Della nuova evidenza a favore della Torre di Babele

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"Il conto della Torre di Babele del Vecchio Testamento tratta dell'impertinenza finale: un popolo decise di costruire una torre fino al Cielo.

Genesi 11:4: 'Poi dissero: Or su, edifichiamoci una città, ed una torre, la cui sommità giunga fino al cielo, ed acquistiamoci fama; che talora noi non siamo dispersi sopra la faccia di tutta la terra.'

Non garbato, narra la Sacra Bibbia, il Signore pose fine a tale presunzione, costringendoli a parlare lingue differenti ché non si comprendessero più, indi disperdendoli presso tutta la Terra.

È ora emersa dell'evidenza convincente per la quale la Torre di Babele è effettivamente esistita e per cui la storia è più di un racconto simboleggiante l'arroganza umana. Secondo Andrea George, professore di storia Babilonese all'Università di Londra, una tavola di pietra proveniente dalla collezione privata dell'uomo di affari Norvegese Martino Schøyen include l'immagine più chiara mai ritrovata dello Ziggurat di Ur di Babilonia. La tavola, immortalata per la prima volta su pellicola dalla Rivista di Smith [Smithsonian magazine], mostra un'illustrazione di una struttura piramidale, raffigurante Re Nabucodonosor II accanto ad essa, avente governato Babilonia dal 605 AC al 562 AC."