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La medaglia di San Benedetto contro il Diavolo: testimonianze
Ho letto lo scambio elettronico sostenuto con Stefano e desidero condividere un'esperienza riguardante la medaglia di San Benedetto. Nell'anno 2012 diedi una medaglia di San Benedetto alla mia sorella, la quale stava attraversando non pochi problemi con il suo marito; i di lui problemi sono il diretto risultato del suo radicato odio per Dio e di anni di indulgenza nel grave peccato: nessuno dei 2 ha abbracciato la Fede Cattolica, quantunque siano stati ivi operati tentativi diversi.
Comunque sia, la mia sorella pose cotale medaglia sul forno a microonde ubicato nella sua cucina, dimenticandolo. Fu in quella giornata che il marito suo andò a buscare qualcosa nella credenza situata al disopra dell'ubicazione della medaglia in questione; la mia sorella mi riferì in seguito che egli aveva scorto la medaglia, indignandosi assai: egli non l'aveva toccata, ma le aveva gridato di sbarazzarsene, di non volerla nell'abitazione. Io non so quanto tempo fosse passato prima di ricevere la sua telefonata: presumo davvero poco, tuttavolta, era a me chiaro che qualcosa fosse distorto. Ella mi richiese di recarmi da lei immantinente ed io non mi aspettavo ciò che sarebbe quindi avvenuto: la cucina, il pavimento del salotto e l'inizio delle scale erano cosparsi di sangue; non avevo unque veduto la mia sorella così spaventata. Il mio cognato aveva apparentemente afferrato un largo coltello da cucina per poi incidersi il lato del collo presso la gola. La mia prima reazione fu quella di pregare la nostra Santissima Madre: iniziai ad orare l'Ave Maria allorquando udii una voce sovrannaturale provenire dal piano superiore. O Frati, la voce non era umana: essa era né femminile né maschile e neppure quella del cognato mio, il quale trovavasi dinnanzi alla cabina armadio della stanza da letto. A tale punto, la mia sorella tentò di parlargli da fuori la stanza da letto: la voce era minacciosa ed estremamente disturbante, sicché, la mia sorella cessò.
Io ero focalizzata sulla continua orazione dell'Ave Maria, cercando di fare uscire la mia sorella ed i suoi bambini dalla dimora: fu chiamato il servizio emergenze. Avvenne tutto molto rapidamente. Prima che lo realizzassi, il mio cognato apparve nel disimpegno: il suo aspetto era incredibilmente mutato ed egli trattava di cose blasfeme, invereconde e perverse, persino dirette ad uno dei miei nipotini, il quale aveva nemmeno 5 anni di età. Ricordo il suo volto molto chiaramente: esso sembrava rigonfio ed il suo capo era più largo del normale; i suoi occhi promuovevano uno sguardo nero e minaccioso, frenetico, ma congelato; la sua intera espressione era uggiosa. Ciò che mi disturbò di più fu la rigidità di tutto il suo corpo, massimamente delle sue mani, forse da me non descrivibili: esse erano riposte sui suoi fianchi, però abnormemente girate, e le sue dita erano indurite quasi in posizione da pugno, tuttavia dilatate; non avevo unque veduto alcunché di simile. Il mio cognato camminava direttamente verso di me, fissandomi in maniera totale, ed in quella voce demoniaca mi comunicò: "Che sei tu? Che sei tu?". Io mi accinsi ad aprire la porta, ma egli le si antepose: io continuai ad invocare in silenzio la Madre di Dio, "Santissima Madre di Dio, aiutatemi". La mia sorella aprì la porta dal di fuori ed io uscii molto rapidamente: allora egli iniziò a calciare la porta nuovamente chiusa, tirandola; capitò tutto davvero velocemente. Arrivò la polizia e dopo del tempo lo condusse fuori dalla casa, mettendolo su di un'autoambulanza: io ero frattanto nella vettura della mia sorella, pregando l'Ave Maria assieme ai bambini.
La mia sorella aveva mai esibito interesse per la Fede Cattolica o per le cose spirituali: quella notte ella pregò. Esiste nessun dubbio, a mio vedere, che il mio cognato avesse manifestato uno o degli spiriti demoniaci: la sorella mia lo sapeva, poiché è innegabile, e la vidi orare per la prima volta dai tempi dell'infanzia. Purtroppo, fu nei giorni a seguire che la mia sorella si convinse a mezzo di un'altra sorella e forse di altri ancora che il mio cognato non era posseduto, bensì sotto effetti collaterali della medicazione: ella si era lasciata convincere da terzi, rigettanti Dio e privi di cognizione circa le loro parole, giacché neanche stati presenti. Non una volta mi domandò qualcuno che fosse accaduto, anzi, nessuno ne trattò meco.
Tutti continuarono a comportarsi come se nulla fosse successo ed il mio cognato continuò a frequentare un terapista modernistico, ciononostante, esso fu un allarme tremendo da parte di Dio, non privo di significanza, avente permesso al demone di manifestarsi: l'Inferno è reale e l'odio dei demoni per le anime è indescrivibile; se Iddio non ci preservasse in ogni singolo momento delle nostre vite nella Sua infinita misericordia tali spiriti mali, totalmente depravati, ci farebbero a pezzi, trascinando le nostre anime all'Inferno, nel quale sono vincolati a restare per l'eternità, secondo Divina giustizia - è semplicemente un fatto. Quanto è vero che noi dobbiamo essere grati a Dio per la Sua misericordia nei nostri confronti, vivendo la Fede Cattolica appieno, in maniera inviolata.
Passi giammai un solo dì senza l'invocazione della Santissima Vergine Maria: ella ci protesse dal danno, venendo in nostro soccorso e riparandoci dalla distruzione, e fisica e spirituale.
Dopo avere letto la lettera di Stefano ed avere raccontato la mia esperienza detengo una migliore comprensione ed apprezzamento della possanza dei sacramentali, specialmente della medaglia di San Benedetto e dello Scapolare marrone: essi sono delle protezioni efficaci contro gli spiriti malvagi.
Sinceramente in Gesù Cristo per la Sua Santissima Madre Maria,
Elisabetta
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Frati,
Una donna che conosco si è stabilita in una nuova abitazione assieme al suo marito. Riferisce che sembrano cadere degli oggetti, senza però succedere. Benché non lo posseggano, essi vedono anche un gatto nero correre su per le scale: gli inquilini precedenti gliene hanno parlato. Ella ha ancora registrato uno sferoide lievitante nel suo bagno, mostrandomelo. Dice poi di essersi svegliata e di avere veduto una figura femminile anziana nella stanza. Le ho consegnato una medaglia di San Benedetto, da affiggere sul muro al primo piano; adesso è tutto così calmo, mi racconta, potendo dormire: niente più scontri, spari, scoppi, megere o gatti ricorrenti da fare rabbrividire. Ella è in possesso del loro materiale, dei loro libri e dei loro DVD.
Stefano
Ave Maria
Ave o Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne, benedetto è il frutto del seno tuo Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Preghiere a San Benedetto