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Riferiscesi 1 Timoteo 4:3 ai Cattolici?
Alcuni Protestanti citano 1 Timoteo 4:1-5 nel tentativo di confutare la docenza Cattolica. Essi sostengono incorrettamente che esso identifichi le credenze e le pratiche della Chiesa Cattolica come dottrine di diavoli. Nulladimeno, essi fraintendono il passaggio totalmente. Esso non si riferisce in modo alcuno alla docenza Cattolica od alle leggi disciplinari della Chiesa Cattolica.
Esiste un significato definito di tale passaggio presente in 1 Timoteo 4. Esso si riferisce alle varie sette dualiste essenti esistite nel corso della storia Cristiana. Esempi di esse sono gli Gnostici, i Manichei, i Catari e così via. Essi credevano in 2 pretesi dei: in uno malvagio ed in uno buono. Secondo loro, il preteso dio malvagio sarebbe dio della materia ed il preteso dio buono sarebbe dio dello spirito. Essi svilupparono una teologia distruttiva nei confronti di qualunque uso di cose materiali, più o meno intensa a seconda della setta e del proprio zelo. Conseguentemente, essi proibivano lo sposalizio, si astenevano dalle carni e predicavano la povertà, sostenendo che la proprietà delle cose materiali fosse malvagia. I più devoti si sarebbero persino uccisi onde porre fine alla loro esistenza materiale. Non vi è dubbio alcuno che il passaggio si riferisca ai dualisti, siccome confermato da uno studio della storia Cristiana.
La Chiesa Cattolica, di contro, non proibisce lo sposalizio. Il Santo Matrimonio è uno dei 7 Sacramenti. La Chiesa Cattolica proibisce neppure il consumo della carne, eccetto il Venerdì e durante certi giorni dell'anno come segno di devozione al Cristo Signore. Difatti, il Concilio di Firenze dichiarò la realtà donde nessun alimento dalla società ammesso è da essere condannato.
Gli eretici dualisti, invece, proibenti sì lo sposalizio ed astenentisi sì dalle carni, spuntavano continuamente. Essi divennero talmente un problema durante il Medioevo che la guerra contro i Catari, degli eretici dualisti, del 1208 venne appellata una crociata da Papa Innocenzo III, Guerino Carroll, Una storia del Cristianesimo [A history of Christendom], Volume 3, pagina 175, SUA. Sicché, il passaggio non si riferisce affatto alla docenza od alle pratiche Cattoliche. Chiaramente, la docenza della Chiesa Cattolica per la quale lo stato celibe è in sé stesso superiore allo stato maritato è l'insegnamento della Sacra Bibbia medesima, nonché verità riflessa dalla disciplina dal celibe clero. Vogliasi consultare tale articolo: Celibato.
Esso è anche l'insegnamento dei Padri Ecclesiastici. Difatti, il rigetto della docenza Biblica e patristica sul celibato da parte del Protestantesimo costituisce un'altra dimostrazione di come esso non corrisponda alla vera Cristianità. In 1 Corinzi 7 San Paolo insegna chiaramente la realtà donde lo stato celibe è superiore allo stato maritato, indi offrendo una potente confutazione della negazione Protestante di tale verità.
Come mostrato da tali fatti, l'asserzione dei Protestanti per la quale 1 Timoteo 4:1-5 si riferisce alla docenza Cattolica è completamente errata. Essa è un altro esempio di come essi male utilizzino e distorcano la Sacra Scrittura alla loro distruzione.