Antipapa Francesco nega il Papato ed altro in una nuova dichiarazione congiunta con Cirillo lo Scismatico

Il 12/02/2016, a Cuba, Antipapa Francesco ha tenuto uno storico incontro con Cirillo patriarca Scismatico della chiesa "Ortodossa" di Russia. Durante l'incontro i 2 hanno firmato una dichiarazione congiunta. È possibile trovare il testo intero della dichiarazione presso tale collegamento. La dichiarazione congiunta contiene numerose eresie maggiori.

Antipapa Francesco rigetta l'Uniatismo, nonché necessità di accettazione del Papato e del Cattolicesimo da parte degli Scismatici Orientali

Al paragrafo numero 25 della dichiarazione congiunta Antipapa Francesco e Cirillo lo Scismatico rigettano congiuntamente l'Uniatismo. Tale dichiarazione giunge immediatamente appresso il loro rigetto di qualunque forma di proselitismo, al paragrafo numero 24.

Antipapa Francesco e Cirillo lo Scismatico, Dichiarazione congiunta (25): "Speriamo che il nostro incontro possa anche contribuire alla riconciliazione, là dove esistono tensioni tra Greco-Cattolici e Ortodossi. Oggi è chiaro che il metodo dell''uniatismo' del passato, inteso come unione di una comunità all'altra, staccandola dalla sua chiesa, non è un modo che permette di ristabilire l'unità. Tuttavia, le comunità Ecclesiali apparse in queste circostanze storiche hanno il diritto di esistere e di intraprendere tutto ciò che è necessario per soddisfare le esigenze spirituali dei loro fedeli, cercando nello stesso tempo di vivere in pace con i loro vicini. Ortodossi e Greco-Cattolici hanno bisogno di riconciliarsi e di trovare forme di convivenza reciprocamente accettabili."

L'Uniatismo si riferisce all'unione tra una chiesa di rito Orientale e la Chiesa Cattolica Romana, accettando l'autorità del Papato. Parimenti, gli uniati demarcano i membri delle comunità di rito Cattolico Orientale, accettanti la Santa Sede e la Fede Cattolica. Antipapa Francesco rigetta l'Uniatismo. Egli ha dichiarato la malvagità per la quale esso non costituisce la via verso l'unità. Antipapa Francesco ha dunque rigettato la necessità di accettare il Papato e di divenire Cattolici pubblicamente. Ciò caratterizza dell'eresia notoria. Come mostrato dal materiale del presente monastero, Antipapa Francesco insegna tale massiccia eresia costantemente. Essa incarna una parte della sua professione di "fede". La Chiesa Cattolica professa ed insegna dogmaticamente esattamente l'opposto.

Papa Pio XI, Mortalium animos (10), 06/01/1928: "... l'unione dei Cristiani può essere solamente promossa promuovendo il ritorno all'una vera Chiesa del Cristo di coloro da essa separati... "

Papa Bonifacio VIII, Unam Sanctam, 18/11/1302, ex-cathedra: "... inoltre, Noi dichiariamo, affermiamo, definiamo e proclamiamo ad ogni creatura umana che essa per assoluta necessità di salvezza è interamente soggetta al Romano Pontefice."

Di modo da refutare l'eresia di Antipapa Francesco si potrebbe anche citare il Concilio Vaticano I. Dacché solamente coloro i quali professano la vera Fede Cattolica possono essere considerati membri della Chiesa Cattolica, in luce della di lui professione di "fede" si realizza quanto assurdo ed anti-Cattolico sia sostenere che Antipapa Francesco possa essere il Papa e quindi un membro della Chiesa Cattolica?

Papa Pio XII, Mystici corporis Christi (22), 29/06/1943: "Effettivamente solamente coloro aventi ricevuto il lavacro di rigenerazione e professanti la vera Fede sono da essere annoverati fra i membri della Chiesa."

Papa Leone XIII, Satis cognitum (13), 29/06/1896: "Non si potrebbe essere considerati come detentori della Fede Cattolica ove non si insegnasse che la Fede di Roma è da essere detenuta."

Papa Pio XII, Mystici corporis Christi (23), 29/06/1943: "Poiché non ogni peccato, per quanto grave esso sia, è tale per sua propria natura da separare un uomo dal corpo della Chiesa, come lo scisma, l'eresia o l'apostasia."

Ovviamente, Antipapa Francesco non professa la vera Fede Cattolica. Egli può essere dunque né considerato un membro della Chiesa Cattolica né il Papa.

Antipapa Francesco insegna nuovamente la condannata eresia per la quale i "martiri" provengono anche dalle chiese acattoliche

Al paragrafo numero 12 della dichiarazione congiunta Antipapa Francesco e Cirillo lo Scismatico dettano la falsità per cui i "martiri" provengono anche dalle chiese acattoliche. Come documentato, Antipapa Francesco insegna tale eresia costantemente. Essa incarna una parte della sua professione di "fede".

Antipapa Francesco e Cirillo lo Scismatico, Dichiarazione congiunta (12): "Ci inchiniamo davanti al martirio di coloro che, a costo della propria vita, testimoniano la verità del Vangelo, preferendo la morte all'apostasia di Cristo. Crediamo che questi martiri del nostro tempo, appartenenti a varie chiese, ma uniti da una comune sofferenza, siano un pegno dell'unità dei Cristiani."

La dichiarazione di Antipapa Francesco costituisce un altro pubblico rigetto del dogma Cattolico definito. Essa nega il dogma Universale Extra Ecclesiam Nulla Salus, la docenza del Concilio di Firenze ed altro.

Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, Cantate Domino, 1441, ex-cathedra: "La Santa Romana Chiesa crede, professa e proclama fermamente che tutti coloro trovantisi al di fuori della Chiesa Cattolica, non solamente i pagani ma anche gli Ebrei o gli eretici e gli scismatici, non possono condividere la vita eterna ed andranno nel fuoco eterno preparato per il Diavolo ed i suoi angeli, a meno che essi siano uniti alla Chiesa prima della fine delle loro vite; che l'unità di tale corpo Ecclesiastico è di tale importanza che solamente per coloro i quali abitano in esso i Sacramenti della Chiesa contribuiscono alla salvezza ed i digiuni, l'elemosina ed altre opere di pietà e pratiche della milizia Cristiana producono ricompense eterne; che nessuno può essere salvato, non importa quanto egli abbia elemosinato, anche se egli avesse asperso sangue nel nome del Cristo, a meno che abbia perseverato nel petto e nell'unità della Chiesa Cattolica."

Papa Pelagio II, epistola (2), Dilectionis vestrae, 585 DC: "Coloro i quali non volevano concordare al di dentro della Chiesa di Dio non possono rimanere con Dio; malgrado resi alle fiamme ed ai fuochi, bruciando, o gettati a bestie selvagge, sacrificando le loro vite, non vi sarà per loro quella corona di Fede, bensì la punizione dell'infedeltà, non un glorioso risultato o virtù religiosa, bensì la rovina della disperazione. Un tale può essere ucciso, egli non può essere incoronato."

Osservasi ancora una volta come Antipapa Francesco non professi la vera Fede Cattolica bensì una falsa fede.

Antipapa Francesco nega la possessione del Papato durante il primo millennio DC

Ai paragrafi numero 4 e 24 della dichiarazione congiunta Antipapa Francesco e Cirillo lo Scismatico dettano la loro condivisione della medesima "tradizione" spirituale della Cristianità del primo millennio DC.

Antipapa Francesco e Cirillo lo Scismatico, Dichiarazione congiunta (4): "Condividiamo la comune Tradizione spirituale del primo millennio del Cristianesimo. I testimoni di questa Tradizione sono la Santissima Madre di Dio, la Vergine Maria, ed i santi che veneriamo. Tra loro ci sono innumerevoli martiri che hanno testimoniato la loro fedeltà a Cristo e sono diventati 'seme di Cristiani'."

Antipapa Francesco e Cirillo lo Scismatico, Dichiarazione congiunta (24): "Ortodossi e Cattolici sono uniti non solo dalla comune Tradizione della Chiesa del primo millennio ma anche dalla missione di predicare il Vangelo di Cristo nel mondo di oggi. Questa missione comporta il rispetto reciproco per i membri delle comunità Cristiane ed esclude qualsiasi forma di proselitismo. Non siamo concorrenti ma fratelli, … "

Cirillo lo "Ortodosso" Scismatico, fra degli altri insegnamenti Cattolici, rigetta il Papato. La sua "tradizione" è tale per cui il Vescovo di Roma non possiede un primato di giurisdizione universale. Nel dettare che egli e Cirillo lo Scismatico condividono la medesima Sacra Tradizione del primo millennio DC Antipapa Francesco professa la crudeltà per la quale la vera Sacra Tradizione del primo millennio DC è tale per cui il Romano Pontefice non possiede un primato di giurisdizione universale. Tale è una negazione della docenza del Concilio Vaticano I circa il Papato. Per la cronaca, Antipapa Benedetto XVI insegnava la medesima eresia. Ecco il testo del Concilio Vaticano I da Antipapa Francesco negato.

Papa Pio IX, Concilio Vaticano I, Sessione 4, Capitolo 2, ex-cathedra: "Sicuramente nessuno detiene dubbio alcuno, anzi, tutte le epoche hanno saputo che il santo e beatissimo Pietro, capo ed a capo degli Apostoli, colonna di Fede e basamento della Chiesa Cattolica, ricevette le chiavi del Regno da nostro Signore Gesù Cristo, il Salvatore ed il Redentore della razza umana, ed egli insino a quest'epoca e sempre vive, presiede ed esercita giudizio nei suoi successori, i Vescovi della Santa Sede di Roma, da lui fondata e consacrata per mezzo del suo sangue. Pertanto, chiunque succeda a Pietro in questa sedia, secondo l'istituzione del Cristo Medesimo, detiene il primato di Pietro su tutta la Chiesa. (Denzinger 1824)"

Secondo l'insegnamento Cattolico, è ovviamente vietato professare comunione con un eretico notorio come Antipapa Francesco. Egli non professa la vera Fede Cattolica, bensì una falsa fede. Pertanto, egli può né essere considerato un membro della Chiesa Cattolica né il Papa. Professare comunione con Antipapa Francesco dinnanzi a tali fatti equivale a professare comunione con un eretico anti-Cattolico e con una setta acattolica, nonché a negare la Fede Cattolica.