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L'eresia dell'intercomunione del Vaticano II
Nel suo decreto Orientalium Ecclesiarum n. 27, il Vaticano II insegna effettivamente che i non cattolici battezzati che appartengono a sette scismatiche orientali rifiutanti il Papato possono ricevere i sacramenti della Penitenza, della Santa Eucaristia e dell'Estrema Unzione, se credono in questi sacramenti - anche se non hanno la fede cattolica e non appartengono alla Chiesa cattolica.
Si tenga presente che in questo passaggio il Vaticano II si riferisce esplicitamente alle persone separate dalla Chiesa cattolica.
Questa è una palese eresia.
L'insegnamento del Vaticano II, stando il quale i non cattolici possono ricevere legittimamente la Santa Eucaristia, è direttamente contrario all'insegnamento della Chiesa cattolica nel corso della storia. Ai non cattolici è sempre stato proibito di ricevere la Comunione, anche se credono nella Presenza Reale di Cristo nell'Eucaristia. Prima di ricevere la Santa Comunione, essi sono tenuti ad accettare l'insegnamento cattolico e a entrare nella Chiesa cattolica. La loro separazione dalla Chiesa cattolica e il loro dissenso dall'insegnamento cattolico è un impedimento di diritto divino allo stato di grazia e alla ricezione fruttuosa della Santa Comunione.
I Papi di tutti i tempi hanno insegnato che i non cattolici che ricevono l'Eucaristia la ricevono per la loro dannazione.
Pertanto, qualsiasi insegnamento che affermi, come fa il Vaticano II, che è lecito per i non cattolici ricevere la Santa Comunione, è falso e malvagio. In realtà conduce i non cattolici alla loro dannazione. Un insegnamento così malvagio non può provenire dalla Chiesa cattolica.
Ecco cosa ha insegnato il vero Papa su questo argomento:
La dichiarazione del Vaticano II che i non cattolici possono ricevere la Santa Comunione nega anche il dogma definito che non c'è salvezza al di fuori della Chiesa cattolica, perché solo coloro che sono considerati sulla via della salvezza possono ricevere l'Eucaristia. Infatti, nella Costituzione Sacrosanctum Concilium n. 47 del Vaticano II e nel nuovo Catechismo n. 1402 e 1405, si dice che l'Eucaristia è un pegno della vita eterna o della gloria futura.
Poiché il Vaticano II insegna che gli acattolici possono ricevere il pegno della vita eterna, ne consegue ovviamente che il Vaticano II insegna che possono ricevere la vita eterna, nonostante la separazione dalla Chiesa cattolica. Questa è un'eresia.
Posti i principi sopra ricordati, agli orientali che in buona fede si trovano separati dalla Chiesa cattolica, si possono conferire, se spontaneamente li chiedano e siano ben disposti, i sacramenti della penitenza, dell'eucaristia e dell’unzione degli infermi.
Oltre a contraddire il dogma che al di fuori della Chiesa cattolica non c'è salvezza, il passaggio del Vaticano II nega specificamente la dichiarazione del Concilio di Firenze secondo cui
Anche l'affermazione del Vaticano II per cui i non cattolici possono ricevere il sacramento della penitenza è eretica. Essa nega il dogma cattolico secondo cui non c'è remissione dei peccati al di fuori della Chiesa cattolica.
Se l'assoluzione nel sacramento della Penitenza (che presuppone che una persona possa vedersi perdonati i propri peccati) può essere data a un non cattolico, come insegna il Vaticano II, allora - secondo il Vaticano II - un non cattolico può avere la remissione dei peccati al di fuori della Chiesa cattolica.
Significa che una persona può vedersi togliere i propri peccati senza la fede cattolica e persino rifiutando l'insegnamento cattolico. Questo è falso ed eretico. Una persona deve riconciliarsi con la Chiesa cattolica prima di ricevere l'assoluzione nel sacramento della penitenza.
L'insegnamento eretico del Vaticano II, stando il quale gli acattolici possono ricevere la Santa Comunione e il sacramento della Penitenza, è stato ribadito più volte dagli antipapi e dai documenti ufficiali del Vaticano II. Queste proclamazioni applicano l'insegnamento eretico del Vaticano II non solo agli scismatici orientali, ma anche ai battezzati eretici di varie denominazioni non cattoliche che credono nel particolare sacramento che desiderano ricevere, pur non essendo cattolici.
L'eresia che i non cattolici possano ricevere la Santa Comunione è insegnata nel nuovo Catechismo, paragrafo 1401, nel nuovo Codice di Diritto Canonico, canone 844:3 e 4.,da Giovanni Paolo II nella sua enciclica Ut Unum Sint n. 46 e 58.
"Nuovo Codice di Diritto Canonico", canone 844:3 e 4:
... e nella sua Udienza Generale del 9 agosto 1995 - e nel Direttorio per l'applicazione dei principi e delle norme sull'ecumenismo, che Giovanni Paolo II ha approvato ufficialmente.
La posizione secondo cui ai non cattolici può essere data la Santa Comunione è sicuramente l'insegnamento ufficiale della falsa Chiesa del Vaticano II, mentre l'insegnamento ufficiale della Chiesa cattolica e di tutti i veri Papi è esattamente il contrario.
Alcuni hanno tentato di difendere la malvagia eresia del Vaticano II sostenendo che il permesso di ricevere la Comunione per i non cattolici si applica solo in pericolo di vita. Questo è falso. Nell'Orientalium Ecclesiarum n. 27 e in altre dichiarazioni sulla questione, il permesso non è limitato al pericolo di morte. Si veda ad esempio il nuovo Catechismo numero 1401 e il nuovo Codice di Diritto Canonico, canone 844,3.
Inoltre, anche se fosse limitato al pericolo di morte, cosa che certamente non è, non farebbe alcuna differenza. Questo perché una persona deve accettare la fede cattolica e appartenere alla Chiesa cattolica per poter ricevere la Santa Comunione a suo beneficio. Questo rimane vero in ogni momento della vita di una persona.
L'insegnamento del Vaticano II è rivoluzionario... falso... eretico... e malvagio.