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L'orazione di Papa Leone XIII a San Michele: una profezia circa la futura apostasia a Roma, Italia
Papa Leone XIII.
L'orazione di Papa Leone XIII all'Arcangelo San Michele fu profetica. Composta oltre 100 anni fa, dipoi soppressa, l'orazione originale di Papa Leone XIII a San Michele è una preghiera molto interessante e controversa, collegante alla presente situazione nella quale trovasi la vera Chiesa Cattolica. Il 25/09/1888, dopo la Santa Messa mattutina, Papa Leone XIII fu traumatizzato al punto di crollare. Coloro trovantisi in sua presenza pensarono che egli fosse morto. Una volta ripresa conoscenza il Papa descrisse una spaventosa conversazione da lui udita, provenuta dal fianco del tabernacolo. Tale conversazione fu delineata da 2 voci, voci le quali Papa Leone XIII comprese essere chiaramente quelle di Gesù Cristo e del Diavolo. Il Diavolo si vantò di potere distruggere la Chiesa Cattolica, a patto che gli fossero stati concessi 75 anni (100 anni secondo alcuni) onde svolgere il suo piano. Il Diavolo domandò ancora il permesso di operare una grande influenza sopra coloro che sarebberosi offerti al suo servizio. Alle richieste del Diavolo nostro Signore Gesù Cristo apparentemente rispose:
Turbato profondamente da ciò che egli aveva udito Papa Leone XIII compose la seguente Orazione a San Michele, ancora profezia, ordinando che essa venisse recitata appresso tutte le Sante Messe basse come protezione per la Chiesa Cattolica dagli attacchi provenienti dall'Inferno. Ciò che segue è l'orazione - notinosi specialmente le porzioni in grassetto - continuata da qualche commento. L'orazione è stata estratta da La Raccolta, una collezione munita di imprimatur delle orazioni ufficiali ed indulgenti della Chiesa Cattolica.
Come osservabile, particolarmente dalla porzione in grassetto, Papa Leone XIII sembra avere previsto e predetto la grande apostasia, scandendo che tale apostasia sarebbe stata guidata da Roma, Italia, Roma, Italia, la quale sola è il luogo santo medesimo, nel quale è stata stabilita la Sede del beatissimo Pietro e la sedia della Verità per la luce del mondo. Papa Leone XIII previde che tale luogo, la Città del Vaticano in Roma, Italia, nel quale fu stabilita la sedia Pietrina dal primo Papa, San Pietro medesimo, sarebbe divenuto il trono dell'abominevole empietà di Satana, con l'iniquo piano per il quale allorché il Pastore [il vero Papa] viene colpito le pecore [i fedeli Cattolici] siano disperse. Tali furono le parole di Papa Leone XIII.
Papa Leone XIII non predisse la defezione della Chiesa Cattolica, in sé impossibile, giacché i cancelli dell'Inferno possono giammai prevalere sulla Chiesa Cattolica, Matteo 16, né la defezione della sedia Pietrina, altrettanto impossibile, Luca 22, egli bensì predisse l'implementazione di un'apostatica e contraffatta religione Cattolica da Roma, Italia, per la quale il pastore, il vero Papa, sarebbe stato rimpiazzato da un usurpante Antipapa, come talora accaduto nella storia della Chiesa Cattolica, con l'iniquo piano donde le pecore fossero disperse.
La preghiera di Papa Leone XIII vaticinò ancora che gli impuri apostati di Satana avrebbero posto mani empie sui possedimenti più sacri della Chiesa Cattolica. Quali sono i possedimenti più sacri della Chiesa Cattolica? Essi sono quelle cose che il Cristo le ha affidato, in altre parole, il deposito della Fede Cattolica, assieme a tutti i suoi dogmi, ed i 7 Sacramenti istituiti da nostro Signore Gesù Cristo Stesso. Laonde, l'orazione di Papa Leone XIII vaticinò la tentata distruzione del deposito della Fede Cattolica mediante il Vaticano II ed i nuovi riti pretesi Sacramentali della chiesa del Vaticano II. Entrambi aspetti vengono coperti in grande dettaglio nel presente libro. Si osserva che il tentativo di porre mani empie da parte di Antipapa Paolo VI sui 7 Riti Sacramentali della Chiesa Cattolica a partire dall'Aprile 1969, avente prodotto una nuova "messa" invalida, un nuovo Rito di Ordinazione invalido e dei Riti gravemente dubbiosi di Confermazione e di Estrema Unzione, ha adempiuto la vaticinazione di Papa Leone XIII alla lettera.
Nel 1934 la sconvolgente orazione di Papa Leone XIII, riportata disopra, fu mutata senza spiegazioni. La frase chiave riferentesi all'apostasia proveniente da Roma, Italia, il luogo santo, nel quale la Sede di San Pietro fu stabilita per la luce del mondo, venne rimossa. Intorno allo stesso periodo, l'uso della più estesa orazione a San Michele di Papa Leone XIII dopo ciascuna Santa Messa bassa venne sostituito con un'orazione più corta, l'oggi famosa ed abbreviata preghiera a San Michele. Tale orazione detta come segue:
Non vi è alcunché di errato con tale preghiera a San Michele, anzi, essa è molto buona ed efficace. Ciò malgrado, il punto è che essa non è l'orazione più estesa a San Michele composta da Papa Leone XIII. La preghiera più corta, ad avviso di molti, fu promossa in forma sostitutiva cosicché i fedeli fossero ignari dell'incredibile suo contenuto più esteso, come disopra descritto. Se la preghiera più estesa a San Michele fosse stata recitata alla fine di ciascuna Santa Messa bassa, piuttosto che soppressa nel 1934, quanti milioni di persone, in più, avrebbero posto resistenza all'incontro con la nuova e tentata religione post-Vaticano II affrontata nel presente libro? Quanti esseri umani avrebbero identificato lucidamente lo smantellamento sistematico della Fede Cattolica tradizionale appresso il Vaticano II?
L'orazione di Papa Leone XIII a San Michele calza anche precisamente con la famosa apparizione, e predizione, di nostra Signora di La Saletta [La Salette], Francia, del 1846: "Roma perderà la Fede e diverrà la sedia dell'Anticristo… la Chiesa sarà in eclissi.". Le parole di Papa Leone XIII indicano che l'Anticristo medesimo, o quantomeno le forze dell'Anticristo, avrebbe stabilito la propria sedia a Roma, Italia:
Un'altra fotografia di Antipapa Giovanni Paolo II durante il servizio di preghiere inter-religiose ad Assisi, Italia, un qualche cosa che fu totalmente condannato dalla Chiesa Cattolica, con più dettagli nella sezione inerente ad Antipapa Giovanni Paolo II.