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La Fraternità sacerdotale di San Pio X
Obiezione. La Fraternità sacerdotale di San Pio X ha pubblicato numerosi libri ed articoli mostranti come il "Battesimo" di desiderio demarchi la docenza della Chiesa Cattolica, verbigrazia, È il Feenyismo Cattolico [Is Feeneyism Catholic?] ad opera di Padre Francesco Laisney e Battesimo di desiderio [Baptism of desire] ad opera di Padre Gianmarco Rulleau.
Risposta. Fra le molte altre cose, si è di già mostrata la verità donde la docenza di Papa San Leone Magno, la docenza del Concilio di Firenze su Giovanni 3:5 e la docenza del Concilio di Trento su Giovanni 3:5 e sul Sacramento del Santo Battesimo refutano qualunque dichiarazione per la quale la salvezza sia ottenibile in assenza del Santo Battesimo di acqua. Ciò nondimeno, i libri della Fraternità sacerdotale di San Pio X in tale riguardo vengono fronteggiati. La Fraternità sacerdotale di San Pio X (FSSPX), fondata dal deceduto "arcivescovo" Marcello Lefebvre, ha pubblicamente sparso dell'eresia con rispetto alla necessità della Chiesa Cattolica ai fini della salute, attaccando con eretica tenacia i Cattolici difendenti l'infallibile insegnamento Ecclesiastico circa la necessità del Santo Battesimo alfine della salvezza. Le argomentazioni avanzate dalla Fraternità sacerdotale di San Pio X vengono confutate nel presente libro. Tuttavia, onde pienamente esporre l'eresia, oltreché la scuotente disonestà, facilmente riscontrabile nelle di essa opere, si esaminano alcuni dei suoi libri nel dettaglio.
Viene offerta una breve panoramica delle eresie presenti negli scritti dello "arcivescovo" Marcello Lefebvre, seguita da un esposto più addentato delle recenti opere della fraternità medesima.
Contro le eresie [Against the heresies], ad opera dello "arcivescovo" Marcello Lefebvre.
Ciò che osservasi provenire dal fondatore della Fraternità sacerdotale di San Pio X è della palese eresia. Egli contraddisse direttamente il solennemente definito dogma Universale Extra Ecclesiam Nulla Salus. Taluni individui aderenti alla Fraternità sacerdotale di San Pio X hanno tentato di difendere tali eretiche parole dello "arcivescovo" Marcello Lefebvre sottolineando che quantunque egli abbia affermato la salvezza a favore degli uomini nelle altre "religioni" egli imputò enfaticamente tale successo alla Chiesa Cattolica.
Tale risposta delinea un tentativo patetico di difendere l'indifendibile. Anzi, coloro tentanti di difendere il preteso arcivescovo Marcello Lefebvre in tale maniera deridono Dio. Si potrebbe affermare che tutti gli uomini finiscano in Cielo, la salvezza universale, però per mezzo della Chiesa Cattolica. Cambierebbe ciò l'eresia? No; non la cambierebbe, chiaramente. Sicché, non importa quanto il presunto arcivescovo Marcello Lefebvre abbia tentato di raziocinare o giustificare la sua eresia egli insegnava comunque la salvezza delle anime nelle "religioni" non-Cristiane, essente un'eresia.
Il dogma Universale della Chiesa Cattolica non scandisce meramente la realtà donde si è salvati da nessuno eccetto che dalla Chiesa Cattolica bensì proclama la verità per cui al di fuori della Chiesa Cattolica e senza la Fede Cattolica nessuno è salvato. Ciò significa che nessuno può essere salvato al di dentro delle "religioni" non-Cristiane. I difensori della FSSPX debbono metterselo in testa. Il dogma Universale della Chiesa Cattolica esclude l'idea per la quale chiunque sia salvato in un'altra "religione".
Dacché già insegnante la salvezza delle persone nelle altre "religioni" l'enfatica imputazione di tale successo alla Chiesa Cattolica da parte del presunto arcivescovo Marcello Lefebvre detiene nessuna rilevanza. Le succitate parole di Papa Gregorio XVI presenti in Summo iugiter studio si sarebbero potute indirizzare specificatamente allo "arcivescovo" Marcello Lefebvre ed alla Fraternità Sacerdotale di San Pio X.
Il preteso arcivescovo Marcello Lefebvre negò il dogma Cattolico parola per parola.
Difatti, vogliasi notare ancora come il preteso arcivescovo Marcello Lefebvre abbia dichiarato e dichiarò che gli uomini possano essere salvati mediante la pratica delle false religioni.
Lettera aperta ai Cattolici confusi [Open letter to confused Catholics], ad opera dello "arcivescovo" Marcello Lefebvre
Si scorge dell'ulteriore eresia contro il dogma Cattolico Extra Ecclesiam Nulla Salus proferita dallo "arcivescovo" Marcello Lefebvre.
Bombe ad orologeria del Concilio Vaticano II [Time bombs of the Second Vatican Council], ad opera di Padre Francesco Schmidberger della FSSPX
Padre Francesco Schmidberger annunciò la presunta chiarezza della malvagità donde i seguaci delle "fedi" acattoliche possono essere salvati. No; ciò che è chiaro è quanto direttamente cotale citazione neghi il dogma Cattolico. Tale rappresenta dell'ulteriore palese eresia insegnata in un dilagato opuscolo della FSSPX.
Il "vescovo" Bernardo Fellay proclamò la salvezza a favore degli Induisti
Tale è dell'ulteriore palese eresia. Gli Induisti, fra l'altro, adorano molti falsi dei: essi non sono solamente privi della Fede Cattolica necessaria ai fini della salute bensì sono ancora degli idolatri.
Battesimo di desiderio [Baptism of desire], ad opera di Padre Gianmarco Rulleau, FSSPX
Nel recente passato la Fraternità sacerdotale di San Pio X (FSSPX), nonché i Lefebvriani, ha pubblicato 2 libri attaccanti la docenza della Chiesa Cattolica con rispetto al Santo Battesimo. Essa spende il proprio tempo a tentare di ingegnare maniere di salvezza a favore delle persone in assenza del Santo Battesimo, però senza successo. Battesimo di desiderio [Baptism of desire], ad opera di Padre Gianmarco Rulleau, venne pubblicato dalla FSSPX nel 1999, mentre È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], ad opera di Padre Francesco Laisney, venne pubblicato nel 2001. Si esaminano entrambi tali libri nel dettaglio. Si suddivide l'esaminazione di tali libri in argomenti separati: omissioni; menzogne; contraddizioni ed eresie. Ciò abiliterebbe il lettore ad identificare la disonestà e l'eterodossia di tali autori e del gruppo da loro rappresentato.
Si incomincia con il libro Battesimo di desiderio [Baptism of desire], ad opera di Padre Gianmarco Rulleau.
Omissioni
Prima omissione. Il libro Battesimo di desiderio [Baptism of desire] ad opera di Padre Gianmarco Rulleau si spaccia per un'esaminazione della docenza Ecclesiastica con riguardo agli elementi necessari ai fini della salute: il Santo Battesimo; la Fede Universale in Gesù Cristo e così via. Eppure, sorprendentemente, nel libro intero l'autore cita nemmeno una, lo si ripete, nemmeno una, delle infallibili dichiarazioni Papali ex-cathedra riguardanti Extra Ecclesiam Nulla Salus. Si presume che l'autore non le abbia reputate rilevanti. Egli potrebbe non averle reputate rilevanti poiché privo di Fede Universale nelle stesse, probabilmente.
Seconda omissione. Nonostante la presenza di un'intera sezione dedicata alla necessità dell'esplicita Fede Universale in Gesù Cristo per la salvazione in opposizione a quella implicita, pagine 53-62, Padre Gianmarco Rulleau fallisce nel citare nel libro intero il Credo Atanasiano, il simbolo dogmatico di Fede Universale definente come la Fede Cattolica in Gesù Cristo e nella Santissima Trinità sia necessaria per tutti coloro desideranti essere salvati. Se Padre Gianmarco Rulleau avesse semplicemente citato il Credo Atanasiano egli avrebbe potuto risolvere l'intera questione essentegli costata pagine di esaminazione. Purtroppo, egli non citò il Credo Atanasiano, probabilmente a causa della sua mancanza di Fede Universale nel medesimo.
Terza omissione. Il Concilio di Trento, Sessione 7, Canoni 2 e 5, sul Sacramento del Santo Battesimo non vengono citati in alcun luogo nel libro. Ciò è interessante, poiché si presumerebbe che la definizione del Concilio di Trento circa la necessità del Santo Battesimo ai fini della salvazione possa apparire in un libro trattante la necessità del Santo Battesimo ai fini della salvazione.
Vogliasi notare l'effettività per la quale le maggiori omissioni operate da Padre Gianmarco Rulleau concernettero la docenza dogmatica della Chiesa Cattolica con riguardo: alla nessuna salvezza al di fuori della Chiesa Cattolica; alla Fede Cattolica in Gesù Cristo e nella Santissima Trinità ai fini della salute ed alla necessità del Sacramento del Santo Battesimo alfine della stessa. La Fraternità sacerdotale di San Pio X, purtroppo, non è interessata a ciò che la Chiesa Cattolica ha insegnato dogmaticamente.
Eresie
Benché Padre Gianmarco Rulleau abbia fallito nel citare dei dogmi Cattolici chiave egli ritenne importante menzionare quanto segue.
Prima eresia. È un errore attribuire l'infallibilità ad ogni documento del Magistero, pagina 9: eresia.
Seconda eresia. La Fede Universale giustificante può provenire dagli elementi "Cristiani" presenti nelle false religioni, pagina 61: eresia.
Terza eresia. È difficile affermare che la credenza nel Dio ricompensante caratterizzi tutto il necessario per essere salvati, pagina 63: eresia.
Quarta eresia. Non può essere concesso che la Fede Universale giustificante in ogni tradizione religiosa giunga normalmente, pagina 63, implicando come in ogni tradizione religiosa essa possa giungere in maniera anormale: eresia.
Quinta eresia. Il "Battesimo" di desiderio può giungere presso il paganesimo, pagina 64: eresia.
Menzogne
Tale è una menzogna superlativa. Come mostrato, l'intera Chiesa Cattolica antica rigettava l'idea per cui il catecumeno, un non-battezzato, possa essere salvato mediante il suo desiderio del Santo Battesimo, inclusi gli uno o 2 padri Ecclesiastici essenti apparsi contraddire loro stessi su tale tematica. È per ciò che ai catecumeni venivano negate la preghiera, il sacrificio e la sepoltura Cristiana presso l'intera Chiesa Cattolica antica. Asserire dinnanzi a tali fatti che nessun teologo abbia contestato il "Battesimo" di desiderio è scandaloso, come dimostrato nella larga sezione trattante il "Battesimo" di desiderio ed il "Battesimo" di sangue, delle erronee tradizioni umane.
Seconda menzogna. A pagina 39 Padre Gianmarco Rulleau cita malamente il passaggio cruciale proveniente dal quarto capitolo del decreto del Concilio di Trento sulla giustificazione: "… e questa traslazione appresso la promulgazione del Vangelo non può essere effettuata eccetto tramite il lavacro della rigenerazione od un desiderio di esso… ". [680] La versione originale Latina di tale passaggio proveniente dal Concilio di Trento non si traduce in eccetto tramite il lavacro della rigenerazione od un desiderio di esso, bensì in senza il lavacro della rigenerazione od un desiderio di esso.
Come mostrato nella sezione trattante il Concilio di Trento, Sessione 6, Capitolo 4, introdurre eccetto tramite al posto di senza cambia l'intero significato del passaggio a favore del "Battesimo" di desiderio. Operare ciò deliberatamente costituisce un peccato mortale. Padre Gianmarco Rulleau potrebbe avere operato un errore innocente nel citare tale orribilmente fuorviante traduzione del Denzinger, tuttavia, il punto è che la Fraternità sacerdotale di San Pio X nel suo insieme continua ad utilizzare tale orribilmente fuorviante traduzione costantemente di modo da sedurre i suoi lettori anche dopo essere stata messa al corrente di tale realtà. Padre Pietro Scott, già Superiore distrettuale Statunitense della FSSPX, in una non remota Pagella di Regina Coeli [Regina Coeli report], cita tale passaggio ancora una volta malamente onde favorire analogamente il "Battesimo" di desiderio. Tale tipo di mala rappresentazione ostinata della docenza Ecclesiastica è mortalmente peccaminosa.
Contraddizioni
La disonestà di Padre Gianmarco Rulleau incomincia realmente a riverberare durante il suo trattamento di San Tommaso di Aquino.
Prima contraddizione. A pagina 11 Padre Gianmarco Rulleau opera la seguente assurda dichiarazione:
San Tommaso di Aquino è stato uno dei più grandi dottori della storia della Chiesa Cattolica, uno degli uomini più brillanti mai vissuti, ciò malgrado, la verità donde egli errò con rispetto ad una serie di punti è risaputa, come discusso nella sezione concernente San Tommaso di Aquino. San Tommaso di Aquino non credeva nell'Immacolata Concezione di Maria Santissima, Somma teologica, Parte 3, Domanda 14, Articolo 3, Risposta ad Obiezione 1. Secondo l'assolutamente ridicola asserzione di Padre Gianmarco Rulleau, dato il di esso rifiuto da parte di San Tommaso di Aquino credere nel dogma Universale dell'Immacolata Concezione corrisponderebbe a rifiutare il Magistero Ecclesiastico. Una tale posizione equivale a dell'eresia. Perché volle Padre Gianmarco Rulleau asserire un tale nonsenso? Semplicemente perciocché San Tommaso di Aquino credeva nel "Battesimo" di desiderio, bramando la dimostrazione di come tale fatto in solitudine richiedesse la sottomissione da parte dei Cattolici nei di esso confronti. Tuttavia, notisi come Padre Gianmarco Rulleau abbia velocemente abbandonato il suo ridicolo principio per il quale rifiutare San Tommaso di Aquino equivale a rifiutare il Magistero della Chiesa Cattolica allorché presentato con una del santo dottrina da lui non accettata.
In tale paragrafo Padre Gianmarco Rulleau analizza il chiaro insegnamento di San Tommaso di Aquino per cui nessuno può essere salvato senza l'esplicita Fede Universale in Gesù Cristo e nella Santissima Trinità, in altre parole: l'assenza della salute a carico degli "invincibilmente ignoranti" e dei membri delle "religioni" non-Cristiane.
Con riguardo all'obiezione circa la cosiddetta ignoranza invincibile del Cristo San Tommaso di Aquino rispose come segue.
San Tommaso di Aquino rifiutò ripetutamente ed in maniera non ambigua l'eresia donde la "ignoranza invincibile" salvi. Egli affermò la realtà per la quale l'esplicita Fede Universale nei misteri della Santissima Trinità e dell'Incarnazione è assolutamente necessaria per la salvazione. Se Padre Gianmarco Rulleau fosse stato onesto egli non avrebbe rifiutato tale posizione di San Tommaso di Aquino, poiché ciò, secondo le sue stesse parole, corrisponderebbe al rifiuto del Magistero della Chiesa Cattolica. Eppure no, Padre Gianmarco Rulleau dimostrò della rimarchevole disonestà domandano quanto segue:
Tanto perciocché rifiutare San Tommaso di Aquino corrisponde a rifiutare il Magistero della Chiesa Cattolica. Allorché presentato con una dottrina di San Tommaso di Aquino da lui e dalle sue eretiche coorti non condivisa Padre Gianmarco Rulleau abbandonò tale posizione velocemente. La Fraternità sacerdotale di San Pio X rigetta la necessità dell'esplicita Fede Cattolica nella Santissima Trinità e nell'Incarnazione ai fini della salvezza, siccome dimostrato dalle citazioni dello "arcivescovo" Marcello Lefebvre, pertanto, in un atto di struggente ipocrisia, essa abbandonò la docenza di San Tommaso di Aquino a riguardo, vincolando frattanto gli altri alla del santo opinione insegnante il "Battesimo" di desiderio.
È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], ad opera di Padre Francesco Laisney (FSSPX)
Il libro di Padre Francesco Laisney, pubblicato nell'anno 2001, rappresenta un capolavoro di inganno. Sono presenti delle cose scuotentemente e struggentemente disoneste nel di lui libro, esposte nella sezione delle menzogne.
Eresie
Eresia. A pagina 21 Padre Francesco Laisney commenta circa la necessità dell'esplicita Fede Cattolica in Gesù Cristo ai fini della salute: "… quanto esattamente sia necessario conoscere esplicitamente non è stato stabilito.". Tale dichiarazione implica chiaramente la falsità donde la necessità di credere nella Santissima Trinità e nel Dio uomo Gesù Cristo ai fini della salvezza, costituente una negazione del Credo Atanasiano, senza menzionare la docenza di San Tommaso di Aquino dalla FSSPX apparentemente amato sì tanto, non è stata stabilita.
Menzogne
Prima menzogna. Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], pagina 47: "Oltretutto, il Concilio di Firenze medesimo, nello stesso esatto decreto sui Giacobiti, parte della bolla Cantate Domino, menziona il Battesimo di desiderio.". [689] Tale è un menzogna completa. Il Concilio di Firenze opera nessuna menzione affatto del "Battesimo" di desiderio e Padre Francesco Laisney lo sapeva. Il fatto per cui Padre Francesco Laisney scrisse una tale cosa ed il fatto per il quale la Fraternità sacerdotale di San Pio X la stampò caratterizzano delle abominazioni. Si trattò di un orribile segno a carico della FSSPX. Un inganno di tale magnitudine rivela il loro schieramento a favore del Diavolo.
Seconda menzogna. Come se la sua orribile menzogna non fosse malvagia abbastanza Padre Francesco Laisney avanza un'altra ugualmente orrenda menzogna con riguardo al Concilio di Firenze nella pagina successiva: "Sicché, lungi dall'essere contrario al Battesimo di desiderio l'esatto Concilio di Firenze, l'esatta bolla Cantate Domino, lo insegna essere un 'altro rimedio', permettendo un ritardo a favore dei catecumeni adulti per le ragioni offerte da San Tommaso.". [690] Ciò rasenta un peccato gridante vendetta al cospetto di Dio. Non solamente asserì Padre Francesco Laisney nuovamente la palese falsità per la quale il "Battesimo" di desiderio venne insegnato dal Concilio di Firenze bensì aggiunse persino che il Concilio di Firenze lo avrebbe insegnato essere un altro rimedio al Peccato Originale oltre al Sacramento del Santo Battesimo, ponendo altro rimedio tra virgolette. Tale è un completa menzogna. Tale tipo di disonestà è clamorosa. Dopodiché, Padre Francesco Laisney procedette scrivendo la cattiveria per la quale il Concilio di Firenze permise un ritardo nel battezzare i catecumeni adulti per le ragioni offerte da San Tommaso di Aquino. Nulladimeno, il Concilio di Firenze menzionò nulla con rispetto ai catecumeni adulti. Padre Francesco Laisney aggiunse letteralmente elementi ai decreti del Concilio di Firenze, non ivi presenti. Che i sostenitori della FSSPX si sveglino.
Terza menzogna. Dopo avere citato il documento Quanto conficiamur moerore di Papa Pio IX, trattato nella sezione concernente il dogma Cattolico, Papa Pio IX e la "ignoranza invincibile", Padre Francesco Laisney scrisse: "Questo passaggio di Papa Pio IX mostra chiaramente che il Battesimo di desiderio: non è opposto al dogma Fuori dalla Chiesa Cattolica vi è nessuna salvezza; non è privo di grazia e luce Divina… non è incompatibile con l'indifferenza nei confronti di Dio… ". [691] Il documento Quanto conficiamur moerore menziona nulla affatto con rispetto al "Battesimo" di desiderio. Eppure, Padre Francesco Laisney, possedendo nessuna vergogna ed apparentemente neppure molta coscienza, non esitò a mentire su 3 fronti, asserendo la malvagità per cui Papa Pio IX rivelò 3 aspetti differenti di "Battesimo" di desiderio. Tale tipo di menzogna detiene degli effetti veramente diabolici, giacché i lassisti lettori dei libri di Padre Francesco Laisney, non possedenti le risorse onde controllare le di lui fonti, se ne escono con l'impressione per la quale Padre Francesco Laisney debba avere ragione. Tale è il modo in cui gli eretici mietono le anime.
Quarta menzogna. A pagina 38 Padre Francesco Laisney detta:
L'argomentazione di Padre Francesco Laisney è tale per cui il Concilio di Trento, nel definire la necessità del Santo Battesimo di acqua ai fini della salute, utilizzò la medesima espressione utilizzata da San Tommaso di Aquino, ex ipso voto. Pertanto, secondo lui, esso abbracciò la docenza di San Tommaso di Aquino sul "Battesimo" di desiderio. Il problema a carico di Padre Francesco Laisney, tuttavia, è che il Concilio di Trento utilizzò l'espressione ex ipso voto in nessun luogo con rispetto al Santo Battesimo od alla giustificazione ed, a conoscenza dell'autore del presente libro, in nessun luogo affatto. L'espressione utilizzata dal Concilio di Trento, Sessione 6, Capitolo 4, il passaggio erroneamente reputato da Padre Francesco Laisney favorire la sua visione, non corrisponde ad ex ipso voto, bensì ad aut eius voto. Inoltre, l'espressione utilizzata dal Concilio di Trento, Sessione 7, Canone 4, anch'essa erroneamente reputata da Padre Francesco Laisney favorire la sua visione, non è ex ipso voto, bensì aut eorum voto. Il fatto per cui egli attribuì espressioni al Concilio di Trento, nei suoi documenti non riscontrate, importava lui affatto? Apparentemente no.
Siccome utilizzate nei loro rispettivi contesti le espressioni impiegate sì dal Concilio di Trento non favoriscono il "Battesimo" di desiderio, come mostrato dalle sezioni del presente documento concernenti la docenza del Concilio di Trento. Nondimeno, ciò caratterizza un altro esempio di come Padre Francesco Laisney abbia reputato idoneo aggiungere semplicemente espressioni al Concilio di Trento in accordo con le sue fisime. Egli rimane ignaro del fatto per cui attribuire coscientemente elementi a documenti infallibili, certamente ivi assenti, demarca un peccato mortale. La familiarità e la conoscenza di Padre Francesco Laisney con l'argomento erano tali per cui vi fosse nessuna scusa sulla base di un errore innocente a suo favore.
Quinta menzogna. Similmente all'ultima menzogna, a pagina 49, Padre Francesco Laisney detta:
Nell'ultima menzogna esposta Padre Francesco Laisney argomentava che l'espressione utilizzata dal Concilio di Trento fosse ex ipso voto. In sede egli scandisce che il Concilio di Trento, Sessione 6, Capitolo 4 ed il Concilio di Trento, Sessione 7, Canone 4 utilizzarono l'espressione re aut voto, nel fatto o nel desiderio. Di quale si trattò, Padre Francesco Laisney?
Trattasi di re aut voto o di ex ipso voto? Si ritiene che la risposta sia: qualunque convenga di più a Padre Francesco Laisney. Il problema a carico di Padre Francesco Laisney, un problema apparentemente consistente, è tale per cui il Concilio di Trento utilizzò l'espressione re aut voto in nessuno di tali passaggi. Padre Francesco Laisney aggiunse nuovamente degli elementi ad un documento infallibile, male interpretando deliberatamente il di esso insegnamento.
Sesta menzogna. A pagina 85 ed a pagina 86 Padre Francesco Laisney scrive:
Innanzitutto, è ironico che Padre Francesco Laisney abbia utilizzato l'espressione inseparabilmente collegata, giacché fu Papa San Leone Magno a definire la verità donde la santificazione di un peccatore è inseparabilmente collegata al Santo Battesimo di acqua.
Pertanto, per quanto Padre Francesco Laisney potesse blaterare circa il presunto inseparabile legame tra il "Battesimo" di desiderio, il "Battesimo" di sangue ed il dogma Universale Extra Ecclesiam Nulla Salus egli utilizzò il medesimo linguaggio impiegato dal pronunciamento di Papa San Leone Magno nondimeno munito del preciso significato opposto. Egli asserì la falsità per cui l'idea donde lo Spirito Santo di santificazione possa essere separato dall'acqua del Santo Battesimo è inseparabilmente collegata al dogma Cattolico, mentre Papa San Leone Magno definì dogmaticamente la realtà per la quale lo Spirito Santo di santificazione è inseparabilmente legato al Santo Battesimo di acqua.
Oltretutto, che cos'altro si potrebbe affermare circa la seguente asserzione: "La dottrina del Battesimo di sangue e del Battesimo di desiderio viene dalla Chiesa inseparabilmente collegata al dogma Fuori dalla Chiesa vi è nessuna salvezza."? La sola risposta pensabile è questa: "Davvero?". È per ciò che in non meno di 7 pronunciamenti ex-cathedra sul dogma Universale Extra Ecclesiam Nulla Salus la dottrina del "Battesimo" di desiderio o di sangue viene menzionata neppure una volta? È per ciò che in tutti i concili della storia Ecclesiastica non una menzione di essi viene operata? Sì; le pretese dottrine del "Battesimo" di desiderio e del "Battesimo" di sangue sono così inseparabilmente collegate al dogma Universale Extra Ecclesiam Nulla Salus che nessuno dei molti Papi aventi definitolo le volle menzionare. La dichiarazione di Padre Francesco Laisney rappresenta solamente un'altra menzogna.
Settima menzogna. A pagina 87, riferendosi apparentemente ai santi ed ai Papi, Padre Francesco Laisney detta che non uno di essi si oppose al "Battesimo" di desiderio.
In altre parole, secondo Padre Francesco Laisney, non un singolo santo o Papa nella storia della Chiesa Cattolica negò l'esistenza del "Battesimo" di desiderio. Tale è la stessa menzogna avanzata da Padre Gianmarco Rulleau nel suo libro. Sicché, la domanda è la seguente: "Detengono questi uomini delle coscienze?". Padre Francesco Laisney conosceva la verità donde San Gregorio Nazianzeno negò specificatamente il concetto di "Battesimo" di desiderio, consultisi la sezione trattante il "Battesimo" di desiderio ed il "Battesimo" di sangue, delle erronee tradizioni umane, effettività rendente la sua dichiarazione un'altra menzogna. Si conosce il fatto per cui Padre Francesco Laisney era al corrente di tale verità, poiché il passaggio di San Gregorio Nazianzeno viene citato a pagine 64-65 del suo libro.
Contraddizioni
Padre Francesco Laisney giustificò la sua credenza nel "Battesimo" di desiderio o di sangue esclusivamente in base alla docenza dei santi. Fu su tale stessa autorità che egli tentò di giustificare il vincolo altrui al "Battesimo" di desiderio o di sangue.
Prima contraddizione. Nel suo libro, da pagina 58 a pagina 60, Padre Francesco Laisney scandisce la cattiveria per cui negare l'accettazione del "Battesimo" di sangue da parte di San Cipriano equivale alla distorsione del dogma Cattolico Extra Ecclesiam Nulla Salus. Sicché, egli citò San Cipriano onde tentare di dimostrare la sua posizione. Eppure, come mostrato nella sezione riguardante i padri Ecclesiastici, nello stesso documento redatto da San Cipriano, citato da Padre Francesco Laisney alfine di giustificare la sua asserzione, San Cipriano insegna l'errore donde i Santi Battesimi operati dagli eretici sono invalidi, un'idea essente stata infallibilmente condannata.
Laonde, se Padre Francesco Laisney fosse stato logico egli avrebbe dovuto insegnare la falsità per la quale i Cattolici sono vincolati a credere che i Santi Battesimi operati dagli eretici siano invalidi, dacché San Cipriano ciò insegna nel medesimo documento in cui insegna il "Battesimo" di desiderio o di sangue. Eppure no: Padre Francesco Laisney non insegnò ciò, indi contraddicendo la sua stessa linea di ragionamento. Difatti, il rigetto della validità dei Santi Battesimi operati dagli eretici da parte di San Cipriano non costituisce il solo errore da lui operato in cotale documento. Egli insegnò ancora l'errore per il quale il "Battesimo" di sangue è un Sacramento, [696] una posizione negata universalmente da tutti gli apologisti del "Battesimo" di desiderio o di sangue moderni, incluso Padre Francesco Laisney stesso. [697]
Seconda contraddizione. A pagina 68 Padre Francesco Laisney cita San Bernardo alfine di giustificare il "Battesimo" di desiderio. Tuttavia, come mostrato, nel medesimo documento citato da Padre Francesco Laisney San Bernardo non ammette solamente di potere trovarsi in errore, bensì aggiunge:
Nulladimeno, nella qualità di ipocrita quale è, Padre Francesco Laisney non dogmatizzò la suindicata erronea dichiarazione di San Bernardo, bensì solamente quei passaggi di San Bernardo da lui simpatizzati: quei pochi passaggi trattanti il "Battesimo" di desiderio. Oltretutto, Padre Francesco Laisney rimosse dalla citazione la parte in cui San Bernardo ammette la possibilità di trovarsi in errore, vogliasi consultare la sezione riguardante San Bernardo del presente documento alfine di ottenere l'intera rilevante discussione. Parimenti, allorché l'incredibilmente disonesto Padre Francesco Laisney citò Sant'Alfonso de' Liguori egli non incluse l'erronea referenza del santo al Concilio di Trento, Sessione 14, Capitolo 4 poiché cosciente del clamoroso errore del medesimo circa tale punto. [699] In aggiunta, allorché Padre Francesco Laisney citò San Roberto Bellarmino in relazione alla Chiesa Cattolica Padre Francesco Laisney non incluse la porzione nella quale il santo menziona la realtà donde i catecumeni non costituiscono parte della Chiesa Cattolica. [700]
Come menzionato, nello studiare le citazioni dei santi e dei teologi avanzate da Padre Francesco Laisney come presunti testi dimostrativi a favore del "Battesimo" di desiderio o di sangue si è in quasi ogni singola istanza riscontrato lo stesso santo o teologo operare un altro errore significativo nel documento medesimo. Ad esempio, vogliasi considerare quanto seguita.
Terza contraddizione. A pagina 34 del suo libro Padre Francesco Laisney cita il commento di Padre Cornelio a Lapide di Giovanni 3:5:
Padre Cornelio a Lapide operò un grande errore. Egli affermò che il Concilio di Trento, Sessione 7, Canone 4 spiega Giovanni 3:5 espressamente in maniera tale da favorire l'idea del "Battesimo" di desiderio. Ciononostante, il Concilio di Trento, Sessione 7, Canone 4 non menziona affatto Giovanni 3:5. Giovanni 3:5 viene neppure menzionato nell'intero decreto trattante i Sacramenti in generale, sicché, certissimamente, esso non spiega Giovanni 3:5 espressamente di modo da favorire il "Battesimo" di desiderio.
Tuttavia, tale istanza nell'orbita della presente discussione è molto utile per la seguente ragione: se Padre Cornelio a Lapide avesse commesso un massiccio errore con rispetto alla docenza del Concilio di Trento su Giovanni 3:5, ed invero la dichiarazione di Padre Cornelio a Lapide fu nemmeno lontanamente corretta, allora egli sarebbe ovviamente stato vulnerabile ad altri errori. Citare tali passaggi provenienti da teologi come se essi confermassero [702] il cosiddetto Battesimo di desiderio o di sangue, come operato da Padre Francesco Laisney, è ridicolo. Padre Cornelio a Lapide si trovò nemmeno lontanamente nella ragione con riguardo a ciò che egli tentò di trasmettere, eppure, secondo la Fraternità sacerdotale di San Pio X, sarebbe d'uopo assentire ad ogni sua frase come se essa fosse espressione dell'infallibile dogma Cattolico.
Si ritiene che la ragione per cui Iddio permise a tali santi e teologi di errare ripetutamente e su varie tematiche durante l'esaminazione del "Battesimo" di desiderio o di sangue coinvolga il segnalare alle persone la di essi fallibilità. Padre Francesco Laisney e la FSSPX non colgono tale messaggio, certissimamente. Essi continuano nella loro diabolica campagna di denuncia nei confronti di coloro comprendenti Giovanni 3:5 come esso è scritto, Concilio di Trento, Sessione 6, Capitolo 4, ed il Sacramento del Santo Battesimo come necessario ai fini della salute, Concilio di Trento, Sessione 7, Canone 5, sul Sacramento del Santo Battesimo.
Sorprendenti contraddizioni
Oltre alle contraddizioni presenti nel libro della FSSPX dal titolo È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?] già esposte debbono considerarsene delle altre. L'ipotesi per cui un sedicente sacerdote Cattolico tradizionale, Padre Francesco Laisney, possa mentire circa il Concilio di Firenze nella maniera da lui implementata non sorprende più di tanto allorquando scorgelosi contraddirsi costantemente.
Prima sorprendente contraddizione. A pagina 22 Padre Francesco Laisney detta quanto seguita:
Tale dichiarazione è assai veritiera, fondata sul solennemente definito dogma Universale, vogliasi consultare la sezione trattante l'impossibilità di salvezza a carico degli infanti senza il Santo Battesimo. Nondimeno, si osservi ciò che segue.
Seconda sorprendente contraddizione. Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], pagina 77:
È d'uopo aggiungere altro alfine di dimostrare la verità donde Padre Francesco Laisney è un menzognero ed un tremendo ipocrita, contraddicentesi palesemente nel giro di poche pagine? La pagina 22 del suo libro detta la presenza di nessun'altra possibilità fuorché il Santo Battesimo di acqua ai fini della salvezza degli infanti. La pagina 77 del suo libro insegna assai chiaramente la malvagità per la quale il "Battesimo" di sangue applicasi ancora agli infanti. Tanto per trattare della pagina 22. Tuttavia, la situazione peggiora allorquando considerasi ciò che Padre Francesco Laisney ebbe da asserire circa la definizione del Concilio di Firenze dichiarante l'impossibilità di giustificazione a carico di qualunque infante in assenza del Sacramento del Santo Battesimo.
Terza sorprendente contraddizione. A pagina 47 Padre Francesco Laisney cita la definizione dogmatica del Concilio di Firenze:
Emerge una serie di elementi significativi con rispetto al trattamento di Padre Francesco Laisney di tale definizione dogmatica. Innanzitutto viene il fatto per il quale Padre Francesco Laisney rese la sola menzione dei bambini da parte del Concilio di Firenze un punto speciale. Egli concluse che quantunque esista nessun altro rimedio al Peccato Originale dei bambini fuorché il Sacramento del Santo Battesimo ne esiste un altro al Peccato Originale degli adulti, il "Battesimo" di desiderio. Egli tentò di potenziare la sua posizione sottolineando come il suindicato passaggio proveniente dal Concilio di Firenze costituisse una citazione di San Tommaso di Aquino, il quale nel citato documento procede con l'insegnamento di un altro rimedio al Peccato Originale degli adulti oltre al Sacramento del Santo Battesimo. Il problema a carico di Padre Francesco Laisney è che il Concilio di Firenze non incorporò il paragrafo di San Tommaso di Aquino trattante un altro rimedio al Peccato Originale degli adulti oltre al Sacramento del Santo Battesimo, Somma teologica, Parte 3, Domanda 68, Risposta 3, interrompendo la citazione dopo avere dichiarato l'esistenza di nessun altro rimedio al Peccato Originale degli infanti fuorché il Sacramento del Santo Battesimo.
Tale fatto avrebbe dovuto fare riflettere Padre Francesco Laisney. Perché permise lo Spirito Santo a Papa Eugenio IV ed al Concilio di Firenze di incorporare solamente il passaggio di San Tommaso Aquino trattante gli infanti e non ancora la sua docenza sul "Battesimo" di desiderio presente nell'esatto paragrafo seguente? Perché non permise Iddio al Concilio di Firenze di continuare semplicemente la citazione con solamente un altro piccolo paragrafo rendente chiaro una volta per tutte come il "Battesimo" di desiderio caratterizzi una docenza della Chiesa Cattolica? La verità per la quale lo Spirito Santo esigette solamente l'inclusione dell'insegnamento di San Tommaso di Aquino sul Sacramento del Santo Battesimo come unico rimedio al Peccato Originale degli infanti nel Concilio di Firenze, e non anche quello sul "Battesimo" di desiderio come altro rimedio a quello degli adulti, è ovvia. È per ciò che il primo paragrafo apparve ed il secondo non apparve.
Nulladimeno, ciò che venne e ciò che non venne effettivamente incluso nei documenti del Concilio di Firenze non demarcava un problema per Padre Francesco Laisney, poiché laddove riscontrante la mancanza di qualche cosa da lui bramata nei documenti di un concilio la aggiungeva egli medesimo. In tale caso Padre Francesco Laisney decise di creare la sua propria definizione mediante l'addizione del paragrafo di San Tommaso di Aquino specificatamente non incorporato dal Concilio di Firenze. Citalosi nuovamente.
No, Padre Francesco Laisney: il Concilio di Firenze non menzionò il "Battesimo" di desiderio, né concesse un ritardo a favore dei catecumeni per le ragioni offerte da San Tommaso di Aquino. In aggiunta, esso, certissimamente, non insegnò la malvagità per la quale il "Battesimo" di desiderio delinea un altro rimedio al Peccato Originale dei catecumeni adulti oltre al Sacramento del Santo Battesimo. Tali pensieri di San Tommaso di Aquino non vennero incorporati nel Concilio di Firenze, ciò malgrado, giacché desiderati esservi così fortemente ella non poté resistere dall'aggiungerli. Pertanto, ella non riportò la docenza della Chiesa Cattolica con riguardo alla materia del Santo Battesimo in maniera onesta, come da lei sostenuto, bensì mentì circa il contenuto dei pronunciamenti Ecclesiasticamente Magistrali più sommi, dacché incontrollatamente fazioso ed ossessionato nella sua impresa di dimostrazione della salvezza a favore delle persone in assenza del Santo Battesimo. Ciò che il Concilio di Firenze sì definì, difatti, nega qualunque possibilità di salvezza in assenza del Santo Battesimo di acqua.
Laonde, voglianosi riconsiderare le clamorose contraddizioni esibite da Padre Francesco Laisney con rispetto alla possibilità di salvezza a favore di un infante in assenza del Sacramento del Santo Battesimo. Attesoché Padre Francesco Laisney rese la menzogna per la quale il Concilio di Firenze insegnò l'esistenza di un altro rimedio al Peccato Originale degli adulti oltre al Sacramento del Santo Battesimo un punto speciale, basandosi, ancorché illogicamente, sul fatto donde il Concilio di Firenze insegnò sì l'esistenza di nessun altro rimedio al Peccato Originale degli infanti fuorché il Sacramento del Santo Battesimo, allora ci si dovrebbe perlomeno attendere che Padre Francesco Laisney sia rimasto consistente con il fatto donde esiste nessun altro rimedio al Peccato Originale degli infanti fuorché il Sacramento del Santo Battesimo, giusto? In altre parole, qualora Padre Francesco Laisney fosse stato onesto egli non avrebbe punto potuto insegnare l'esistenza di un altro rimedio al Peccato Originale degli infanti oltre al Sacramento del Santo Battesimo. Dopotutto, tale fatto, l'inesistenza di un altro rimedio al Peccato Originale infantile oltre al Sacramento del Santo Battesimo, è la base sulla quasi fondasi la di lui menzogna. Eppure no, secondo pagina 77 del suo libro, Padre Francesco Laisney credeva nemmeno nella verità per cui gli infanti posseggono nessun altro rimedio al loro Peccato Originale fuorché il Sacramento del Santo Battesimo, sostenendo piuttosto che essi possano essere salvati in assenza di esso.
Ciò dimostra l'effettività donde l'enfasi sulla definizione da parte del Concilio di Firenze circa l'esistenza di nessun altro rimedio al Peccato Originale infantile fuorché il Sacramento del Santo Battesimo venne da Padre Francesco Laisney applicata per una calcolata ragione. Essa venne applicata nella speranza di essere in grado di dimostrare l'esistenza di un altro rimedio al Peccato Originale adulto oltre al Sacramento del Santo Battesimo: il "Battesimo" di desiderio. L'enfasi da lui applicata con riguardo a tale punto fu tale solamente perciocché da lui creduta favorire il "Battesimo" di desiderio. La sua intera discussione circa il come i Cattolici debbano rimanere fedeli alla definizione del Concilio di Firenze è un'illusione ed un inganno. Vogliasi mirare l'ipocrita spiegare come nessuno possa negare il passaggio proveniente dal Concilio di Firenze trattante l'esistenza di nessun altro rimedio al Peccato Originale infantile fuorché il Santo Battesimo da lui stesso nel suo libro negato.
L'attività di Padre Francesco Laisney fu quella di un serpente, il medesimo serpente essente responsabile per lo scandaloso inganno presente in tale libro. Padre Francesco Laisney venne condannato per mezzo delle sue stesse parole. Egli contraddisse ciò al quale egli ammise essere vincolato, enfatizzato con grandissimo travaglio. Tuttavia, i subiti travagli onde enfatizzare tale dogma Universale, per il quale gli infanti posseggono nessun altro rimedio al loro Peccato Originale fuorché il Santo Battesimo di acqua, non furono accolti con spirito di fedeltà alla docenza Ecclesiastica, bensì solamente nell'inutile impegno di tentata dimostrazione della falsa dottrina del "Battesimo" di desiderio.
Oltretutto, ironicamente, benché Padre Francesco Laisney abbia dichiarato la sua posizione rispecchiare la docenza della Sacra Tradizione è la Sacra Tradizione medesima a mostrare la verità donde il Santo Battesimo di acqua caratterizza il solo rimedio al di tutti Peccato Originale, ovverosia, il solo ausilio ai fini della di tutti salute, persino di quella degli adulti desiderantilo.
Si potrebbe continuare ad esporre i libri della Fraternità sacerdotale di San Pio X, tuttavia, ciò che è stato mostrato insino a qui dovrebbe bastare di modo da stabilire la realtà donde, per usare un eufemismo, essa non sostiene la docenza della Chiesa Cattolica. A tale eretica fraternità, al Centro di San Benedetto [Saint Benedict's centre], SUA, od a qualunque altro gruppo o prete non sostenente la docenza Ecclesiastica con rispetto all'assoluta necessità del Santo Battesimo e della Fede Cattolica ai fini della salvazione, includendo purtroppo quasi ogni singolo odierno prete, non può essere offerto un centesimo di supporto finanziario. Colui ostinatamente sostenente un tale prete una volta giunto al corrente della di esso eretica posizione parteciperebbe alla di esso eresia, ponendosi sul sentiero indirizzato verso l'Inferno.
In aggiunta, in luce del pronunciamento dogmatico di Papa San Leone Magno in opposizione ai concetti di "Battesimo" di desiderio e di "Battesimo" di sangue, dell'insegnamento del Concilio di Firenze su Giovanni 3:5 e dell'insegnamento del Concilio di Trento, Sessione 7, Canone 5 donde il Sacramento del Santo Battesimo è necessario ai fini della salvazione qualcheduno potrebbe neppure sostenere un prete credente nella teoria dell'esplicito "Battesimo" di desiderio, quand'anche il prete si trovasse in buonafede insino alla ricezione della segnalazione del rilevante insegnamento Ecclesiastico. Il primo dovere di qualunque Cattolico è quello di supportare la Fede Cattolica. Non è possibile compromettere punto di Fede Universale alcuno, come nel sostenere un prete non detenete la Fede Cattolica integra ed inviolata.
Purtroppo, la Fraternità sacerdotale di San Pio X non è la sola fra le schiere dei "tradizionalisti" eretici. È un fatto quello per il quale quasi ogni prete oggi presente al mondo, inclusi quasi tutti i preti "tradizionali", nega la necessità del Santo Battesimo alfine della salute, sostenendo la bestialità per la quale la gente morente acattolica può ottenere la salvazione. Tale mancanza di Fede Cattolica viene spiegata dal fatto per cui si sta vivendo durante gli ultimi giorni del mondo, i giorni della grande apostasia predetta nella Sacra Scrittura.
Note finali
[669] "Arcivescovo" Marcello Lefebvre, Contro le eresie [Against the heresies], 1997, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 216.
[670] "Arcivescovo" Marcello Lefebvre, Contro le eresie [Against the heresies], 1997, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 217.
[671] "Arcivescovo" Marcello Lefebvre, Contro le eresie [Against the heresies], 1997, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagine 217‐218.
[672] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian press], SUA, pagina 229.
[673] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagine 213‐214.
[674] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagina 213.
[675] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian press], SUA, pagina 280.
[676] "Arcivescovo" Marcello Lefebvre, Lettera aperta ai Cattolici confusi [Open letter to confused Catholics], Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagine 73‐74.
[677] Padre Francesco Schmidberger, Bombe temporali del Concilio Vaticano II [Time bombs of the Second Vatican Council], 2005, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 10.
[678] L'Angelus, Un discorso udito in giro per il mondo [A talk heard round the world], Aprile 2006, pagina 5.
[679] Padre Gianmarco Rulleau, Battesimo di desiderio [Baptism of desire], 1999, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 63.
[680] Padre Gianmarco Rulleau, Battesimo di desiderio [Baptism of desire], 1999, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 39.
[681] Padre Gianmarco Rulleau, Battesimo di desiderio [Baptism of desire], 1999, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 11.
[682] Padre Gianmarco Rulleau, Battesimo di desiderio [Baptism of desire], 1999, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagine 56‐57.
[683] San Tommaso di Aquino, Somma Teologica, Parte 2-2, Domanda 2, Risposta 7.
[684] San Tommaso di Aquino, Somma Teologica, Parte 2-2, Domanda 2, Risposta 8.
[685] San Tommaso di Aquino, Sentenza 2 (28), Domanda 1, Risposta 4, Addizione 4, citato da Padre Gianmarco Rulleau, Battesimo di desiderio [Baptism of desire], 1999, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 55.
[686] San Tommaso di Aquino, Sentenza 3 (25), Domanda 2, Risposta 2, Soluzione 2, citato da Padre Gianmarco Rulleau, Battesimo di desiderio [Baptism of desire], 1999, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 55.
[687] San Tommaso di Aquino, De Veritate (14), Risposta 11, Addizione 1, citato da Padre Gianmarco Rulleau, Battesimo di desiderio [Baptism of desire], 1999, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagine 55‐ 56.
[688] Padre Gianmarco Rulleau, Battesimo di desiderio [Baptism of desire], 1999, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagine 56‐57.
[689] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 47.
[690] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 48.
[691] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 52.
[692] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 38.
[693] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 49.
[694] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagine 85‐86.
[695] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils], Volume 1, 1990, Stamperia dell'Università di Giorgiovilla [Georgetown University press], SUA, pagina 81.
[696] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 59.
[697] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 9.
[698] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 68.
[699] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 77.
[700] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 76.
[701] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 34.
[702] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 34.
[703] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 22.
[704] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 77.
[705] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 47.
[706] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 47.
[707] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 48.
[708] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 696; Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils], Volume 1, 1990, Stamperia dell'Università di Giorgiovilla [Georgetown University press], SUA, pagina 542.
[709] Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagine 48‐49.
[710] Padri Giacomo Dupuis e Giuseppe Neuner, Compagnia di Gesù, La Fede Cristiana [The Christian Faith], 1996, Casa di Alba [Alba house], SUA, pagina 540.