Bufala satanica "COVID-19": la frode algoritmica dei dati

L'immissione della dicitura "x nuovi casi" sul motore di ricerca Google, laddove x sia un qualunque numero intero positivo sino a 1.000, ha da produrre risultati concernenti pretesi tamponati, esaminati, contagiati, ricoverati, ammalati, morti, guariti e così ancora del satanico "COVID-19" con verosimiglianza altissima. La categoricità della ricerca diviene meno fruttuosa al disopra della suddetta cifra, in pieno accordo con la narrazione delle vittime, ancorché, passando ad idiomi più franchi quali quello Inglese, fuoriescano dei risultati.

Ciò sta a dimostrare l'architettura di una frode algoritmica dei dati, fondamentali nella perpetrazione del terrore psicologico a carico delle plebi apostatiche ingegnate a tavolino di questi ultimi mesi; un'architettura chiaramente a monte e preparata tempo avanti assai, secondo costume e messaggi subliminali vari altrove documentati, la divulgazione della spregevole impostura.

Il "COVID-19" è una bufala satanica, preludio di una Fine sempre meno attesa, siccome sì vaticinato.