumeno implora la Fede Universale in quanto non parte dei fedeli, rimembrasi la definizione di Papa Innocenzo III al Concilio Laterano IV: "Esiste invero una Chiesa Universale dei fedeli, fuori dalla quale nessuno punto è salvato… ". Il testo Latino originale detta: "Una vero est fidelium Universalis Ecclesia, extra quam nullus omnino salvatur… ". Le parole Latine nullus omnino significano assolutamente nessuno. Assolutamente nessuno al di fuori dell'Una Chiesa Universale dei fedeli è salvato. Dacché l'Una Chiesa Universale dei fedeli include solamente coloro aventi ricevuto il Sacramento del Santo Battesimo, come dimostrato dalla Sacra Tradizione Apostolica, dalla tradizione liturgica e dal dogma Universale Ecclesiastico, ciò significa che assolutamente nessuno è salvato assente il Sacramento del Santo Battesimo.
Note finali
[43] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 430.
[44] Padre Casimiro Cuciarec, La Liturgia Slavo-Bizantina di San Giovanni Crisostomo [The Byzantine-Slav Liturgy of Saint John Chrysostom], 1971, Stamperia Alleluia [Alleluia press], Canada, pagina 475.
[45] Padre Casimiro Cuciarec, La Liturgia Slavo-Bizantina di San Giovanni Crisostomo [The Byzantine-Slav Liturgy of Saint John Chrysostom], 1971, Stamperia Alleluia [Alleluia press], Canada, pagina 326.
[46] Padre Casimiro Cuciarec, La Liturgia Slavo-Bizantina di San Giovanni Crisostomo [The Byzantine-Slav Liturgy of Saint John Chrysostom], 1971, Stamperia Alleluia [Alleluia press], Canada, pagina 100.
[47] L'Enciclopedia Cattolica [The Catholic encyclopaedia], Volume 5, Fedele [Faithful], 1909, Compagnia di Roberto Appleton [Robert Appleton company], SUA, pagina 769.
[48] L'Enciclopedia Cattolica [The Catholic encyclopaedia], Volume 3, Catecumeno [Catechumen], 1908, Compagnia di Roberto Appleton [Robert Appleton company], SUA, pagina 430.
[49] Padre Casimiro Cuciarec, La Liturgia Slavo-Bizantina di San Giovanni Crisostomo [The Byzantine-Slav Liturgy of Saint John Chrysostom], 1971, Stamperia Alleluia [Alleluia press], Canada, pagina 458.
[50] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 3, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian press], SUA, pagina 273.
[51] I sermoni Domenicali dei grandi padri [The Sunday sermons of the great fathers], Volume 4, 1963, Stamperia Regnery [Regnery press], SUA, pagina 5.
[52] Catechismo del Concilio di Trento [Catechism of the Council of Trent], 1982, Libri TAN [TAN books], SUA, pagina 184.
[53] Catechismo del Concilio di Trento [Catechism of the Council of Trent], 1982, Libri TAN [TAN books], SUA, pagina 159.
[54] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 570 a.
[55] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numeri 799‐800.