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L'omosessualità ed i canoni logici
Si ricevette della posta elettronica da parte di un tale Tornitore [Turner], contestante la denuncia e la condanna dell'omosessualità da parte del presente monastero. L'obiezione di Tornitore [Turner] non fu particolarmente coerente, ciò malgrado, occorrerebbe afferrare l'essenza della di lui argomentazione. Si desidera condividerla giacché nella ad essa risposta trattossi un'importante materia. Scrisse Tornitore [Turner]: "Io non comprendo perché sia un problema costringere le persone a sostenere gli omosessuali. Che cosa risponderebbero elle se io asserissi che tutti i neri andrebbero incarcerati dinnanzi a qualcheduno tentante di farmi cambiare idea su di essi? Sarebbe tale persona ad avere dei problemi con la mia credenza o sarei io ad averne alcuni? Da quanto hanno espresso, colui il quale tenta di farmi cambiare idea ha torto.".
Tornitore [Turner], dunque, tentò di equiparare la condanna Cristiana dell'omosessualità al razzismo, mediante un esempio di posizione sostenente l'incarcerazione di tutte le persone di un particolare colore di pelle. Fondamentalmente, l'argomentazione di Tornitore [Turner] ciò recitava: accettata dalla società la posizione Cristiana sull'omosessualità perché non dovrebbe la mentovata posizione razzista ricevere la medesima tolleranza ed il medesimo rispetto? La risposta del presente monastero fu la seguitante: "Ella si trova nelle tenebre ed il suo ragionamento è viziato. La questione essenziale, toccante il cuore della materia, è la seguente: quali sono i suoi canoni ché un'attività sia accettabile e che cosa dovrebbe una società approvare e perdonare? La nostra posizione è chiara: la docenza Divina e la legge naturale. Secondo la docenza Divina e la legge naturale, riflesse nella docenza Ecclesiastica e Biblica, il razzismo è un peccato giacché discendenti tutti da Adamo ed Eva. Tale canone comunica l'immoralità presente nell'incarcerazione di persone a sola causa di un certo colore di pelle. Nondimeno, secondo tale canone, nonché docenza Divina e legge naturale, l'omosessualità è contro natura e perversa e l'attività omosessuale è abominevole, siccome la pederastia e la bestialità. In altri termini, esiste una ragione per cui l'omosessualità non procrea: essa non è naturale; essa non è stata intesa da Dio. Secondo tale canone, l'omosessualità andrebbe dalla società condannata. Ecco il nostro canone. Qual è il suo? Dacché ella rigetta la docenza Divina e la legge naturale il suo canone non può essere altro fuorché ciò che la cultura e la società considerano sul momento accettabile. Conseguentemente, allorché la società considera l'omosessualità perversa ed inaccettabile, siccome operato insino a di recente, ella dovrebbe logicamente sostenere la condanna della medesima. Nulladimeno, allorché la cultura o le vedute societarie cambiano a riguardo, come operato dalla cultura Occidentale, ella dovrebbe quindi cambiare la sua posizione. Onde restare coerente ella dovrebbe dunque accettare o difendere l'omosessualità, sostenendo l'idea donde occorra costringere gli altri ad operare lo stesso. Allorché la cultura o la società si spinge in avanti nel cominciare a considerare la pederastia, nonché attività sessuale tra uomini adulti e ragazzi giovani, accettabile, siccome presentemente accettata l'omosessualità, ella dovrebbe quindi difendere la pederastia, esigendo che gli altri operino il medesimo. Riesce a vedere il perché la sua posizione non è ragionevole, bensì diabolica? Essa la lascia priva di canoni, eccettuato ciò che la società considera accettabile ad un particolare momento. Molte sono le vecchie culture ad avere praticato e tollerato la pederastia. Invero, la pedofilia e la pederastia avanzano le medesime argomentazioni dell'omosessualità in difesa della loro perversione. Se questo mondo continuasse ad esistere per una decina di anni ancora la società comincerebbe a trattare i pederasti ed i pedofili nella stessa maniera degli omosessuali, ovverosia, come classe privilegiata e protetta. Tale è chiaramente la strada intrapresa dalla società. Coloro i quali ciò considerano impensabile sono ciechi. Essi non realizzano quanto le vedute sull'omosessualità siano cambiate nello spazio di qualche decennio. La seguente citazione, estratta da un libro redatto nel 1995, mostra quanto sia la società mutata nei confronti dell'omosessualità nel solo periodo tra il 1985 ed il 1995.
Daniele Woog, La scuola è fuori: l'impatto delle questioni omosessuali sulle scuole Americane [School's out: the impact of gay and lesbian issues on America's schools], Libri di Alyson [Alyson books], SUA, pagina 373: 'Chi avrebbe una decina di anni fa pensato che si sarebbe scritto un libro intero sulla materia dell'omosessualità e dell'educazione, munito di fatti, utilizzante dei canoni reali, delle scuole reali, degli incidenti reali, non solamente per la più parte positivi bensì di specie spettacolare? Chi avrebbe pensato che in tanti immobili, metropoli, piccole periferie e villaggi attraverso gli Stati Uniti vi sarebbero stati non solamente degli insegnanti, degli amministratori, degli allenatori e degli studenti apertamente omosessuali bensì ancora delle alleanze eterosessuali omosessuali e dei programmi la cui tematica sarebbe stata l'omosessualità? Ciò sarebbe apparso essere una favola.'
Come mostrato dalla citazione, oltreché da molte altre, nientemeno che un decennio fa l'omosessualità era né tollerata né accettata dalla società. Essa non veniva promossa presso la corrente dominante della cultura dacché considerata sì ignobile e contro natura. Il medesimo cambiamento potrebbe realizzarsi e si realizzerà con rispetto alle vedute societarie sulla pederastia e la pedofilia, attesoché Iddio non lo proibisca. La verità è che i canoni Divini sono gli unici canoni: Egli solo è Colui Che è, Esodo 3:14; Egli solo ha creato tutte le cose, Colossesi 1:16, e senza di Lui nulla di ciò che è stato fatto sarebbe stato fatto, Giovanni 1:3; Egli solo ha l'immortalità, 1 Timoteo 6:16; Egli solo sostiene tutto mediante la Sua possente Parola, Ebrei 1:3. Allorché ella rigetta Dio ella possiede nulla ed allorché ella rigetta i Suoi canoni ella non possiede punto dei canoni.".