^
^
Introduzione | Concilio Vaticano II | Nuova "messa" | Anti-Chiesa Cattolica | Antipapi Francesco, Benedetto XVI, GPII ecc. | Sedevacantismo | Terzo segreto di Fatima | Frammassoneria | Vocabolario Cattolico |
Extra Ecclesiam Nulla Salus | Eternità Infernale | Sacra Scrittura e Cattolicesimo | Santo Rosario | Catechismo Cattolico | Conversione | Libri Cattolici | Padre Pio |
Concilio di Trento, Sessione 7, Canone 4, Sui Sacramenti confuta effettivamente il "Battesimo" di desiderio, come visibile durante il suo raffronto con simili canoni dogmatici concernenti i Sacramenti in generale
Obiezione. Nel canone quarto della sessione settima del Concilio di Trento, sui Sacramenti in generale, si insegna che le persone possono ottenere la giustificazione per mezzo dei Sacramenti od il desiderio di essi.
Risposta. Il canone quarto della sessione settima del Concilio di Trento, sui Sacramenti in generale, detta nulla del genere. Una bizzarra traduzione di tale canone, oltre ad un'errata nozione donde il Concilio di Trento abbia insegnato il "Battesimo" di desiderio in un altro luogo, essente già stata confutata, ha condotto a tale erronea asserzione. Difatti, si osserva come la verità sia esattamente l'opposto di ciò che i difensori del "Battesimo" di desiderio o di sangue sostengono. Vogliasi mirare il canone.
Nell'esaminare con cura tale canone si osserva l'effettività per cui esso non dichiara che od i Sacramenti od il desiderio di essi sia sufficiente ai fini della giustificazione, ma piuttosto che coloro affermanti la falsità donde né i Sacramenti né il desiderio di essi è necessario ai fini della giustificazione sono condannati. Lo si ripete, ai fini della giustificazione, esso non dichiara che entrambi siano sufficienti, esso condanna coloro affermanti la falsità donde nessuna delle 2 opzioni è necessaria. Precisamente, esso condanna coloro affermanti la falsità donde, ai fini della giustificazione, nessuna delle 2 opzioni è necessaria e donde la sola fede è sufficiente.
Si consideri il seguente canone elaborato dall'autore del presente libro:
La costruzione della frase di tale canone immaginario è simile al canone testé discusso. Vogliasi considerarlo con cura. Una volta considerato ci si ponga la seguente domanda: significa tale canone che la Santissima Vergine Maria può essere Regina del Cielo solamente per mezzo della sua dignità a riguardo? No; ella dovrebbe anche possedere il permesso di Dio. Il canone non detta che o la di lei dignità a riguardo od il permesso di Dio sia sufficiente affinché Maria Santissima sia Regina del Cielo, piuttosto, esso condanna coloro affermanti la malvagità donde né la di lei dignità a riguardo né il permesso di Dio è a tale fine necessario. In altre parole, il canone condanna coloro affermanti la malvagità per la quale sia il permesso di Dio che la dignità di Maria Santissima a riguardo sono a tale fine inutili, giacché divenente Regina del Cielo mediante l'usurpazione.
Parimenti, il canone quarto della sessione settima del Concilio di Trento non detta che od i Sacramenti od il desiderio di essi sia sufficiente alfine della giustificazione, esso condanna coloro affermanti la falsità per la quale sia i Sacramenti che il desiderio di essi non sono necessari nell'ottenimento della giustificazione, giacché la presunta sola fede basterebbe. Il canone quarto della sessione settima del Concilio di Trento non insegna in maniera alcuna la possibilità del "Battesimo" di desiderio.
Il modo in cui tale canone confuta effettivamente il "Battesimo" di desiderio è visibile allorché raffrontato a simili canoni dogmatici concernenti i Sacramenti in generale
In aggiunta, dacché tale canone anatemizza una falsa posizione circa la necessità dei Sacramenti in generale ai fini della giustificazione ciò che non si verifica essere vero per tutti i Sacramenti con rispetto alla giustificazione deve indi venire qualificato al di dentro del canone. Esso è un canone sui Sacramenti in generale. In altre parole, il Concilio di Trento non avrebbe potuto anatemizzare la seguente affermazione: "Se alcuno affermasse che non è possibile ottenere la giustificazione senza i Sacramenti… ", giacché, nel caso di un Sacramento, il Sacramento della Sacra Penitenza, la giustificazione è ottenibile mediante il desiderio di essa. Il Concilio di Trento definì ciò esplicitamente non meno di 3 volte.
Laonde, dacché la giustificazione è ottenibile senza il Sacramento della Sacra Penitenza onde liberare spazio per tale verità nella di esso definizione sui Sacramenti in generale e sulla giustificazione, di modo da rendere la sua dichiarazione applicabile a tutti i Sacramenti ed alla loro necessità o mancanza a riguardo ai fini della giustificazione, il Concilio di Trento dovette aggiungere la clausola senza di essi od il desiderio di essi.
Con ciò a mente l'effettività donde il canone quarto della sessione settima del Concilio di Trento non asserisce né dichiara in luogo alcuno la possibilità di ottenere la giustificazione o la salvazione in assenza del Sacramento del Santo Battesimo è chiaramente visibile, esso tratta una tematica differente in un contesto molto specifico.
Di modo da dimostrare tale punto ulteriormente che si esaminino altre 2 definizioni dogmatiche, una proveniente dal Concilio di Trento e l'altra dal Concilio Vaticano I, trattanti la salvezza ed i Sacramenti in generale. Tale raffronto corrobora il punto stabilito disopra.
Prima di raffrontare tali 2 definizioni al canone quarto della sessione settima del Concilio di Trento testé menzionato il lettore deve notare l'effettività per la quale i Concili di Trento e Vaticano I definirono infallibilmente che i Sacramenti come tali, ovverosia, il sistema Sacramentale nel suo insieme, sono necessari ai fini della salvezza di un uomo. Entrambe le definizioni aggiungono la qualifica per cui tutti e 7 i Sacramenti non sono ivi necessari per ciascun individuo. Ciò è molto interessante, dimostrando 2 punti.
Punto primo. Esso dimostra che ogni uomo deve ricevere almeno un Sacramento onde essere salvato, altrimenti i Sacramenti come tali, ovverosia, il sistema Sacramentale, non potrebbero essere detti necessari ai fini della salute. Sicché, tale definizione mostra la realtà per la quale ciascun uomo deve ricevere almeno il Sacramento del Santo Battesimo di modo da essere salvato.
Punto secondo. Notisi che i Concili di Trento e Vaticano I, nel definire tale verità, resero l'enfatizzazione della realtà per cui una persona non deve ricevere tutti i Sacramenti di modo da essere salvata un punto speciale. Ciò dimostra che laddove durante la definizione delle verità siano necessarie delle eccezioni o delle chiarificazioni i concili le includono. Tale è la ragione per cui il Concilio di Trento dichiarò la verità donde la Madonna caratterizza un'eccezione al di esso decreto sul Peccato Originale. Pertanto, qualora alcuni uomini potessero essere salvati senza i Sacramenti per mezzo del "Battesimo" di desiderio o di sangue allora il Concilio di Trento avrebbe potuto ciò affermare e lo avrebbe semplicemente fatto, eppure, ciò non fece. Nulla circa la possibile salvezza in assenza dei Sacramenti viene insegnato in tali dogmatiche professioni di Fede Universale. Piuttosto, viene definita la verità donde i Sacramenti sono necessari ai fini della salvazione, in presenza della necessaria e corretta qualifica per la quale tutti e 7 i Sacramenti non sono ivi necessari per ciascuna persona.
Che si raffrontino adesso tali 2 definizioni al canone quarto della sessione settima del Concilio di Trento testé discusso. Ecco tutti e 3 i testi.
Nel raffrontare tali definizioni dogmatiche si nota come il Concilio di Trento, Sessione 7, Canone 4, la terza, sia molto simile alle prime 2. Infatti, esse sono quasi esattamente uguali, constanti però di 2 notevoli differenze: nelle prime 2 definizioni dogmatiche vi è nessuna referenza a senza di essi od il desiderio di essi né evvi referenza alla tematica della giustificazione. Le prime 2 definizioni trattano semplicemente della necessità dei Sacramenti ai fini della salvezza, mentre la terza, Concilio di Trento, Sessione 7, Canone 4, tratta di una tematica addizionale: la giustificazione e la presunta sola fede, operando una dichiarazione addizionale a riguardo.
È palesemente ovvio che la frase senza di essi od il desiderio di essi, non trovata nelle prime 2 definizioni, abbia qualcosa a che fare con la materia addizionale ivi fronteggiata, la giustificazione e la presunta sola fede, non fronteggiata nelle prime 2 definizioni. Infatti, nel canone quarto della sessione settima del Concilio di Trento la clausola senza di essi od il desiderio di essi giunge direttamente dopo e direttamente prima nella versione Latina della referenza alla giustificazione. Ciò serve a dimostrare il punto testé stabilito, donde la referenza a senza di essi od il desiderio di essi presente nel Concilio di Trento, Sessione 7, Canone 4 è tale onde liberare spazio alla verità per cui la giustificazione può essere ottenuta senza il Sacramento della Sacra Penitenza per mezzo del desiderio di esso, cosa che il Concilio di Trento insegna volte molteplici. È per ciò che tale clausola senza di essi od il desiderio di essi non viene menzionata nelle prime 2 definizioni dogmatiche trattanti i Sacramenti e la di essi necessità ai fini della salvazione. Se il "Battesimo" di desiderio fosse vero la clausola senza di essi od il desiderio di essi sarebbe stata inclusa nelle prime 2 definizioni succitate, eppure, ciò non fu.
Il Concilio di Trento, Sessione 7, Canone 4 condanna l'idea Protestante per la quale si può essere giustificati senza i Sacramenti o persino senza il desiderio di essi, mediante la presunta sola fede. Domanderebbero alcuni: "Perché non condannò semplicemente esso l'idea donde si può essere giustificati senza i Sacramenti per mezzo della presunta sola fede?". La risposta, come disopra dichiarato, è tale per cui una persona può essere giustificata senza il Sacramento della Sacra Penitenza per mezzo del desiderio di esso. Pertanto, il Concilio di Trento condannò l'idea Protestante donde si può essere giustificati senza i Sacramenti o senza il desiderio di essi per mezzo della presunta sola fede. Nondimeno, una persona può giammai essere salvata senza l'incorporazione nel sistema Sacramentale tramite la ricezione del Santo Battesimo. È per ciò che nessuna qualifica viene operata a tale riguardo in qualunque una di tali definizioni. Considerati tali fatti, l'effettività donde tale canone non insegna in maniera alcuna il "Battesimo" di desiderio è visibile.
Difatti, nell'osservare il canone quarto della sessione settima del Concilio di Trento notasi qualcos'altro di molto interessante. Vogliasi notare come la condanna di chiunque affermi che i Sacramenti della Nuova Legge non sono necessari ai fini della salvazione non venga operata solamente dalle Professioni di Fede Universale provenienti dal Concilio di Trento e dal Concilio Vaticano I bensì ancora dal canone quarto della sessione settima del Concilio di Trento. Esso aggiunge nessuna qualifica eccetto che tutti e 7 i Sacramenti non sono ivi necessari per ciascun individuo.
Dopo avere dichiarato la verità per la quale i Sacramenti sono necessari ai fini della salvezza, con il "Battesimo" di desiderio o di sangue non essente un Sacramento, esso, come operato dalle altre definizioni, aggiunge infine la qualifica donde tutti e 7 i Sacramenti non sono ivi necessari per ciascun individuo. Esso, però, aggiunge nessuna qualifica donde la salvezza sia ottenibile per mezzo del desiderio dei Sacramenti in generale. Vogliasi notare come esso non detti:
Esso non afferma affatto ciò. Il desiderio di essi viene accoppiato alla referenza alla giustificazione per la ragione disopra discussa. Tutto ciò serve a nuovamente dimostrare la realtà per cui il Concilio di Trento non insegnò il "Battesimo" di desiderio, contrariamente a ciò che sì molti hanno asserito.
Alcuni potrebbero obiettare scandendo come ciò appaia abbastanza complicato. Ciò non è realmente complicato per chiunque ci rifletta con cura. Inoltre, se esso fosse complicato lo sarebbe per le persone neganti la semplice verità donde bisogna essere battezzati onde essere salvati, tenacemente asserenti come non sia necessario per tutti rinascere di acqua e dello Spirito Santo onde essere salvati. Coloro fraintendenti od allontanantisi dalla chiara e totalmente semplice verità, definita nei canoni del medesimo concilio con riguardo al Sacramento del Santo Battesimo, sono quelli rendenti l'opera di confutazione dei loro errori o perversioni della verità pesante e complicata. Se le persone ripetessero ed aderissero semplicemente alle verità definite nei canoni del Concilio di Trento sul Sacramento del Santo Battesimo il tutto risulterebbe molto facile.
Il Concilio di Trento ebbe ogni opportunità di dichiarare: "Se alcuno dovesse affermare che non esistono 3 modi di ricevere la grazia del Sacramento del Santo Battesimo, mediante il desiderio, mediante il sangue o mediante l'acqua, che egli sia anatema.", eppure, ciò mai fece. Esso, piuttosto, dichiarò quanto segue.
Note finali
[381] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils], Volume 2, 1990, Stamperia dell'Università di Giorgiovilla [Georgetown University press], SUA, pagina 684; Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 847.
[382] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 898.
[383] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 996.
[384] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils], Volume 2, 1990, Stamperia dell'Università di Giorgiovilla [Georgetown University press], SUA, pagina 803.
[385] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 996.
[386] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils], Volume 2, 1990, Stamperia dell'Università di Giorgiovilla [Georgetown University press], SUA, pagina 803.
[387] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 847.
[388] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 847.
[389] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 858.
[390] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 861.