Antipapa Francesco proclama che esiste la santità senza Gesù Cristo

Durante il suo primo viaggio negli Stati Uniti di America Antipapa Francesco si è indirizzato agli Ebrei celebranti lo Jom Chippur [Giorno di ammenda]. Egli ha proclamato:

"Carissimi fratelli nell'Episcopato, prima di tutto vorrei inviare un saluto alla comunità Ebraica, ai nostri fratelli Ebrei, che oggi celebrano la festa dello Jom Chippur. Il Signore li benedica con la pace e li faccia andare avanti nella via della santità, secondo questo che oggi abbiamo sentito dalla sua Parola: 'Siate santi, perché Io sono Santo, Levitico 19:2.'.".

Questa è un'eresia notevole. Antipapa Francesco avrebbe domandato al Cristo Signore di mantenere gli Ebrei nella santità. Egli ha indi insegnato che gli Ebrei posseggono santità e che le loro pratiche cosiddette religiose possono mantenerli nella santità. Tale è un rigetto totale di Gesù Cristo, del dogma Cattolico e della Fede Universale della Chiesa Cattolica. È un dogma quello per cui al di fuori di Gesù Cristo, la Chiesa Cattolica, esiste nessuna remissione dei peccati.

Papa Bonifacio VIII, Unam Sanctam, 18/11/1302, ex-cathedra: "Con la Fede urgenteCi Noi siamo obbligati a credere ed a sostenere l'Una, Santa, Cattolica ed Apostolica Chiesa e Noi crediamo fermamente e confessiamo semplicemente questa Chiesa fuori dalla quale vi è nessuna salvezza e remissione del peccato… "

Ciò significa che esiste nessuna santità o santificazione al di fuori di Gesù Cristo e della Sua Chiesa Universale, la Chiesa Cattolica. Tale è una verità di Fede Universale. Tale verità di Fede Universale è riflessa in molti pronunciamenti dogmatici trattanti il dogma Extra Ecclesiam Nulla Salus.

Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, Cantate Domino, 1441, ex-cathedra: "La santa Romana Chiesa crede, professa e predica fermamente che tutti coloro trovantisi al di fuori della Chiesa Cattolica, non solamente i pagani ma anche gli Ebrei o gli eretici e gli scismatici, non possono condividere la vita eterna ed andranno nel fuoco eterno preparato per il Diavolo ed i suoi angeli, a meno che essi siano uniti alla Chiesa prima della fine delle loro vite; che l'unità di tale corpo Ecclesiastico è di tale importanza che solamente per coloro i quali abitano in esso i Sacramenti della Chiesa contribuiscono alla salvezza ed i digiuni, l'elemosina ed altre opere di pietà e pratiche della milizia Cristiana producono ricompense eterne; che nessuno può essere salvato, non importa quanto egli abbia elemosinato, anche se egli avesse asperso sangue nel nome del Cristo, a meno che abbia perseverato nel petto e nell'unità della Chiesa Cattolica."

Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, Sessione 8, 22/11/1439, ex-cathedra: "Chiunque desiderasse essere salvato dovrebbe soprattutto detenere la Fede Cattolica; a meno che ognuno la preservi integra ed inviolata egli perirà senza dubbio nell'eternità."

Papa Gregorio XVI, Summo iugiter studio (2), 27/05/1832: "Finalmente alcune di queste fuorviate persone tentano di persuadere loro stesse ed altre che gli uomini non sono salvati nella Fede Cattolica, bensì che ancora gli eretici raggiungano la vita eterna."

Papa Gregorio XVI, Mirari vos (13), 15/08/1832: "Con l'ammonizione dell'Apostolo per cui 'esiste un Dio, una Fede, un Battesimo, Efesini 4:5,' possano coloro contravvenenti nella nozione per cui un sicuro porto di salvezza sia aperto alle persone di qualsivoglia religione temere. Essi dovrebbero considerare la testimonianza del Cristo Stesso per la quale 'coloro non con il Cristo sono contro di Lui, Luca 11:23,' e che essi disperdono infelici ove non raccolti con Lui. Pertanto, 'senza dubbio essi periranno per sempre, a meno che essi detengano la Fede Cattolica integra ed inviolata, Credo Atanasiano.'"

Papa Paolo III, Sublimus Dei, 29/05/1537: "… l'uomo, secondo la testimonianza delle Sacre Scritture, è stato creato per godere della vita e della felicità eterna, ottenibili da nessuno salvo tramite la Fede in nostro Signore Gesù Cristo… 'Che voi andiate ed insegniate a tutte le nazioni.' Egli disse tutte, senza eccezione, poiché tutti sono capaci di ricevere le dottrine della Fede… In virtù della Nostra autorità Apostolica Noi definiamo e dichiariamo mediante queste presenti lettere… che detti Indiani ed altri popoli andrebbero convertiti alla Fede di Gesù Cristo predicando la Parola di Dio e per mezzo dell'esempio di una vita buona e santa."

La dichiarazione di Antipapa Francesco ripudia tali dogmi oltre a Gesù Cristo e la Fede Cattolica. Oltretutto, Antipapa Francesco ha accompagnato la sua orribile eresia ed apostasia, secondo la quale gli Ebrei posseggono la santità al di fuori di Gesù Cristo, all'offerta di questo messaggio agli Ebrei durante la loro celebrazione dello Jom Chippur [Giorno di ammenda], ovvero, durante il loro tentativo di praticare la Vecchia Legge ed osservare l'Ebraismo. Nel ciò operare egli ha rigettato diverse altre dichiarazioni dogmatiche.

Verbigrazia, durante il Concilio di Firenze, Papa Eugenio IV definì specialmente come dogma come la gente non possa praticare la Vecchia Legge o l'Ebraismo senza commettere un peccato mortale e trovarsi in stato di dannazione, essente uno stato incompatibile con la santità e la salvazione.

Papa Eugenio IV, Concilio di Firenze, 1441, ex-cathedra: "La Santa Romana Chiesa crede, professa ed insegna fermamente che le materie pertinenti alla Legge del Vecchio Testamento, la Legge Mosaica, divise in cerimonie, riti sacri, sacrifici e sacramenti, dacché stabilite alfine di significare qualche cosa nel futuro, quantunque esse fossero adatte alla Divina adorazione dell'epoca, dopo che la venuta di nostro Signore era stata da esse significata, cessarono ed i Sacramenti del Nuovo Testamento incominciarono e che chiunque, ancora dopo la Passione, ponesse speranza in queste materie della Legge e si sottomettesse ad esse come necessarie per la salvazione, come se la Fede nel Cristo non salvasse senza di esse, avrebbe peccato mortalmente. Tuttavia, essa non nega che dopo la Passione del Cristo insino alla promulgazione del Vangelo esse potevano essere osservate sintantoché non fossero credute in alcun modo necessarie per la salvazione; nondimeno, dopo la promulgazione del Vangelo essa asserisce che esse non possono essere osservate senza la perdita dell'eterna salvazione. Tutti, dunque, coloro i quali dopo quel tempo [la promulgazione del Vangelo] osservano la circoncisione, il Sabato e gli altri requisiti della Legge la Santa Romana Chiesa dichiara alieni alla Fede Cattolica e neanche lontanamente degni di partecipare alla salvazione eterna."

La Chiesa Cattolica insegna ufficialmente che venuto Gesù Cristo e promulgato il Santo Vangelo non è possibile praticare la Vecchia Legge o l'Ebraismo senza commettere un peccato mortale. Tale è l'infallibile insegnamento della Chiesa Cattolica. Esposto altrimenti: è certo che la pratica della Vecchia Legge o dell'Ebraismo costituisce un peccato mortale ed è incompatibile con la santità quanto sia certo che l'aborto costituisce un peccato mortale ed è incompatibile con la santità. Eppure, tramite il suo eretico insegnamento, Antipapa Francesco ha incoraggiato gli Ebrei a commettere siffatto peccato mortale ed ha continuato a negare Gesù Cristo.

La dichiarazione di Antipapa Francesco è semplicemente una professione della condannata eresia per cui il Cristo non è il solo sentiero verso la santità e la salvazione; egli ha insegnato invero l'esistenza di altri sentieri. Sono provenute moltissime eresie da Antipapa Francesco, ma, in termini di significanza teologica e quanto chiaramente egli rigetti i pronunciamenti dogmatici della Chiesa Cattolica, questa affermazione è una delle sue peggiori e più significative - e ciò è affermare abbastanza.

Antipapa Francesco è un eretico manifesto: ciò non è un dubbio, è un fatto. Antipapa Francesco non è il Papa: ciò non è un dubbio, è un fatto. Egli non guida la Chiesa Cattolica: egli è un Antipapa acattolico guidante la profetizzata contro Chiesa Cattolica degli ultimi tempi.