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Come potrebbe il "Battesimo" di desiderio essere contrario al dogma Cattolico quando un santo come Sant'Alfonso de' Liguori credette in esso in un'epoca dopo il Concilio di Trento?
Obiezione. Come potrebbe il "Battesimo" di desiderio essere contrario al dogma Cattolico quando un santo come Sant'Alfonso de' Liguori credette in esso in un'epoca dopo il Concilio di Trento? Ciò lo renderebbe un eretico, essente impossibile in quanto santo, canonizzato.
Risposta. Innanzitutto, la chiave per l'eresia è l'ostinazione o la pertinacia. È un fatto quello per cui un uomo non ostinato può sostenere una posizione eretica, come l'idea per la quale il Cristo detenga solamente una volontà, senza essere un eretico, attesoché egli non diparta dall'essenziale credenza nella Santissima Trinità e nell'Incarnazione - difatti, in tale caso, quand'anche egli non fosse ostinato egli perderebbe la Fede Cattolica. La più parte dei Cattolici tradizionali con i quali si è conversato credeva nella falsità donde il Cristo detiene solamente una volontà, non 2. Tale è un'eresia condannata dalla Chiesa Cattolica. Il Cristo detiene 2 volontà, non confliggenti, perciocché Egli è Dio ed uomo. Pertanto, erano tutti tali Cattolici tradizionali con i quali si è conversato degli eretici? No; poiché essi o non erano al corrente di tale dogma Universale oppure non lo comprendevano completamente, essi, inoltre, non erano pertinaci, mantenendo ancora la loro credenza nella sacrosanta realtà donde Gesù Cristo è Dio ed uomo. Tuttavia, ove essi fossero stati pertinaci od ostinati circa la tematica essi sarebbero divenuti degli eretici.
Il medesimo principio potrebbe applicarsi non solamente ad un dogma Universale del quale si sarebbe ignari bensì ancora ad un testo concernente una materia pertinente al dogma Cattolico od all'eresia letto malamente. Esiste alcuna prova di ciò? Sì.
La più parte dei lettori dovrebbe conoscere il caso di Papa Onorio I, essente stato condannato molti anni dopo la sua morte per avere perlomeno ampliato l'eresia Monotelita, donde il Cristo deterrebbe solamente una volontà. Papa Onorio I, 625 DC-638 DC venne condannato appresso la sua morte dal Concilio di Costantinopoli III, nell'anno 680 DC. Tuttavia, Papa Giovanni IV, avente regnato poco tempo dopo Papa Onorio I, tentò di difendere le lettere di Papa Onorio I, arrivando a proclamare l'errore per il quale sarebbe stato sommamente contrario alla verità asserire che Papa Onorio I avesse insegnato la falsità donde il Cristo deterrebbe solamente una volontà.
Orbene, ecco un Papa Cattolico avente difeso le 2 lettere di Papa Onorio I dipoi condannate dai concili dogmatici. Ciò dimostra l'effettività per cui è possibile rimanere Cattolici, persino Papi, nel simultaneo errato tentativo di giustificare come Cattolico un qualche cosa nei fatti degno di condanna.
Risponderebbero alcuni:
Tale è una risposta speciosa. Il Concilio di Costantinopoli III condannò Papa Onorio I in base alle lettere scritte durante il di lui regno. Papa Giovanni IV studiò le stesse esatte lettere e dichiarazioni condannate dal Concilio di Costantinopoli III. Pertanto, nello studiare le stesse esatte dichiarazioni Papa Giovanni IV, nella sua capacità fallibile, ed il Concilio di Costantinopoli III, nella sua capacità infallibile, dettarono 2 cose drasticamente differenti. Ciò dimostra l'effettività per cui a fronte di una legittima ragione per della confusione è possibile fraintendere come Cattolico un qualche cosa essente nei fatti eretico o favorente l'eresia, rimanendo Cattolici. Ciò, chiaramente, non applicherebbesi a dei punti palesemente ovvi, come la necessità di conversione a carico dei Protestanti onde essere salvati o la realtà per la quale le "religioni" pagane sono false, fatto negato dagli Antipapi del Vaticano II, bensì solamente alle minuzie proprie alle questioni dogmatiche od alle materie attorno alle quali esisterebbe della confusione o ragione per della confusione.
Lo stesso vale per il "Battesimo" di desiderio, più precisamente, per la versione del "Battesimo" di desiderio sostenuta da certuni santi solamente a favore dei catecumeni, dei non-battezzati desideranti la Fede Universale. Siccome Papa Giovanni IV fraintese le lettere di Papa Onorio I in buonafede tali santi lessero malamente il Concilio di Trento, Sessione 6, Capitolo 4. Essi pensarono che il Concilio di Trento insegnasse il "Battesimo" di desiderio, indi insegnandolo erroneamente. Nondimeno, allorquando scrutinanosi le loro argomentazioni, esaminando da vicino l'insegnamento del Concilio di Trento, Sessione 6, Capitolo 4, si osserva come detto concilio non insegni il "Battesimo" di desiderio. Si scopre pure la realtà per cui esiste nessuna evidenza a favore del "Battesimo" di desiderio o di sangue al di dentro dell'infallibile insegnamento della Chiesa Cattolica. Si scopre, inoltre, che il "Battesimo" di desiderio o di sangue non può essere fatto quadrare con i numerosi dati di fatto provenienti dall'infallibile docenza della Chiesa Cattolica. Sicché, una volta ascoltata la chiara spiegazione di tali punti si detiene l'obbligo di abbandonare una tale falsa posizione, essente contraria a sì tanti dati di fatto. A tale punto non è possibile continuare ad insistere che gli uomini possano essere salvati in assenza del Santo Battesimo. I punti disopra coperti dimostrano la verità per cui un santo od un Papa potrebbe leggere malamente un testo ed in base a tale mala lettura insegnare qualche cosa di contrario alla Fede Universale in buonafede.
In conclusione, che si voglia appellare il "Battesimo" di desiderio o di sangue un'eresia od un grave errore teologico incompatibile con il dogma Universale, rimane il fatto per il quale esso è una falsa opinione non riconciliabile con le numerose infallibili definizioni: una volta mirati tali fatti nessun Cattolico lo dovrebbe sostenere.
Oltretutto, ancorché qualunque idea di "Battesimo" di desiderio o di sangue sia falsa occorre operare un'importantissima distinzione tra la versione del "Battesimo" di desiderio o di sangue sostenuta da certuni santi, solamente a favore dei catecumeni, e la versione sostenuta dalla più parte degli individui al giorno d'oggi, coperta in più dettaglio in altre sezioni del presente libro. I santi sostenenti il "Battesimo" di desiderio o di sangue lo applicavano solamente ai catecumeni, dei non-battezzati desideranti la Fede Universale, accettanti la Santissima Trinità, l'Incarnazione e la Fede Cattolica. Quasi tutti coloro credenti in esso al giorno d'oggi lo applicano a coloro nemmeno accettanti il Cristo ed od ai membri delle false "religioni". Coloro credenti in cotale idea, donde il "Battesimo" di desiderio o di sangue si applichi agli Ebrei od ai Maomettani e così via, dovrebbero immediatamente abbandonarla una volta visionate le infallibili definizioni riguardanti Extra Ecclesiam Nulla Salus. In caso contrario essi sarebbero definitamente degli eretici essenti stati automaticamente scomunicati dalla Chiesa Universale. Non si potrebbe credere ragionevolmente che la salvezza a favore dei membri delle "religioni" non-Cristiane sia compatibile con Extra Ecclesiam Nulla Salus.
Simultaneamente, giacché la falsa idea donde i catecumeni, dei non-battezzati, possano essere salvati venne sostenuta da certuni santi, oltreché insegnata nella fallibile capacità di altri testi, coloro sostenenti il "Battesimo" di desiderio o di sangue nello stesso modo in cui lo fecero siffatti santi, ovverosia, solamente a favore dei catecumeni, dei non-battezzati desideranti la Fede Universale, possederebbero più spazio per errare in buonafede, pensando ragionevolmente per del tempo che esso costituisca il tradizionale insegnamento della Chiesa Cattolica, insino al momento in cui tutti gli aspetti della questione verrebbero loro presentati.
Note finali
[445] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 253.