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Santi
LA SACRA BIBBIA CIRCA IL PREGARE E VENERARE I SANTI
La Chiesa Cattolica insegna l'esistenza di un Dio, la Santissima Trinità: Padre, Figliolo e Spirito Santo; 3 Persone Divine in un Dio. Gesù Cristo è la seconda Persona della Santissima Trinità, vero Dio e vero uomo. Solamente Iddio è adorato. Tale adorazione, resa solamente a Dio, è appellata latria. I santi in Cielo non sono adorati, bensì venerati come uomini santi e donne sante di Dio nel Cielo. La venerazione resa ai santi, non essente adorazione, è appellata dulia. La venerazione resa alla più grande delle sante e dei santi, la Madre di Dio, è appellata iperdulia. Anche l'iperdulia è venerazione, essa non è adorazione. Ora che ciò è stato chiarito si analizzi ciò che la Sacra Bibbia insegna circa il pregare e venerare i santi, circa il come gli uomini santi intercedano presso Dio, circa le reliquie dei santi e circa dell'altro. Vi sono molte cose nella Sacra Bibbia circa tale tematica rispetto alle quali si potrebbe non essere al corrente. Occorre prima considerare ciò che la Sacra Bibbia insegna rispetto al come gli uomini santi intercedano presso Dio.LA SACRA BIBBIA INSEGNA CHE GLI UOMINI INTERCEDONO PRESSO DIO: MOSÈ DETENEVA UNA POSSANZA STRAORDINARIA DI INTERCESSIONE PRESSO DIO
L'intercessione di Mosè con Dio fu così grande che Iddio domandò altresì a Mosè di permettere Lui di distruggere gli Israeliti. Ciò non deve essere compreso nel senso donde Iddio onnipotente possa essere o sia stato vincolato da alcun uomo, bensì nel senso per il quale Egli fu possentemente persuaso ed influenzato dalla Sua stretta relazione con tale uomo. Mosè supplicò Lui di non distruggerli ed Iddio rinunciò in virtù di Mosè. Come visibile, non tutti gli uomini sono uguali dinnanzi a Dio. Non tutti gli uomini detengono la medesima possanza di intercessione presso di Lui. L'intercessione di uomini santi e straordinari è possente ed effettiva.ABRAHAMO DETENEVA UNA POSSANZA STRAORDINARIA DI INTERCESSIONE PRESSO DIO
Si osserva un altro esempio di ciò nel caso di Abrahamo:LA SACRA BIBBIA DETTA CHE LE PREGHIERE DI UN UOMO FAREBBERO ACCETTARE A DIO GENTE LA QUALE EGLI NON ACCETTEREBBE ALTRIMENTI
Il prossimo esempio considerato è uno per il quale la Sacra Bibbia detta che le preghiere di un uomo farebbero accettare a Dio gente la quale Egli non accetterebbe altrimenti. Il Signore fu mosso dalle preghiere e dalla penitenza di Giobbe. L'intercessione e le preghiere di uomini santi ottengono grazie e favori altrimenti non sempre concessi dal Signore. Iddio affermò che Egli avrebbe concesso tale grazia solamente ad Elifaz laddove Giobbe avesse pregato per lui.IDDIO AVREBBE CONCESSO AD ISRALE LA VITTORIA SOLAMENTE SE MOSÈ, UN UOMO, AVESSE LEVATO LE SUE MANI
Un altro esempio di intercessione di uomini santi è trovabile in Esodo 17. Si legge che Israele uscì per combattere Amalec. Iddio avrebbe abilitato Israele alla vittoria sintantoché Mosè avesse levato le sue mani. Invece, ove Mosè avesse abbassato le sue mani Amalec avrebbe sormontato gli Israeliti. Tale è un altro primissimo esempio del come talora Iddio conceda certune cose solamente tramite l'intercessione di uomini santi.L'AFFERMAZIONE DEL SIGNORE CIRCA L'INTERCESSIONE DI MOSÈ E SAMUELE
Iddio affermò che anche ove Mosè e Samuele fossero stati dinnanzi a Lui Egli avrebbe comunque rigettato tale popolo. Ciò è assai rivelante. Il popolo descritto in tale passaggio era così malvagio che neanche la possente intercessione dei grandi servitori di Dio, Mosè e Samuele, poteva rilassare l'ira di Dio contro di loro. Ciò malgrado, tali parole dimostrano la realtà per la quale l'intercessione da parte di servitori straordinari di Dio, come Mosè e Samuele, i quali avevano costruito un credito od influenza speciale su di Lui, detiene un impatto sul come Iddio tratti ed esamini la gente, benché in tale particolare caso ciò non abbia fatto differenza, data l'altissima malvagità di tale popolo. L'intercessione di uomini santi aiuta a determinare ciò che Iddio fa per la gente e ciò che Egli opera verso di loro, come visionato nei suddetti esempi.ED 1 TIMOTEO 2:5: GESÙ CRISTO È L'UNICO MEDIATORE?
Prima di considerare maggiore evidenza Biblica a favore della venerazione ed intercessione dei santi occorre considerare un'obiezione. Una delle maggiori obiezioni sollevate dagli acattolici contro il pregare i santi proviene da 1 Timoteo 2:5. Gesù Cristo è il solo mediatore tra Dio e gli uomini, essi affermano, pertanto, non si possono includere i santi o le preghiere dirette verso essi. Tale obiezione è falsa per molte ragioni. Solamente perciocché Gesù Cristo è l'unico mediatore non significa che altri non possano mediare come parti presenti nella mediazione del Cristo. Per esempio, in Giovanni 10:16 Gesù Cristo afferma che Egli è l'un e solo pastore, tuttavia, Egli appunta San Pietro a pascere le Sue pecore in Giovanni 21:15-17. Efesini 4:11 insegna anche che vi sono molti pastori. Il punto è che tali altri sotto-pastori lavorano tutti sotto e mediante l'istituzione dell'un pastore, Gesù Cristo. Un altro esempio è quello donde Gesù Cristo afferma che Egli è il supremo giudice. Si legge ciò in Giovanni 9:39 ed in molti altri passaggi. Ciò nondimeno, certuni uomini di Dio agiscono per Suo conto come giudici in Cielo, anche di angeli. Si legge ciò in 1 Corinzi 6:2, in Matteo 19:28 ed altrove. Sì, Gesù Cristo è l'unico mediatore, perciocché il mediatore è colui unente l'uomo a Dio. Solamente Gesù Cristo operò ciò, mediante la Sua Passione e la Sua morte. Si legge ciò in 2 Corinzi 5:18. Ciò però non significa che al di dentro della mediazione del Cristo non vi siano altri partecipanti alla Sua mediazione. Infatti, la Sacra Bibbia insegna ciò chiaramente.QUALORA NON SI POTESSERO PREGARE I SANTI NON SI POTREBBE ALLORA DOMANDARE AGLI ALTRI DI PREGARE PER PROPRIO CONTO - PUNTO
Qualora la mediazione unica di Gesù Cristo escludesse le preghiere ai santi allora essa escluderebbe anche il domandare ad un proprio compagno di pregare per proprio conto. Non vi è strada per sorpassare la logica di tale argomento, poiché nel momento in cui si domandasse ad un proprio compagno di pregare per proprio conto, piuttosto che recarsi direttamente da Gesù Cristo, si starebbe domandando ad un'altra persona di agire come mediatore con Gesù Cristo per proprio conto. Ciò è quello che fanno i Cattolici quando pregano i santi. Laonde, ove il pregare i santi fosse escluso dalla mediazione unica di Gesù Cristo anche il domandare agli altri di pregare sarebbe allora definitamente escluso. Non solamente accettano i Protestanti il concetto del domandare agli altri di pregare per loro, contraddicendo dunque il loro rigetto delle preghiere ai santi, bensì, nel Nuovo Testamento, San Paolo medesimo domanda ripetutamente agli altri di pregare. San Paolo comunicò anche agli altri che egli pregava per loro. San Paolo affermò persino che le preghiere degli altri donavano lui doni.LA SACRA BIBBIA INSEGNA CHE LE SOFFERENZE DI SAN PAOLO INTERCEDONO PER GUADAGNARE GRAZIE ALLA GENTE
La Sacra Bibbia detta ciò anche rispetto alle sofferenze di San Paolo: Tale versetto potrebbe essere una scossa per alcuni acattolici non essenti familiari con esso. San Paolo affermò che egli riempiva per la Chiesa Cattolica quelle cose necessitanti o mancanti nelle sofferenze del Cristo. Orbene, la sofferenza del Cristo fu perfetta e di valore infinito, dunque, che cosa significa ciò? Ciò che San Paolo intese è che molte sofferenze mancano ancora e sono ancora necessitate per i membri della Chiesa Cattolica acciocché essi ottengano la loro salvezza, la quale fu resa possibile nel suo intero dal sacrificio del Cristo. Egli insegnò che i suoi sacrifici e le sue sofferenze, oltre alle sue preghiere, possono intercedere presso Dio cosicché Iddio possa concedere agli altri delle grazie per convertirsi o per rimanere fedeli. Tali persone debbono ancora cooperare con le grazie, tuttavia, gli sforzi, le preghiere ed i sacrifici dei membri della Chiesa Cattolica possono aiutare a concederle. Tutto ciò conferma l'insegnamento Cattolico circa la comunione dei santi e confuta il fraintendimento Protestante di 1 Timoteo 2:5.TALE VERITÀ È RADICATA NELL'UNITÀ DEL CORPO DEL CRISTO, ESISTENTE DOPO LA MORTE
Il fatto per il quale gli uomini possono recarsi da altri uomini per le preghiere e per cui i santi in Cielo possono rispondere alle preghiere ed intercedere è radicato nell'insegnamento Biblico circa l'unità del corpo del Cristo. Esiste un'unione fra i membri della Chiesa Cattolica di Gesù Cristo. Tale unione non cessa allorquando dei veri membri muoiono. San Paolo afferma in Romani 8:38 ed oltre che né la morte né la vita possono separare dall'amore del Cristo, né può esso separare i veri fedeli abitanti insieme nel corpo del Cristo, che sia in Terra od in Cielo.LA SACRA BIBBIA DETTA CHE LA PREGHIERA DI UN UOMO GIUSTO VALE MOLTO
Per quanto i veri membri della Chiesa Universale possano assistere l'uno l'altro mediante le preghiere le orazioni e le intercessioni di uomini santi sono particolarmente possenti. Ciò è esattamente quello che si è osservato nel caso di Mosè ed Abramo. È per ciò che si legge: È per ciò che le preghiere ai santi, le quali detengono lo scopo di appellarsi ad essi talché essi preghino Dio per proprio conto, sono così effettive.LA SACRA BIBBIA INSEGNA ANCHE CHE GLI UOMINI SANTI DECEDUTI INTERCEDONO
In Matteo 17 si osserva l'episodio donde Gesù Cristo, allorché Si trasfigurò dinnanzi a 3 dei Suoi Apostoli, apparve assieme a Mosè ed al Profeta Elia. Ciò dimostra la verità per la quale i santi, anche dopo la morte, sono interessati agli affari terreni e sono pronti ad intercedere per noi, poiché gli spiriti degli uomini giusti resi perfetti, maniera donde Ebrei 12 appella i santi, si trovano fra le nuvole dei testimoni assieme agli angeli in Cielo aiutantici.DOPO LA MORTE IL PROFETA SAMUELE APPARVE A RE SAULO
In 1 Samuele 28 (1 Re 28 nella Sacra Bibbia Cattolica Martini) si osserva un chiaro esempio di un santo morto apparente ad un uomo. Tale fu il Profeta Samuele, il quale era già morto da tempo. Egli apparve a Re Saulo e lo riprovò per la sua disobbedienza a Dio. Si rammenti: il Profeta Samuele era morto già da tempo.L'APOCALISSE DIMOSTRA COME LE PREGHIERE DEI SANTI INTERCEDANO IN CIELO DINNANZI ALL'ALTARE DI DIO
Anche il Libro della Rivelazione o l'Apocalisse fornisce un tratto del come i santi e le preghiere intercedano per conto degli uomini. Si osserva un altro esempio in Apocalisse capitolo 5.IN APOCALISSE CAPITOLO 6 SI OSSERVANO DEI SANTI MORTI DOMANDARE A DIO DI AGIRE SULLA TERRA
Nel capitolo 6 dell'Apocalisse si osservano dei santi morti, martirizzati per la vera Fede Cattolica di Gesù Cristo, domandare a Dio di vendicare il loro sangue. Si noti che le anime di tali martiri morti gridano da sotto l'altare. Sin dai tempi antichi la Chiesa Cattolica pone le reliquie dei martiri sotto l'altare. Il fatto che le voci dei martiri provengono da sotto l'altare, esattamente dove sono localizzate le loro reliquie nelle chiese Cattoliche, è un'interessante conferma Biblica dell'abitudine Cattolica.DOPO LA SUA MORTE UN SOMMO SACERDOTE FU VEDUTO INTERCEDERE PER GLI EBREI
Il prossimo esempio che viene analizzato proviene da 2 Maccabei capitolo 15. Tale è un libro il quale i Protestanti "rimossero" dalla Sacra Bibbia allorché lasciarono la Chiesa Cattolica. I commenti forniti nella sezione riguardante il Purgatorio dimostrano che i Libri dei Maccabei fanno parte del vero Vecchio Testamento. Ciò è dimostrato dal fatto donde il Nuovo Testamento cita la Septuaginta, la quale contiene i Libri dei Maccabei ed altri rigettati dai Protestanti. Tale passaggio concerne una visione di Onia, un sommo sacerdote che morì. Tale passaggio affascinate, rimosso dalla "Sacra Bibbia" Protestante, relaziona la visione del sommo sacerdote deceduto Onia. Dopo la sua morte egli fu visto stendere le sue mani ed intercedere per gli Ebrei mediante le sue preghiere. Onia presentò anche il profeta deceduto Geremia, il quale diede una spada di oro a Giuda Maccabeo. Giuda Maccabeo non va confuso con il traditore del Nuovo Testamento, Giuda Iscariota. Tale passaggio è quindi un'altra chiara dimostrazione dell'intercessione dei santi deceduti e dell'effettività delle loro preghiere.SIA MOSÈ CHE SAMUELE ERANO MORTI NEL TEMPO IN CUI IDDIO INDICÒ CHE ESSI INTERCEDESSERO
Precedentemente si è citato il seguente passaggio di modo da dimostrare la verità donde gli uomini intercedono presso Dio. Iddio affermò che quantunque Mosè e Samuele stessero Lui davanti Egli avrebbe ancora rigettato tale popolo. Ciò dimostra come Iddio consideri la possanza di intercessione dei santi, per quanto essa non Lo abbia persuaso in tale particolare caso. Tale passaggio è qui nuovamente citato perciocché occorre osservare il fatto per cui sia Mosè che Samuele erano morti al tempo di Geremia. Laonde, anche Geremia 1:15 dimostra l'insegnamento Biblico circa l'intercessione degli uomini santi deceduti.IL SIGNIFICATO E LA FREQUENZA DEGLI ANGELI NEL PIANO DI DIO
Come ulteriore supporto a favore dell'insegnamento della Sacra Bibbia riguardo all'intercessione dei santi occorre considerare l'insegnamento della Sacra Bibbia circa l'intercessione degli angeli. Nel corso della Sacra Bibbia si osserva la verità donde Iddio utilizza i Suoi angeli. Esistono letteralmente dozzine di passaggi che potrebbero essere citati. Egli li utilizza per recapitare i Suoi messaggi, per divulgare le Sue istruzioni, per fornire la Sua giustizia e come risposte alle preghiere.IDDIO RISPONDE ALLE PREGHIERE MEDIANTE I SUOI ANGELI
Iddio risponde alle preghiere mandando i Suoi angeli. Ciò è chiaro.GLI ANGELI SONO ANCHE IMPLORATI, SUPPLICATI E PREGATI
La comunicazione ed intercessione degli angeli per conto di Dio è così frequente, così naturale, così aggrovigliata con il piano di Dio, come dimostrato da dozzine di passaggi, che gli angeli non sono solamente mandati da Dio bensì essi sono supplicati ed impetrati dagli uomini. Agli angeli si domanda; essi sono implorati dal popolo di Dio per risposte e per assistenza ai fini di soddisfare necessità temporali e spirituali. Si osserva la verità donde Gedeone implorò l'angelo. Ciò significa che egli desiderava qualcosa dall'angelo, egli domandò lui qualcosa. Nel Libro di Osea si osserva il fatto per il quale Giacobbe operò una supplicazione nei confronti di un angelo. Una supplicazione è una richiesta umile o devota, è una preghiera. Talune traduzioni dettano che Giacobbe implorò l'angelo. Implorare significa pregare. Sicché, la Sacra Bibbia insegna la realtà donde gli angeli non recapitano solamente i messaggi di Dio, non dispensano solamente la Sua giustizia, non sono solamente inviati come risposte a preghiere, bensì sono anch'essi pregati. Ciò non è perciocché gli angeli sono Dio, ovviamente, bensì perciocché gli angeli sono dei servitori possenti e sovrannaturali dell'Altissimo, detenenti una stretta relazione con Lui in Cielo. Ecco un altro passaggio rilevante: Si osserva che l'angelo udì la preghiera e rispose. Dopo avere considerato alcuni di tali fatti e passaggi certuni acattolici potrebbero affermare: d'accordo, si è dimostrato come la Sacra Bibbia insegni che gli angeli rispondo alle preghiere e come forse possano anche essere pregati, tuttavia, ciò fa riferimento agli angeli e non ai santi. In risposta si domanderebbe loro di considerare con cura le seguenti parole di Gesù Cristo.GESÙ CRISTO AFFERMÒ CHE I SANTI SAREBBERO STATI COME GLI ANGELI DI DIO
Gesù Cristo insegnò che i santi di Dio in Cielo sono come gli angeli. Ciò che Gesù Cristo affermò non si applica solamente alla risurrezione finale bensì anche ai santi trovantisi in Cielo tuttora. Poiché nel medesimo capitolo Gesù Cristo discute dei giusti uomini deceduti Abrahamo, Isacco e Giacobbe come viventi, Matteo 22:32. La versione di tale passaggio nel Santo Vangelo di San Luca mette a risalto tale verità ancora più chiaramente. Pertanto, i santi in Cielo sono come gli angeli. Dispensano gli angeli la giustizia di Dio? Sì. Rispondono gli angeli alle preghiere per conto di Dio inviate in Cielo? Sì. Ricevono gli angeli supplicazioni e preghiere? Sì. Dunque, i santi di Gesù Cristo fanno tutte tali cose. Ora che si è osservato il nesso tra gli angeli ed i santi occorre considerare qualche altra cosa in tale riguardo. L'intercessione degli angeli per conto di Dio è straordinariamente possente ed effettiva. Gli angeli trasmettono il messaggio dell'Onnipotente così accuratamente che in molti passaggi non è totalmente chiaro se avesse parlato l'angelo o Dio. In alcune descrizioni Bibliche i 2 mutano in uno, per così dire, perciocché l'angelo è al completo servizio dell'Onnipotente. Ecco solamente 3 esempi:GLI ANGELI IN CIELO E PERTANTO I SANTI SONO COINVOLTI INTIMAMENTE NELLA SALVEZZA DELL'UOMO SOTTO GESÙ CRISTO
Si osserva l'importanza che Gesù Cristo offre alla testimonianza degli angeli e pertanto ai santi nel seguente passaggio. In aggiunta alla Sua confessione dinnanzi al Padre Suo, Matteo 10:32, Gesù Cristo considera la Sua confessione dinnanzi agli angeli essere estremamente significativa. Gesù Cristo indicò anche che gli angeli sono intimamente coinvolti con e preoccupati per la conversione e la salvazione degli uomini. Si osservi che cosa Egli affermò: Tale affermazione di Gesù Cristo suggerisce che gli angeli detengono una connessione con un'influenza su la salvezza degli uomini. Essi gioiscono quando un uomo si converte perciocché essi desiderano la sua salvezza, sicché, la loro intercessione assiste la sua conversione. Essi lo supportano, essi lo aiutano, essi pregano per lui. È per ciò che i Cattolici comprendono l'intercessione dei santi e le preghiere loro rivolte essere così importanti. I santi in Cielo sono come gli angeli di Dio. Allorché si prega a loro essi a loro volta pregano a Dio, Il Quale, comunemente, concede le Sue grazie per loro conto in virtù della loro stretta relazione con Lui.LA SACRA BIBBIA INSEGNA CHE GLI ANGELI SONO PRESENTI ALLE ASSEMBLEE DEI FEDELI E CHE LA LORO PRESENZA MERITA ONORE
Tale passaggio concerne i copricapo che le donne dovrebbero indossare durante la funzione di adorazione. Esso detta che esse dovrebbero detenere tale podestà o copertura in virtù degli angeli. Si rifletta su ciò. Il passaggio avrebbe potuto dettare che la donna dovrebbe detenere una copertura sulla propria testa in virtù di Dio. Esso, invece, detta che ciò deve essere in virtù degli angeli, indicando che la venerazione è da rendere anche a loro. Tra l'altro, nella Chiesa Cattolica tradizionale, le donne coprono il proprio capo durante la Santa Messa. Tale tradizione deriva da tale precetto Biblico.LA SACRA BIBBIA DESCRIVE SAN GIOVANNI IL BATTISTA COME ANGELO DI DIO
Di modo da completare il punto ed il raffronto tra gli angeli e gli uomini santi occorrerebbe notare come Gesù Cristo abbia descritto San Giovanni il Battista come l'angelo che fu profetizzato preparare il Suo cammino. San Giovanni il Battista fu descritto come l'angelo di Dio, aggelon in Greco, perciocché sia gli angeli che i santi agiscono come messaggeri di Dio. Essi sono una strada verso le Sue istruzioni, le Sue grazie e verso le risposte del Cielo alle preghiere.EBREI 12: IL CRISTIANO PRECEDE GLI SPIRITI DEGLI UOMINI GIUSTI RESI PERFETTI - I SANTI IN CIELO
Occorre virare verso Ebrei capitolo 12. Tale è un capitolo molto importante circa il presente tema. In Ebrei 12 si trova una descrizione della Chiesa Universale di Gesù Cristo e della sua maestà Celeste. Si noti che il Cristiano, nel giungere prima della descrizione Celeste della Chiesa Universale, precede gli spiriti degli uomini giusti resi perfetti, i santi. Che lo si ripeta: egli precede gli spiriti degli uomini giusti resi perfetti, i santi in Cielo. Il Cristiano è avvertito circa l'arrivare prima di tutto ciò che segue: Gli spiriti degli uomini giusti resi perfetti, i santi, sono in Cielo. Si osserva che essi sono inclusi in maniera prominente nella descrizione di coloro i quali il Cristiano precede nell'immagine della Chiesa Universale Celeste. Ciò presta ulteriore credenza al fatto donde le preghiere rivolte a loro e le loro intercessioni sono biblicamente fondate e di tremendo valore. Ciò è perciocché Iddio è glorificato e non sminuito dai Suoi santi.IDDIO È GLORIFICATO DAI SANTI
I santi non diminuiscono la gloria di Dio, al contrario, essi la aumentano. Essi sottolineano le gradi e straordinarie cose che Iddio opera verso coloro che Lo servono. Coloro i più vicini al Re possono ottenere favori non sempre concessi a coloro più distanziati da Lui, proprio come in qualunque altra gerarchia, famiglia, compagnia, squadra e così via. Tale è la vera visione Cattolica del Cielo.LA VISIONE CATTOLICA DEL CIELO, RICONOSCENTE L'INTERCESSIONE ED IL POSTO PROPRIO DEI SANTI, DONA PIENA GLORIA A GESÙ CRISTO: LA VISIONE PROTESTANTE TOGLIE LUI GLORIA
Per utilizzare un'analogia, la visione Cattolica del Cielo è come il magnifico palazzo di un re nel quale vi sono dozzine di livelli di servitù e di attendenza. Essi accudiscono il re ed hanno dedicato tutto a lui. Essi sono i suoi veri amici oltre ad essere i suoi servitori. La loro gioia, le loro vite di servizio ed il loro straordinario esempio colpiscono ciascun visitatore con stupore. Tutti i servitori del re possiedono il loro proprio splendore. Esso è stato dato essi come risultato del loro posto di onore nel palazzo. Il re ha donato alcuna della sua grazia a tutti quelli con lui, ancorché la loro sia infinitamente minore rispetto alla sua. La loro gloria personale contribuisce alla gloria dell'intero palazzo. La profonda gloria dei servitori e degli amici del re colpisce con meraviglia. Quale potrà essere la gloria del re medesimo, il quale tutti tali individui servono? Mirando più del palazzo ed avvicinandosi al re la gloria dei suoi amici e servitori incrementa. Siccome nella Creazione il vivido arrangiamento del disegno di Dio è un piacere da osservare, dalle visioni delle cime bianche di montagna, attraverso gli scorrenti fiumi sino alle verdi giungle ed alle incantevoli foreste, anche in Cielo vi è una varietà innumerevole di persone, ognuna con una storia differente, con una prova differente, con un sacrificio differente, con un dono differente, prerogative tutte dedicate ed utilizzate per Dio al loro massimo, culminanti in gioia perfetta in Cielo. Tale stupefacente varietà, l'ordinamento brillante della Celeste armata, ispira ad amare ed ammirare ancora di più l'Onnipotente. Tale è la visione Cattolica del Cielo e della gerarchia Celeste. Chiaramente, la gloria dei santi non detrae gloria a Dio, essa bensì la magnifica. Come affermò Maria Santissima: La visione Protestante è molto differente. Essa è comparabile ad un palazzo riempito solamente dal re. In tale palazzo appare esservi nessun altro presente. Quale è il re più glorioso? Quale immagine del Celeste regno è quella vera? Quale è quella Biblica? La risposta è che la Sacra Bibbia insegna la visione Cattolica, la comunione dei santi.LA SACRA BIBBIA INSEGNA LA VISIONE CATTOLICA DEL CIELO, DI GESÙ CRISTO E DEI SANTI: ESSA NON INSEGNA LA VISIONE PROTESTANTE
Tale passaggio è struggente, non solamente perciocché esso rivela la possanza ammirevole del giudizio e della prescienza di Dio bensì perciocché l'inconcepibile numero di servitori ministrantiGli rendono l'immagine ancora più accattivante. Iddio arriverà con e sarà glorificato da i Suoi ministri, i Suoi angeli ed i Suoi santi. Come visibile, la visione Cattolica è chiaramente la visione corretta e Biblica circa il Re Celeste e l'ordinamento della gerarchia Celeste.LA SACRA BIBBIA INSEGNA CHE I SANTI SONO MODELLI DI IMITAZIONE
Si è stabilito che pregare i santi è Biblico. In considerazione della loro grande fedeltà al Cristo la Sacra Bibbia insegna che anche i santi sono da essere imitati e venerati. Perché? In verità, un vero Cristiano non segue alcun uomo. Al contrario, tale versetto intende che egli venera i santi e prova ad imitarli nelle loro tremende vite spirituali e fedeltà al Santo Vangelo.LA SACRA BIBBIA INSEGNA LA VERITÀ DONDE IDDIO SALVÒ 276 PERSONE PER SALVARE SAN PAOLO
I santi sono modelli di imitazione perciocché i grandi santi guadagnano così tante grazie e così tanto favore dal Cristo che la loro intercessione, mediante la grazia di Gesù Cristo, può letteralmente aiutare a salvare le vite e le anime. Ad esempio, in Atti capitolo 27 si legge l'aneddoto per il quale San Paolo si trovava su di una nave destinata per l'Italia. Una grande tempesta sopraggiunse, la quale minacciò la distruzione della nave e la morte di tutti gli imbarcati. Un angelo gli comunicò che tutti gli uomini si sarebbero salvati perciocché Iddio li aveva a lui affidati. Si rifletta su ciò. Ciò dimostra la profonda possanza di intercessione degli uomini santi. In tutto, Iddio salvò 276 uomini per San Paolo.LA SACRA BIBBIA INSEGNA CHE I SANTI SONO DA ESSERE CONSIDERATI COME ESEMPIO: È PER CIÒ CHE LA CHIESA CATTOLICA CANONIZZA I SANTI
È per ciò che la Chiesa Cattolica canonizza i santi e li innalza per l'imitazione e venerazione dei Cattolici. Infatti, la Sacra Bibbia fa tale esatta cosa con i campioni della Fede Universale nel Vecchio Testamento, li considera come esempi da seguire. Ebrei capitolo 11 propone una lista intera di elementi esemplari della Fede Universale pertinenti al Vecchio Testamento, assieme alle loro azioni, di modo da evidenziarli per ammirazione ed imitazione. Ebrei 12:1 descrive tali santi come una nuvola di testimonianza.LA SACRA BIBBIA CIRCA LE RELIQUIE DEI SANTI
La Sacra Bibbia insegna anche che persino le reliquie di tali uomini santi sono venerate e che possono essere miracolose. In Matteo 9:20-22 si osserva che una donna toccante il vestigio di Gesù Cristo fu curata da un'emorragia. Gesù Cristo era certamente Dio e non un mero santo, tuttavia, molti acattolici affermerebbero l'assurdità donde sia superstizioso od idolatrico venerare le reliquie dei santi. La Sacra Bibbia però insegna altrimenti.I FAZZOLETTI ED I CANOVACCI DI SAN PAOLO ERANO MIRACOLOSI
A San Paolo non furono concessi solamente poteri miracolosi bensì i fazzoletti ed i canovacci che egli toccava si rivelavano effettivi per operare miracoli. Si osserva cosa simile con San Pietro. In Atti 9 San Pietro risuscita i morti. In Atti 5:15 si legge che la sua stessa ombra era considerata effettiva ai fini del guarire e curare miracolosamente.LA MANTELLA DEL PROFETA ELIA DIVISE MIRACOLOSAMENTE IL FIUME GIORDANO
Nel Vecchio Testamento si osserva il medesimo insegnamento Biblico circa le reliquie dei santi. In 2 Re 2 (4 Re 2 nella Sacra Bibbia Cattolica Martini) si osserva che la mantella del Profeta Elia divise miracolosamente il fiume Giordano.LE OSSA DEL PROFETA ELISEO RISUSCITARONO UN UOMO
Un altro esempio di una reliquia miracolosa proviene da 2 Re 13:21 (4 Re 13:21 nella Sacra Bibbia Cattolica Martini). Si legge che le ossa del Profeta Eliseo erano così possenti che essi risuscitarono un uomo. Le ossa dei santi sono fra le reliquie più comunemente utilizzate dai Cattolici. Lontano dall'essere idolatriche o superstiziose si osserva che le reliquie dei Cattolici sono radicate nell'insegnamento Biblico e nell'usanza medesima.LA SACRA BIBBIA CIRCA LA VENERAZIONE DELLE IMMAGINI E DELLE STATUE
Molti Protestanti rigettano l'utilizzo delle statue e delle immagini dei santi. Essi pensano che esse siano idolatre e condannate dalla Sacra Bibbia. Ciò malgrado, siccome lo si è osservato rispetto alla loro posizione circa le reliquie dei santi la loro posizione è corretta nemmeno circa tale tema. Uno dei versetti principali che essi amano citare è Deuteronomio 5:8. Essi affermano che tale passaggio condanna il costruire od utilizzare immagini scalfite. Tale argomentazione però fallisce per tante ragioni. Prima, qualora si comprendesse tale passaggio in solitudine e nella maniera secondo la quale essi lo comprendono sarebbe vietato produrre l'immagine di qualunque cosa sulla Terra. "Né l'immagine di cose alcune essenti in Cielo disopra od essenti in Terra disotto." Ciò significherebbe che non si potrebbe detenere la fotografia di un animale, in quanto tale fotografia sarebbe l'immagine di qualcosa sulla Terra. Quasi tutti i Protestanti, tuttavia, rigetterebbero tale comprensione del passaggio, sebbene esso affermi ciò. Non solamente la più parte dei Protestanti accetta immagini come quelle degli animali bensì essa accetta immagini di altri esseri umani. Essa trasporta le fotografie dei parenti con sé. Ciò è contrario alla sua interpretazione delle parole di Deuteronomio 5:8. In aggiunta, molti di tali Protestanti detengono problemi nemmeno con le statue costruite in onore di prominenti guide militari od altre figure di calibro. Con rispetto a coloro obiettanti tali statue: praticamente ognuno di loro accetta l'uso delle immagini scalfite nelle monete. Le monete nelle loro tasche detengono immagini scalfite di uomini. Secondo la loro comprensione di Deuteronomio 5:8 essi starebbero commettendo idolatria e starebbero violando il comandamento di Dio tenendo ed od utilizzando tali monete. Il punto qui è che la loro comprensione del passaggio è completamente errata. È per ciò che essi debbono essere assai selettivi nell'applicazione di Deuteronomio 5:8 e passaggi simili. Laonde, vieta davvero tale passaggio la creazione di immagini scalfite? Per niente, come si osserva. Ciò è dimostrato dal contesto del passaggio, in particolare, dal verso seguente. Tu non le adorerai né le servirai. Tale è la chiave. Ciò è quello che Iddio vieta. Egli vieta la produzione di statue od immagini, di creature e di animali o ciocchessia, ai fini della loro adorazione, cosa nella quale molti Ebrei cadevano. I Cattolici non adorano le statue o le immagini. Affermare altrimenti sarebbe menzogna. I Cattolici adorano solamente Dio. Le immagini e le statue servono come ricordi della gente santa e delle azioni che essa rappresenta. Vi è però dell'altro.IDDIO COMANDÒ SPECIFICATAMENTE LA PRODUZIONE DI STATUE RELIGIOSE
Nella Sacra Bibbia Iddio comanda specificatamente la produzione e l'utilizzo di statue per scopi religiosi. Il seguente versetto dovrebbe schiacciare una volta per tutte la falsa idea donde la Sacra Bibbia condanni l'utilizzo delle vere statue ed immagini religiose. Iddio comandò specificatamente la costruzione di 2 statue di cherubini. I cherubini sono angeli. Tanto per parlare dell'idea, falsa, per la quale la produzione di statue od immagini scalfite sia vietata. Tale idea è una totale mala interpretazione dell'insegnamento della Sacra Scrittura, la quale vieta ciò con referenza all'adorazione idolatrica delle creature. Altri passaggi nella Sacra Bibbia nei quali è osservabile l'ordine di Dio di costruire statue per veri scopi religiosi sono: Esodo 26:1; 1 Re 6 (3 Re 6 nella Sacra Bibbia Cattolica Martini) ed 1 Re 7:25-36 (3 Re 7:25-36 nella Sacra Bibbia Cattolica Martini).IDDIO COMANDÒ AGLI ISRAELITI DI UTILIZZARE L'IMMAGINE DI UN SERPENTE INFUOCATO
Si trova anche Iddio comandare l'utilizzo di immagini per curare la gente, immagini le quali, a primo impatto, taluni troverebbero sorprendenti o peggiori. Iddio comandò a Mosè di produrre un'immagine di un serpente per la gente da mirare ed essere guarita.I PROTESTANTI CONDANNANTI L'UTILIZZO DELLE STATUE CONDIVIDONO LA LORO CREDENZA ICONOCLASTICA CON I MAOMETTANI
Gli acattolici consideranti l'utilizzo delle statue od immagini religiose idolatrico non condannano solamente i passaggi della Sacra Bibbia appena analizzati bensì essi condividono anche la loro credenza con i Maomettani. I Maomettani aborriscono tali statue ed immagini. Infatti, nel secolo VIII DC, l'imperatore Bizantino Leone III fu sconvolto dinnanzi ad alcune perdite militari Cristiane ad opere dei Maomettani. Egli concluse erroneamente che ciò fosse il risultato del dispiacere di Dio per l'utilizzo delle statue ed immagini nelle chiese Cristiane. Tali immagini erano state in uso, in tutta la Chiesa Cattolica, sin dai primi tempi. Tali immagini e statue sono utilizzate di modo da innalzare la mente a Dio, di modo da rammentare Lui, la Sua Santa Madre ed i Suoi Celesti servitori. È per ciò che Iddio nel Vecchio Testamento comandò gli Israeliti che esse venissero costruite per il tempio. L'imperatore Leone III però si imbarcò in una campagna per la distruzione di tali immagini e per la loro rimozione dalle chiese Cristiane. I Papi si opposero a tale eresia, la quale è conosciuta come iconoclastia. L'iconoclastia, significante rompere l'immagine, è un'eresia oggigiorno sostenuta da molti Protestanti. Essa fu rigettata e condannata come falsa dalla Chiesa Cattolica durante il Concilio di Nicea II, 787 DC. Tale antico concilio della Chiesa Universale, conosciuto come il settimo concilio ecumenico, è l'ultimo concilio accettato dagli "Ortodossi" Orientali, dagli Anglicani e da certuni altri Protestanti.L'OBIEZIONE PROTESTANTE PER CUI I CATTOLICI ADORANO LE STATUE E LE IMMAGINI, PERCIOCCHÉ I CATTOLICI TALORA SI GENUFLETTONO OD INCHINANO DINNANZI AD ESSE IN PREGHIERA, È CONFUTATA DALLA SACRA BIBBIA
Un'altra falsa idea che deve essere indirizzata è l'idea donde i Cattolici adorino le statue perciocché essi talora si genuflettono od inchinano dinnanzi ad esse in preghiera. Tale obiezione è falsa e confutata dalla Sacra Scrittura. La postura del genuflettersi ed anche dello stare prostrati a terra non significa necessariamente adorazione. Essa significa certamente ciò in certuni contesti religiosi ed in alcune false religioni, bensì genuflettersi inchinarsi ed eziandio prostrarsi possono significare un segno di rispetto ed un'umile postura. Chiunque avesse preso il tempo per leggere il Vecchio Testamento saprebbe che genuflettersi e prostrarsi dinnanzi a qualcuno non significa necessariamente adorare. Nel corso del Vecchio Testamento si legge la realtà per la quale le figure sante si genuflettevano e si prostravano dinnanzi ad altri uomini, non in segno di adorazione bensì di rispetto e di umiltà. Per esempio: Giacobbe si genuflesse completamente con il suo volto rivolto verso la terra 7 volte dinnanzi a suo fratello Esaù. Egli fece ciò come segno di umiltà. Tale è il medesimo Giacobbe del quale Gesù Cristo dichiara in Luca 13:28: "… quando voi vedrete Abrahamo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel Regno di Dio…". Egli, Giacobbe, non fu, ovviamente, un idolatra. Si legge una cosa simile riguardo ad Abrahamo in Genesi 23:12. Lot si genuflesse con il suo volto rivolto verso la terra di modo da venerare gli angeli giunti. Vi sono molti altri passaggi come cotale nel corso dei Libri dei Re e di Samuele (solamente dei Libri dei Re nella Sacra Bibbia Cattolica Martini). Altri passaggi dimostranti che gli uomini si genuflettevano e così via dinnanzi ad altri uomini, non in maniera idolatrica bensì meramente per rispetto ed umiltà, sono: Genesi 43:26; Rut 2:8-10 ed altri. Ciò è sufficiente ai fini del confutare la falsa asserzione donde i Cattolici adorano le statue allorquando essi si genuflettono od inchinano di modo da assumere una postura umile e rispettosa durante l'invocazione delle figure Celesti rappresentate da cotali statue od immagini.L'EVIDENZA PER CUI PREGARE I SANTI È BIBLICO È INCONFUTABILE
Si è osservato in ampio dettaglio che la Sacra Bibbia insegna la comunione dei santi. Si è osservato che pregare i santi è Biblico. Si è osservato come Gesù Cristo abbia insegnato che i santi in Cielo sono come gli angeli. Si è osservato che i santi deceduti e le loro preghiere intercedono per gli uomini. Si è osservato che le reliquie e le statue non sono idolatriche, bensì biblicamente fondate. Niente di ciò, tuttavia, indica l'impossibilità di pregare direttamente a Gesù Cristo. I veri Cattolici pregano direttamente a Gesù Cristo ogni giorno, ciò nondimeno, pregare i santi ed invocare le loro intercessioni è estremamente effettivo, possente e spesso concedente delle grazie che Gesù Cristo non concederebbe altrimenti. Ciò è particolarmente importante e necessario nel caso della più grande di tutte le sante ed i santi, la Madre di Gesù, la Beata Vergine Maria, il mezzo donde Egli scelse di giungere sulla Terra. La venerazione e l'intercessione dei santi fu riconosciuta sin dagli albori della Chiesa Cattolica, dai padri Ecclesiastici.I SANTI CATTOLICI SPARSERO IL SANTO VANGELO PER TUTTA LA TERRA
I miracoli, gli sforzi missionari e le vite dei santi Cattolici sono stati fra gli strumenti più importanti nello spargimento del Santo Vangelo per la Terra. Tutto ciò che i santi Cattolici sono stati ed hanno fatto è stato possibile mediante le grazie di Gesù Cristo. Cooperando con esse essi hanno conquistato il mondo spiritualmente per il Cristo, un mondo oggigiorno tristemente cadente nella piena apostasia ed abbandonante la Cristiana eredità Cattolica che lo definiva. Fu il santo Cattolico San Patrizio a menare la Fede Cattolica di Gesù Cristo in Irlanda. Fu il santo Cattolico San Bonifacio a menare il Santo Vangelo in Germania. Fu il santo Cattolico Sant'Agostino di Conturbia [Canterbury], Regno Unito, a menare il Santo Vangelo agli Angli, in Inghilterra, Regno Unito. Fu il santo Cattolico San Francesco Saverio a menare il Santo Vangelo a gran parte dell'Asia e nell'Estremo Oriente. Nei secoli XVI e XVII furono i missionari Cattolici, specialmente i Gesuiti, a menare in maniera definitiva il Santo Vangelo in America Settentrionale e Meridionale. Molte di tali terre erano abitate da popoli barbari e pagani. Tali erano usi torturare ed assassinare con frequenza i percepiti nemici. Nel menare il Santo Vangelo ad essi tali santi spesso attraversavano difficoltà indescrivibili sopportando situazioni incredibili. Essi imparavano meticolosamente lingue arcane, costumi e culture di modo da insegnare a tali popoli di Gesù Cristo e condurli alla Sua Fede Cattolica. Talora essi venivano torturati barbaramente. Talvolta, invece, essi dovevano viaggiare attraversando condizioni climatiche inconcepibili, soffrendo temperature sotto lo 0 privi di indumenti sufficienti o di ore di sonno nel mezzo dell'altissima neve circondati dal deserto.GESÙ CRISTO PREDISSE LA CONTINUA TRADIZIONE DEI MIRACOLI CERTIFICATA NELLA VITA DEI SANTI
La conversione dei popoli pagani fu anche facilitata dai miracoli che Gesù Cristo concesse ai Suoi santi. Esiste una continua tradizione di miracoli nella vita dei santi Cattolici estendentesi sino agli albori della Chiesa Cattolica. Tale realtà, affascinante da apprendere nella vita dei santi, fu predetta da Gesù Cristo. La comunione dei santi è Biblica. Pregare e venerare i santi non detrae gloria a Dio. Al contrario, ciò ispira a centrare le proprie intere vite in maniera più zelante intorno al Cristo ed alla Sua volontà, esercitandola, come fecero essi. Nel corso della storia la Chiesa Cattolica è rimasta fedele all'insegnamento di Gesù Cristo e della Sacra Bibbia circa gli angeli ed i santi. Ciò è perciocché la Chiesa Cattolica è l'una vera Chiesa Universale di Gesù Cristo.