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Mystici corporis Christi
Alcuni detengono la falsa impressione per cui l'orripilante eresia pre-Vaticano II, catalogata disopra, venga ancora insegnata nell'enciclica di Papa Pio XII appellata Mystici corporis Christi. Ciò non è vero. Il passaggio di Mystici corporis Christi che gli eretici amano citare è debole però non eretico. Esso viene accuratamente tradotto come segue.
Innanzitutto, tale passaggio proveniente da Mystici corporis Christi è stato tradotto incorrettamente da parte di molti alfine di indebolire e pervertire ulteriormente le effettive parole di Papa Pio XII. La frase, ab eo statu se eripere studeant, in quo de sempiterna cuiusque propria salute securi esse non possunt, correttamente tradotta così: "… assicurandosi di estricare sé stesso da quella condizione in cui egli non può stare al sicuro circa la sua eterna salute." è stata tradotta malamente nella seguente maniera: "… accertandosi di sottrarre sé stesso da quello stato in cui egli non può essere sicuro della sua salvezza.". [622] Tale mala traduzione rende la chiara impressione per la quale gli acattolici posseggano una possibilità esterna di salvezza nel loro stato.
È molto interessante come persino un eretico difensore del Protocollo 122/49, il Monsignor Giuseppe Fenton, abbia ammesso ed ammise che l'espressione sicuro caratterizza una traduzione seriamente fuorviante.
Il Monsignor Giuseppe Fenton procedette sottolineando che la mala traduzione offre l'impressione donde i Cattolici possano essere sicuri della loro salvezza, essente un'eresia condannata dal Concilio di Trento, Sessione 6, Capitolo 9.
L'altra parte di Mystici corporis Christi essente stata tradotta incorrettamente da parte di molti alfine di indebolire e pervertire ulteriormente le effettive parole di Papa Pio XII coinvolge la seguente frase Latina: "… quandoquidem, etiamsi inscio quodam desiderio ac voto ad mysticum Redemptoris Corpus ordinentur… ", malamente tradotta da parte di molti onde leggere: "Poiché sebbene essi siano relazionati senza sospetto al Corpo mistico del Redentore… ". Tale è una mala traduzione deliberata, alterante il significato delle parole di Papa Pio XII. Citasi Fratello Roberto Maria in Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation] di modo da spiegare il motivo per cui tale costituisce una traduzione incorretta:
Fratello Roberto Maria sottolineò astutamente quanto sia falso asserire che Papa Pio XII abbia insegnato la menzogna donde alcuni acattolici sono relazionati alla Chiesa Cattolica mediante un desiderio inconscio, oltre alla verità per cui Papa Pio XII non insegnò punto che alcuni acattolici sono uniti alla Chiesa Cattolica. Nondimeno, tale è il modo in cui trovasi Mystici corporis Christi tradotta in molti articoli, specialmente in quelli scritti da preti neganti il dogma Universale Extra Ecclesiam Nulla Salus.
Quantunque cotale importante osservazione mostri quanto errato sia il trattamento di Mystici corporis Christi da parte dei moderni eretici vi è nessun dubbio che la dichiarazione di Papa Pio XII nel succitato passaggio, anche laddove correttamente tradotta, è nulladimeno pateticamente debole, aprente la porta all'asserzione degli eretici liberali per la quale egli sostenne l'eresia donde gli acattolici possono essere salvati mediante un desiderio inconscio della Fede Cattolica. La di essa debolezza esibisce la condizione mentale di un uomo avente permesso all'eresia contro il dogma Cattolico Extra Ecclesiam Nulla Salus di divenire rampante presso i seminari, presso i testi di teologia e presso i catechismi durante il suo regno, benché da lui non esplicitamente insegnati nei contenuti. Papa Pio XII non avrebbe dovuto punto parlare del presunto desiderio inconscio e della risoluzione degli acattolici, quand'ancora egli non avesse asserito che tali possano essere salvati. Tutti quanti conoscono che finanche la menzione di una tale cose ingenera nei modernisti una salivazione pari a quella dei cani dinnanzi ad un appetitoso pasto. Papa Pio XII avrebbe dovuto fronteggiare gli acattolici nel modo in cui lo fece Papa Leone XII, riaffermando la sempiterna verità donde gli acattolici perirebbero sicuramente ove non possedessero la Fede Cattolica nella maniera di Papa Gregorio XVI.
Una forte riaffermazione della docenza Cattolica come la siffatta da parte di Papa Pio XII avrebbe eliminato tutte le pretese degli eretici contro il dogma Universale in referenza alla sua enciclica. Nulladimeno, ecco qualche altra dichiarazione proveniente da Papa Pio XII degna di attenzione.
Tale 2 dichiarazioni escludono l'idea donde si possa essere salvati persino per mezzo di un desiderio esplicito del Santo Battesimo, dacché dettanti che coloro non aventi ricevuto il Sacramento del Santo Battesimo sono né Cristiani né membri della Chiesa Cattolica né membri del Cristo Signore. Coloro i quali sono né Cristiani né membri della Chiesa Cattolica né membri del Cristo Signore non possono essere salvati.
Effettivamente, ove si ammettesse che cotale citazione proveniente da Mediator Dei sia Ecclesiasticamente Magistrale e quindi infallibile essa in solitudine eliminerebbe qualunque teoria di "Battesimo" di desiderio, in quanto essa asserisce la verità per la quale la differenziazione tra coloro aventi ricevuto il marchio del Santo Battesimo, essenti dunque membri del Cristo Signore, e coloro non aventi ricevuto il marchio del Santo Battesimo, essenti conseguentemente non membri del Cristo Signore, è pronunciata tanto quanto la separazione tra coloro essenti stati resi sacerdoti mediante l'ordinazione e coloro non essenti stati resi tali. In altre parole, secondo il pronunciamento di Papa Pio XII in Mediator Dei, l'asserire che si può essere Cristiani o membri del Cristo Signore in assenza del marchio del Santo Battesimo, ciò che asserisce la teoria del "Battesimo" di desiderio, è gemello dell'asserire che si può essere sacerdoti senza l'ordinazione.
Inoltre, come già citato, in Humani generis del 1950 Papa Pio XII pone effettivamente il suo dito direttamente sull'eresia operante contro Extra Ecclesiam Nulla Salus.
Papa Pio XII condannò l'esatta eresia comune a tutti gli eretici moderni neganti tale dogma Cattolico. Nell'affermare la malvagità donde esso non significa ciò che detta essi riducono il dogma Universale Extra Ecclesiam Nulla Salus ad una formula priva di significato.
Andrebbe ancora notato che seppure Papa Pio XII non abbia insegnato che gli acattolici possono essere uniti alla Chiesa Cattolica e salvati mediante un certo desiderio ed un'inconscia risoluzione per il Santo Battesimo qualora egli lo avesse fatto egli avrebbe insegnato eresia, un'eresia confutata da siffatte sue dichiarazioni. Come comunica San Paolo: "Ma se noi od un angelo del Cielo vi predicassimo altro fuorché ciò che noi vi abbiamo predicato, che siasi anatema.", Galati 1:8. Il problema con Papa Pio XII, comunque, non concerne primariamente ciò che egli abbia asserito ed asserì con riguardo a tale dogma Universale bensì ciò che egli non asserì e più specificatamente ciò che egli lasciò capitare, mediante il silenzio e la negligenza, al dogma Universale Extra Ecclesiam Nulla Salus ed a Padre Leonardo Feeney della Compagnia di Gesù. Ciò che egli lasciò capitare delinea un crimine di un tale momento per cui esso non può essere misurato. Ciò che egli lasciò capitare si sarebbe rivelato essere uno scandalo incalcolabile per i fedeli ed un impedimento per la salvezza di milioni di anime della sua epoca e delle generazioni venture.
Note finali
[621] Monsignor Giuseppe Fenton, La Chiesa Cattolica e la salvezza [The Catholic Church and salvation], 1958, Stamperia del Novomo [The Newman press], SUA, pagina 85.
[622] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagina 153.
[623] Monsignor Giuseppe Fenton, La Chiesa Cattolica e la salvezza [The Catholic Church and salvation], 1958, Stamperia del Novomo [The Newman press], SUA, pagina 88.
[624] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagina 154.
[625] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian press], SUA, pagina 207.
[626] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian press], SUA, pagina 238.
[627] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 2286.
[628] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 4, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian press], SUA, pagina 127.
[629] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 4, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian press], SUA, pagina 179; Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 2319.