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L'Anticristo identificato
In 2 Tessalonicesi 2 si legge dell'uomo del peccato o dell'iniquità; le persone sono generalmente d'accordo che tale passaggio tratti dell'Anticristo. Discutendo del giorno del Signore, leggesi: "Nissuno vi seduca in alcun modo: imperocché (ciò non sarà) se prima non sia seguita la ribellione, e non sia manifestato l'uomo del peccato, il figliuolo di perdizione, Il quale si oppone, e s'innalza sopra tutto quello che dicesi Dio, o si adora, talmente che sederà egli nel tempio di Dio, spacciandosi per Dio.", 2 Tessalonicesi 2:3-4.
In tale pellicola si spiega come la profezia Paolina circa l'uomo del peccato di 2 Tessalonicesi 2 si sia sorprendentemente adempiuta nella presente epoca. Prima di ciò fare andrebbe notata l'esistenza di una variante testuale del verso 3 presso i manoscritti Greci. La più parte di essi recita uomo del peccato, ἄνθρωπος τῆς ἁμαρτίας [àntropos tes amartìas], mentre altri recitano uomo dell'iniquità, ἄνθρωπος τῆς ἀνομίας [àntropos tes anomìas]. In tale pellicola si utilizza uomo del peccato, ciò malgrado, nessuno dei presenti punti verrebbe alterato qualora si scegliesse la recita di uomo dell'iniquità. Orbene, il primo aspetto da notare in tale profezia è quello per cui San Paolo connette la rivelazione dell'uomo del peccato a ἡ ἀποστασία [e apostasia], ossia, l'apostasia. L'uomo del peccato sarebbe giunto come parte della profetizzata grande apostasia. Ancorché la parola Greca ἀποστασία [apostasia] possa riferirsi, a seconda dell'uso e del contesto, ad una ribellione politica od ad una apostasia religiosa il contesto di 2 Tessalonicesi 2, oltreché il significato stabilito del termine apostasia nella teologia Cristiana sin dagli essenziali inizi della Chiesa Cattolica, indica che la profezia coinvolge un'apostasia religiosa totale, con l'uomo del peccato figurante in maniera prominente in essa.
I lettori del materiale di questo monastero sanno che esso tratta estensivamente e dettagliatamente dell'adempimento di tale profetizzata grande apostasia nella presente epoca a seguito degli eventi Romani appresso il Vaticano II. Durante tali ultimi giorni la città di Roma, Italia, non la Chiesa Cattolica, è stata usurpata da degli Antipapi apostatici ed anticristiani, in accordo con le profezie Cattoliche, ancora Scritturali. Ciò ha ingenerato una contro Chiesa Cattolica, la setta del Vaticano II, guidata da Roma, Italia, durante tali ultimi giorni. Siffatta contro Chiesa Cattolica si finge rappresentare la Chiesa Cattolica, presentandosi come essa senza esserlo. Essa è opposta alla vera Chiesa Cattolica, esistente in un rimanente di fedeli Cattolici tradizionali. Quanto avvenuto oggidì per mezzo della setta e degli Antipapi post-Vaticano II in Roma, Italia, adempie perfettamente le profezie Apocalittiche circa la bestia, la meretrice Babilonese, il re Romano dapprima ferito e dappoi onorato nella sua immagine, i 7 re Romani, l'ascendente bestia allorché 5 re Romani sono caduti e così via. Ciò viene coperto nel materiale del presente monastero. In tale pellicola si osserva che finanche il vero adempimento di 2 Tessalonicesi 2 è connesso a tali eventi.
Ebbene dunque, pensando alla rivoluzione post-Vaticano II ed alla susseguente apostasia, qualora si dovesse scegliere solamente un aspetto, evento od insieme di eventi definito come il più notorio, qualche cosa fuoriuscente e racchiudente l'intera apostasia Romana durante tali ultimi giorni, quale evento verrebbe scelto? Quale atto od azione è l'illustrazione più notoria dell'apostasia? Quale evento od insieme di eventi cattura più possentemente il rigetto della Fede Cattolica tradizionale e la distruzione spirituale appresso il Vaticano II? Si ritiene che la più parte degli osservatori concordi con quanto segue: il singolo evento od insieme di eventi più notorio dell'intera apostasia post-Vaticano II è la Giornata mondiale di preghiera per la pace di Assisi, Italia, munita di rappresentanti delle varie sette eretiche e false religioni, pagane, della Terra. Il primo incontro di preghiera di Assisi, Italia, fu organizzato da Antipapa Giovanni Paolo II nel 1986. Esso è il singolo atto più notorio dell'intera apostasia del Vaticano II e quasi ogni studioso o lettore della materia ne è al corrente. Dacché l'incontro di preghiera di Assisi, Italia, fu così notorio, così rivoluzionario e così simbolico di tutto ciò che accadde avrebbe senso che un evento di tale unico significato per l'apostasia venisse predetto nella profezia Scritturale circa ἡ ἀποστασία [e apostasia], l'apostasia - come osservasi, e così fu.
Orbene, la Sacra Scrittura insegna che i cosiddetti dei delle religioni non Cristiane, pagane, non sono Dio, bensì diavoli. La gente non adorante il Dio della Cristianità non adora Dio, bensì diavoli. Tale è la ragione per cui la Chiesa Cattolica ha sempre proibito qualunque genere di orazione od adorazione assieme ai membri delle altre cosiddette religioni. Nella sua enciclica Mortalium animos del 1928 Papa Pio XI dichiara che la Chiesa Cattolica ha sempre proibito ai Cattolici di partecipare alle assemblee acattoliche. Egli denunciò ancora le convenzioni e le riunioni promuoventi gli infedeli od i membri delle varie cosiddette religioni; egli identificò i movimenti a loro favore come un rigetto della Fede Cattolica, la Vera Fede. Esistevano sforzi a tale fine fra alcuni acattolici nel 1928, rappresentando il falso ecumenismo, ragione per la quale Papa Pio XI li condannò, nulladimeno, essi delineavano primariamente degli incontri di discussione o di preghiera condivisa fra eretici appellantisi Cristiani. Insino all'arrivo di Antipapa Giovanni Paolo II nulla di simile all'evento di preghiera di Assisi, Italia, in termini di effettiva orazione assieme ai rappresentanti di tutte le maggiori cosiddette religioni del mondo, inclusi tutti i generi di pagani, aveva affatto preso luogo. Giammai nella storia, dall'epoca in cui Iddio creò l'uomo, si erano i seguaci di quasi tutti i maggiori falsi dei sotto il sole radunati in un luogo alfine di adorare. L'evento di Assisi, Italia, fu mondialmente storico. Fu Antipapa Giovanni Paolo II, un uomo fingentesi Papa, un Cattolico, a realizzare ciò nel 1986. Oltretutto, riflettendoci attentamente, solamente qualcheduno dell'era moderna, in possesso dei mezzi moderni di comunicazione e di spostamento, detenente la fama internazionale, il carisma e l'ascendenza di Antipapa Giovanni Paolo II, avrebbe potuto organizzare una tale giornata di adorazione, alla quale tutte le guide di tutte le maggiori cosiddette religioni mondiali avrebbero partecipato, in un solo luogo, onde pregare i loro vari falsi dei. Antipapa Giovanni Paolo II invitò gli adoratori di ogni genere di falso dio a giungere ad Assisi, Italia, per pregare. Vi furono in tutto oltre 150 guide cosiddette religiose differenti a trascorrere la giornata assieme, digiunando e pregando i loro cosiddetti dei. Esse inclusero eretici di varie tinte, Ebrei e Maomettani, rigettanti la Santissima Trinità e la Deità del Cristo, Buddisti, seguaci del Vuduismo, Induisti, Zoroastriani, Giainisti, Sichi, pagani Indiani Americani, seguaci della cosiddetta religione di Bacaì ed altre. All'evento di Antipapa Giovanni Paolo II, fra molti altri, parteciparono adoratori di Budda, serpenti, spiriti di vario genere e persino il Grande pollice.
Ebbene dunque, nell'organizzare tale evento mondialmente storico di idolatria e di falsa adorazione Antipapa Giovanni Paolo II non promosse né facilitò solamente l'idolatria, cosa che certamente fece, bensì commise dell'idolatria egli stesso. Ciò è perciocché l'esatto atto di organizzazione di un tale evento è una pubblica professione di fede nei falsi dei. Si tratta di una professione di fede in tutti i falsi dei adorati ad Assisi, Italia. Che lo si apprezzi così: se qualcheduno organizzasse una giornata di orazione ed adorazione per una particolare causa la persona non ordinerebbe l'inclusione di dei pagani nell'adorazione a meno che essa professasse che tali cosiddetti dei siano reali e capaci di rispondere alla preghiera ed all'adorazione. Pertanto, il fatto stesso per il quale Antipapa Giovanni Paolo II organizzò un evento come quello di Assisi, Italia, specificatamente ordinante l'adorazione di altri cosiddetti dei, oltre alle molte addizionali cose da lui pronunciate ed operate, costituisce una professione pubblica di credenza nel potere dei falsi dei. Egli fu dunque un idolatra pubblico.
L'incontro di Assisi, Italia, fu l'evento più notorio nella storia dell'apostasia del Vaticano II e ivi ogni genere di cosiddetto dio od oggetto di adorazione fu adorato. Orbene, in 2 Tessalonicesi 2:4 si osserva San Paolo descrivere l'uomo del peccato come colui il quale si oppone e si innalza sopra ogni oggetto di adorazione e sopra tutto ciò che chiamasi Dio. Non richiama tale espressione di 2 Tessalonicesi 2:4 - tutto ciò che chiamasi Dio od ogni oggetto di adorazione - esattamente ciò che venne rappresentato all'incontro di Assisi, Italia? Sì: ciò richiama. La descrizione di 2 Tessalonicesi 2:4 - tutto ciò che chiamasi Dio od ogni oggetto di adorazione - si abbina perfettamente con ciò che venne rappresentato all'incontro di Assisi, Italia. Ciò è perciocché San Paolo descrisse effettivamente l'evento di Assisi, Italia, come osservasi. Difatti, l'espressione Greca di tutto ciò che chiamasi Dio od ogni oggetto di adorazione di 2 Tessalonicesi 2:4 è πάντα λεγόμενον θεὸν ἢ σέβασμα [panta legòmenon teòn e sèbasma]. Essa è molto simile all'espressione utilizzata da San Paolo in 1 Corinzi 8:5, donde egli si riferisce agli idoli ed ai falsi dei con le parole λεγόμενοι θεοὶ [legòmenoi teòi], ovvero cosiddetti dei. Nel descrivere ἡ ἀποστασία [e apostasia], ossia, l'apostasia, San Paolo comunica che l'uomo del peccato sarebbe stato colui opponentesi ed innalzantesi sopra ogni genere di cosa chiamata Dio, sopra ogni cosiddetto dio od oggetto di adorazione.
Ebbene dunque, la parola Greca tradotta come opponente è il participio ἀντικείμενος [antichéimenos]; essa proviene dal verbo ἀντίκειμαι [antìcheimai]. ἀντίκειμαι [antìcheimai], già combinazione di ἀντι [anti], significante contro, e di κεῖμαι [chéimai], significante sdraiare, distendere, giacere, viene frequentemente utilizzato per degli oggetti in qualche modo opponentisi l'un l'altro: è per ciò che numerose traduzioni rendono la parola in tale verso come opponente. Il verbo ἀντίκειμαι [antìcheimai] viene utilizzato onde descrivere varie forme di opposizione tra persone o cose in una maniera o l'altra, tuttavia, ἀντίκειμαι [antìcheimai] può semplicemente significare opposizione posizionale; ἀντίκειμαι [antìcheimai] può semplicemente riferirsi allo sdraiarsi, al distendersi, all'essere posizionati dirimpetto od opposti a qualche cosa posizionalmente. In altre parole, esso può significare l'essere faccia a faccia con qualcuno o l'essere situato dirimpetto ad esso. Sicché, ἀντικείμενος [antichéimenos] di 2 Tessalonicesi 2:4, talora tradotto come colui il quale si oppone, può semplicemente significare colui il quale si distende dirimpetto, colui il quale si sdraia dirimpetto, colui il quale siede, giace od è situato dirimpetto a qualche cosa e così via; esso può significare colui il quale è faccia a faccia con qualcun altro. Pertanto, 2 Tessalonicesi 2:3-4 può essere tradotto come segue: "… imperocché (ciò non sarà) se prima non sia seguita l'apostasia, e non sia manifestato l'uomo del peccato, il figliuolo di perdizione, Il quale si distende dirimpetto a, e s'innalza sopra tutto quello che dicesi Dio, o si adora, … ", 2 Tessalonicesi 2:3-4.
Orbene, si consideri quanto seguita. Durante l'evento di Assisi, Italia, del 1986 Antipapa Giovanni Paolo II ed i rappresentanti di ogni cosiddetto dio od oggetto di adorazione vennero disposti assieme su di una piattaforma. Antipapa Giovanni Paolo II, in qualità di capo ed ospitante, venne ubicato in maniera prominente al centro. Allorché i vari pagani e falsi adoratori ottennero la loro possibilità di adorazione essi dovettero discendere dalla piattaforma verso un podio; essi dovettero scendere vari scalini, discendendo da una postazione più alta verso una postazione più bassa, onde raggiungere il podio dal quale mirare i loro cosiddetti dei ed offrire preghiere ed adorazione. Ciò significa che Antipapa Giovanni Paolo II era ubicato al disopra della postazione dalla quale tutti gli infedeli potevano adorare; Antipapa Giovanni Paolo II si era innalzato al disopra della postazione dalla quale essi offrivano orazioni ai vari cosiddetti dei ed oggetti di adorazione. Inoltre, nell'adorare i cosiddetti dei presso il podio, i pagani e gli infedeli offrivano preghiere inverso gli oggetti della loro adorazione, siccome atteso; essi miravano i loro cosiddetti dei; costoro recitavano orazioni in direzione del luogo in cui credevano che essi fossero. I pagani e gli infedeli erano dunque all'opposto posizionale, dirimpetto a o faccia a faccia con ciò che essi adoravano. Gli oggetti della loro adorazione erano quindi dirimpetto o posizionalmente opposti a loro. In aggiunta, mentre essi ciò operavano, dove si trovava Antipapa Giovanni Paolo II? Egli non si trovava solamente sulla piattaforma innalzata ed elevata sopra di loro bensì, come osservato, egli si distendeva direttamente dietro gli stessi, lungo una retta retrostante alla loro postazione. Ciò significa che così come gli infedeli erano posizionalmente opposti o dirimpetto agli oggetti della loro adorazione Antipapa Giovanni Paolo II, distendentesi direttamente dietro e sopra a loro, si trovava così ancora posizionalmente opposto o dirimpetto agli oggetti della loro adorazione.
2 Tessalonicesi 2:3-4, predicendo l'avvento dell'apostasia, indica che l'uomo del peccato è colui il quale si distende dirimpetto a e colui il quale si innalza sopra tutto ciò che chiamasi Dio od oggetto di adorazione. Il passaggio è una perfetta descrizione dell'incontro di Assisi, Italia, e della posizione di Antipapa Giovanni Paolo II durante il medesimo. Antipapa Giovanni Paolo II si distendeva dirimpetto a e si innalzava sopra tutti i cosiddetti dei ed oggetti di adorazione, esattamente come dettato in 2 Tessalonicesi 2:3-4 - essente ciò avvenuto durante un evento mondialmente storico, nonché l'evento più notorio de ἡ ἀποστασία [e apostasia], l'apostasia, l'esatto avvenimento descritto da San Paolo in 2 Tessalonicesi 2:3-4. La descrizione di San Paolo dell'uomo del peccato in 2 Tessalonicesi 2 si abbina perfettamente con l'evento di Assisi, Italia, e con la posizione di Antipapa Giovanni Paolo II durante il medesimo perciocché, come ormai probabilmente chiaro, San Paolo descrisse Antipapa Giovanni Paolo II come l'uomo del peccato, descrivendo l'incontro di preghiera di Assisi, Italia, come l'evento segnatura della profetizzata apostasia. Il medesimo uomo, inoltre, Antipapa Giovanni Paolo II, calzante sì perfettamente tale descrizione di 2 Tessalonicesi 2 circa l'uomo del peccato, è capitato essere anche un ferito re Romano, esattamente come dettato dall'Apocalisse circa l'Anticristo o la testa della bestia; egli è capitato essere ancora colui il quale, dopo essere stato ferito ed essere guarito in una serie di eventi avente scosso il mondo ed aventegli concesso maggiore carisma ed influenza alfine di svignarsela con opere come quella di Assisi, Italia, ha avuto la sua immagine onorata tramite una cerimonia di falsa canonizzazione, esattamente come dettato dall'Apocalisse circa l'Anticristo avente la sua immagine onorata. Tale cerimonia divenne lo strumento tramite il quale le moltitudini vennero implicate nell'idolatria professando che un notorio idolatra fosse santo, come spiegato dal materiale del presente monastero. Lo stesso uomo, Antipapa Giovanni Paolo II, è capitato essere il sesto re Romano dello Stato della Città del Vaticano. Egli dunque ascese allorquando 5 re Romani erano caduti, esattamente come dettato dall'Apocalisse circa l'ascesa della bestia nella sua piena forma durante il regno del sesto re Romano, allorché 5 di essi sono caduti. Egli è il medesimo uomo avente celato e seppellito il terzo segreto di Fatima, Portogallo, finendo eppure in qualche modo per essere riconosciuto come l'eroe di cotale segreto stesso. Egli è il medesimo uomo avente proclamato che egli e tutti quanti sono Gesù Cristo, Dio, come mostrato nella pellicola del presente monastero chiamata Il cosiddetto San Giovanni Paolo II denunciato.
Antipapa Giovanni Paolo II fu l'uomo del peccato. È per ciò che la sua attività combacia così precisamente con le profezie di 2 Tessalonicesi 2 e dell'Apocalisse. Difatti, come menzionato, il verbo κεῖμαι [chéimai] può significare distendere e ἀντίκειμαι [antìcheimai], essente l'azione dell'uomo del peccato, significa distendersi opposti o dirimpetto a qualche cosa. Ebbene, il significato del verbo distendere è quello di chinarsi all'indietro o di sedere all'indentro in una posizione rilassata. Sicché, l'uomo del peccato si sarebbe chinato o si sarebbe seduto all'indietro in una posizione rilassata, trovandosi al disopra e dirimpetto ad ogni cosiddetto dio od oggetto di adorazione. Durante l'incontro di Assisi, Italia, il distendersi fu esattamente quanto operato da Antipapa Giovanni Paolo II. Egli sedeva o si chinava all'indietro in una posizione rilassata, trovandosi al disopra o dirimpetto ai cosiddetti dei od oggetti di adorazione. La descrizione di San Paolo di Antipapa Giovanni Paolo II distendentesi o chinantesi all'indietro in una maniera rilassata durante tale evento segnatura de ἡ ἀποστασία [e apostasia] fu perfetta. È ancora perfettamente logico che il participio ἀντικείμενος [antichéimenos] di 2 Tessalonicesi 2:4, traducibile come opponente o distendente dirimpetto a, si adempia tramite l'uomo del peccato esibente un'opposizione posizionale durante un evento piuttosto che tramite un'opposizione di ostilità nei confronti di tutti i cosiddetti dei, poiché i falsi dei dei non-Cristiani sono, come osservato, diavoli: essi già si trovano sotto il controllo di Satana; essi costituiscono una parte del regno del medesimo ed il regno di Satana non è diviso contro sé medesimo. Come scandito da Gesù Cristo in Luca 11:17-18, ogni regno diviso contro sé stesso cade in rovina ed ogni focolare diviso precipita: se pure Satana è dunque diviso contro sé stesso come potrà reggere il regno suo? È quindi perfettamente logico che l'uomo del peccato ospitasse un evento caratterizzante ἡ ἀποστασία [e apostasia], durante il quale egli sarebbe stato posizionalmente dirimpetto a ed al disopra di ogni cosiddetto dio ed oggetto di adorazione, piuttosto che tentare di abbattere od opporsi all'adorazione di falsi dei in una maniera ostile, poiché tali cosiddetti dei sono difatti diavoli. Piuttosto, Satana desidera porre l'adorazione di tutti i falsi dei da lui inventati alla pari spirituale del vero Dio e ciò fu quello che l'uomo del peccato tentò di operare tramite l'incontro di Assisi, Italia, tramite il suo complessivo indifferentismo e tramite la sua complessiva apostasia.
Nella versione completa di tale pellicola si coprono numerosi altri aspetti trattanti tale questione. Essa mostra la maniera in cui Antipapa Giovanni Paolo II calza precisamente la profezia circa l'uomo del peccato assiso nel tempio di Dio, gabellantesi egli stesso Dio. Difatti, Antipapa Giovanni Paolo II, assiso nel tempio Dio, si gabellò e si proclamò Dio in una maniera eguagliata da nessuno nella storia Cristiana. Ciò è dimostrato nel dettaglio nella pellicola del presente monastero intitolata Il cosiddetto San Giovanni Paolo II denunciato. La versione più lunga della presente pellicola dimostra pure che l'appropriata identificazione del tempio di Dio di 2 Tessalonicesi 2:4, sicché ciò che la Sacra Scrittura dichiara il tempio di Dio del Nuovo Testamento essere, prova ulteriormente la verità per la quale la Fede Cattolica tradizionale è l'una vera Fede di Gesù Cristo e donde la Chiesa Cattolica è l'una vera Chiesa Universale dello Stesso, al di fuori della quale esiste nessuna salvazione. Nondimeno, durante la profetizzata apostasia, il tempio di Dio, il tempio appartenente alla vera Chiesa Universale del Cristo e normalmente rappresentante l'ubicazione del di essa capo, sarebbe stato conquistato dall'uomo del peccato, dalla venerazione della sua immagine e dalla contro Chiesa Cattolica della fine dei tempi, la meretrice Babilonese, come parte della seduzione finale. La versione completa di tale pellicola fronteggia ancora una comune obiezione avanzata dalla gente circa la materia dell'uomo del peccato e dell'Anticristo, confutandola. Ciononostante, quanto coperto dovrebbe chiarire che Antipapa Giovanni Paolo II fu l'uomo del peccato.
Prescindendo da tutto il resto, egli fu colui il quale si distese dirimpetto e si elevò al disopra di ogni oggetto di adorazione e di tutto ciò che è chiamato Dio durante l'evento segnatura della profetizzata apostasia, esattamente come dettato da 2 Tessalonicesi 2:3-4. Riconoscere ciò offre alle persone una comprensione della gravità del male, oltreché della vera natura della crisi, con cui si ha a che fare. Fra le molte altre ragioni, Antipapa Giovanni Paolo II fu unicamente significativo perciocché i suoi rivoluzionari atti di eresia, di falso ecumenismo e di indifferentismo religioso delineano l'elemento ad avere spianato la strada ai susseguenti atti di simile natura ormai presso la setta del Vaticano II regolari. Quanto operato da Antipapa Giovanni Paolo II nell'area dei peccati mortali contro il Primo Comandamento, dell'accettazione delle false religioni e dei falsi dei, viene oggigiorno ripetuto ed accettato comunemente in tutto il mondo da persone dicentisi Cattoliche solamente perocché Antipapa Giovanni Paolo II intraprese i baldi e rivoluzionari passi di commissione di apostasia pubblica in una maniera senza precedenti, di operazione di ciò che nessuno aveva prima di lui operato e di ciò che era sempre stato considerato impensabile e degno di anatema. Una volta intrapresi tali rivoluzionari passi di apostasia le persone presso tutta la contro Chiesa Cattolica iniziarono ad operare gli stessi generi di cose. I suoi atti ed i suoi falsi insegnamenti sono ciò che oggi caratterizza l'indifferentismo e l'infedeltà della grande meretrice, conducente tramite il suo indifferentismo ed il suo falso ecumenismo le persone nel peccato mortale e nell'eresia regolarmente. Mediante la sua apostasia Antipapa Giovanni Paolo II tentò di distruggere i Comandamenti, gli insegnamenti ed il programma terreno dell'Onnipotente. Egli è stato seguito nell'eresia, nell'apostasia e nell'idolatria dalle moltitudini ed altrettante moltitudini quest'ultima correntemente accettano tramite la venerazione della sua immagine, essente un aspetto cruciale delle profezie riguardanti l'Anticristo. Egli fu l'uomo del peccato, il figlio della distruzione.