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Papa Pio XII, Padre Leonardo Feeney ed il dogma Cattolico
Una delle ragioni donde il mortale ed eretico Protocollo 122/49 acquisì un tale momento presso le menti di sì tanti vescovi e preti, essente stato in grado di spazzare letteralmente via la credenza nel dogma Cattolico per il quale coloro morenti acattolici sono perduti nel quasi intero mondo Cattolico, giace nel fatto per cui si pensava che esso avesse ricevuto una tacita approvazione da parte di Papa Pio XII. Invero, il documento rivendica la di lui approvazione. La sintesi è che egli non lo firmò, né lo promulgò egli in alcuna maniera di modo da influenzare l'infallibilità. Esso fu neppure pubblicato ufficialmente. Inoltre, ovviamente, nessun Papa avrebbe potuto firmare il Protocollo 122/49 in quanto assai eretico, come mostrato.
Se Papa Pio XII avesse concordato con il Protocollo 122/49 e con la persecuzione di Padre Leonardo Feeney per la sua predica del dogma Universale allora egli sarebbe stato semplicemente un peccatore mortale contro la Fede Cattolica. Se egli fosse uscito allo scoperto a favore del Protocollo 122/49 e contro Padre Leonardo Feeney allora egli sarebbe stato un eretico. Se Papa Pio XII avesse negato il dogma Universale, come fecero i preti presso il Collegio di Bostonia [Boston], SUA, ad esempio, ed ove egli avesse assentito alla soppressione della predicazione Apostolica di Padre Leonardo Feeney di esso allora Papa Pio XII sarebbe divenuto un nemico della Fede Cattolica.
Se Papa Pio XII avesse pensato che Padre Leonardo Feeney potesse avere insegnato la sua personale dottrina per avere asserito esattamente ciò che asserisce Papa Gregorio XVI in Summo iugiter studio e ciò che la Sedia di San Pietro ha dogmaticamente definito, che tutti coloro morenti acattolici sono perduti, allora egli non avrebbe capito alcunché circa la Fede Cattolica e non l'avrebbe invero posseduta.
La gente deve rimembrare che non ogni decisione di un Papa è infallibile. Nello studiare gli errori Papali nel corso della storia durante la preparazione della di esso dichiarazione concernente l'Infallibilità Papale i teologi del Vaticano I scoprirono che oltre 40 Papi avevano sostenuto delle visioni errate. Tuttavia, nessuno di tali errori venne insegnato dai Papi dalla Sedia di San Pietro. In un caso di errore Papale ben conosciuto Papa Giovanni XXII sostenne la falsa visione per la quale i giusti del Vecchio Testamento non ricevono la Visione Beatifica insino al Giudizio generale. [630]
Il caso forse più chiaro di errore Papale nella storia Ecclesiastica coinvolge il cosiddetto Sinodo del cadavere dell'anno 897 DC. Ciò avvenne allorché il corpo morto di Papa Formoso, il quale secondo tutti i conti era stato un Papa santo e devoto, venne condannato dopo la sua morte da Papa Stefano VII per una serie di presunte violazioni del diritto canonico. [631] Tale condanna di Papa Formoso da parte di Papa Stefano VII venne rovesciata da Papa Teodoro II e da Papa Giovanni IX, favorita però da Papa Sergio III. [632] Ciò dovrebbe mostrare chiarissimamente l'effettività per cui non ogni decisione, discorso, opinione o giudizio Papale è infallibile. Un Papa è infallibile allorché parlante dalla Sedia di San Pietro o reiterante ciò che la Chiesa Cattolica ha sempre insegnato nel suo Magistero Ordinario ed Universale.
Papa Onorio I venne condannato dal Concilio di Costantinopoli III per avere perlomeno espanso l'eresia Monotelita, la credenza donde il Cristo abbia solamente una volontà, in 2 lettere indirizzate al patriarca Sergio. Sicché, siccome Papa Onorio I, 625-638 DC, venne condannato per avere espanso l'eresia da parte del Concilio di Costantinopoli III e dagli altri concili ecumenici, [633] così ancora sarebbe Papa Pio XII caduto in eresia ove egli avesse sostenuto che gli acattolici possano essere salvati ed ove egli avesse supportato la persecuzione di Padre Leonardo Feeney data la sua affermazione contraria.
Che si rimembri: Papa Pio XII non fu affatto un ferreo tradizionalista. Le sue riforme, le sue omissioni ed i suoi fallimenti spianarono la strada al Vaticano II. Ecco solamente alcune cose operate da Papa Pio XII.
Tale ultima offesa fu la più seria. Con la persecuzione di Padre Leonardo Feeney le "autorità" di Bostonia [Boston], SUA, e di Roma, Italia, non solamente rinunziarono ad aiutare Padre Leonardo Feeney nella sua impresa di conversione degli acattolici bensì lo bloccarono. Si rifletta su di ciò: gli uomini i quali avrebbero dovuto coltivare la salvazione delle anime e la conversione alla vera Fede Universale resero ciò a carico di Padre Leonardo Feeney effettivamente il più difficile possibile. Essi resero il suo compito di recapitare il messaggio salvifico del Cristo, donde la salvezza giunge solamente per mezzo dell'appartenenza alla Chiesa Universale da Lui stabilita, il più difficile quanto lo potessero rendere, frattanto offrendo a milioni di acattolici la falsa impressione di trovarsi al sicuro nello stato di dannazione in cui essi esistevano. Riccardo Cushing, l'apostatico vescovo di Bostonia [Boston], SUA, avente per primo silenziato Padre Leonardo Feeney, non circa l'ineluttabilità del Santo Battesimo di acqua ed il "Battesimo" di desiderio ma circa Extra Ecclesiam Nulla Salus, avanti la sua morte si vantò di non avere convertito una persona durante la sua intera vita. [634]
Era il 24/09/1952 quando Padre Leonardo Feeney indirizzò una lunga e dettagliata lettera a Papa Pio XII. La lettera non ricevette risposta. Tuttavia, un mese dopo, in una lettera datata 25/10/1952, l'apparente cardinale Pizzardo del Santo Uffizio lo convocò a Roma, Italia. Il 30/10/1952 Padre Leonardo Feeney inviò una risposta all'apparente cardinale Pizzardo, richiedendo una dichiarazione delle accuse mosse contro di lui, siccome richiesto dal diritto canonico. Il 22/11/1952 Pizzardo replicò:
Il 02/12/1952 Padre Leonardo Feeney rispose:
Tale scambio di lettere tra Padre Leonardo Feeney e l'apparente cardinale Pizzardo è molto interessante e di valore per la presente discussione. Innanzitutto, esso mostra che il desiderio di Padre Leonardo Feeney era quello di operare nei confini della legge, mentre l'apparente cardinale Pizzardo e coloro presenti in Vaticano mostrarono una palese noncuranza della legge, persino nel modo in cui lo convocarono a Roma, Italia. Il diritto canonico stipula che un uomo convocato a Roma, Italia, debba essere informato perlomeno in generale delle accuse mosse contro di lui: Padre Leonardo Feeney citò i canoni rilevanti. L'apparente cardinale Pizzardo e le sue coorti ignorarono tali leggi in maniera consistente.
Il 09/01/1953 l'apparente cardinale Pizzardo rispose alla lettera di Padre Leonardo Feeney del 02/12/1952 come segue:
Ancora una volta le leggi canoniche richiedenti una ragione per le convocazioni vennero completamente ignorate. Nulladimeno, ciò rientrò nella norma con referenza al caso di Padre Leonardo Feeney: la giustizia, il dogma Universale ed il mandato del Cristo di predicare il Santo Vangelo e di battezzare vennero ignorati e calpestati. Non si può fare altro fuorché notare il tono irritato presente nella lettera dell'apparente cardinale. Esiste quasi nessun dubbio del fatto per cui anche l'apparente cardinale Pizzardo credeva nella menzogna donde gli acattolici possono essere salvati da acattolici, indi non affatto concernito che il caso di Padre Leonardo Feeney venisse trattato in maniera ingiusta.
Senza avere ricevuto una ragione per le sue convocazioni a Roma, Italia, come richiesto, Padre Leonardo Feeney rimase con giustificazione negli Stati Uniti di America, sapendo che il suo rifiuto di recarsi a Roma, Italia, entro il 31/01/1953 avrebbe potuto ingenerare delle punizioni canoniche massicce nei suoi confronti. Prima di allora, però, il 13/01/1953, Padre Leonardo Feeney aveva inviato una lunga e forte lettera all'apparente cardinale Pizzardo, protestando nella seguente maniera: operata violazione della segretezza del Santo Uffizio nell'avere fatto trapelare la corrispondenza alla stampa pubblica; operate ripetute minacce da parte dell'apparente cardinale Pizzardo nell'imporre punizioni senza accuse né procedimenti, come richiesto dai canoni; operata disseminazione del Protocollo 122/49 come pronunciamento della Santa Sede, conoscendo la sua non-pubblicazione in Acta apostolicae sedis, Atti delle Sede Apostolica. [638]
Padre Leonardo Feeney concluse la sua ultima comunicazione rivolta all'apparente cardinale Pizzardo con una dichiarazione di giusta indignazione:
Il 13/02/1953 il Santo Uffizio emise un decreto dichiarante Padre Leonardo Feeney scomunicato. Esso legge come segue.
In luce di cotali fatti tale presunta scomunica costituisce uno scandalo ed è nulla. Padre Leonardo Feeney fu colpevole di nulla: egli negò nessuna dottrina ed operò strettamente in accordo con la legge. Furono coloro aventi perseguitato Padre Leonardo Feeney per avere insegnato la verità donde tutti coloro morenti acattolici non possono essere salvati ad essere stati scomunicati ipso facto.
È d'uopo tenere a mente che quantunque la "scomunica" sia originata dagli eretici chierici opponentisi alla predicazione del dogma Universale da parte di Padre Leonardo Feeney la "scomunica" medesima menziona nulla di dottrinale. Essa menziona solamente una presunta grave disobbedienza all'autorità Ecclesiastica. Tale è un punto importante, poiché oggigiorno si odono molti individui, ignoranti dei fatti concernenti il caso, asserire erroneamente che Padre Leonardo Feeney venne scomunicato per avere insegnato la realtà donde gli acattolici non possono essere salvati. Tali individui non conoscono ciò di cui parlano. Vi è nessun dubbio che il dogma Cattolico per cui coloro morenti acattolici non possono essere salvati costituì la ragione per la quale eruppe la controversia di Padre Leonardo Feeney, essente culminata nella sua "scomunica", tuttavia, la "scomunica" medesima menziona nulla di dottrinale. Laonde, anche se si credesse che la sua "scomunica" sia stata valida, una cosa assurda, non si costituirebbe alcuna argomentazione contro la docenza per cui tutti coloro morenti acattolici non possono essere salvati, per il fatto che: la dottrina non è punto menzionata nella "scomunica" e tale insegnamento è un dogma Cattolico definito. Sicché, che coloro i quali dovessero discutere di tale tematica conoscano i fatti.
Ad ogni modo, la docenza donde nessuno può essere salvato al di fuori della Chiesa Cattolica venne scomunicata dalla mente del pubblico in maniera definita a causa della "scomunica" del 1953 a carico di Padre Leonardo Feeney, Compagnia di Gesù. Con ciò Gesù Cristo venne pubblicamente svenduto al mondo, offrendo al mondo intero l'impressione per cui non sia necessario appartenere all'Una Chiesa Universale da Lui stabilita ai fini della salute ed invero punendo l'insegnamento della promozione contraria.
Si era conversato con circa 15 chiese del Vaticano II o "novus ordo", domandando i loro membri la di essi accettazione del dogma Universale Extra Ecclesiam Nulla Salus. Tutti loro lo rigettarono direttamente, agganciando altrimenti il telefono. I pochi "preti" aventi offerto una risposta coerente alla domanda circa il dogma Universale lo dichiararono immediatamente eresia, con parole altrimenti ciò segnalanti: per cui Extra Ecclesiam Nulla Salus equivarrebbe all'eresia. Essi si riferirono tutti alla "scomunica" di Padre Leonardo Feeney, Compagnia di Gesù, di modo da sostanziare il loro punto. Si sarebbero potute chiamare 200 chiese del Vaticano II e si sarebbero ricevute le stesse risposte. Ciò è semplicemente perocché è un fatto quello per cui praticamente ogni "prete" del Vaticano II o "novus ordo" al giorno d'oggi, oltreché quasi ogni odierno prete falsamente tradizionale, crede che le anime possano essere salvate in qualunque "religione", inclusi gli Ebrei rigettanti il Cristo.
Non vi è dubbio dell'effettività per cui il ruolo giocato da Papa Pio XII nel caso di Padre Leonardo Feeney è stato cruciale: cruciale per l'esatto cuore della Fede Cattolica; cruciale per ciò che sarebbe tosto avvenuto durante il Vaticano II; cruciale per la salute di milioni di anime. Esso fu cruciale perciocché qualora Papa Pio XII fosse giunto in difesa di Padre Leonardo Feeney durante i primi anni 1950, riasserendo la verità donde tutti coloro morenti acattolici sono perduti, dovendosi dunque convertire, vi sarebbe mai stato un Vaticano II. Ciò è corretto. Esiste nessun dubbio per cui l'apostatico Concilio Vaticano II avrebbe mai potuto prendere luogo senza una condanna di Extra Ecclesiam Nulla Salus, mediante la condanna di Padre Leonardo Feeney, poco prima di esso. Coloro rigettanti tale fatto posseggono nessuna concezione della realtà. Oltre il 90% delle eresie del Vaticano II e post-Vaticano II tratta direttamente od indirettamente con la negazione della necessità della Chiesa Cattolica ai fini della salute e con la negazione delle malvagie pretese religioni non-Cristiane. Ove vi fosse stata una solenne e pubblica affermazione del dogma Cattolico durante gli anni 1950 da parte di Papa Pio XII, come quella esibita da Padre Leonardo Feeney, chiara talché tutti comprendessero la ragione di Padre Leonardo Feeney nell'affermare che gli acattolici non possono essere salvati da acattolici, allora gli eretici del Vaticano II sarebbero giammai stati in grado di fare passere il decreto sullo "ecumenismo", Unitatis redintegratio, il decreto sulle pretese religioni non-Cristiane, Nostra aetate, od il decreto sulla libertà religiosa, Dignitatis humanae, fra gli altri, offrenti tutti lode e stima per le false religioni od asserenti la falsità donde i membri delle altre "religioni" possono essere salvati.
Senza la chiara indicazione per cui è errato sostenere che tutti coloro morenti acattolici sono perduti, essente un dogma Cattolico, il Vaticano II, la riforma "liturgica" e tutti gli altri orrori oggi visibili non sarebbero stati possibili.
Purtroppo, Papa Pio XII fu l'uomo avente compiuto tale abominio. Papa Pio XII fu l'uomo durante il cui regno il mondo iniziò a presumere che fosse errato credere nella realtà per la quale solamente i Cattolici possono essere salvati. Egli, suo malgrado o no, servì come il Giuda Iscariota avente svenduto il Cristo Signore ai Giudaici affinché essi lo crocifiggessero. Il dogma Universale venne svenduto al mondo affinché il Diavolo potesse crocifiggere l'intera impostazione della Fede Cattolica durante il Vaticano II.
Pertanto, allorché le persone osservano: le chiese sterili; le file mancanti presso i confessionali; la quasi nulla frequentazione della Santa Messa e persino della nuova "messa"; i "preti" omosessuali presso la chiesa del "novus ordo"; meno del 25% di credenza nella Santa Eucaristia da parte dei sedicenti Cattolici; gli scandali sessuali rampanti; le nuove "messe" giullari; le nuove "messe" bambinesche; le nuove "messe" con i palloncini; il 50% dei sedicenti Cattolici votanti a favore dell'aborto; il consistente sincretismo inter-religioso presso il Vaticano; le fanciulle a petto nudo durante le nuove "messe Papali"; i sommi sacerdoti vudù predicanti nella chiesa di San Francesco di Assisi; la statua di Budda sopra un altare preteso Cattolico; la quasi universale ignoranza circa gli insegnamenti della Chiesa Cattolica; la quasi universale immoralità e perversione; la cosiddetta educazione sessuale presso le scuole pretese Cattoliche; le università pretese Cattoliche neganti l'inerranza della Sacra Scrittura; le università pretese Cattoliche promuoventi l'aborto; la più grande e la più dilagata apostasia dai tempi dell'insegnamento del Cristo di sempre ed il quasi universale paganesimo esse possono ringraziare la condanna di Padre Leonardo Feeney, essente stata una componente necessaria nel consentire a ciò di prendere luogo.
La condanna di Padre Leonardo Feeney, combinata al Protocollo 122/49, si assicurò che neanche un seminario nel mondo dopo l'anno 1953 insegnasse il dogma Universale per cui solamente i Cattolici possono essere salvati. Dunque, con l'idea per la quale coloro morenti acattolici possano essere salvati radicata ed universale fu una questione di poco tempo prima che il mondo iniziasse a capire che credere nella religione Cristiana e praticare la morale Cattolica fosse essenzialmente inutile, giacché anche i membri delle altre "religioni" avrebbero ottenuto la salvezza. Nelle menti del pubblico il prezioso dono della vera Fede Universale venne ucciso, dacché le persone venivano proclamate salvabili nelle altre "religioni". Fu solamente logico che poco tempo dopo la "scomunica" di Padre Leonardo Feeney l'insegnamento Cattolico lasciò la strada all'apostasia universale fra i Cattolici, con il Vaticano II fungente da veicolo perpetuantela.
Coloro deploranti alcune, quasi tutte o tutte le cose testé menzionate eppure ancora condannanti, detestanti od odianti Padre Leonardo Feeney sono ciechi. Essi si lamentano delle fiamme e del fumo senza realizzare che è stata la loro esatta attitudine ad appiccare l'incendio. Essi non comprendono i semplici effetti della rottura della Fede Universale e della negazione del dogma Universale più cruciale donde solamente i Cattolici possono essere salvati. Oltretutto, tale tematica non coinvolge meramente le molte conseguenze pratiche della negazione del dogma Universale donde solamente i Cattolici possono essere salvati bensì ancora le conseguenze ai danni della Fede Universale, poiché il dogma Cattolico Extra Ecclesiam Nulla Salus non è solamente un qualche cosa secondo cui i Cattolici debbono vivere bensì un qualche cosa in cui essi debbono primariamente credere. Papa San Pio X, in Lamentabili sane exitu del 03/07/1907, condannò la seguente proposizione modernista.
L'idea per la quale si possa predicare la nessuna salute al di fuori della Chiesa Cattolica frattanto credendo nei propri cuori la salute al di fuori della medesima è eretica. La verità donde solamente i Cattolici possono essere salvati è una verità rivelata dal Cielo in cui e la quale ogni Cattolico deve prima credere e poi professare.
Con la condanna di Padre Leonardo Feeney, il di essa proponente più pubblico, tale verità venne strappata dai cuori e dalle menti del quasi intero mondo Cattolico e ciò che permise al tutto di accadere fu la negligenza e la debolezza di Papa Pio XII.
Note finali
[630] L'Enciclopedia Cattolica [The Catholic encyclopaedia], Volume 8, 1909, Compagnia di Roberto Appleton [Robert Appleton company], SUA, pagina 433.
[631] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La costruzione del Cristianesimo [The building of Christendom] Volume 2, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagina 387.
[632] Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], La costruzione del Cristianesimo [The building of Christendom] Volume 2, 2000, Stamperia del Cristianesimo [Christendom press], SUA, pagine 388‐390; G. Kelly, Dizionario di Osforda dei Papi [Oxford dictionary of Popes], 1986, Stamperia dell'Università di [Oxford University press], Regno Unito, pagine 116‐117, 119.
[633] For example, Second Council of Nicaea (787), Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils], Volume 1, 1990, Stamperia dell'Università di Giorgiovilla [Georgetown University press], SUA, pagina 135; Concilio di Costantinopoli IV (869 DC‐870 DC), Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils], Volume 1, 1990, Stamperia dell'Università di Giorgiovilla [Georgetown University press], SUA, pagina 162.
[634] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagina 37.
[635] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagina 22.
[636] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagina 23.
[637] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagina 23.
[638] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagina 25.
[639] Fratello Roberto Maria, Padre Feeney e la verità sulla salvezza [Father Feeney and the truth about salvation], 1995, SUA, pagina 25.
[640] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 2026.
[641] Decreti dei concili ecumenici [Decrees of the ecumenical councils], Volume 1, 1990, Stamperia dell'Università di Giorgiovilla [Georgetown University press], SUA, pagina 578; Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 714.