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Il vistoso errore di Sant’Alfonso sul battesimo di desiderio
I sostenitori del “battesimo di desiderio” amano citare l’opinione di Sant’Alfonso in merito. Nel nostro video, Il miglior argomento contro il “battesimo di desiderio” (il link si trova sotto), discutiamo attentamente la questione. Non solo dimostriamo che la spiegazione di sant’Alfonso del BdD (cioè il “battesimo di desiderio”) è piena di problemi, ma che dovrebbe essere respinta anche dai sostenitori del “battesimo di desiderio”. Molti sostenitori di “BdD”, tuttavia, non sembravano notare o cogliere il significato del punto sollevato nel video su questa particolare questione. (A proposito, era solo uno dei tanti punti trattati nel video). I sostenitori del BdD spesso si rifiutano di considerare attentamente i fatti che contraddicono la loro posizione e le loro argomentazioni. Di conseguenza, rimangono ignari della verità.
Si vorrebbe quindi ribadire qui un punto cruciale. Si spera che in tale processo argomentativo alcuni di coloro che prima non prestavano attenzione intorno a tale tema inizieranno a farlo. Si affronterà anche una falsa affermazione recentemente avanzata da un sostenitore del BdD, secondo cui Sant’Alfonso in realtà non ha citato erroneamente il Concilio di Trento nella sua spiegazione del BdD.
Come spiegato nel nostro video, Il miglior argomento contro il “battesimo di desiderio”, Sant'Alfonso definisce baptismus flaminis ("battesimo del soffio/respiro) come qualcosa che rimette la colpa del peccato, ma non la punizione temporale dovuta al peccato. Lo si ripeta: sant’Alfonso ammette che il “battesimo di desiderio” non toglie la pena temporale dovuta al peccato. Questo è un problema devastante per BdD e i suoi sostenitori, come vedremo.
Sant’Alfonso dice che il BdD (“battesimo di desiderio”) non elimina la punizione temporale dovuta al peccato. Secondo la sua spiegazione, qualcuno che muore con un “battesimo di desiderio” potrebbe aver bisogno di trascorrere del tempo in Purgatorio. Questo è in realtà un problema fatale per la “teoria” perché la Chiesa ha definito dogmaticamente che la grazia del battesimo non è semplicemente la remissione della colpa del peccato, ma anche la remissione di ogni punizione temporale dovuta al peccato.
TUTTI QUELLI “NATI DI NUOVO” HANNO RIMESSA OGNI PUNIZIONE DOVUTA AL PECCATO
Allo stesso modo, il Decreto sul peccato originale del Concilio di Trento ha definito solennemente che a tutti coloro che sono “nati di nuovo” viene rimossa ogni colpa e ogni punizione dovuta al peccato. Questa grazia di “nascere di nuovo” rende i destinatari “immacolati” e non lascia in loro nulla che possa ritardare il loro ingresso in Cielo.
Come possiamo vedere, è un dogma che la grazia del battesimo/rinascita spirituale/essere ‘nati di nuovo’ fornisca non solo la giustificazione e la remissione della colpa del peccato, ma anche la remissione di ogni punizione dovuta al peccato.
PER ESSERE GIUSTIFICATI TUTTI DEVONO ESSERE ‘NATI DI NUOVO’ – UNA GRAZIA CHE COMPRENDE LA REMISSIONE DI OGNI PUNIZIONE TEMPORALE DOVUTA AL PECCATO
Inoltre, è de fide definita che A MENO CHE NON SI RICEVE LA GRAZIA DELLA RINASCITA SPIRITUALE/ DELL'ESSERE ‘NATO DI NUOVO’ NON SI POTRÀ MAI ESSERE GIUSTIFICATI!
STA DIVENTANDO SEMPRE PIÙ CHIARO?
Ai sostenitori del “battesimo di desiderio” chiediamo: il problema comincia già a farsi sentire? Si inizia a vedere l’errore nel passaggio di Sant’Alfonso? Questo è un errore che, ogni volta che si cita Sant'Alfonso sulla questione, permea necessariamente l’argomentazione e l'intera teoria prodotta dall'uomo. Nel caso in cui ancora non si percepisse il problema, lo si spiegherà nuovamente, in maiuscolo:
COME SPIEGARE IL PROBLEMA SEMPLICEMENTE PER I SOSTENITORI DEL “BdD”.
1) SANT'ALFONSO INSEGNA CHE IL BdD NON PREVEDE LA REMISSIONE DELLA PUNIZIONE DOVUTA AL PECCATO.
MA…
2) SI DEFINISCE CHE LA GRAZIA DEL BATTESIMO/ESSERE ‘NATI DI NUOVO’/RINASCITA SPIRITUALE PREVEDE NECESSARIAMENTE LA PIENA REMISSIONE DI OGNI PUNIZIONE DOVUTA AL PECCATO.
QUINDI, IL BdD NON FORNISCE LA GRAZIA DEL BATTESIMO/RINASCITA/ESSERE ‘NATI DI NUOVO’.
E:
3) TRENTO HA DEFINITO CHE TUTTI DEVONO AVERE LA GRAZIA DI ESSERE ‘NATI DI NUOVO’ (CHE CONFERISCE ALLA PERSONA LA PIENA REMISSIONE DI OGNI PUNIZIONE DOVUTA AL PECCATO) PER ESSERE GIUSTIFICATI!
QUINDI È CERTO CHE LA SPIEGAZIONE DI SANT’ALFONSO DEL "BdD" PROVA CHE NESSUNO PUÒ ESSERE SALVATO DAL "BdD", ANCHE SE IL SANTO NON SE NE ERA ACCORTO. SÌ, I SANTI POSSONO SBAGLIARSI E NON RIUSCIRE A CAPIRE LE COSE.
QUESTI FATTI NON SOLO PROVANO CHE LA SPECIFICA SPIEGAZIONE DI BdD FORNITA DA SANT’ALFONSO È COMPLETAMENTE INSOSTENIBILE – E COLORO CHE L’AVANZANO OSTINATAMENTE DI FRONTE A TALI FATTI PECCANO GRAVEMENTE E INSEGNANO L’ERESIA – MA DIMOSTRA CHE “BdD” È UNA FALSA TEORIA; PERCHÉ, SECONDO LA SUA DEFINIZIONE PIÙ CELEBRE, IL “BdD” NON FORNISCE NEMMENO QUELLO CHE IL CONCILIO DI TRENTO DICHIARA CHE SI DEVE AVERE PER ESSERE GIUSTIFICATI (IN STATO DI GRAZIA).
AVANZARE LA SPIEGAZIONE DI SANT’ALFONSO DEL “BATTESIMO DEL DESIDERIO” DI FRONTE A QUESTI FATTI È IMBARAZZANTE
Questi fatti dimostrano che la spiegazione di Sant’Alfonso del battesimo di desiderio è errata e indifendibile. Quando i sostenitori del “BdD” lo promuovono di fronte a questi fatti, non si limitano a contraddire il dogma cattolico, ma si mettono in una situazione imbarazzante; poiché avanzano una spiegazione della questione che è palesemente in contrasto con i principi cattolici e persino con ciò che i sostenitori del BdD sostengono ripetutamente.
Ad esempio, nel corso degli anni i sostenitori del “battesimo di desiderio” hanno sostenuto che ciò che in definitiva conta non è il carattere sacramentale del battesimo, ma la GRAZIA DEL BATTESIMO. La grazia del battesimo è la chiave, ci hanno detto. Ciò che è assolutamente necessario è la grazia del battesimo, non il carattere sacramentale, hanno proclamato. La grazia del battesimo è ciò che Dio può fornire indipendentemente dal rito esterno del battesimo, hanno affermato. Dio non salverà nessuno che non abbia questa “rinascita spirituale”, anche se dovesse concedere la rinascita spirituale senza acqua, hanno dichiarato.
Nel suo libro spaventosamente disonesto Is Feeneyism Catholic?, il sostenitore del BdD P. François Laisney si esprime così:
È chiaro ora che hanno un problema? Se si è prestato attenzione, si dovrebbe sapere che abbiamo appena citato sant’Alfonso il quale ammette che il “battesimo di desiderio” non produce la grazia del battesimo: non prevede la remissione della punizione dovuta al peccato.
Nel passaggio precedente, quindi, Laisney ha contraddetto BdD e le stesse fonti su cui lo fonda (ad esempio, l'insegnamento di Sant'Alfonso) insegnando che nessuno è salvato senza la grazia della nuova nascita. In effetti, Laisney fa molto affidamento sull’argomento secondo cui “la grazia del battesimo” (la nuova nascita) – che egli dichiara assolutamente necessaria – è concessa dal BdD. Questa è l'essenza della sua esegesi di Giovanni capitolo 3. È così che lui e altri tentano di spiegare la solenne proclamazione di Gesù sull'assoluta necessità di "nascere di nuovo" (Giovanni 3:3), che Gesù definisce come essere "nato di nuovo dall'acqua e dallo Spirito” (Gv 3,5), per entrare nel Regno dei Cieli.
Bisogna “nascere di nuovo”, proclamano Laisney e altri, ma non necessariamente rinascere dall’acqua. La dichiarazione di Gesù sulla necessità di “nascere di nuovo” non ammette eccezioni, affermano, ma “BdD” fornisce quell’indispensabile rinascita senza acqua. In realtà no, come dimostra il passaggio stesso di Alfonso.
Cadendo nella stessa trappola, l'eretico John Salza argomentò in modo simile. Ha affermato che la solenne proclamazione di Gesù in Giovanni 3 significa che “nascere di nuovo” è indispensabile, ma che il battesimo in acqua non lo è.
Ciò è sbagliato di nuovo. Le sue stesse fonti lo smentiscono. Perché se la Chiesa insegna che “nascere di nuovo” è una necessità assoluta di cui Dio non può fare a meno, allora la definizione di BdD, fornita dalle stesse autorità che vengono citate per questo (ad esempio, Sant’Alfonso), è falsa. Come mostrato sopra, Sant’Alfonso insegna che “BdD” non dà la grazia di “nascere di nuovo”.
Quindi, senza nemmeno approfondire i molti altri aspetti dell’insegnamento dogmatico che contraddicono “BdD”, queste poche dichiarazioni dimostrano molto chiaramente che la teoria è incompatibile con il dogma. Il motivo per cui le argomentazioni avanzate a sostegno di ciò sono così incoerenti, contraddittorie e in continua evoluzione è perché la teoria non è vera. È una falsa teoria dell’uomo che la Chiesa non ha mai insegnato.
La verità è che Gesù Cristo e il dogma cattolico dichiarano infallibilmente che la grazia della rinascita spirituale è inseparabile dal battesimo in acqua.
Ecco perché nessuno può essere salvato senza il battesimo in acqua. Le persone rinascono solo attraverso ‘l’acqua e lo Spirito Santo’, come dichiarò Gesù:
La Chiesa ha dogmaticamente definito che queste parole di Gesù Cristo vanno intese così come sono scritte: cioè che nessuno entra in Cielo senza la rinascita dall'acqua e dallo Spirito nel Sacramento del Battesimo.
Poiché qualsiasi “teoria” che sostiene il contrario è falsa, quella teoria (cioè del BdD) si trova necessariamente afflitta da errori e contraddizioni, come vediamo nel tentativo di spiegazione della questione da parte di sant’Alfonso.
L’USO DI “IUXTA” DA PARTE DI SANT’ALFONSO DIMOSTRA FORSE CHE EGLI NON HA CITATO ERRONEAMENTE IL CONCILIO DI TRENTO?
Oltre al suddetto errore dimostrabile nel passaggio di Sant’Alfonso sul BdD, c’è anche il fatto che egli cita erroneamente una parte del Concilio di Trento nel tentativo di esprimere il suo punto. Nel sostenere che il BdD garantisce la remissione della colpa del peccato ma non la punizione temporale dovuta al peccato, sant'Alfonso ha citato la Sess. 14, cap. 4 del Concilio di Trento.
Il problema, però, è che la Sess. 14, cap. 4 non ha nulla a che fare con la questione. Si tratta del sacramento della Penitenza, non del Battesimo. Insegna che per chi è già battezzato, la contrizione perfetta unita al desiderio del sacramento della Penitenza può perdonare all'uomo la colpa del peccato, ma non la punizione dovuta al peccato. Non insegna nulla sul “battesimo di desiderio” o sul concetto che qualcuno può essere salvato senza il Battesimo.
Pertanto, sant’Alfonso ha citato e applicato in una maniera completamente erronea la dichiarazione di Trento su come per coloro che sono già battezzati, la contrizione perfetta e il desiderio del sacramento della penitenza possono perdonare la colpa del peccato. Trento non fa alcuna dichiarazione del genere riguardo al Battesimo. Dal momento che ha frainteso e citato erroneamente l’insegnamento di Trento, non sorprende che la spiegazione di Sant’Alfonso del BdD, che asserisce che “BdD” non rimuove la punizione temporale dovuta al peccato, sia piena di errori.
In effetti, ci sono una serie di altri problemi con il suo passaggio, che sono discussi nel nostro video Il miglior argomento contro il “battesimo di desiderio”. Nel video il suo passaggio è citato integralmente e analizzato. Ciò include la sua incomprensione della Sess. 6, cap. 4 di Trento, che gli aderenti al BdD amano citare.
Va anche sottolineato che quando Sant'Alfonso menziona il desiderio "implicito" del battesimo, si riferisce a persone che credono nella Trinità e nell'Incarnazione, ma non sono consapevoli del battesimo in acqua o non hanno espresso quel desiderio per il battesimo in acqua a parole. Ancora una volta, il “desiderio implicito” a cui si riferisce è un desiderio implicito di battesimo in acqua, non un desiderio implicito di fede in Cristo. Non credeva che qualcuno (ignorante o meno) potesse salvarsi senza la fede nei misteri essenziali del cattolicesimo: la Trinità e l'Incarnazione. Tuttavia, egli pensava (erroneamente) che chi credeva nella Trinità e nell'Incarnazione potesse essere salvato senza il battesimo in acqua mediante un desiderio implicito di battesimo in acqua.
Tuttavia, gli eretici del BdD abusano del passaggio di Alfonso (un passaggio che contiene già numerosi errori). Affermano falsamente che con il "desiderio implicito" Sant'Alfonso sostenne l'eresia della "fede implicita in Cristo", che può salvare ebrei, musulmani, ecc. Ciò è completamente falso, come altre citazioni di Sant'Alfonso, a cui abbiamo fatto riferimento nel nostro materiale, mostrano.
L’USO DI “IUXTA” DA PARTE DI SANT’ALFONSO
Come dimostrato sopra, il passaggio di sant’Alfonso soffre di numerosi difetti importanti: 1) avanza una posizione palesemente insostenibile riguardo alle persone che vengono salvate senza la grazia della “rinascita”; e 2) cita erroneamente una parte del Concilio di Trento come base principale per il suo insegnamento su come la rinascita non sia necessaria.
Tuttavia, i sostenitori del BdD, senza mai perdere la fiducia nell’uomo – almeno quando pensano che un uomo avanzi l’opinione secondo cui non si ha bisogno della Chiesa, di Gesù o del Battesimo per essere salvato – lottano fino alla fine per difendere l’errore di Sant’Alfonso.
Recentemente è venuto alla nostra attenzione il tentativo di un sostenitore del BdD. Secondo questo bugiardo ed eretico davvero disgustoso, a cui ci riferiremo come “Amb.”, l’affermazione di MHFM secondo cui Sant’Alfonso ha citato erroneamente una parte di Trento nella sua spiegazione del BdD non è vera. 'Amb.' dice che è falso per noi affermare che Alfonso si riferisse a Sess. 14, cap. 4 (la parte non corrispondente di Trento) come base per il suo concetto; poiché Sant'Alfonso usò la parola latina "iuxta".
‘Amb.’ sostiene che la parola latina iuxta non significa “secondo” in questo passaggio. Non è una citazione/riferimento; piuttosto, dichiara 'Amb.', iuxta significa semplicemente 'similmente a'. Secondo lui, sant'Alfonso non stava insegnando che il concetto da lui articolato in quella frase si trovi o venga insegnato in Sess. 14, cap. 4. No, per niente. Secondo ‘Amb.’, Alfonso stava semplicemente insegnando che un’idea simile o affine si può trovare in Sess. 14, cap. 4 di Trento.
‘Amb.’ ha denunciato la nostra affermazione, secondo cui Sant’Alfonso in realtà aveva citato erroneamente Trento, come palese ‘ignoranza o disonestà’. È interessante notare che ‘Amb.’ ha poi proceduto citando completamente erroneamente l’insegnamento del Concilio di Trento in Sess. 6, cap. 4. Ha utilizzato la traduzione scandalosamente falsa di “eccetto che attraverso” invece di “senza” che distorce totalmente il significato della parola latina “sine” e del testo di Trento. Ironicamente, dimostra anche in modo potente la palese “ignoranza o disonestà” di “Amb”. Usare deliberatamente la traduzione errata “tranne che per”, dopo essere stati informati che è falsa, è un peccato mortale.
Prima di rispondere oltre, forse dovremmo informare l’eretico “Amb.” che p. Jean Marc Rulleau e p. Francois Laisney – sacerdoti della Fraternità San Pio X che hanno scritto libri a favore del “battesimo di desiderio” – citano entrambi il passaggio di Sant’Alfonso. Nei loro libri entrambi rendono iuxta e l'uso che ne fa sant'Alfonso riguardo a Sess. 14, cap. 4 di Trento con lo stesso significato che gli abbiamo dato. Entrambi intendono e citano iuxta come citazione/riferimento, con il significato di “secondo”. Ad esempio:
Come si vede, Rulleau rende “iuxta” con il chiaro senso di citazione/riferimento. Secondo lui, sant’Alfonso scrisse: “Come dice il Concilio di Trento (Sess. 14, cap. 4)…”
La resa di Rulleau non è una traduzione letterale del latino, ma comunica accuratamente che sant'Alfonso stava effettivamente citando quella parte di Trento (Sess. 14, cap. 4) per il suo concetto di "BdD" e per la sua affermazione sulla pena temporale dovuta al peccato rispetto al BdD. Secondo Rulleau, Sant’Alfonso NON sta semplicemente affermando che qualcosa di “simile” o “somigliante” al suo concetto può essere trovato nel Concilio di Trento. No, faceva riferimento a quella parte di Trento per corroborare la sua affermazione.
François Laisney della FSSPX rende il passaggio in modo simile.
Si noti che François Laisney rende iuxta di Alfonso come “secondo”, che è il significato preciso che ha in questo passaggio.
Laisney, tuttavia, tralascia disonestamente il riferimento di Sant’Alfonso alla Sess. 14, cap. 4, che dovrebbe trovarsi immediatamente dopo la parola “Trento” se avesse tradotto onestamente e correttamente. Laisney omette "Sess". 14, cap. 4’ perché si rende conto che il riferimento di sant’Alfonso è del tutto inesatto. Poiché Laisney ha riconosciuto che includere la referenza alla “Sess. 14, cap. 4” nella citazione di Alfonso minerebbe l’argomentazione a favore del BdD, egli la omette. Ciò è coerente con la disonestà scioccante e quasi incredibile mostrata in tutto il libro di Laisney. Ciò è esposto in dettaglio in una sezione del nostro libro, Al di fuori della Chiesa esiste assolutamente nessuna salvezza.
Come possiamo vedere, gli autori pro-BdD citano il passaggio di Sant’Alfonso, il suo uso di iuxta e il suo riferimento (impreciso) a Sess. 14 di Trento con lo stesso significato essenziale con cui lo citiamo noi (cioè nel senso di citazione/riferimento – che significa “secondo”).
Poiché "Amb." dichiara che tradurre iuxta di Sant'Alfonso con il significato di "secondo" è palese "ignoranza o disonestà", deve necessariamente castigare i suoi compagni sostenitori del BdD. Sono loro che hanno presentato il brano in quel modo. Inoltre, “Amb.” mostra di essere completamente in errore.
SANT’ALFONSO HA USATO IUXTA PER SIGNIFICARE “SECONDO”
Oltre ai fatti sopra menzionati, non è una sorpresa che “Amb.” abbia, in effetti, completamente torto riguardo a iuxta. Per confermare il punto ho consultato Timothy Johnson su questo argomento. Johnson è un esperto di latino e di altre lingue. È un insegnante di latino che ha studiato lingue classiche all'Università di Cambridge.
Riconoscendo che iuxta può significare “vicino a”, “confinante” e “secondo”, dipendentemente dal contesto, gli ho chiesto che senso avesse la parola nel citato brano di sant’Alfonso.
Timothy ha risposto spiegando che:
Ho anche domandato: l'uso di iuxta in questo passo di Alfonso è una citazione? Ha risposto con un "sì".
Così, iuxta, quando riferito ad autorità testuali in latino ecclesiastico, significa “secondo”. Sant’Alfonso lo usò come citazione/riferimento, con il significato di “secondo”, esattamente come abbiamo presentato la citazione in passato. Così, condannando (in modo arrogante) ciò che abbiamo presentato, l'eretico del BdD ha dimostrato di non avere idea di cosa stesse dicendo. E, come hanno dimostrato le nostre discussioni sul brano di sant'Alfonso, la sua citazione di Sess. 14, cap. 4 era totalmente inesatta e dimostra ulteriormente la falsità della sua argomentazione.
Inoltre, più o meno nello stesso momento in cui l’affermazione eretica del BdD riguardo iuxta venne alla mia attenzione, stavo consultando il Concilio Lateranense IV in latino. Mi è capitato di trovare un passaggio del concilio che usa iuxta.
Questo passaggio è tradotto così:
Il Concilio dice “iuxta ordinatissimam dispositionem temporum”, che significa “secondo la disposizione più ordinata dei tempi”. Iuxta qui significa "secondo". Ho trovato piuttosto interessante il fatto di imbattermi in questo passaggio (in cui la Chiesa usa "iuxta" per significare "secondo") nel giorno in cui (o approssimativamente nel giorno in cui) sono anche venuti alla mia attenzione gli errori, le eresie e l’affermazione su iuxta di codesto “Amb”.
Recentemente ho anche notato più usi di “iuxta” (sempre con il significato di “secondo”) nel latino del Decreto del Sant’Uffizio del 1703 sotto Papa Clemente XI, riguardante verità che devono essere credute esplicitamente. In queste risposte, che chiariscono che non è consentito battezzare un adulto che non creda in Gesù Cristo e nella Trinità (nessun adulto infatti può salvarsi senza la fede nell'Incarnazione e nella Trinità), troviamo due usi di 'iuxta .'
Nella prima parte in grassetto, il latino recita: “…iuxta hunc Apostoli locum”, che significa: “secondo questo passo dell’Apostolo”. Iuxta è ancora usato per significare “secondo”. Nella seconda parte in grassetto, il latino recita: “iuxta captum baptizandi”, che significa “secondo la capacità di colui che deve essere battezzato”. Iuxta significa ancora "secondo".
Pertanto, nonostante la sua disgustosa ampollosità – per non parlare della sua disgustosa cattiva volontà e del suo odio per la verità – “Amb.” aveva, non a caso, completamente torto riguardo a iuxta. Anche se non avesse avuto torto su quella particolare questione, la sua difesa della citazione di Alfonso sarebbe comunque fatalmente viziata; poiché, come dimostrato sopra, la spiegazione di S. Alfonso del BdD è insostenibile indipendentemente dal fatto che abbia citato erroneamente o meno il Concilio di Trento. Il fatto che Alfonso abbia citato erroneamente Trento serve semplicemente a rafforzare il fatto che il suo insegnamento su questo argomento è imperfetto.
Tuttavia, nella cecità e nella cattiva volontà veramente demoniache di Amb., egli procedette ad affermare che la spiegazione di S. Alfonso del BdD era “brillante”! Crede davvero che sia “brillante”? Cosa c’è di brillante in essa, in particolare? Niente. ‘Amb.’ lo considera “brillante” perché pensa che fornisca argomenti contro la verità secondo cui ogni uomo deve entrare nella Chiesa di Cristo per essere salvato. I sostenitori del BdD non hanno alcuna devozione per i santi che citano. Ciò è dimostrato quando compromettono e negano l’insegnamento di quei santi secondo cui chiunque sia al di sopra dell’età della ragione deve conoscere e credere in Cristo e nella Trinità per essere salvato. No, apprezzano l’insegnamento di un santo su questo tema solo se pensano che esso alimenti la loro posizione eretica secondo cui le persone possono essere salvate al di fuori della Chiesa. Poiché sono malvagi, sono attratti da tutto ciò che pensano favorisca la salvezza al di fuori di Cristo.
Sant'Alfonso scrisse cose brillanti, soprattutto su questioni spirituali; ma non era infallibile e il suo passaggio in merito a tale questione era tutt'altro che brillante. È profondamente imperfetto ed è totalmente indifendibile. Si tenga presente che sant'Agostino, dottore della Chiesa, scrisse un libro di ritrattazioni.
Lo stesso principio ovviamente vale per sant'Alfonso e per ogni altro dottore della Chiesa.
Il nostro libro Al di fuori della Chiesa esiste assolutamente nessuna salvezza e il nostro video Battesimo di desiderio sfasciato forniscono una confutazione dettagliata delle argomentazioni avanzate a favore del BdD. Coprono anche una serie di prove dogmatiche che il BdD è incompatibile con l’insegnamento cattolico.