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Il Grande Scisma di Occidente (1378-1417) e ciò che esso insegna circa l'apostasia post-Vaticano II
Confusione massiccia, molteplici Antipapi, Antipapi a Roma, Italia, un Antipapa riconosciuto da tutti i cardinali: il Grande Scisma di Occidente dimostra che una linea di Antipapi presente nel cuore della crisi post-Vaticano II sia assolutamente possibile.
Lo scompartimento del Grande Scisma di Occidente
Papi
Antipapi di Avignone, Francia
Antipapi di Pisa, Italia
Papa Urbano VI (1378-1389)
Papa Bonifacio IX (1389-1404)
Papa Innocenzo VII (1404-1406)
Papa Gregorio XII (1406-1415)
Il Papa meno supportato della storia, il meno riconosciuto dei 3 pretendenti e rigettato da quasi tutto il Cristianesimo.
Antipapa Clemente VII (1378-1394)
Riconosciuto da tutti i cardinali viventi aventi eletto Papa Urbano VI.
Antipapa Benedetto XIII (1394-1417)
Riconosciuto da San Vincenzo Ferreri per del tempo.
Linea favorita dalla più parte dei teologi del tempo, eletta dai cardinali di entrambe le fazioni.
Antipapa Alessandro V (1409-1410)
Eletto dai cardinali a Pisa, Italia.
Antipapa Giovanni XXIII primo (1410-1415)
Regnò a Roma, Italia, ed ebbe il più ampio supporto fra i 3 pretendenti.
Grande Scisma di Occidente risolto con l'elezione di Papa Martino V, 1417, durante il Concilio di Costanza.
Come accadde il tutto
Il conclave presso il Vaticano, 1378, appresso la morte di Papa Gregorio XI, fu il primo a radunarsi Roma, Italia, dopo l'anno 1303. I Papi avevano, sino ad allora, risieduto ad Avignone, Francia, per 70 anni circa, causa instabilità politiche. Il conclave fu tenuto nel mezzo di un pandemonio senza precedenti. [1] Giacché la Francia era divenuta la dimora dei Papi per i precedenti 70 anni circa la gente Romana circondante il conclave era intrattabilmente desiderosa di vedere un Romano, od almeno un Italiano, eletto dai cardinali. Ad un certo punto, allorché parve che fosse stato eletto un Francese piuttosto che un Italiano, la folla irruppe nel palazzo come segue.
Alla fine venne eletto un Italiano, Papa Urbano VI, da 16 cardinali. Il nuovo Papa domandò ai cardinali se essi lo avessero eletto liberamente e canonicamente, essi risposero di sì. Poco dopo l'elezione i 16 aventi eletto Papa Urbano VI scrissero ai 6 cardinali rimasti ostinatamente ad Avignone.
I cardinali rigettarono Papa Urbano VI sotto il pretesto di un'instabile gente Romana
Poco dopo la sua elezione, tuttavia, Papa Urbano VI incominciò ad alienare i cardinali.
Uno ad uno i cardinali si recarono ad Anagni, Italia, in vacanza.
Dopo che la notizia circa la decisione dei cardinali di ripudiare Papa Urbano VI fu fatta circolare il canonista Baldo, considerato il più famoso giurista dell'epoca, pubblicò un trattato contestante la loro decisione. Esso dettava quanto segue.
Malgrado tale imprecisione nella dichiarazione di Baldo - poiché un vero Papa può giammai essere deposto; è l'eretico che si auto-scomunica - nelle sue parole si può vedere chiaramente la comunemente accettata verità donde un pretendente al Papato apertamente e persistentemente eretico può essere rigettato come Antipapa, in quanto egli sarebbe al di fuori della Chiesa Cattolica.
Tutti i cardinali viventi rigettarono Papa Urbano VI e riconobbero un Antipapa
Il 20/07/1378 15 dei 16 cardinali aventi eletto Papa Urbano VI disconobbero la di lui podestà sulla base donde l'intrattabile folla Romana aveva reso l'elezione non-canonica. L'unico cardinale che non ripudiò Papa Urbano VI fu il cardinale Tebaldeschi, tuttavia, egli morì da lì a poco, il 07/09/1378, lasciando una situazione per la quale neanche uno dei cardinali della Chiesa Cattolica riconoscesse il vero Papa, Papa Urbano VI. Tutti i cardinali viventi, quindi, consideravano la di lui elezione invalida. [7]
Dopo avere ripudiato Papa Urbano VI, il 20/09/1378 i cardinali procedettero con l'elezione di Antipapa Clemente VII come "Papa", il quale stabilì il "Papato" rivale ad Avignone, Francia. Il Grande Scisma di Occidente era incominciato.
Sebbene la validità dell'elezione di Papa Urbano VI fosse, e sì era, accertabile è visibile come molti furono ingannati dal discorso per cui la folla Romana avesse influenzato illegalmente la sua elezione, considerandolo, dunque, non-canonico. Inoltre, il fatto per il quale 15 dei 16 cardinali aventi eletto Papa Urbano VI finirono per ripudiare la sua elezione come invalida mostra come la posizione di Antipapa Clemente VII fosse, e sì venne, rafforzata considerevolmente ed dispoticamente agli occhi di molti. La situazione risultante appresso l'accettazione di Antipapa Clemente VII da parte dei cardinali fu un incubo, un incubo sin dal principio, un incubo dimostrante quanto gravi ed offuscate Iddio permetta che le cose diventino senza violare le promesse essenziali da Lui fatte alla Sua Chiesa Universale.
Lo spettacolo continuò mentre i Papi e gli Antipapi parimenti morivano, per essere succeduti da altrettanti. Papa Urbano VI morì nel 1389 e fu succeduto da Papa Bonifacio IX, il quale regnò dal 1389 sino al 1404. Dopo l'elezione di Papa Bonifacio IX egli venne prontamente scomunicato dall'Antipapa Clemente VII, rispondendo a sua volta con una scomunica verso quest'ultimo.
Durante il suo regno Papa Bonifacio IX "fu incapace di allargare la sua sfera di influenza in Europa; egli, infatti, perse la Sicilia e Genova. Di modo da evitare lo spargersi del supporto in favore di Clementino in Germania egli ricoprì il re Germanico Venceslao di favori… " [10]
I cardinali di entrambe le fazioni giurarono di porre fine allo scisma prima di partecipare a nuove elezioni, dimostrando quanto grave fosse divenuta la situazione
Frattanto, ad Avignone, Francia, Antipapa Clemente VII moriva nel 1394. Prima di eleggere il successore di Antipapa Clemente VII tutti i 21 cardinali "giurarono di lavorare per l'eliminazione dello scisma, ciascuno giurando di abdicare, ove eletto, se ed ove la maggioranza lo reputasse opportuno." [11] Si tenga ciò a mente, in quanto è rilevante circa il motivo per cui un terzo pretendente al Papato sarebbe, dipoi, entrato sulla scena.
I cardinali ad Avignone, Francia, procedettero con l'elezione di Pietro de Luna, Antipapa Benedetto XIII, come successore di Antipapa Clemente VII. Antipapa Benedetto XIII ebbe in suo supporto nessuno altro fuorché il miracoloso Domenicano San Vincenzo Ferreri. San Vincenzo Ferreri fu persino il suo confessore per del tempo, [12] credendo che la linea di Avignone, Francia, fosse quella valida, sino a del tempo in avanti durante lo scisma. San Vincenzo Ferreri fu ovviamente persuaso che l'elezione di Papa Urbano VI fosse stata invalida in virtù di un'instabile folla Romana, oltre alla formidabile accettazione della linea di Avignone da parte di 15 dei 16 cardinali aventi eletto Papa Urbano VI.
Da cardinale l'Antipapa Benedetto XIII aveva originariamente preso parte lui stesso all'elezione di Papa Urbano VI, per poi abbandonarlo ed aiutare Antipapa Clemente VII, giacché convinto che l'elezione di Papa Urbano VI fosse stata invalida. Da cardinale sotto Antipapa Clemente VII Antipapa Benedetto XIII "si recò presso la penisola Iberica per 11 anni come suo legato e mediante la sua diplomazia raccolse l'Aragona, la Castiglia, la Navarra ed il Portogallo sotto la sua [di Antipapa Clemente VII] obbedienza." [13]
Dopo avere giurato di perseguire la strada dell'abdicazione di modo da terminare lo scisma, ove la maggioranza dei suoi cardinali avesse concordato, Antipapa Benedetto XIII alienò molti dei suoi cardinali allorché voltò le spalle alla sua promessa, mostrandosi non incline all'abdicazione, malgrado la più parte dei suoi cardinali ciò desiderasse, e sì desiderava. Il suo rivale, Papa Bonifacio IX, era ugualmente restio.
Nel 1404 Papa Bonifacio IX, il successore di Papa Urbano VI, morì e Papa Innocenzo VII fu eletto come suo successore da 8 cardinali disponibili. Papa Innocenzo VII non visse a lungo, tuttavia; egli morì solamente 2 anni più tardi, nel 1406. Durante il suo breve regno Papa Innocenzo VII rimase avverso all'idea di incontrarsi con il pretendente di Avignone, Francia, Antipapa Benedetto XIII, quantunque egli avesse, e sì aveva, giurato avanti la sua elezione di fare tutto il possibile nei suoi poteri per porre fine allo scisma, abdicazione inclusa, ove necessaria.
Persistito lo scisma, membri da entrambe le fazioni divennero sempre più frustrati con la refrattarietà di entrambi i pretendenti circa il prendere delle misure effettive per terminare la rottura.
In accordo con tale dilagante sentimento, per cui azioni effettive venissero prese alfine di porre fine allo scisma, venne fatto un altro giuramento prima dell'elezione del successore di Papa Innocenzo VII.
Il fatto medesimo donde i cardinali preparantisi ad eleggere un vero Papa fecero un tale giuramento - uno includente negoziati con un Antipapa - dimostra quanto orribile fosse, e sì era, la situazione durante lo scisma e quanto supporto detenesse, e sì deteneva, l'Antipapa in tutto il Cristianesimo.
Il conclave procedette con l'elezione di Papa Gregorio XII, il 30/11/1406. La speranza per la quale la fine dello scisma stesse per giungere sorse con i negoziati di Papa Gregorio XII con Antipapa Benedetto XIII. I 2 concordarono persino un incontro, ciononostante, Papa Gregorio XII tergiversò, in quanto egli dubitò, giustamente, della sincerità delle intenzioni di Antipapa Benedetto XIII. Papa Gregorio XII fu anche influenzato a sfavore dell'idea di dimissioni da parte di alcuni suoi parenti stretti, i quali prospettarono una ripercussione di immagine negativa nel caso in cui egli avesse dimissionato.
Cardinali da entrambe le fazioni persero la pazienza, recandosi a Pisa, Italia, ed eleggendo un nuovo "Papa" mediante una cerimonia impressionante
I 14 cardinali aventi lasciato la gerarchia di Papa Gregorio XII ed essentisi recati a Pisa, Italia, furono raggiunti da 10 altri aventi lasciato la gerarchia di Antipapa Benedetto XIII. I cardinali da entrambe le fazioni avevano organizzato un concilio con la risolutezza di porre fine allo scisma mediante un'elezione comune a Pisa, Italia.
Il cardinale arcivescovo di Milano, Italia, diede il discorso iniziale a Pisa, Italia. Egli condannò entrambi i pretendenti, Papa Gregorio XII ed Antipapa Benedetto XIII, convocandoli formalmente ad apparire al concilio. Essi vennero dichiarati contumaci allorché non si presentarono.
Occorre enfatizzare come a tale punto dello scisma, 1409, la gente era talmente esasperata con la continuante rottura e le promesse infrante dai 2 pretendenti che l'assemblea di Pisa, Italia, veniva ampiamente accolta e supportata. Essa fu resa ancor più impressionante ed attraente dal fatto per il quale i suoi 24 cardinali erano caratterizzati da un sostanziale numero di questi precedentemente parte di entrambe le fazioni [Papa Gregorio XII ed Antipapa Benedetto XIII]. Ciò diede essa l'apparenza di un'azione unita da parte del cardinali della Chiesa Cattolica. Il 29/06/1409 i 24 cardinali elessero unanimemente Antipapa Alessandro V. A tale punto vi furono 3 pretendenti al Papato simultaneamente.
Il terzo pretendente, l'Antipapa Pisano, detenne il supporto più largo e la maggior parte dei teologi dalla sua parte, perocché egli fu all'apparenza il frutto della scelta dei cardinali da entrambe le fazioni
Il nuovo eletto Antipapa Pisano, Antipapa Alessandro V, ebbe il supporto più ampio, fra i 3 pretendenti, in tutto il Cristianesimo. Il vero Papa, Papa Gregorio XII, ne detenne il minore.
La più parte dei savi teologi e canonisti del tempo favoreggiavano la linea di Antipapi Pisani.
Nessun Papa nella storia detenne un supporto così piccolo quanto Papa Gregorio XII verso la fine del Grande Scisma di Occidente
Nel 1411 il nuovo eletto Sacro Romano imperatore Sigismondo seguì il sentimento generale, abbandonando il vero Papa, Papa Gregorio XII.
Il nuovo eletto Antipapa Pisano, Antipapa Alessandro V, non visse a lungo. Egli morì neanche un anno dopo la sua falsa elezione Papale, nel Maggio del 1410. Per succederlo, il 17/05/1410 i cardinali Pisani elessero unanimemente Baldassarre Cossa come Antipapa Giovanni XXIII primo. Come il suo predecessore Antipapa Alessandro V, anche Antipapa Giovanni XXIII primo detenne il più ampio supporto tra i 3 pretendenti.
Come osservato, Antipapa Giovanni XXIII primo fu in grado di regnare da Roma, Italia. Antipapa Giovanni XXIII primo (1410-1415), sarebbe stato l'ultimo Antipapa regnante da Roma, Italia, sino all'apostasia post-Vaticano II, la quale incominciò con un uomo anch'egli appellantesi Giovanni XXIII, Angelo Roncalli (1958-1963).
Durante il quarto anno del suo regno come Antipapa Antipapa Giovanni XXIII primo convocò il Concilio di Costanza, nel 1414, dinnanzi all'insistenza dell'imperatore Sigismondo. È alquanto interessante notare che ancora il recente Antipapa Giovanni XXIII secondo convocò il Vaticano II durante il quarto anno del suo regno, 1962. Come il Vaticano II, il Concilio di Costanza incominciò come un falso concilio, in quanto convocato da un Antipapa.
A tale punto dello scisma l'imperatore Sigismondo era determinato nel riunire il Cristianesimo lavorando per l'abdicazione di tutti e 3 i pretendenti. Allorché Antipapa Giovanni XXIII primo realizzò che egli non sarebbe stato accettato come il vero Papa, durante il Concilio di Costanza, egli fuggì dal concilio.
Antipapa Giovanni XXIII primo fu, dipoi, condannato formalmente dal concilio e deposto. Un ordine fu inviato dall'imperatore per il suo arresto; egli fu arrestato e sbattuto in prigione. In prigione Antipapa Giovanni XXIII primo "rese il sigillo Papale e l'anello del pescatore, in lacrime, ai rappresentati del concilio". Egli accettò il verdetto contro di lui senza proteste. [24]
Sicché, una volta che Antipapa Giovanni XXIII primo fu deposto Papa Gregorio XII concordò circa la convocazione del Concilio di Costanza, di modo da conferirgli la legittimità Papale, la quale Antipapa Giovanni XXIII primo non poté offrirgli, per, poi, dimissionare nella speranza che lo scisma terminasse.
Frattanto, Antipapa Benedetto XIII, il pretendente di Avignone, era stato contattato dall'imperatore Sigismondo per dimissionare. Egli si rifiutò di farlo sino alla fine, tuttavia, il sentimento generale era ormai talmente contro di lui che il suo consenso diminuì sostanzialmente.
Con entrambi gli Antipapi deposti ed il vero Papa dimissionato il Concilio di Costanza procedette con l'elezione di Papa Martino V l'11/11/1417, ponendo ufficialmente fine al Grande Scisma di Occidente. La linea di Antipapi di Avignone, Francia, invero, continuò dopo la morte di Antipapa Benedetto XIII con l'elezione di Antipapa Clemente VIII come suo successore, mediante i suoi 4 rimanenti cardinali. Tali cardinali, dipoi, considerarono l'elezione di Antipapa Clemente VIII invalida ed elessero Antipapa Benedetto XIV, tuttavia, già dalla deposizione di Antipapa Benedetto XIII da parte del Concilio di Costanza la linea di Avignone, Francia, aveva perso talmente tanto supporto che tali 2 successori finali di Antipapa Benedetto XIII sono così insignificanti da meritarsi solamente una nota a piè di pagina.
Conclusione: ciò che il Grande Scisma di Occidente insegna per la presente epoca
In tale articolo si è ripassato uno dei più importanti capitoli di storia Ecclesiastica. Nel processo si è osservata una serie di cose, assai rilevanti per la presente situazione.
1. Si è osservata la verità donde gli Antipapi possono esistere.
2. Si è osservata la realtà per la quale gli Antipapi possono regnare da Roma, Italia.
3. Si e osservato l'evento per cui tutti i cardinali viventi, poco dopo l'elezione di Papa Urbano VI, ripudiarono il vero Papa, Papa Urbano VI, e riconobbero l'Antipapa Clemente VII. Ciò illustra che il riconoscimento da parte di tutti i cardinali di un Antipapa non è punto incompatibile con l'indefettibilità, ossia, le promesse del Cristo per cui Egli sarebbe stato con la Sua Chiesa Universale e con il Papato sino alla fine dei tempi.
4. Si è osservato l'accadimento per il quale la più parte dei teologi dell'epoca favoreggiò la terza linea, la linea degli Antipapi Pisani. Tale linea di Antipapi dovrà essere stata un'opzione accattivante per molti, in quanto cardinali da entrambe le fazioni la appoggiavano. Ciò dimostra quanto seducenti Iddio talora permetta che le cose diventino, senza violare le promesse essenziali da Lui fatte alla Sua Chiesa Universale. Inoltre, la maggior parte del supporto dei teologi in favore della linea Pisana dimostra chiaramente che l'insegnamento comune di essi circa una particolare materia, come la salvezza, ad esempio, per quanto eruditi essi siano, non è vincolante, contrariamente a ciò che viene affermato oggidì.
5. Si è osservato il fatto per cui il principio donde un eretico manifesto non può essere considerato il Papa è antico, essendo stato espresso dai primissimi canonisti dell'epoca, come Baldo.
6. Si è osservata la realtà per la quale le cose erano talmente gravi e talmente disperate durante il Grande Scisma di Occidente che la gente non vedeva alcuna via di uscita da tale disastro, un disastro donde la gente, ad un certo punto, fu persino confrontata con 3 vescovi rivali, 3 superiori religiosi rivali e 3 pretendenti al Papato rivali, scomunicantisi l'uno l'altro.
7. Avere appreso il tutto può aiutare a realizzare chiaramente la verità per quale ciò che si è dimostrato - ossia, il fatto per cui si è stabilita una linea di Antipapi a seguito del Vaticano II, avente imposto al mondo una nuova e contraffatta religione, la quale ha ridotto la vera Chiesa Cattolica ad un rimanente, adempiendo in pieno le profezie Cattoliche e Scritturali circa la seduzione della grande apostasia degli ultimi giorni - non è palese assurdità, come hanno erroneamente espresso certuni.
Al contrario, siccome Iddio consentì a cotale disastro di prendere luogo durante il Grande Scisma di Occidente, il quale sarebbe potuto essere, al peggio, sol che un preludio della grande apostasia, con molteplici Antipapi regnanti al medesimo tempo ed il vero Papa come il più debole dei 3, il disastro e la seduzione caratterizzati dagli Antipapi, violando giammai le promesse essenziali da Lui fatte alla Sua Chiesa Universale, durante la tribolazione spirituale finale, le più ingannevoli di sempre, sarebbero state da Lui consentite essere ancora peggio.
Ciò che è una patente assurdità, direttamente confutata dall'insegnamento Cattolico e dai fatti di storia Ecclesiastica, è l'asserire che una linea di Antipapi avente creato una setta di contraffazione in opposizione alla vera Chiesa Cattolica sia un'impossibilità. Oltretutto, è estremamente scandaloso asserire che una tale situazione sia palesemente assurda una volta ripassati gli innegabili fatti in sede avanzati onde dimostrare il punto.
La presente revisione del Grande Scisma di Occidente viene terminata citando Padre Edmondo Giacomo O'Reilly. Egli proclamò delle cose assai interessanti circa il Grande Scisma di Occidente nel suo libro Le relazioni della Chiesa con la società - saggi teologici [The relations of the Church to society - theological essays] del 1882. Nel processo egli menzionò la possibilità di un interregno Papale, un periodo assente un Papa, estesosi durante tutto il periodo del Grande Scisma di Occidente, quasi 40 anni.
Si incomincerà con una citazione proveniente dalla discussione di Padre O'Reilly del Grande Scisma di Occidente.
Padre O'Reilly proclamò che un interregno, un periodo assente un Papa, ricoprente l'intero periodo del Grande Scisma di Occidente non è punto incompatibile con le promesse del Cristo circa la Sua Chiesa Universale. Il periodo discusso da Padre O'Reilly incominciò nel 1378, con la morte di Papa Gregorio XI, e cessò essenzialmente nel 1417, con l'elezione di Papa Martino V. Tale sarebbe stato un interregno di 39 anni.
Avente scritto dopo il Concilio Vaticano I è ovvia la constatazione per la quale Padre O'Reilly sarebbe oggi dalla parte di coloro i quali, rigettanti Antipapi Giovanni XXIII secondo, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, sostengono la verità donde una vacanza di lungo periodo presente nella Santa Sede esista, e sì esiste. Infatti, a pagina 287 del suo libro Padre O'Reilly offre il suo avvertimento profetico come segue.
Padre O'Reilly scrisse che nel caso in cui il Grande Scisma di Occidente fosse giammai accaduto la gente avrebbe affermato che una tale situazione sarebbe impossibile ed incompatibile con le promesse del Cristo alla Sua Chiesa Universale, oltre al fatto per cui non è consentito dismettere la possibilità di cose simili o forse anche peggiori nel futuro solamente perocché esse sarebbero struggenti ad un altissimo grado.
Note di fine sezione 5:
[1] Kelly, Dizionario di Osforda dei Papi [Oxford dictionary of Popes], 1986, Stamperia dell'Università di Osforda [Oxford University press], Regno Unito, pagina 227.
[2] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagina 429.
[3] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagina 431.
[4] Padre Giovanni Laux, Storia Ecclesiastica [Church history], 1989, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 404.
[5] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagine 432-433.
[6] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagina 433.
[7] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagine 432-434.
[8] Padre Giovanni Laux, Storia Ecclesiastica [Church history], 1989, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 404.
[9] Padre Giovanni Laux, Storia Ecclesiastica [Church history], 1989, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 405.
[10] Kelly, Dizionario di Osforda dei Papi [Oxford dictionary of Popes], 1986, Stamperia dell'Università di Osforda [Oxford University press], Regno Unito, pagina 231.
[11] Kelly, Dizionario di Osforda dei Papi [Oxford dictionary of Popes], 1986, Stamperia dell'Università di Osforda [Oxford University press], Regno Unito, pagina 232.
[12] Padre Andrea Pradel, San Vincenzo Ferreri: l'angelo del giudizio [Saint Vincent Ferrer: the angel of the judgment], 2000, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 39.
[13] Kelly, Dizionario di Osforda dei Papi [Oxford dictionary of Popes], 1986, Stamperia dell'Università di Osforda [Oxford University press], Regno Unito, pagina 237.
[14] Padre Giovanni Laux, Storia Ecclesiastica [Church history], 1989, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 405.
[15] Kelly, Dizionario di Osforda dei Papi [Oxford dictionary of Popes], 1986, Stamperia dell'Università di Osforda [Oxford University press], Regno Unito, pagina 235.
[16] Kelly, Dizionario di Osforda dei Papi [Oxford dictionary of Popes], 1986, Stamperia dell'Università di Osforda [Oxford University press], Regno Unito, pagina 235.
[17] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagina 472.
[18] Padre Giovanni Laux, Storia Ecclesiastica [Church history], 1989, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 405.
[19] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagine 473-474.
[20] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagina 471.
[21] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagina 479.
[22] Kelly, Dizionario di Osforda dei Papi [Oxford dictionary of Popes], 1986, Stamperia dell'Università di Osforda [Oxford University press], Regno Unito, pagina 238.
[23] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagina 485.
[24] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La gloria del Cristianesimo [The glory of Christendom] Volume 3, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagina 487.
[25] Kelly, Dizionario di Osforda dei Papi [Oxford dictionary of Popes], 1986, Stamperia dell'Università di Osforda [Oxford University press], Regno Unito, pagina 236.
[26] Padre Giovanni Laux, Storia Ecclesiastica [Church history], 1989, Libri Tan [Tan books], SUA, pagina 408.
[27] Padre Giacomo Edmondo O'Reilly, Le relazione della Chiesa con la società - saggi teologici [The relations of the Church to society - theological essays], SUA.
[28] Padre Giacomo Edmondo O'Reilly, Le relazione della Chiesa con la società - saggi teologici [The relations of the Church to society - theological essays], SUA, pagina 287.