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L'abortista Bonino lodata da Antipapa Francesco è intervenuta presso una "parrocchia": cacciati i manifestanti pro-vita
lifesitenews.com
28/07/2017: "Nonostante l'opposizione vocale, Mercoledì scorso una nota abortista Italiana ha ottenuto il permesso di parlare presso una parrocchia, mentre i critici pro-vita venivano silenziati, chiusi fuori o cacciati. Malgrado il suo sostegno dell'aborto, nel 2016 Papa Francesco aveva lodato Emma Bonino come una grande dimenticata in vista del suo operato con riguardo ai rifugiati. Dal 1968 al presente, tra il suo attivismo ed il suo essere abortista medesimo, la Bonino è stata direttamente od indirettamente responsabile per le morti di circa 6 milioni di bimbi Italiani.
Mercoledì scorso ella ha tenuto una presentazione sull'immigrazione presso la chiesa di San Defendente, ubicata a San Rocco di Cossato, facente a sua volta parte della diocesi di Biella, Italia Settentrionale. Il prete parrocchiale, Padre Mario Marchiori, ha concesso il semaforo verde alla presentazione, sostenuta dalla divisione locale della Caritas Italiana, nonché organizzazione internazionale ed umanitaria della Chiesa Cattolica. Il vescovo diocesano, Gabriele Manna, ha mantenuto il silenzio con rispetto all'evento: Edoardo Pentin del Registro nazionale Cattolico [National Catholic register] riporta di non essere stato in grado di ottenere commenti da parte dell'ufficio del vescovo. Sebbene i fedeli avessero comunicato al vescovo i loro dubbi, non essendo apparentemente d'accordo egli stesso con la decisione di permettere alla Bonino di intervenire, egli non ha voluto schierarsi, né ha egli agito di modo da scoraggiare la Caritas ad organizzare l'evento.
La Bonino abortì illegalmente in gioventù ed avrebbe lavorato assieme ad un'organizzazione dall'alto volume di aborti; ella medesima prese parte a prestazioni di aborti illegali per mezzo di crudi utensili domestici, siccome documentato dalle fotografie: dopo avere evitato l'arresto all'estero ella venne incarcerata per 10 giorni prima di essere scagionata. La Bonino entrò quindi in politica come attivista di sinistra, fino ad essere nominata nel 2013 Ministro Italiano degli Esteri. La Bonino ha lavorato ai fini della liberalizzazione delle leggi Italiane sul divorzio, della legalizzazione delle droghe da ricreazione, della messa al bando del programma di energia nucleare nazionale, promuovendo pure il nudismo, le unioni omosessuali, il travestimento omosessuale, l'abolizione delle forze armate, lo scioglimento dell'OTNA [NATO], la liberalizzazione delle leggi pornografiche e l'obbligo dell'educazione sessuale.".