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Obiezione 14: Papa Onorio I venne condannato per eresia da un concilio generale dopo la sua morte, eppure la Chiesa Cattolica non lo considera avere cessato di essere Papa, quantunque egli sia stato accusato di eresia durante il suo regno.
Risposta: come già visionato, è un fatto dogmatico quello per il quale un eretico non può essere Papa, giacché è un dogma infallibilmente definito quello per cui un eretico non è membro della Chiesa Cattolica.
Il caso di Papa Onorio I non dimostra la falsità per cui un eretico può essere Papa. Nel condannare Papa Onorio I come eretico dopo la sua morte il Concilio di Costantinopoli III operò nessuna dichiarazione, né ha la Chiesa Cattolica operato alcuna dichiarazione, per cui egli rimase Papa sino alla sua morte.
La Chiesa Cattolica non fronteggiò il tema della perdita dell'ufficio Papale da parte di Papa Onorio I dopo essere caduto in eresia; essa lo condannò semplicemente. Papa Onorio I fu anche condannato dal Concilio di Costantinopoli IV e dal Concilio di Nicea II. Giacché Papa Onorio I fu un Papa validamente eletto, motivo per il quale egli è annoverato nella lista dei veri Papi, ove egli fosse divenuto un vero eretico durante il suo regno allora egli avrebbe perduto il suo ufficio Papale, poiché, come ammesso persino dai non-sedevacantisti operanti tale argomentazione, gli eretici non sono Cattolici e gli acattolici non possono essere Papi.
Papa Onorio I era morto da oltre 40 anni quando egli fu condannato dal Concilio di Costantinopoli III. Papa Onorio I aveva emesso nessun decreto dogmatico, avente "regnato" solamente 3 anni e mezzo dopo l'accadimento dell'incidente dell'eresia. Laonde, la questione della sua permanenza come Papa e del suo governo sulla Chiesa Universale per gli ultimi 3 anni e mezzo del suo Pontificato durato globalmente 13 anni non era particolarmente rilevante ai fedeli all'epoca.
Sicché, è perfettamente comprensibile la realtà per la quale la Chiesa Cattolica non emise alcuna proclamazione donde Papa Onorio I perdette il suo ufficio, poiché nulla cavalcava la questione all'epoca ed un'ipotetica emissione avrebbe coinvolto una notevole discussone teologica, una vaso di Pandora assolutamente da non aprire.
In aggiunta, rimane ancora confusione fra la gente, inclusi alcuni dei successori di Papa Onorio I, circa l'ipotesi di eresia, di colpevolezza di mancata soppressione di eresia o di completa incomprensione a carico e nei confronti di Papa Onorio I, come dettato dall'enciclopedia Cattolica del 1907. Certuni studiosi aventi studiato la questione in gran dettaglio rimangono non convinti dell'affermazione per cui Papa Onorio I venne condannato come un vero eretico durante il Concilio di Costantinopoli III. La loro argomentazione riposa sul fatto per cui Papa Sant'Agato, vivo durante il concilio, morì prima che esso terminasse. Giacché i decreti di un concilio posseggono solamente l'autorità resa loro dalla conferma del Papa essi argomentano che Papa San Leone II, il Papa avente confermato effettivamente il concilio, confermò solamente la condanna di Papa Onorio I nel senso per cui egli fallì nel sopprimere l'eresia, avendo quindi consentito alla Fede Cattolica di essere intorpidita. Tale confusione è sicuramente il motivo per il quale San Francesco di Sales affermò ciò che egli affermò riguardo Papa Onorio I, disotto riportato.
Di modo da differenziare ulteriormente il caso di Papa Onorio I dagli Antipapi del Vaticano II è importante sottolineare che la caduta di Papa Onorio I fu quasi completamente sconosciuta durante il suo regno e per degli anni dopo la fine di esso. Le 2 lettere di Papa Onorio I favorenti l'eresia monotelita, scritte nel 634 DC, erano lettere indirizzate a Sergio, patriarca di Costantinopoli. Le lettere non erano solamente quasi completamente sconosciute all'epoca bensì esse vennero anche male intese da un Papa avente regnato esattamente appresso Papa Onorio I.
Ad esempio, Papa Giovanni IV (640 DC-643 DC), il secondo Papa ad avere regnato dopo Papa Onorio I, difese Papa Onorio I dall'accusa di eresia. Papa Giovanni IV era convinto che Papa Onorio I non aveva insegnato l'eresia monotelita, per cui il Cristo detiene una sola volontà, bensì che egli aveva enfatizzato meramente la verità per la quale nostro Signore Gesù Cristo non detiene 2 volontà contrarie.
Con tali fatti a mente è visibile come il caso di Papa Onorio I non dimostra la falsità donde gli eretici possono essere Papi, giacché la Chiesa Cattolica ha giammai dichiarato che egli rimase Papa dopo la sua caduta e come i fatti del caso di Papa Onorio I sono drasticamente differenti dal caso degli Antipapi del Vaticano II, giacché le 2 lettere di Papa Onorio I contenenti eresie erano quasi completamente sconosciute all'epoca, persino male intese dai Papi succedutigli. Raffrontare le 2 lettere di Papa Onorio I agli atti ed alle affermazioni degli eretici manifesti Antipapi Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco è uguale al comparare un granello di sabbia alla battigia.
In ultimo, ove si gradisse ulteriore conferma che gli eretici cessano di essere Papi ipso facto e che il caso di Papa Onorio I fornisce nessuna evidenza contraria non occorre fidarsi degli autori del presente libro.
Nel medesimo paragrafo nel quale San Francesco di Sales, dottore della Chiesa Cattolica, menziona Papa Onorio I egli dichiara inequivocabilmente la realtà per cui un Papa divenente eretico cesserebbe di essere Papa. San Francesco di Sales non era sicuro se Papa Onorio I fosse stato eretico od avesse meramente fallito nel sopprimere l'eresia, ciò nondimeno, qualunque cosa sia stata, San Francesco sapeva che il caso di Papa Onorio I non influenza la verità donde gli eretici non possono essere Papi.
Anche San Roberto Bellarmino e Sant'Alfonso erano familiari con il caso Papa Onorio I. Il suo caso non causò loro esitazione nel dichiarare ciò che segue.
Con tali fatti a mente è visibile come l'argomento di Papa Onorio I dimostra niente a favore dei non-sedevacantisti; anzi, esso rammenta dei dottori della Chiesa Cattolica, i quali, nel richiamare il suo caso, dichiararono simultaneamente la realtà donde gli eretici non possono essere Papi.
Note di fine sezione 21 (14):
[79] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils] Volume 1, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla [Georgetown university press], SUA, pagina 578; Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 714.
[80] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils] Volume 1, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla [Georgetown university press], SUA, pagine 125-126.
[81] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 253.
[82]San Francesco Di Sales, La controversial Cattolica [The Catholic controversy], Libri Tan [Tan books], SUA, pagine 305-306.
[83] Opere complete [Oeuvres complètes], 9:232.