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San Massimo di Torino su Giovanni 3,5 e i catecumeni

Monastero della Famiglia Santissima30 Maggio 2024

San Massimo di Torino era un padre della Chiesa vissuto nel V secolo. Nel 1784, per ordine di Papa Pio VI, furono pubblicati i suoi sermoni. Partecipò a diversi importanti concili primitivi, tra cui un Sinodo romano del 465 in cui la sua firma compare dopo quella del Papa. Questa è un'interessante citazione di San Massimo, che esprime la fede della Chiesa, su come i catecumeni non battezzati non siano all'interno della Chiesa e non possano essere salvati senza il Sacramento del Battesimo.

San Massimo di Torino, Sermone 65, 423 circa: “Infatti, prima che un catecumeno sia battezzato, giace come l'acqua, freddo e pallido, ma un membro dei fedeli è vigoroso e rosso come il vino. Il catecumeno, dico, è come l'acqua che non ha sapore, non ha odore e non ha valore; che non serve per l'uso, non diletta per rinfrescarsi e non fluisce per essere conservata. Infatti, come l'acqua, se conservata troppo a lungo, peggiora interiormente, marcisce e puzza, così il catecumeno, se rimane catecumeno per troppo tempo, peggiora interiormente, diventa inutile e si perde. Infatti il Signore ha detto: ‘Se uno non rinasce da acqua e Spirito Santo, non entrerà nel Regno dei Cieli’ (Gv 3,5), ma chi non entra nel Regno rimane necessariamente all'Inferno”.

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