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Le eresie di Antipapa Paolo VI (1963-1978), l'uomo il quale diede al mondo la nuova "messa" e gli insegnamenti del Vaticano II
"Come avrebbe potuto un successore di Pietro causare in così breve tempo più dolo alla Chiesa della rivoluzione del 1789? … il più profondo ed eccessivo nella sua storia… ciò che nessun eresiarca sia mai riuscito a fare? … Abbiamo noi veramente un Papa od un intruso sedente sulla Sedia Pietrina? ("Arcivescovo" Marcello Lefebvre, Commentando il regno di Antipapa Paolo VI nel 1976.)" [1]
Antipapa Paolo VI.
Antipapa Paolo VI fu l'uomo essentesi spacciato capo della Chiesa Cattolica dal 21/06/1963 sino al 06/08/1978. Egli fu l'uomo avente promulgato il Concilio Vaticano II e la nuova "messa". Si è già osservata l'evidenza indicante la verità donde l'uomo avente preceduto ed elevato Antipapa Paolo VI, Antipapa Giovanni XXIII, fu un frammassone ed un eretico manifesto. Si è anche osservato come i documenti del Vaticano II contengano e contengono molte eresie e come la nuova "messa", promulgata, poi, da Antipapa Paolo VI, rappresentò la rivoluzione "liturgica".
Antipapa Paolo VI finse di ratificare solennemente tutti i 16 documenti del Vaticano II. Non è possibile che un vero Papa della Chiesa Cattolica ratifichi solennemente degli insegnamenti eretici. Come si dimostra in ampio dettaglio nel presente libro, il fatto donde Antipapa Paolo VI finse di ratificare solennemente gli insegnamenti eretici del Vaticano II prova la verità per la quale Antipapa Paolo VI non fu un vero Papa, bensì un Antipapa.
È importante tenere a mente che Antipapa Paolo VI fu colui il quale diede al mondo la nuova "messa", gli altri nuovi "Sacramenti" e gli insegnamenti eretici del Vaticano II. Ove si frequentasse la nuova "messa" o si sposassero gli insegnamenti del Vaticano II la convinzione per cui tali azioni siano legittime sarebbe direttamente connessa alla convinzione per la quale Antipapa Paolo VI sia stato un vero Papa Cattolico.
Si ora espongono le stupefacenti eresie di Antipapa Paolo VI. Si dimostra, dai suoi discorsi e scritti ufficiali, come Antipapa Paolo VI sia stato e fu un completo apostata nemmeno remotamente Cattolico. Tutti i discorsi e gli scritti ufficiali degli uomini dicentisi Papi sono contenuti nella rivista settimanale L'osservatore Romano. Il Vaticano ha ristampato le edizioni di tale rivista dal 04/04/1968 ad oggi. Da tali discorsi si dimostra come Antipapa Paolo VI non sia stato e non fu un vero Papa, vale a dire, in virtù dell'inconfutabile ed innegabile evidenza donde egli fu un completo eretico ed apostata.
Tali domande non recano a discussioni complesse e senza fine. Esiste Iddio? Sì. Chi è Iddio? La Santissima Trinità. Quale conoscenza può avere l'uomo di Lui? La Fede Cattolica. Quale relazione deve ciascun uomo avere con Lui? Appartenere alla Chiesa Cattolica, da Lui stabilita. Antipapa Paolo VI dichiarò che tali sono questioni complesse e prive di fine. Nessun Cattolico asserirebbe tali scelleratezze, schernenti e rendenti insignificante la Fece Cattolica ed il vero Dio.
Antipapa Paolo VI proclamò ed approvò la blasfemia modernista per cui tutto è in uno stato di evoluzione. La sua eresia fu esplicitamente condannata da Papa San Pio X.
Antipapa Paolo VI sulle cosiddette religioni non-Cristiane
La Chiesa Cattolica insegna che tutte le cosiddette religioni non-Cristiane, ovvero, le "fedi" acattoliche, sono false. Vi è solamente una vera Chiesa Cattolica, al di fuori della quale nessuno è salvato. Tale è il dogma Cattolico.
Tutte le altre cosiddette religioni appartengono al Diavolo. Tale è l'insegnamento di Gesù Cristo, della Chiesa Cattolica e della Sacra Scrittura. Vedanosi 1 Corintj 10:20 e Salmi 95:5. Chiunque mostrasse stima per le cosiddette religioni non-Cristiane o le considerasse buone o degne di rispetto rinnegherebbe Gesù Cristo e sarebbe un apostata.
Ecco dell'altro circa ciò che Antipapa Paolo VI pensava delle pretese religioni non-Cristiane, del Diavolo.
Ciò è apostasia, un totale rigetto di Gesù Cristo.
Antipapa Paolo VI affermò che le religioni inventate dall'uomo sono talora estremamente nobili. Ciò è apostasia, un rigetto di Gesù Cristo e della Fede Cattolica.
Egli dichiarò di stimare le false religioni.
Nel suo indirizzo del 22/08/1969 Antipapa Paolo VI loda l'Induista "Grand'alma [Mahatma]" Gandi affermando che egli è sempre cosciente della presenza di Dio. [14]
Gli Induisti sono pagani ed idolatri, adoranti diversi falsi dei. Il suo avere lodato il notoriamente Induista "Grand'alma [Mahatma]" Gandi come un individuo sempre cosciente della presenza di Dio dimostra ancora la verità donde Antipapa Paolo VI fu un completo indifferentista religioso. Antipapa Paolo VI lodò ancora ufficialmente la falsa religione dell'Induismo nel documento ufficiale del Vaticano II Nostra aetate (2), trattante le pretese religioni non-Cristiane, come citato nella sezione discutente il Vaticano II.
Notisi ancora che Antipapa Paolo VI stimò le false religioni. Ciò è satanico.
Antipapa Paolo VI proclamò che le differenze religiose sono onorate in India e che egli era contento di ciò vedere. Ciò significa che egli onorava l'adorazione dei falsi dei.
Antipapa Paolo VI rivelò baldamente la sua predica di un nuovo e falso vangelo. Le presunte religioni non-Cristiane, egli insegnò, non sarebbero più dovute essere un ostacolo all'evangelizzazione. Tale è una religione Anticristiana di apostasia.
Antipapa Paolo VI annunciò che è giusto venerare le false religioni adoranti i falsi dei. Tale è forse la peggiore eresia pronunciata da Antipapa Paolo VI.
La vera religione stima le false religioni? No; ciò è nuovamente palesemente eretico.
Tale è una delle più malvagie, rivelanti ed eretiche affermazioni pronunciate da Antipapa Paolo VI. Egli lodò la presunta sapienza contenuta nelle immagini presenti nel tempio Scintoista pagano; in altre parole, egli lodò gli idoli degli Scintoisti.
Antipapa Paolo VI sul Buddismo
Il Buddismo è una falsa e pagana religione dell'Oriente, insegnante la credenza nella reincarnazione e nel carma. I Buddisti sostengono che la vita non è degna di essere vissuta e che ciascuna forma di esistenza cosciente è del male. I Buddisti adorano diversi falsi dei. Il Buddismo è una religione falsa ed idolatra del Diavolo. Ecco ciò che insegnò Antipapa Paolo VI circa il Buddismo.
Secondo Antipapa Paolo VI la falsa, pagana ed idolatrica religione del Buddismo è una delle ricchezze dell'Asia.
Notisi la sua idolatria e la sua apostasia nell'ammirare non solamente i Buddisti bensì la falsa religione del Buddismo.
Egli proclamò, prima, che la Chiesa Cattolica guarda con sincero rispetto allo stile di vista Buddista. Ciò è eresia. Egli affermò, poi, che, in quell'occasione, le parole di San Giovanni si sarebbero dovute richiamare, per cui chiunque facesse la volontà di Dio rimarrebbe per sempre. Il suo significato è chiaramente quello per il quale i Buddisti vivranno per sempre, vale a dire, essi saranno salvati. Ciò è totalmente eretico.
Antipapa Paolo VI affermò che la Chiesa Cattolica considera con stima le pretese ricchezze spirituali della falsa religione del Buddismo. Egli, dopodiché, proclamò il suo desiderio di collaborazione con il patriarca Buddista per recare la salvezza dell'uomo. Ciò è eresia ed apostasia.
Antipapa Paolo VI sul Maomettanesimo
Il Maomettanesimo è una falsa religione negante la Divinità di Gesù Cristo e rigettante la Santissima Trinità. Oltre a rigettare il vero Dio il Maomettanesimo permette la poligamia insino a 4 presunte mogli ed i suoi adepti, appellati Maomettani, spargono tale falsa religione con uno zelo senza uguali fra gli altri falsi credi. Il Maomettanesimo è la falsa religione più animosamente Anticristiana nel mondo. La conversione alla Cristianità in molti paesi Maomettani è punita con la pena di morte. La propagazione della vera Fede Cattolica è strettamente proibita dai Maomettani. La società Maomettana è una delle cose più malvagie nella storia umana. Ecco ciò che pensava Antipapa Paolo VI di tale falsa religione rigettante il Cristo e la Santissima Trinità.
Antipapa Paolo VI discusse di ricchezze della fede Maomettana, una fede rigettante Gesù Cristo e la Santissima Trinità. Egli affermò che tale fede vincola all'un Dio. Ciò è apostasia.
I Maomettani non adorano l'un vero Dio, la Santissima Trinità, assieme ai Cattolici, come discusso nella sezione circa le eresie del Vaticano II. Asserire che i Maomettani adorano lo stesso Dio dei Cattolici è eresia. Inoltre, i Maomettani non adorano assolutamente il Dio giudicante l'umanità durante l'ultimo giorno, Gesù Cristo.
Egli dichiarò che i Maomettani sono fratelli nella Fede Universale. Ciò è apostasia. Egli, poi, asserì che i Maomettani avrebbero sempre trovato stima nel Vaticano.
Egli menzionò il suo rispetto per la falsa fede del Maomettanesimo, commemorando i Maomettani aventi testificato tale falsa religione tramite la morte. Ciò è apostasia totale.
Tale è probabilmente l'affermazione più scandalosa mai vista circa l'eresia donde esistono martiri acattolici. Antipapa Paolo VI affermò che i Maomettani, credenti nemmeno nel Cristo e nella Santissima Trinità, sono martiri, oltre agli Anglicani. Ciò è veramente struggente e totalmente eretico.
Antipapa Paolo VI sull'indifferenza religiosa
Ciò è completamente falso ed eretico. La Chiesa Cattolica ha affermato durante la sua lunga storia, al costo di oppressione di persecuzione, che la religione di Gesù Cristo è l'unica, che essa è vera e che Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo. Ciò malgrado, Antipapa Paolo VI avrebbe voluto fare credere che i martiri furono torturati orribilmente non per la loro professione di Fede Cattolica nel Cristo bensì dimodoché tutti professassero le varie false religioni. Ciò è una terribilmente eretica distorsione della verità.
Nuovamente, nella sezione riguardante il Vaticano II si è dimostrato come la dottrina sulla libertà religiosa, sostenuta da Antipapa Paolo VI, fu, in realtà, condannata dai Papi Cattolici.
Antipapa Paolo VI sugli Scismatici Orientali
Mirasi Antipapa Paolo VI dare una stretta di mano chiaramente massonica allo scismatico patriarca Orientale di Costantinopoli, appellata Bisanzio od Istanbul, Turchia, Atenagoras, in una fotografia del 05/01/1964. I 2 tentarono di rimuovere ancora reciprocamente le scomuniche del 1054. Traduzione: ciò significa che Antipapa Paolo VI considerava i cosiddetti Ortodossi Orientali non più scomunicati sebbene rinneganti il Papato. Laonde, secondo lui, il Papato non era un dogma vincolante sotto pena di scomunica.
I cosiddetti Ortodossi Orientali sono degli scismatici rigettanti l'Infallibilità Papale assieme agli ultimi 13 concili generali della Chiesa Cattolica. Essi rigettano la verità sacrosanta donde lo Spirito Santo procede dalla Seconda Persona della Santissima Trinità, essi permettono il divorzio ed il nuovo sposalizio e molti di loro rigettano l'Immacolata Concezione. Ecco ciò che Antipapa Paolo VI pensava di tali scismatici.
Egli affermò che l'egemonia al di dentro di una chiesa scismatica è un grande ministero.
Egli proclamò che le chiese Scismatiche sono venerabili.
Pertanto, Antipapa Paolo VI rispettava il rigetto del Papato e dell'Infallibilità Papale.
Ciò significa che la chiesa Scismatica è la Chiesa Universale del Cristo.
I cosiddetti Ortodossi Scismatici sono anatemizzati dalla Chiesa Cattolica per la negazione del Papato e per la non accettazione dei dogmi della Fede Cattolica. Ciò malgrado, Antipapa Paolo VI tentò di rimuovere solennemente gli anatemi contro di loro, come disopra menzionato. Tale indirizzo di Antipapa Paolo VI significò il suo tentativo di capovolgere il Papato come dogma da essere creduto sotto pena di anatema e condanna.
Notinosi 2 cose. Prima: Antipapa Paolo VI asserì che egli avrebbe orato per l'anima di uno Scismatico deceduto, indicando come i patriarchi acattolici deceduti siano salvati, essente eresia. Seconda: egli invocò la consolatoria benedizione di Dio sull'intera chiesa "Ortodossa" Copta. Che ne avrebbe detto dell'una vera Chiesa Universale e di come la chiesa Scismatica Copta non ne fa parte? Che ne avrebbe detto della grazia Divina per la conversione della chiesa "Ortodossa" Copta alla vera Chiesa Cattolica? L'affermazione di Antipapa Paolo VI mostra nuovamente come egli sostenesse e sosteneva la blasfemia per la quale le sette eretiche sono vere chiese e per cui la Fede Cattolica è insignificante.
Egli appellò il concilio Scismatico santo e la chiesa Scismatica venerabile. Antipapa Paolo VI fu uno scismatico.
Egli appellò il patriarca Scismatico Santità, celebrando il cinquantesimo anniversario della chiesa Scismatica.
Antipapa Paolo VI, in una lettera circa lo Scismatico Atenagoras, del Luglio 1972, scrisse:
Ciò è, invero, tutto quello di cui si ha bisogno onde sapere che Antipapa Paolo VI fu uno Scismatico piuttosto che un Cattolico. Egli operò una dichiarazione congiunta assieme ad un "Papa" Scismatico. Egli accreditò tale Scismatico come il detentore della sede di San Marco. Tale è una blasfemia contro il Papato, giacché tale Scismatico non deteneva punto veruna autorità. Egli rigettò tutte le forme di proselitismo, ossia, il tentativo di conversione degli Scismatici, dichiarando: "Che esso cessi ovunque esso esista.". Antipapa Paolo VI fu un eretico formale ed uno Scismatico.
Antipapa Paolo VI sulle sette Protestanti
Il Protestantesimo incominciò con il prete Germanico Martin Lutero, il quale lasciò la Chiesa Cattolica iniziando la rivoluzione Protestante nel 1517. Lutero negava la libera volontà, il Papato, l'orazione ai santi, il Purgatorio, la Sacra Tradizione, la Transustanziazione ed il Santo Sacrificio della Santa Messa. Lutero rimpiazzò la Santa Messa con un servizio memoriale commemorante l'Ultima Cena. Tutti i Sacramenti eccetto il Santo Battesimo e la Santa Eucaristia furono rigettati. Lutero sosteneva che da dopo la caduta di Adamo l'uomo non potesse più operare il bene. La più parte di Protestanti sostiene le medesime credenze di Lutero, tuttavia, tutti i Protestanti rigettano numerosi insegnamenti Cattolici. Ecco ciò che Antipapa Paolo VI pensava di tali eretici e scismatici.
Antipapa Paolo VI rivelò che l'agenda del Vaticano II circa le sette Protestanti era passata dall'opposizione polemica, in altre parole, un'opposizione alle loro false dottrine, ad un'attitudine di accettazione di e di mutuale rispetto per la loro falsa religione.
Antipapa Paolo VI affermò che i Protestanti non dovrebbero divenire Cattolici, bensì che essi dovrebbero rimanere leali alle loro sette.
Tale è un'omelia incredibile. In essa egli assicurò gli eretici della sua stima. Considerasi che Antipapa Paolo VI conosceva nemmeno personalmente tutta le gente che egli diceva di stimare. Egli sapeva nulla circa loro eccetto il fatto donde essi appartenevano ad una di tali sette, assicurandoli, dunque, della sua stima su tale base.
Antipapa Paolo VI proclamò che il Concilio mondiale delle "chiese" fu creato per ristorare e manifestare a tutti quella perfetta comunione in Fede Universale ed in amore essente il dono del Cristo alla Sua Chiesa Universale. Notisi la diabolica implicazione di tale affermazione. La perfetta comunione in Fede Universale ed in carità essente il dono del Cristo alla Sua Chiesa Universale è l'organizzazione della Chiesa Cattolica, la Chiesa Universale fondata dal Cristo. Ciò nondimeno, Antipapa Paolo VI proclamò che ciò è manifestato dal Concilio mondiale delle "chiese". Egli tentò di rimpiazzare la Chiesa Cattolica con il Concilio mondiale delle "chiese". Il Concilio mondiale delle "chiese" è un'organizzazione composta di diverse sette e dominazioni. Un commentatore tradizionale lo etichetterebbe correttamente come un gruppo in prima linea comunista, mirato ad appassire ed a liberalizzare le chiese "Cristiane" del mondo. Esso è, comunque sia, un'organizzazione cosiddetta ecumenica eretica composta da varie religioni generate dall'uomo.
Ciò significa che Antipapa Paolo VI voleva unirsi con la setta Anglicana senza assorbirla, vale a dire, senza convertirla.
Antipapa Paolo VI sul controllo natale
Antipapa Paolo VI favoriva il controllo natale.
Antipapa Paolo VI in Humanae vitae scrive che le coppie sarebbero perfettamente libere di avere nessun bambino ove lo desiderassero.
Antipapa Paolo VI sulle Nazioni Unite
Le Nazioni Unite è una malvagia organizzazione promuovente la contraccezione e l'aborto, aspirante a volere guadagnare il controllo decisionale di ogni nazione del pianeta. Il passato segretario delle Nazioni Unite, il generale Thant, lodò il comunista Lenin come un uomo i cui ideali erano riflessi nello statuto delle Nazioni Unite. [72] Ecco cosa pensava Antipapa Paolo VI delle Nazioni Unite.
Innanzitutto, Antipapa Paolo VI affermò che l'ONU è il sentiero da essere intrapreso. Egli proclamò che l'ONU, non la Chiesa Cattolica, è il migliore mezzo per la causa della giustizia e della pace nel mondo. Dopodiché, egli asserì che l'ONU è universale, ossia, Cattolica, per l'umanità. Egli tentò di rimpiazzare la Chiesa Cattolica con le Nazioni Unite.
Antipapa Paolo VI promosse il nuovo ordine mondiale
Antipapa Paolo VI sull'adorazione dell'uomo
Tale è una blasfemia. Antipapa Paolo VI citò l'eresia del Vaticano II in tale occasione.
Ciò significa che l'uomo è la verità.
Nel suo indirizzo dell'Angelus del 27/01/1974 Antipapa Paolo VI parlò positivamente di culto dell'uomo per l'amor dell'uomo. [86]
Si rifletta su tale affermazione. Egli non affermò la sacrosanta verità per la quale la teologia, lo studio di Dio, è la scienza più preziosa, egli asserì la spudorata malvagità donde essa è la conoscenza di sé stessi ed il sognare circa la propria coscienza. Egli scandì anche lunga vita alla vacanza, al giorno sacro, ovvero, libera da altri impegni - recarsi alla Santa Messa forse? -, una vacanza occupata dall'esplorazione dei segreti della propria vita. In altre parole, egli desiderava un giorno sacro sull'uomo con nessun altro impegno. Ciò è chiaramente l'adorazione dell'uomo.
Notisi come egli abbia affermato ed affermò solamente che si sarebbe per il Santo Vangelo qualora esso fosse per l'uomo.
Antipapa Paolo VI sul Natale
Il Natale è il compleanno di Gesù Cristo. Esso non è il compleanno della vita degli esseri umani, da Lui creati, perciocché essi non sono Gesù Cristo. Tuttavia, ciò è quello che insegnava Antipapa Paolo VI.
La parola incipiente significa cominciamento, nella fase iniziale. [102] Sicché, Antipapa Paolo VI affermò la bestemmia donde nella nascita del Cristo trovasi l'inizio della vita umana. Ciò implica, nuovamente, la malvagità assoluta per cui l'uomo è il Cristo.
Ciò significa chiaramente che l'uomo è Dio Medesimo fatto uomo, ossia, nostro Signore Gesù Cristo.
Antipapa Paolo VI fu un eretico manifesto ed un Antipapa acattolico.
Altri tentati cambiamenti operati da Antipapa Paolo VI
Antipapa Paolo VI cedente la tiara Papale.
Il 13/11/1964 Antipapa Paolo VI cedette la tripla corona Papale, la tiara. Antipapa Paolo VI la fece mettere all'asta alla fiera mondiale di Nova Jorca [New York], SUA. [106] La tiara Papale è un segno della vera autorità Papale, le 3 corone rappresentano l'autorità dogmatica, liturgica e disciplinare di un Papa. Nel darla via Antipapa Paolo VI simboleggiò la tentata cessione dell'autorità del Papato, per quanto, appunto, non potesse egli cederla in quanto Antipapa. Ciò malgrado, essa fu un atto simbolico di come egli fosse ed era invero un tentato infiltrato satanico la cui missione era quella di tentare la distruzione della Chiesa Cattolica. Notisi ancora la presenza del "cardinale" Ottaviani, da molti erroneamente considerato un vero conservatore, esattamente accanto ad Antipapa Paolo VI durante la cessione della tiara.
Antipapa Paolo VI fu anche visto da molti indossare la tavola pettorale dell'efod, ossia, il giudizio razionale di un sommo sacerdote Giudaico
Antipapa Paolo VI indossante la tavola pettorale dell'efod, un vestimento utilizzato dai frammassoni e dai sommi sacerdoti Giudaici.
Notinosi le 12 pietre rappresentati le 12 tribù di Israele. Non solamente è tale la tavola pettorale quella del sommo sacerdote Giudaico bensì, secondo l'Enciclopedia della frammassoneria di Mackey, l'efod è anche indossato nei capitoli massonici Americani dell'arco reale dal sommo sacerdote come parte ufficiale dei suoi ornamenti. L'efod fu il vestimento indossato da Caifa, il sommo sacerdote della falsa religione Giudaica, il quale ordinò la sentenza di morte per crocifissione di nostro Signore Gesù Cristo.
Antipapa Paolo VI indossò la tavola pettorale dell'efod, conosciuta anche come il giudizio razionale del sommo sacerdote, numerose volte. Iddio permette che cose del genere emergano alfine di mostrare alla gente come tali uomini siano e sono dei tentati infiltrati e dei nemici della Chiesa Cattolica.
In aggiunta a tutte le eresie coperte nei discorsi di Antipapa Paolo VI questi fu l'uomo il quale tentò di implementare autoritativamente il falso Concilio Vaticano II, tentando di cambiare la Santa Messa Cattolica in un servizio Protestante e tentando di cambiare il rito di ogni singolo Sacramento. Egli tentò di cambiare la materia della forma della Santa Eucaristia, dell'Estrema Unzione, dei Sacri Ordini e della Santa Confermazione. Antipapa Paolo VI, nel tentativo di rimuoverLo e di rimpiazzarLo con una contraffazione, voleva mettere il Cristo a morte durante la Santa Messa, desideroso di uccidere la Sua Chiesa Cattolica nel tentativo di cambiarla completamente.
Entro 2 anni dalla fine del Vaticano II Antipapa Paolo VI tentò di rimuovere l'indice dei libri proibiti, una decisione giustamente descritta da un commentatore come incomprensibile.
Un'altra fotografia di Antipapa Paolo VI indossante la tavola pettorale dell'efod.
Antipapa Paolo VI tentò, poi, di abolire il giuramento contro il modernismo, al tempo in cui il modernismo rampava più che mai. Il 21/11/1970, [107] Antipapa Paolo VI tentò di escludere anche tutti i cardinali ultra ottantenni dal partecipare alle elezioni Papali. Antipapa Paolo VI tentò di smantellare la corte Papale, di sbandare la guardia nobile e le guardie Palatine. [108] Antipapa Paolo VI tentò di abolire il rito di tonsura, tutti i 4 Ordini minori ed il rango di suddiaconato. [109]
Antipapa "Paolo VI restituì ai Mussulmani lo stendardo di Lepanto. La storia della bandiera era venerabile. Essa fu presa da un ammiraglio Turco durante la grande battaglia navale del 1571. Mentre Papa San Pio V digiunava ed orava il Santo Rosario una flotta sotto-numerata di Cristiani ne batteva una Mussulmana molto più grande, sicché salvando il Cristianesimo dall'infedele. In onore della miracolosa vittoria Pio V istituì la festa di nostra Signora del Santissimo Rosario di modo da commemorare la sua intercessione. In un atto drammatico Paolo VI rinunciò non solamente alla vittoria Cristiana bensì alle orazioni ed ai sacrifici di un grande Papa e santo." [110]
Sotto Antipapa Paolo VI il Santo Uffizio subì dei tentativi di riforma. La sua funzione primaria apparve divenire la ricerca piuttosto che la difesa della Fede Cattolica. [111] Secondo coloro i quali mirarono la pellicola della cassetta di Antipapa Paolo VI a Fatima, Portogallo, egli pregò nemmeno un'Ave Maria. [112]
Nel 1969 Antipapa Paolo VI tentò di rimuovere 40 santi dal calendario ufficiale liturgico. [113]
Antipapa Paolo VI tentò di rimuovere i solenni esorcismi dal rito Battesimale. Al posto dei solenni esorcismi egli tentò di introdurre una preghiera opzionale operante solamente una referenza passiva alla lotta contro il Diavolo. [114]
Un'altra chiara fotografia di Antipapa Paolo VI indossante la tavola pettorale dell'efod.
Antipapa Paolo VI tentò di acconsentire ad oltre 32000 richieste da parte di preti domandanti di essere liberati dai voti per ritornare ad uno stato laico - il più grande esodo dal sacerdozio sin dalla rivoluzione Protestante. [115]
La disastrosa influenza di Antipapa Paolo VI fu immediatamente visibile. Ad esempio, in Olanda non un singolo candidato inoltrò domanda per il sacerdozio nel 1970 ed entro 12 mesi ciascun seminario presso di lì fu chiuso. [116] La distruzione spirituale era presente ovunque; innumerevoli milioni di persone lasciarono la Chiesa Cattolica ed altrettanti altri cessarono di praticare la Fede Cattolica e confessare i loro peccati.
Oltretutto, mentre Antipapa Paolo VI era la causa di tale incessante disastro e di tale distruzione spirituale, da viscido serpente quale era, egli distolse calcolatamente l'attenzione da sé stesso. Nella sua forse più famosa dichiarazione egli notò che il fumo di Satana si era fatto strada nel tempio di Dio.
Allorquando Antipapa Paolo VI operò tale affermazione tutti guardarono ai "cardinali", ai "vescovi" ed ai "preti" di modo da scoprire dove fosse il fumo di Satana. Essi guardarono a tutti eccetto che all'uomo il quale operò tale affermazione. Invero, il fumo di Satana era Antipapa Paolo VI ed egli operò tale proclamazione onde distogliere la gente da sé stesso, riuscendovi. Tuttavia, ciò che è forse la cosa più sconvolgente è il fatto per il quale la famosa proclamazione di Antipapa Paolo VI fu praticamente una diretta referenza ad Apocalisse 9:1-3.
In Apocalisse 9 osservasi una diretta referenza al fumo di Satana ed ad un qualcuno, appellato angelo, ricevente la chiave per sguinzagliarlo. Antipapa Paolo VI non deteneva le chiavi di San Pietro, ciò malgrado, fu data a lui la chiave per il pozzo senza fondo. Egli fu colui il quale recò il fumo di Satana dalla grande fornace, come egli affermò, da qualche squarcio.
Giovanni Guitton, un amico intimo di Antipapa Paolo VI, relazionò ciò che Antipapa Paolo VI pronunciò durante la sessione finale del Vaticano II. "Era la sessione finale del concilio.", scrisse Giutton, "La più essenziale, per cui Antipapa Paolo VI avrebbe donato a tutta l'umanità gli insegnamenti del concilio. Egli mi annunciò ciò durante quel giorno con queste parole:
Antipapa Paolo VI derise ancora una volta la gente. Egli pronunciò la menzogna per la quale la Chiesa Cattolica si trovava in stato di autodistruzione, intenta a dolersi. Egli si riferì nuovamente a sé stesso, poiché fu lui a tentare di distruggerla e dolerla ad ogni svolta.
Antipapa Paolo VI sulla magia
Il Dizionario illustrato di Osforda [Oxford illustrated dictionary], definisce la magia come "arte fintamente influenzante gli eventi mediante il controllo occulto della natura e degli spiriti, la stregoneria… " [120]
I Cattolici sono interdetti dal praticare la magia. Ciononostante, Antipapa Paolo VI discusse spesso di magia.
Perché Antipapa Paolo VI parlava così tanto di magia? Ad avviso degli autori del presente libro, precisamente perciocché egli sapeva che era stata la magia nera a permettere lui, tentato infiltrato satanico, di ingannare il mondo intero nel pensare che egli fosse il Papa, di modo da, poi, tentare di distruggere la Santa Messa e quasi tutta la Chiesa Cattolica. Egli sapeva che era stata la magia nera a permettetegli di passare inosservato durante i suoi tentati cambiamenti ai riti di ogni Sacramento, forzando la sua nuova e falsa religione del Vaticano II sul mondo.
Antipapa Paolo VI ammise la verità donde la sua chiesa era la meretrice Babilonese
In Apocalisse, capitoli 17 e 18, è predetto che un meretrice sarebbe sorta durante gli ultimi giorni nella città dei 7 colli, Roma, Italia. Tale meretrice avrebbe calpestato il sangue dei martiri e dei santi. Tale meretrice è chiaramente contrastata con la Sposa Immacolata del Cristo, la Chiesa Cattolica. In altre parole, la meretrice Babilonese sarebbe stata una falsa chiesa proveniente da Roma, Italia, comparente durante gli ultimi giorni. Verso la fine del presente libro si avanza l'evidenza donde la meretrice Babilonese è la setta del Vaticano II, una falsa sposa sorgente in Roma, Italia, negli ultimi giorni alfine di sedurre i fedeli Cattolici.
Nella sua apparizione a La Saletta [La Salette], Francia, 19/09/1846, la Santissima Madre predisse:
Nella seguente citazione Antipapa Paolo VI, nel confessare che la sua chiesa aveva rinunciato all'opposizione al mondo, caratteristica della Chiesa Cattolica, ammette essenzialmente la realtà per la quale la sua nuova chiesa è tale falsa chiesa.
Antipapa Paolo VI ammise la verità per la quale la chiesa post-Vaticano II è una chiesa falsa essentesi adattata al mondo ed avente assimilato i modi del mondo con zelo. Ciò è una stupefacente ammissione da parte di Antipapa Paolo VI. Egli ammise in sì tante parole la realtà donde la chiesa post-Vaticano II è la meretrice Babilonese.
Allorché combinasi il fatto donde Antipapa Paolo VI indossava spesso l'efod Ebraico assieme a tutti i sistematici tentativi di distruzione della Sacra Tradizione Cattolica l'evidenza per cui egli fu un tentato infiltrato satanico Ebreo è fortissima.
Difatti, gli antenati di Antipapa Paolo VI erano di origine Ebraica. Il suo nome effettivo era Giovanni Montini. La famiglia Montini è menzionata nel Libro dorato delle nobili discendenze Italiane [Golden book of noble Italian heritage] (1962-1964, pagina 994):
Un'altra fotografia di Antipapa Paolo VI indossante l'efod del sommo sacerdote Ebraico
Si è dimostrata la verità donde Antipapa Paolo VI fu un apostata completo credente che le false religioni sono valide, che l'eresia e lo scisma sono soddisfacenti e che gli scismatici non dovrebbero essere convertiti, menzionando solamente alcune blasfemie.
Ove si accettasse il Vaticano II, la nuova "messa" od i nuovi riti "Sacramentali", in breve, ove si accettasse la fasulla religione del Vaticano II, tale è l'uomo la cui religione si seguirebbe, un tentato infiltrato manifestamente eretico, la cui intera missione era quella di tentare il più possibile il capovolgimento e la distruzione della Chiesa Cattolica.
I Cattolici non devono partecipare affatto alla nuova "messa", il "novus ordo", di Antipapa Paolo VI e debbono rigettare completamente il Vaticano II ed i nuovi riti "Sacramentali". I Cattolici devono rigettare completamente Antipapa Paolo VI per l'Antipapa acattolico quale egli era. I Cattolici devono rigettare e non sostenere qualunque gruppo accettante tale apostata come valido Papa ed accettante la nuova "messa", il Vaticano II od i nuovi riti "Sacramentali" di Paolo VI.
La firma di Antipapa Paolo VI contenente 3 numeri 6
Ecco una foto della firma di Antipapa Paolo VI. Capovolgendola si osservano 3 chiari numeri 6. L'inquadratura inferiore è un primo piano del suo nome capovolto. I 3 numeri 6 sono chiari. Per quanto si sappia, tale è la maniera per cui la firma di Antipapa Paolo VI sempre appariva.
Note di fine sezione 14:
[1] Dichiarazione del preteso arcivescovo Marcello Lefebvre, Agosto 1976, parzialmente citato da Vescovo Tissier De Mallerais, La biografia di Marcello Lefebvre [The biography of Marcel Lefebvre], 2004, Stamperia dell'Angelus [Angelus press], SUA, pagina 505.
[2] L'Osservatore Romano, 14/12/1972, pagina 1.
[3] L'Osservatore Romano, 05/07/1973, pagina 1.
[4] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 3, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 82.
[5] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 230.
[6] L'Osservatore Romano, 16/11/1972, pagina 1.
[7] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 3, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagine 313-314.
[8] L'Osservatore Romano, 11/10/1973, pagina 10.
[9] L'Osservatore Romano, 20/01/1972, pagina 1.
[10] L'Osservatore Romano, 22/12/1977, pagina 2.
[11] L'Osservatore Romano, 18/12/1969, pagina 2.
[12] L'Osservatore Romano, 17/12/1970, pagina 7.
[13] L'Osservatore Romano, 14/07/1977, pagina 12.
[14] L'Osservatore Romano, 09/10/1969, pagina 5.
[15] L'Osservatore Romano, 25/12/1975, pagina 5.
[16] L'Osservatore Romano, 12/09/1974, pagina 2.
[17] L'Osservatore Romano, 10/10/1974, pagina 7.
[18] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 238.
[19] L'Osservatore Romano, 11/10/1973, pagina 4.
[20] L'Osservatore Romano, 14/08/1969, pagina 12.
[21] L'Osservatore Romano, 11/03/1976, pagina 12.
[22] L'Osservatore Romano, 13/09/1973, pagina 8.
[23] L'Osservatore Romano, 01/11/1973, pagina 1.
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[29] L'Osservatore Romano, 02/10/1969, pagina 2.
[30] L'Osservatore Romano, 24/06/1976, pagina 4.
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[33] L'Osservatore Romano, 07/08/1969, pagina 1.
[34] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 714.
[35] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils] Volume 1, 1990, Stamperia dell'università di Giorgiovilla [Georgetown university press], SUA, pagine 550-553; Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numeri 39-40.
[36] L'Osservatore Romano, 17/07/1969, pagina 1.
[37] L'Osservatore Romano, 20/12/1973, pagina 3.
[38] L'Osservatore Romano, 14/08/1975, pagina 3.
[39] L'Osservatore Romano, 23/04/1970, pagina 12.
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[41] L'Osservatore Romano, 27/01/1972, pagina 12.
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[50] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 230.
[51] L'Osservatore Romano, 30/12/1976, pagina 8.
[52] L'Osservatore Romano, 01/02/1973, pagina 12.
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[60] L'Osservatore Romano, 19/06/1969, pagina 9.
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[64] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 1000.
[65] L'Osservatore Romano, 05/05/1977, pagina 1.
[66] L'Osservatore Romano, 14/08/1969, pagina 1.
[67] L'Osservatore Romano, 18/04/1968, pagina 2.
[68] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 229.
[69] L'Osservatore Romano, 26/11/1970, pagina 7.
[70] L'Osservatore Romano, 05/09/1968, pagina 10.
[71] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 5, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 227.
[72] www.worldnetdaily.com/news/article.asp?ARTICLE_ID=16291.
[73] L'Osservatore Romano, 17/02/1972, pagina 5.
[74] L'Osservatore Romano, 02/05/1968, pagina 4.
[75] L'Osservatore Romano, 21/07/1977, pagina 6.
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[79] L'Osservatore Romano, 15/06/1978, pagina 3.
[80] L'Osservatore Romano, 11/02/1971, pagina 12.
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[83] L'Osservatore Romano, 02/12/1971, pagina 3.
[84] L'Osservatore Romano, 20/01/1972, pagina 7.
[85] L'Osservatore Romano, 19/04/1973, pagina 9.
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[89] L'Osservatore Romano, 08/05/1969, pagina 3.
[90] L'Osservatore Romano, 24/07/1969, pagina 12.
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[97] L'Osservatore Romano, 30/12/1976, pagina 1.
[98] L'Osservatore Romano, 19/06/1969, pagina 6.
[99] L'Osservatore Romano, 25/12/1969, pagina 3.
[100] L'Osservatore Romano, 01/01/1976, pagina 11.
[101] L'Osservatore Romano, 30/12/1976, pagina 1.
[102] Il dizionario illustrato di Osforda [The Oxford illustrated dictionary], SUA, pagina 425.
[103] L'Osservatore Romano, 30/12/1976, pagina 5.
[104] L'Osservatore Romano, 24/09/1970, pagina 2.
[105] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 3, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian Press], SUA, pagina 6.
[106] Padre Gioacchino Arriaga, La nuova chiesa Montiniana [The new Montinian church], SUA, pagine 394-395.
[107] L'Osservatore Romano, 03/12/1970, pagina 10.
[108] Giorgio Weigel, Testimone alla speranza [Witness to hope], 1999, Pubblicatori Harper Collins incoporati [Harper Collins publishers incorporated], SUA, pagina 238.
[109] Il regno di Maria [The reign of Mary], Volume 26, Numero 81, 1986, SUA, pagina 17.
[110] Marco Fellows, Fatima nell'incertezza [Fatima in twilight], 2003, Pubblicazioni di Marmion [Marmion publications], SUA, pagina 193.
[111] Marco Fellows, Fatima nell'incertezza [Fatima in twilight], 2003, Pubblicazioni di Marmion [Marmion publications], SUA, pagina 193.
[112] Marco Fellows, Fatima nell'incertezza [Fatima in twilight], 2003, Pubblicazioni di Marmion [Marmion publications], SUA, pagina 206.
[113] Nino Lo Bello, L'incredibile libro di fatti del Vaticano e di curiosità Papali [The incredible book of Vatican facts and Papal curiosities], 1998, Pubblicazioni Liguori [Liguori publications], SUA, pagina 195.
[114] Il regno di Maria [The reign of Mary], Volume 28, Numero 90, 1986, SUA, pagina 8.
[115] Giorgio Weigel, Testimone alla speranza [Witness to hope], 1999, Pubblicatori Harper Collins incoporati [Harper Collins publishers incorporated], SUA, pagina 328.
[116] Piero Compton, La Croce rotta [The broken Cross], 1984, Pubblicazioni Veritas [Veritas publications], Australia, pagina 138.
[117] L'Osservatore Romano, 13/07/1972, pagina 6.
[118] Giovanni Guitton, Nel segno dei 12, Intervista di Maurizio Blondet, Avvenire, 11/10/1992, Italia.
[119] L'Osservatore Romano, 19/12/1968, pagina 3.
[120] Il dizionario illustrato di Osforda [The Oxford illustrated dictionary], SUA, pagina 512.
[121] L'Osservatore Romano, 23/11/1972, pagina 1.
[122] L'Osservatore Romano, 07/01/1971, pagina 1.
[123] L'Osservatore Romano, 26/09/1974, pagina 6.
[124] L'Osservatore Romano, 22/05/1975, pagina 3.
[125] L'Osservatore Romano, 18/05/1969, pagina 12.
[126] L'Osservatore Romano, 09/03/1972, pagina 2.
[127] L'Osservatore Romano, 12/07/1973, pagina 6.
[128] L'Osservatore Romano, 09/10/1969, pagina 1.
[129] Padre Gioacchino Arriaga, La nuova chiesa Montiniana [The new Montinian church], SUA, pagina 391.