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Sacra Penitenza
LA SACRA BIBBIA INSEGNA LA CONFESSIONE AL SACERDOTE
Molti acattolici pensano che la Confessione ad un sacerdote non sia insegnata nella Sacra Bibbia. Secondo loro, di modo da essere perdonati per persino dei peccati gravi occorre credere semplicemente in Gesù Cristo o tuttalpiù confessare tali peccati direttamente a Dio. Ciononostante, tale posizione, donde la Confessione al sacerdote non sia necessaria a fronte di seri peccati, nonché mortali, dopo il Santo Battesimo, contraddice ciò che è insegnato nella Sacra Bibbia.
SOTTO IL VECCHIO TESTAMENTO OCCORREVA RECARSI DA UN SACERDOTE PER ESSERE PERDONATI
Sotto il Vecchio Testamento qualora si fosse commesso un peccato non si sarebbe confessato il peccato a Dio per poi chiudere la questione: no; ci si sarebbe dovuti recare da un sacerdote. Ciò è insegnato nel corso del Libro del Levitico, uno dei primi libri del Vecchio Testamento. Ecco un buon esempio di ciò:
In tale passaggio si osserva come il ruolo del sacerdote fosse indispensabile ai fini del perdono del peccato. Ciò è insegnato nel corso del Libro del Levitico e di altri libri fondanti del Vecchio Testamento. Ecco un altro esempio:
OCCORREVA RECARSI DA UN SACERDOTE DI MODO DA DIVENIRE MONDI
Non solamente occorreva recarsi da un sacerdote di modo da essere perdonati i propri peccati, come chiarito da tali ed altri passaggi, bensì anche per divenire mondi. Sotto il Vecchio Testamento la gente sarebbe divenuta immonda dopo avere commesso talune cose da Dio dichiarate rendenti una persona immonda. Di modo da divenire mondi si sarebbe dovuto coinvolgere il sacerdote. Gesù Cristo fa referenza a ciò in Luca 5:13-14.
IDDIO DETENEVA DEI SACERDOTI, IDDIO DETENEVA UN SACERDOZIO ED IDDIO RICONCILIAVA LA GENTE TRAMITE I SACERDOTI
Orbene, taluni direbbero: ciò era il Vecchio Testamento. E nel Nuovo Testamento, dopo l'arrivo di Gesù Cristo? Si osserva che il Nuovo Testamento insegna la Confessione al sacerdote. Ciò malgrado, tali punti provenienti dal Vecchio Testamento sono importanti da considerare per primi perciocché essi dimostrano il modo in cui Iddio opera ed il modo in cui Egli ha operato durante la storia della salvezza. Iddio deteneva dei sacerdoti, Iddio istituì un sacerdozio ed Iddio perdonava e riconciliava la gente tramite i sacerdoti. La gente doveva recarsi dai sacerdoti per essere perdonata.
In Numeri 3 si osserva una referenza riguardante una linea distinta di sacerdoti, i quali dovevano amministrare tale speciale ministero da soli.
Numeri 3:3 detta anche che le mani dei sacerdoti furono consacrate, ciò fu tuttavia rimosso dalla "Sacre Bibbie" Protestanti.
In Deuteronomio 17:9 e 24:8 si legge circa la necessità di seguire le istruzioni dei sacerdoti. In Deuteronomio 26:1-5 si legge circa l'offrire i frutti del primo raccolto al sacerdote.
NUMERI 5 CIRCA LA NECESSITÀ DI CONFESSARE I PECCATI
In Numeri 5:6-7 si osserva che la gente deve confessare i peccati.
Il resto del capitolo contiene istruzioni coinvolgenti i sacerdoti ad ogni ripresa. Per esempio:
Laonde, in Numeri capitlo 5 si osserva un chiaro esempio di confessione, oltre all'intercessione dei sacerdoti. In Numeri 6:11, l'esatto capitolo seguente, si osserva la realtà per la quale ove un uomo divenisse immondo mediante certuna azione "il sacerdote offrirebbe una per l'offerta del peccato e l'altra per un'offerta bruciata, facendo purgamento per lui… "
I PECCATI SONO PERDONATI TRAMITE I SACERDOTI
In Numeri 15 si osserva ancora che i peccati sono perdonati tramite il sacerdote.
ESODO E LEVITICO INSEGNANO CHE I SACERDOTI DEBBONO VESTIRE INDUMENTI SPECIALI: VESTIMENTI
In Esodo 28:1-3 si legge circa l'ufficio dei sacerdoti e del modo per cui i sacerdoti vestono indumenti speciali.
Si legge lo stesso in Levitico 16:32.
LEVITICO INSEGNA CHE VI SONO CERTUNE FESTE SPECIALI: GIORNI SANTI DI OBBLIGO
In Levitico 23:4 si legge circa dei giorni di festa speciali o dei giorni santi di obbligo, i quali erano da essere osservati.
Non vi è dubbio alcuno donde Iddio istituì il sacerdozio. Iddio lo stabilì dimodoché gli uomini potessero essere riconciliati, perdonati e resi mondi tramite il ministero dei sacerdoti. Ciò è come Iddio operava sotto la Vecchia Legge. E sotto la Nuova?
GESÙ CRISTO NON VENNE PER DISTRUGGERE LA LEGGE, BENSÌ PER ADEMPIERLA: EGLI ISTITUÌ IL SACERDOZIO
Gesù Cristo venne non per distruggere la Legge ed i Profeti, bensì per adempiere. Vi è nessun dubbio che la Nuova Legge sorpassa la Vecchia. Essa la sorpassa a tal punto che la rende obsoleta. Gesù Cristo compì tutte le figure e le profezie presenti nella Vecchia Legge. Egli creò una Nuova e più perfetta Alleanza, rendendo sicché la Vecchia nulla, Ebrei 8:13.
Ciononostante, la Nuova Legge detiene delle similarità con la Vecchia Legge, essente il suo adempimento. Ad esempio, nel Vecchio Testamento esistevano 12 tribù con 12 guide tribali e Mosè deteneva 70 anziani; parimenti, nel Nuovo Testamento, Gesù Cristo aveva 12 Apostoli e 70 altri discepoli, come visionabile in Luca 10. Un altro esempio sarebbe il modo per cui Gesù Cristo ereditò il trono di Re Davide, come leggibile in Luca 1:32 ed Atti 2:30.
Gesù Cristo ed il Suo Regno spirituale, la Sua Chiesa Cattolica, adempiettero ciò che fu prefigurato dal regno terreno della monarchia Davidica.
Un altro esempio di come la Nuova Legge corrisponde alla Vecchia Legge sarebbe quello donde sotto il Vecchio Testamento un padre tramandava la sua benedizione al proprio figliolo tramite l'imposizione delle mani. In Deuteronomio 34:9 si osserva che un'autorità spirituale è tramandata da Mosè a Giosuè tramite l'imposizione delle mani. Parimenti, nel Nuovo Testamento i sacerdoti sono ordinati tramite l'imposizione delle mani, come leggibile in 2 Timoteo 1:6.
Pertanto, il punto è che sebbene il Regno di Gesù Cristo e la Nuova Legge sorpassino e rendano la Vecchia Legge nulla, la Nuova Legge nondimeno perfeziona e corrisponde alla Vecchia in molti modi. Occorrerebbe sottolineare che il perdono dei peccati o la giustificazione sotto il Vecchio Testamento era un'inferiore copertura del peccato, la quale divergeva l'ira di Dio ma non dimetteva i peccati pienamente. La piena remissione dei peccati non sarebbe potuta accadere sino alla venuta di Gesù Cristo e della Nuova Legge. Si veda Ebrei 10:4.
Laonde, siccome vi fu definitamente un sacerdozio sotto il Vecchio Testamento vi è un sacerdozio anche sotto il Nuovo Testamento. Gli Apostoli furono resi sacerdoti e vescovi da Gesù Cristo.
GESÙ CRISTO DONÒ AGLI APOSTOLI IL POTERE DI PERDONARE I PECCATI
Gesù Cristo donò ai sacerdoti il potere per perdonare i peccati. Si legge ciò chiaramente in Giovanni 20.
Gesù Cristo affermò che a chiunque sarebbero stati perdonati i peccati tale sarebbe stato perdonato e che a chiunque sarebbero stati ritenuti, non perdonati, tale non sarebbe stato perdonato. Niente potrebbe essere più chiaro. Gli Apostoli avrebbero potuto determinare i peccati da perdonare ed i peccati da ritenere solamente ove essi avessero udito una confessione a riguardo. Tale passaggio dimostra che Gesù Cristo istituì la Confessione ai sacerdoti.
IN QUALITÀ DI FIGLIOLO DELL'UOMO GESÙ CRISTO DETENEVA IL POTERE IN TERRA DI PERDONARE I PECCATI, POTENDO TRASFERIRE ED AVENDO TRASFERITO TALE POTERE AD ALTRI
Sebbene il significato di Giovanni 20:23 sia ovvio vi è un altro punto da notare in tale riguardo. In Matteo 9:6-8 si legge:
Gesù Cristo era sia Dio che uomo, ciò malgrado, si noti che tale passaggio enfatizza il fatto donde Egli deteneva l'autorità di perdonare i peccati in quanto Figliolo dell'uomo. Giacché Gesù Cristo deteneva l'autorità di perdonare i peccati in quanto Figliolo dell'uomo, come anche chiarito da Matteo 28:18 in cui Egli afferma che a Lui è stato dato tutto il potere in Cielo ed in Terra, Egli poteva allora trasferire tale autorità ad altri. Si osservi Giovanni 20:21 nuovamente:
Giovanni 20:21: "E Gesù di nuovo disse loro: Pace a voi! come il Padre mi ha mandato, così vi mando io.".
Siccome Gesù Cristo fu mandato come Figliolo dell'uomo con il potere in Terra di perdonare i peccati Egli mandò i Suoi Apostoli a dispensare il Suo perdono ad altri.
SAN PAOLO AFFERMÒ CHE I SACERDOTI RICONCILIANO GLI UOMINI A DIO PER CONTO DEL CRISTO
È per ciò che San Paolo, il quale fu reso sacerdote e vescovo al di dentro della Chiesa Cattolica, affermò ciò:
Tale passaggio chiarisce che Gesù Cristo inviò i Suoi Apostoli ad essere ministri della Sua riconciliazione e del Suo perdono. È per ciò che la Chiesa Cattolica ha insegnato come i sacerdoti, udendo le Confessioni, agiscano per conto del Cristo. Essi non sono una barriera al Cristo, bensì una strada, un condotto verso la Sua riconciliazione, proprio come affermato da San Paolo:
Tale è la ragione donde Gesù Cristo dona agli Apostoli il potere di perdonare e di ritenere i peccati in Giovanni 20:23, subito dopo averli inviati in Giovanni 20:21, siccome Suo Padre aveva mandato Lui.
In aggiunta, negli Atti degli Apostoli si legge che la gente giunse e confessò le proprie azioni.
Ciò detiene un'applicazione nei confronti del perdono dei peccati e del fatto per il quale Gesù Cristo dispensò la Sua autorità a dei validi vescovi e sacerdoti presenti nella Sua Una vera Chiesa Cattolica. L'autorità esercitata dai sacerdoti e dai vescovi deve essere utilizzata sotto la guida delle chiavi, donate solamente a San Pietro in Matteo 16:18-19.
OVE SI CONFESSASSERO I PROPRI PECCATI EGLI SAREBBE FEDELE E GIUSTO PERDONANDOLI
Si noti ciò che il passaggio detta: se si confessassero i propri peccati, Egli allora sarebbe fedele e giusto, perdonandoli. Esso non detta che Egli perdonerebbe i peccati a prescindere dalla propria confessione di essi o sintantoché si creda.
GIACOMO 5 INSEGNA IL SACRAMENTO CATTOLICO DELL'ESTREMA UNZIONE
In Giacomo 5 si osserva una referenza circa la Confessione dei peccati, i sacerdoti ed il perdono dei peccati.
Tale passaggio è una classica dimostrazione a favore del Sacramento Cattolico dell'Estrema Unzione. L'Estrema Unzione è il Sacramento Cattolico ricevuto sul punto di morte, esso è un'unzione sacerdotale ed un rito il quale, laddove propriamente ricevuto, rafforza un uomo nella sua malattia di vita terminale e perdona lui i peccati. In tale passaggio di Giacomo 5 si legge che occorrerebbe confessare le proprie colpe gli uni agli altri. Tale istruzione giunge direttamente appresso la referenza al dovere chiamare gli anziani, i sacerdoti, della Chiesa Cattolica. Ciò dimostra nuovamente la necessità della Confessione e dei sacerdoti, oltre al nesso tra i 2.
Tali fatti dimostrano che il Nuovo Testamento insegna la verità per la quale la Confessione ad un sacerdote è necessaria ai fini del perdono di peccati seri, nonché mortali, commessi dopo il Santo Battesimo. È per ciò che la Chiesa Cattolica, l'una vera Chiesa Universale del Cristo, ha insegnato ciò per quasi 2000 anni.
I PADRI DELLA CHIESA CATTOLICA ANTICA INSEGNAVANO LA CONFESSIONE
Anche i padri della Chiesa Cattolica credevano nella Confessione ed insegnavano la verità donde essa è necessaria. La loro testimonianza conferma che la Confessione è il vero insegnamento di Gesù Cristo e della Sacra Bibbia.
Nei primissimi giorni della Chiesa Cattolica le confessioni erano talora fatte pubblicamente al sacerdote od al vescovo dinnanzi agli altri nella congregazione, talora, invece, esse erano fatte privatamente.
Una delle migliori dimostrazioni a favore della Confessione proveniente dai padri Ecclesiastici giunge dal famoso scrittore della Chiesa Cattolica antica Origene, datata approssimativamente 245 DC.
Origene insegna chiaramente che la sola confessione al Signore non è sufficiente, occorre esservi la Confessione ai sacerdoti.
Tutto ciò dimostra che la Sacra Bibbia insegna la necessità della Confessione ad un sacerdote. La Chiesa Cattolica è sempre rimasta fedele a tale insegnamento della Sacra Bibbia perciocché la Chiesa Cattolica è l'una vera Chiesa Universale del Cristo.
Note di fine sezione 5:
[1] I sermoni Domenicali dei grandi padri [The Sunday sermons of the great fathers], Volume 1, 1963, Compagnia Regnery [Regnery company], SUA, pagina 172.
[2] Guglielmo Jurgens, La Fede degli antichi padri [The Faith of the early fathers], Volume 1, 1970, Stamperia Liturgica [The liturgical press], SUA, numero 553.