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L'eresia dell'essere salvati in punto di morte
Si desidera discutere dell'eretica idea e posizione donde le persone morenti al di fuori della Chiesa Cattolica, senza la Fede Universale di Gesù Cristo, siano salvate da una misteriosa rivelazione speciale apparentemente ricevuta in punto di morte, durante l'evento della morte o mentre l'anima lascia il corpo. Tale idea eretica qui emerse nel corso di un dibattito, dipoi pubblicato su Youtube. Esso fu un dibattito rivelante, contro un difensore della salute al di fuori della Chiesa Cattolica, contro un individuo credente che le anime siano salvate nelle cosiddette religioni non Cristiane, contro un individuo concordante con i preti esplicitamente insegnanti che i pagani, gli Ebrei e così via siano salvati, contro un qualcheduno, in maniera molto interessante, come da esso mostrato, essentesi contraddetto costantemente, contro un eretico. Ad ogni modo, una delle sue dichiarazioni promosse l'idea per la quale le persone morenti al di fuori della Chiesa Cattolica nel foro esterno non vadano considerate perdute, potendo esse apparentemente ricevere cotale misteriosa rivelazione speciale da foro interno durante l'evento della morte o nel morire, il Cristo ivi donanteli un'ulteriore possibilità di ricezione della Fede Cattolica di modo da scegliere tra il sì ed il no. Tale idea è ovviamente eretica per il fatto che la Chiesa Cattolica ha dichiarato dogmaticamente l'uopo di entrare nella medesima e di detenere la Fede Cattolica durante la propria vita, non potendola ricevere semplicemente in punto di morte. Ciò malgrado, sonoci delle ulteriori considerazioni circa tale punto, oltreché delle maniere molto interessanti onde esporre e condannare tale sì demoniaca eresia. Essa è sì demoniaca perciocché non contraddice solamente la docenza Cattolica bensì, laddove vera, implica che chiunque, inclusi i Cattolici morenti nel peccato mortale, riceva una seconda possibilità dopo la morte o finanche durante il Giudizio universale. Orbene, il primo punto da considerare nel confutare e condannare tale eresia è il dogma Universale dichiarato da Papa Eugenio IV per il quale tutti coloro i quali sono situati al di fuori della Chiesa Cattolica, salvo entrarvi ante finem vitae, ossia, avanti la fine della vita, finiscono all'Inferno. Tale è la docenza dogmatica della Chiesa Cattolica: occorre entrare nella medesima avanti la fine della vita; non è possibile ricevere la Fede Cattolica, entrandovi, semplicemente in punto di morte. Molto interessante, difatti, è il fatto per cui nel corso di cotale dibattito l'eretico individuo manifestò la sua reale posizione al diciottesimo minuto, asserendo: chiunque fosse di buona volontà e morisse in quello stato, riferendosi agli ignoranti del Cristo e della di Lui Fede Universale, riceverebbe da Dio in quell'istante la grazia di conoscere il Cristo. Pertanto, ciò che egli ed i suoi simili credono realmente è che le persone morenti al di fuori della Chiesa Cattolica ottengano una seconda possibilità durante i loro giudizi particolari, tentando di velare l'eresia mediante della terminologia come in punto di morte od al momento della morte. Comunque sia, il dogma Cattolico per il quale fa di mestieri entrare nella Chiesa Cattolica ante finem vitae contraddice l'eresia del punto di morte. Il prossimo punto da considerare a tale riguardo è il fatto per il quale ai Cattolici, secondo la docenza Cattolica, verbigrazia, la medesima dichiarazione dogmatica promulgata da Papa Eugenio IV nel corso del Concilio di Firenze, non è permesso concludere che i defunti nel foro esterno acattolici siano salvati. Nella solenne definizione dogmatica di Papa Eugenio IV leggesi che con rispetto a coloro i quali esistono al di fuori della Chiesa Cattolica la Santa Romana Chiesa crede, professa e proclama fermamente: si voglia notare che a tale riguardo la Chiesa Cattolica professa e proclama o predica; tale professione o proclamazione si riferisce a coloro i quali sono situati al di fuori della Chiesa Cattolica nel foro esterno. Pertanto, asserire che qualcuno morente al di fuori della Chiesa Cattolica nel foro esterno, come operato dal suddetto individuo, ad esempio, un pagano od un Ebreo, sia salvato mediante tale misteriosa rivelazione speciale equivale a contraddire direttamente quanto predicato ed insegnato infallibilmente dalla Chiesa Cattolica: non è permesso predicare, insegnare o proclamare che le persone morenti al di fuori della Chiesa Cattolica nel foro esterno siano salvate. Sicché, chiunque fosse salvato sarebbe un defunto della Chiesa Cattolica nel foro esterno: se si asserisse che un defunto Ebreo o pagano, indi privo della Fede Universale di Gesù Cristo, sia stato salvato per mezzo di tale misteriosa rivelazione speciale si dovrebbe affermare che egli sia un defunto della Chiesa Cattolica nel foro esterno, costituendo dell'eresia. Oltretutto, in tale contesto, andrebbe enfatizzato che i dogmi Cattolici non sono delle mere norme percettive alfine di agire, ovvero, il dogma Cattolico non è meramente un qualche cosa da insegnare, da predicare e da seguire, forse però falso al cospetto di Dio, bensì dei canoni infallibilmente veri al cospetto di Dio: essi costituiscono quanto credesi internamente e quanto conoscesi essere vero. Ergo, nell'enfatizzare quanto dettato dal dogma Cattolico, la professione e la docenza Ecclesiastica, si mostra che la predicazione o l'insegnamento donde i defunti nel foro esterno acattolici siano salvati è direttamente contrario a quanto infallibilmente predicato ed insegnato dalla Chiesa Cattolica. Ciò è ancora significativo per il fatto che nel trattare di un defunto la cui ultima ora, i cui ultimi giorni o le cui decisioni sul letto di morte sono al conoscente sconosciute, non essendovi stato, fatta salva dell'evidenza di entrata nella Chiesa Cattolica, di ricezione della Fede Cattolica, nel foro esterno a favore del primo, non è permesso predicare od insegnare che egli sia stato salvato. Ciò elimina l'idea per la quale un Maomettano deceduto in ospedale ad insaputa del conoscente sia stato salvato: salvo il decesso nella Chiesa Cattolica, in luce della sua docenza, la medesima non può non considerare qualcheduno perduto; la Chiesa Cattolica predica che tutti coloro i quali muoiono al di fuori di essa nel foro esterno sono perduti, motivo per il quale tale misteriosa rivelazione speciale è dell'eresia, un qualche cosa di direttamente contrario alla predicazione ed alla docenza Cattolica. È pure interessante che tale eresia del punto di morte, del dopo la morte o della rivelazione speciale da foro interno a favore dei defunti nel foro esterno acattolici non viene solamente applicata alle persone morenti in un letto ospedaliero bensì ancora a tutti coloro morenti all'improvviso. Ad esempio, degli Induisti morenti improvvisamente negli incidenti automobilistici, dei Maomettani morenti improvvisamente nei terremoti o degli Ebrei morenti improvvisamente di infarto cardiaco nelle sinagoghe non verrebbero considerati perduti da cotali sostenitori, sebbene nel foro esterno essi muoiano da acattolici, caratterizzando della completa eresia. L'idea per la quale una persona non battezzata sia salvata tramite qualche misteriosa rivelazione speciale in punto di morte o dopo la morte è ovviamente contraria alla docenza dogmatica sulla necessità del Sacramento del Santo Battesimo ai fini della salvezza; nondimeno, in sede trattanosi altre maniere onde confutare l'eresia in questione, coprendo neppure la necessità del Santo Battesimo di acqua ai fini della salute. Il punto successivo da coprire, forse il più interessante a riguardo, coinvolge il fatto donde il Credo Atanasiano, promulgato dal Concilio di Firenze, detta dogmaticamente che chiunque desideri essere salvato deve innanzitutto detenere la Fede Cattolica, aggiungendo, a meno che la si sia serbata intera ed inviolata si perirà senza dubbio nell'eternità. Il Credo Atanasiano è un credo dogmatico: esso fu promulgato infallibilmente dal Concilio di Firenze. Orbene, si notino le parole a meno che la si sia serbata intera ed inviolata si perirà senza dubbio nell'eternità; molte traduzioni di tale passaggio dettano a meno che la si preservi intera ed inviolata, tuttavia, una traduzione migliore ed accurata del testo Latino detta la si sia serbata. Il Concilio di Firenze utilizzò la parola servaverit, sarà serbata, nonché terza persona del futuro anteriore indicativo del verbo servare, significante serbare o preservare. Ebbene, ciò è estremamente importante: il Concilio di Firenze utilizzò il verbo servare, serbare o preservare; ciò significa che ai fini della salute non è sufficiente ricevere la Fede Cattolica per mezzo di una rivelazione del Cristo in punto di morte o dopo la morte, ricevendola passivamente o persino scegliendo tra l'accettarLo od il rifiutarLo all'ultimo momento, occorre piuttosto preservare, serbare, la Fede Cattolica durante la propria vita, avanti la morte, occorre mantenerla, ossia, preservarla per un periodo di tempo, quantunque corto, reale ed identificabile dopo la sua ricezione. Ciò, difatti, è ancora più interessante, poiché l'utilizzo del futuro anteriore indicativo da parte del Credo Atanasiano Latino, sarà serbata, enfatizza e dimostra non tanto l'uopo di preservare la Fede Cattolica sino alla morte bensì il bisogno di averla già preservata una volta raggiunta la morte: ciò non avverrebbe se una conversione accadesse al momento esatto della morte, tantopiù dopo la morte. La dichiarazione dogmatica, per la quale ciascuno deve avere serbato la Fede Cattolica onde essere salvato, schiaccia l'eresia del punto di morte o del dopo la morte. Un altro punto degno di considerazione concerne il fatto per cui nel Nuovo Testamento la persona ricevente una rivelazione speciale o straordinaria ai fini della sua conversione alla Fede Cattolica, o dal Cristo Medesimo o da un angelo, viene sempre condotta dalla Chiesa Universale di modo da essere battezzata. Ad esempio, in Atti 8 un angelo dirige San Filippo specificatamente dall'eunuco di Candace onde battezzarlo, come dipoi avvenuto secondo gli Atti degli Apostoli. In Atti 9, una volta ricevuta la rivelazione speciale da parte di Gesù Cristo, San Paolo viene condotto dalla Chiesa Universale alfine di essere battezzato, con successo. In Atti 10, ottenuta la rivelazione speciale da parte di un angelo, Cornelio viene recato da San Pietro di modo da ricevere, come poi fu, il Santo Battesimo. Ciò è quanto insegnato dalla Sacra Scrittura circa le rivelazioni speciali o straordinarie di Gesù Cristo e della Sua Fede Universale: il ricevente viene sempre condotto dalla Chiesa Cattolica alfine di essere battezzato in acqua. Tali sono dunque solamente alcuni punti, alcune considerazioni, addizionali di modo da isolare, confutare, esporre e condannare la demoniaca eresia del punto di morte o del dopo la morte, ovviamente elaborata da Satana in un tentativo di svuotare l'infallibile docenza dogmatica della Chiesa Cattolica del suo significato, tale per cui onde essere salvati fa di mestieri morire essendo entrati nella medesima, in possesso della Fede Cattolica, durante la propria vita.