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Sant'Ambrogio, 340 DC-397 DC
Sulle centinaia di padri della Chiesa Cattolica il solo altro che i difensori del "Battesimo" di desiderio tentano persino di citare è Sant'Ambrogio. Essi pensano che durante il suo discorso funebre per il suo amico, l'imperatore Valentiniano II, egli abbia insegnato l'idea per cui l'imperatore Valentiniano II, solamente un catecumeno, sia stato salvato dal suo desiderio per il Santo Battesimo. Ciò malgrado, il discorso funebre di Sant'Ambrogio per l'imperatore Valentiniano II fu estremamente ambiguo, interpretabile in una serie di modi. È dunque gratuito per loro affermare che esso abbia insegnato chiaramente l'idea del "Battesimo" di desiderio.
Che si rifletta per un momento su ciò che questi dichiarò. Tutti i fedeli radunati per il servizio memoriale si addoloravano e soffrivano. Perché si addoloravano? Essi addoloravanosi perciocché non vi era evidenza donde l'imperatore Valentiniano II, un catecumeno conosciuto, fosse stato battezzato. Ciononostante, se il "Battesimo" di desiderio fosse qualcosa contenuta nel deposito di Fede Universale e parte della Sacra Tradizione Apostolica perché si sarebbero addolorati? Non aveva l'imperatore Valentiniano II diligentemente desiderato il Santo Battesimo? Eppure, tali fedeli erano colpiti dal dolore perocché ad essi era stato insegnato, indi credendoci, che a meno che un uomo sia rinato di acqua e di Spirito Santo egli non può entrare nel Regno di Dio, Giovanni 3:5. A tutti loro era stato insegnato che nessuno è salvato senza il Sacramento del Santo Battesimo. Il loro maestro era stato il loro vescovo, Sant'Ambrogio. [213]
In aggiunta, il discorso funebre per l'imperatore Valentiniano II fu estremamente ambiguo, come reso ovvio dalla lettura da parte di chiunque del testo disopra esposto. Durante il suo discorso Sant'Ambrogio affermò chiaramente che i martiri non sono incoronati, ossia, salvati, ove catecumeni, essente una dichiarazione direttamente negante l'idea del "Battesimo" di desiderio e perfettamente consistente con le sue altre dichiarazioni sulla questione, da citare. Sant'Ambrogio, poi, enfatizzò il medesimo punto, affermando ancora che i catecumeni non verrebbero incoronati se non venissero iniziati. L'iniziazione è un'espressione per il Santo Battesimo. Sicché, Sant'Ambrogio ripeté la verità Apostolica per la quale i catecumeni aspergenti il loro sangue per il Cristo non verrebbero salvati se non venissero battezzati. Egli, poscia, procedette dettando che se essi venissero lavati nel loro sangue la sua pietà ed il suo desiderio, dell'imperatore Valentiniano II, avrebbero lavato anche lui, in apparente diretta contraddizione con ciò che egli aveva appena asserito ed in apparente docenza del "Battesimo" di desiderio e di sangue, seppure non chiaramente vista la mancata dichiarazione di salvezza dell'imperatore Valentiniano II in assenza del Santo Battesimo. Tuttavia, se ciò fosse quello che Sant'Ambrogio intese allora il suo discorso funebre sarebbe stato un nonsenso, giacché egli avrebbe chiaramente negato 2 volte la falsità donde i martiri possono essere incoronati ove catecumeni. Oltretutto, tale è il presunto testo più antico citato a favore dell'idea del "Battesimo" di desiderio. Esso è innanzitutto contraddittorio; secondariamente, esso è ambiguo; in terzo luogo, allorché interpretato significare che un catecumeno sia salvato in assenza del Santo Battesimo di acqua, opposto ad ogni altra dichiarazione formalmente operata da Sant'Ambrogio sulla questione.
Ad ogni modo, potrebbe forse esistere un'altra spiegazione. Sant'Ambrogio dichiarò che i fedeli si addoloravano per il fatto che l'imperatore Valentiniano II non aveva ricevuto i Sacramenti del Battesimo. Perché utilizzò egli il termine Sacramenti invece che Sacramento? Si lamentava egli del fatto per cui l'imperatore Valentiniano II non era stato in grado di ricevere la Santa Confermazione e la Santa Eucaristia, comunemente amministrate assieme al Santo Battesimo nella Chiesa Cattolica antica? Ciò corrisponderebbe alla sua dichiarazione circa la folla disturbata a causa dei misteri non celebrati solennemente, in altre parole, assieme a tutte le cerimonie formali precedenti la solenne celebrazione del Santo Battesimo. Ciò che Sant'Ambrogio intese esattamente in tale discorso lo si saprebbe mai, in questo mondo, tuttavia, è permesso assumere che non sia stata sua intenzione contraddire durante un tributo emozionalmente carico ciò che egli aveva scritto con molto pensiero e precisione in De mysteriis ed altrove. [214]
È interessante come il famoso teologo del secolo XII Pietro Abelardo, la cui ortodossia su altri punti era comunque sospetta, abbia sottolineato e sottolineò che se Sant'Ambrogio avesse insegnato il "Battesimo" di desiderio in qualunque momento egli avrebbe contraddetto la Sacra Tradizione circa tale questione, [215] senza menzionare il medesimo ripetuto insegnamento di Sant'Ambrogio sulla necessità del Sacramento del Santo Battesimo per la salute, come mirasi disotto.
Ecco ciò che scrisse Sant’Ambrogio con molto pensiero e precisione, eliminando l’esatto concetto di "Battesimo" di desiderio ed affermando l'universale Sacra Tradizione di tutti i padri Ecclesiastici donde nessuno, inclusi i catecumeni, è salvato assente il Santo Battesimo di acqua.
Mirasi Sant'Ambrogio negare chiaramente il concetto di "Battesimo" di desiderio. Nulla sarebbe più chiaro.
A differenza di San Cirillo di Gerusalemme e di San Fulgenzio, i quali all'epoca menzionarono la loro credenza per cui esistessero eccezioni a Giovanni 3:5 nel solo caso dei martiri, Sant'Ambrogio accreditò nessuna eccezione, indi escludendo il "Battesimo" di desiderio ed il "Battesimo" di sangue.
Con ciò si giunge alla quantità massima di insegnamento patristico sul cosiddetto Battesimo di desiderio. Ebbene sì, uno od al massimo 2 padri Ecclesiastici su centinaia, Sant'Agostino e Sant'Ambrogio, possono essere citati. Sant'Agostino ammise di avere delle difficoltà con tale questione, contraddicendosi su di essa e soprattutto affermando spesso l'universale Sacra Tradizione donde nessuno, incluso un catecumeno, entra in Cielo senza il Santo Battesimo di acqua. Sant'Ambrogio, invece, negò chiaramente e ripetutamente il concetto di "Battesimo" di desiderio numerose volte, negando che qualunque persona, incluso un catecumeno, sia salvata senza la rinascita di acqua e dello Spirito Santo nel Sacramento del Santo Battesimo.
Or dunque, allorché tali fatti sono conosciuti è visibile quanto ingannati e fuorviati siano e sono molti cosiddetti Cattolici e Cattolici tradizionali, ascoltanti tali falsi maestri, sostenenti in gran parte di essere dei sacerdoti tradizionali, attraversanti terre e mari alfine di tentare di pervertire l'insegnamento della Sacra Tradizione e fare entrare la gente in Cielo senza il Santo Battesimo. Tali falsi maestri convincono molti della ridicola menzogna per la quale i padri Ecclesiastici erano unanimemente a favore del "Battesimo" di desiderio. Una tale affermazione è un puro nonsenso ed una perversione mortalmente peccaminosa della Sacra Tradizione Cattolica. Come asserito correttamente da un autore:
La Sacra Tradizione universale degli Apostoli circa l'assoluta necessità del Santo Battesimo di acqua ai fini della rigenerazione e salvazione, affermata da Sant'Erma sin dal I secolo DC, e ripetuta da tutti gli altri padri Ecclesiastici, inclusi San Giustino Martire, San Teofilo, Origene, Tertulliano, San Basilio, San Cirillo, Sant'Agostino, Sant'Ambrogio e così via, è riassunta dalla già citata dichiarazione proveniente da Sant'Ambrogio.
Tale fu l'unanime insegnamento dei padri della Chiesa Cattolica sulla questione.
Note finali
[212] Padre Gianmarco Rulleau, Battesimo di desiderio [Baptism of desire], 1999, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagine 30‐31; Padre Francesco Laisney, È il Feeneyismo Cattolico? [Is Feeneyism Catholic?], 2001, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 61.
[213] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagina 132.
[214] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagina 133.
[215] Padre Gianmarco Rulleau, Battesimo di desiderio [Baptism of desire], 1999, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 37.
[216] Guglielmo Jurgens, La Fede degli antichi padri [The Faith of the early fathers], Volume 2, 1970, Stamperia Liturgica [The liturgical press], SUA, numero 1330.
[217] Guglielmo Jurgens, La Fede degli antichi padri [The Faith of the early fathers], Volume 2, 1970, Stamperia Liturgica [The liturgical press], SUA, numero 1323.
[218] Guglielmo Jurgens, La Fede degli antichi padri [The Faith of the early fathers], Volume 2, 1970, Stamperia Liturgica [The liturgical press], SUA, numero 1324.
[219] Michele Malone, L'Unigenito [The Only-Begotten], 1999, Tesori Cattolici [Catholic treasures], SUA, pagina 404.
[220] Guglielmo Jurgens, La Fede degli antichi padri [The Faith of the early fathers], Volume 2, 1970, Stamperia Liturgica [The liturgical press], SUA, numero 1330.
[221] Guglielmo Jurgens, La Fede degli antichi padri [The Faith of the early fathers], Volume 3, 1970, Stamperia Liturgica [The liturgical press], SUA, pagine 14‐15 e nota a piè di pagina 31.