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La Fraternità sacerdotale di San Pio V
In delle proprie riviste passate si è sottolineato l'infausto fatto per il quale i preti della Fraternità sacerdotale di San Pio V (FSSPV) si attengono all'eresia donde gli acattolici possono essere salvati in assenza della Fede Cattolica. Ad esempio, nella sua pubblicazione essa appoggiava la palesemente eretica risposta alla seguente domanda.
La FSSPV aderisce alla medesima eresia espressa dallo "arcivescovo" Marcello Lefebvre e dai libri della FSSPX, oltreché all'eresia articolata al di dentro del già nel presente documento esposto Protocollo 122/49 del 1949 in opposizione a Padre Leonardo Feeney. I preti della FSSPV sono ancora dei vigorosi difensori della falsa dottrina del "Battesimo" di desiderio o di sangue. Essi considerano il "Battesimo" di desiderio o di sangue essere un dogma Cattolico definito. In presenza del superiore del presente monastero Padre Baumberger della Fraternità sacerdotale di San Pio V dichiarò la malvagità donde i Buddisti possono essere uniti alla Chiesa Cattolica. Ciò è quello che i suoi preti credono e sostengono ostinatamente; ancorché infausto, ciò è innegabilmente vero. Si è quindi sottolineata la realtà per la quale nessun Cattolico di ciò cosciente può contribuire alla sua causa finanziariamente, sotto pena di peccato mortale.
Durante il passato, radicata nel principio dell'epicheia e negli insegnamenti di San Tommaso di Aquino, fra le altre cose, l'avvalersi dei Sacramenti conferiti dalla FSSPV, nonostante i gravi problemi con essa presenti, da parte di un Cattolico, senza chiaramente concordare con essa e sostenerla in modo alcuno, era stata la posizione del presente monastero. Tuttavia, ciò non caratterizza più un'opzione. Le Sante Messe della FSSPV non dovrebbero essere più frequentate, quand'ancora non si offrisse essa supporto veruno, in quanto a partire da qualche periodo durante l'anno 2003 i preti della FSSPV hanno incominciato ad operare annunci avanti le loro Sante Messe tradizionali, settimanalmente e presso pressoché tutte le loro cappelle, per i quali nessuno sostenente gli "errori" di Padre Leonardo Feeney dovrebbe ricevere la Santa Comunione. Essi si riferiscono alla credenza di Padre Leonardo Feeney, rispecchiante l'infallibile docenza della Chiesa Cattolica Romana, per la quale nessuno può essere salvato in assenza del Sacramento del Santo Battesimo.
La FSSPV annuncia quindi pubblicamente e notoriamente a tutti quanti che la credenza nel suddetto infallibile dogma Universale di Fede Cattolica implica la propria acattolicità e l'interdizione dalla ricezione della Santa Comunione. Allorquando i preti operano dei pubblici annunci di natura eretica, imponenti l'eretica credenza alle persone frequentanti la Santa Messa, un Cattolico dovrebbe né frequentare la Santa Messa né ricevere la Santa Comunione da tali preti. Ciò operare equivarrebbe ad una negazione della Fede Cattolica. Nel ricevere la Santa Comunione da un prete della FSSPV avente operato un tale annuncio si indicherebbe tacitamente, silenziosamente, la propria concordia con la di esso eretica posizione.
Ciò non si verifica essere necessariamente il caso con altri eretici preti "tradizionali" indipendenti, non operanti annunci come il suindicato e sostenenti le loro eretiche posizioni più privatamente; difatti, molti degli eretici preti "tradizionali" indipendenti non sono notori nei confronti delle loro eresie, pertanto, la ricezione da essi della Santa Comunione, sintantoché non li si supporti e non si con essi concordi, non implica una negazione od una compromissione della Fede Universale. Comunque sia, la FSSPV si è posta in un'altra categoria, la categoria degli eretici notori imponenti le loro eresie sulle persone frequentanti le loro Sante Messe, ponente a sua volta le loro Sante Messe ed i loro Sacramenti oltre i limiti. Si pubblicò tale avviso concernente la FSSPV durante l'Estate dell'anno 2003; essa rispose nell'edizione della sua rivista Autunnale del medesimo anno. La sua risposta si demarcò essere molto rivelante, confermando esattamente ciò che venne su di essa scritto.
La risposta della FSSPV
La FSSPV rispose al presente monastero nell'edizione della sua pubblicazione Autunnale dell'anno 2003. Nella pagina introduttiva della sua edizione Padre Jenkins della FSSPV, riferendosi ai Fratelli Michele e Pietro Dimond come Fratelli Spietati, scrive quanto seguita.
Realmente? Si voglia rimembrare tale affermazione egregio lettore: "… nessun prete Cattolico tradizionale disputa la necessità dell'appartenenza alla Chiesa ai fini della salvezza.". Si voglia rimembrare l'effettività per cui si è sottolineato che il fattore più caratterizzante la negazione di Extra Ecclesiam Nulla Salus è la disonestà. Si voglia rimembrare l'effettività per la quale gli eretici trattanti tale questione parlano da entrambi i lati delle loro bocche per mezzo di una satanica lingua biforcuta: ora affermerebbero che la Chiesa Cattolica è necessaria ai fini della salute ed ora lo negherebbero; ora affermerebbero che esiste nessuna salute al di fuori della Chiesa Cattolica ed ora lo sovvertirebbero. Sicché, che si presti attenzione a come gli eretici operano; che si presti attenzione a come gli eretici della FSSPV insegnano a pagina 1 della loro edizione dell'Autunno del 2003 l'esatta cosa da loro negata nella pagina introduttiva. Da pagina 1 a pagina 8 della medesima edizione la FSSPV riporta un articolo ad opera di Francesco Fenton spiegante ciò che essa considera essere il reale significato di Extra Ecclesiam Nulla Salus.
Lo si è colto? Extra Ecclesiam Nulla Salus non significa che un individuo non possa essere salvato perocché non membro effettivo del corpo della Chiesa Cattolica. Eppure nella pagina introduttiva di tale edizione Padre Jenkins comunica per conto della FSSPV che nessun prete "tradizionale" disputa della necessità dell'appartenenza alla Chiesa Cattolica ai fini della salvezza. Essa in sede asserisce l'esatta eresia, parola per parola, da essa annunciata come rigettata nella pagina introduttiva. Laonde, la dichiarazione presente a pagina 1 della sua pubblicazione, per cui le persone non essenti membri della Chiesa Cattolica possono essere salvate, dimostra la realtà donde la di essa dichiarazione presente nella pagina introduttiva, per la quale nessuno disputa la necessità dell'appartenenza alla Chiesa Cattolica ai fini della salvezza, è una menzogna completa. Ciò conferma quello che si sin dal principio dichiarato con rispetto a tali disonesti eretici. Gli eretici preti della Fraternità sacerdotale di San Pio V sono talmente accecati dalla loro negazione di tale verità da non potere vedere come essi si contraddicano parola per parola nel giro di qualche pagina nell'esatta edizione in cui essi pretendono di chiarificare la loro credenza in accordo con la docenza Cattolica.
Pertanto, come scandito, è un fatto quello per cui la FSSPV rigetta il dogma Universale Extra Ecclesiam Nulla Salus, mentendo ogni volta in cui essa annunci di sostenere l'insegnamento Cattolico circa la necessità dell'appartenenza alla Chiesa Cattolica ai fini della salute. Essa crede invero ed ostinatamente che i Buddisti, gli Ebrei, gli Induisti e così via possano essere salvati senza la Fede Cattolica. Difatti, il medesimo articolo dell'edizione dell'Autunno del 2003 procede con la negazione del dogma Universale in maniera balda volta su volta.
Ecco nuovamente l'asserzione letterale dell'eresia da essa annunciata come rigettata nella pagina introduttiva. In luce di tale orribilmente eretica dichiarazione è appropriatissimo citare l'insegnamento di Papa Gregorio XVI presente in Mirari vos, condannando tale dilagata e struggente eresia.
Ciò malgrado, l'edizione Autunnale del 2003 della FSSPV nega tale dogma Universale ulteriormente.
Ciò connota una svergognata eresia contro il dogma Universale Extra Ecclesiam Nulla Salus. Pertanto, che si consenta di riassumere brevemente l'edizione Autunnale del 2003 della FSSPV con riguardo a tale punto.
Solamente per tali ragioni si è gai che la FSSPV abbia tentato di rispondere alle accuse di eresia levate dal presente monastero contro di essa, poiché nel ciò operare essa ha dimostrato la piena accuratezza di cotali accuse, condannandosi dalla sua stessa bocca.
Il "vescovo" Clarenzio Kelly, l'egemone della FSSPV, difatti, sostenente pure che i membri delle "fedi" acattoliche, i Protestanti, i Buddisti, gli Ebrei e così via, possano essere salvati in assenza della Fede Cattolica, è talmente eretico da avere scritto quanto seguita a qualcheduno dal presente monastero conosciuto il 25/09/2003.
Il "vescovo" Clarenzio Kelly appellò il dogma Cattolico per il quale fa di mestieri essere battezzati con l'acqua ai fini della salute il dogma personale dei Fratelli Michele e Pietro Dimond.
Il "vescovo" Clarenzio Kelly è un tale eretico da essere stato confutato finanche dal Dottor Ludovico Ott, di già citato.
Il "vescovo" Clarenzio Kelly è un'abominazione.
Giacché i preti della FSSPV impongono e predicano notoriamente la loro eresia per mezzo di annunci presso le loro cappelle nessun Cattolico dovrebbe ricevere alcun Sacramento da essi né frequentare punto le loro Sante Messe; oltretutto, chiaramente, nessuno potrebbe supportarli in modo alcuno, sotto pena di peccato mortale.
Note finali
[711] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 861.
[712] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 696.
[713] Claudia Carlen, Le encicliche Papali [The Papal encyclicals], Volume 1, 1990, Stamperia Pierian [The Pierian press], SUA, pagine 237‐238.
[714] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 1800.
[715] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 714.
[716] Dottor Ludovico Ott, Le fondamenta del dogma Cattolico [Fundamentals of Catholic dogma], 1954, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, pagina 354.
[717] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 861.
[718] Enrico Denzinger, Le fonti del dogma Cattolico [The sources of Catholic dogma], 1957, Compagnia del libro di Herder [Herder book company], SUA, numero 696.