Il "prete" sodomitico sostenne nuovamente l'affermazione del proprio stile di vita omosessuale da parte di Bergoglio

"Un sacerdote apertamente omosessuale sostiene nuovamente l'affermazione del proprio stile di vita omosessuale da parte di Papa Francesco. Durante un'intervista al gruppo dissidente 'LGBT' chiamato Ministero delle nuove vie [New ways ministry] Padre Giacomo Alison ha rivelato che nel corso di una telefonata del 2017 Papa Francesco banalizzò la sua sodomia attiva. Dopo avere appreso l'omosessualità di Alison il Pontefice gli avrebbe detto: 'Voglio che tu cammini con profonda libertà interiore, seguendo lo Spirito di Gesù, e ti consegno il potere delle chiavi: mi capisci? Io ti dò il potere delle chiavi.'."

Un "prete" sodomitico sostenne l'affermazione della propria omosessualità da parte di Bergoglio durante una telefonata

lifesitenews.com

Un "prete" omosessuale dichiarato, rigettante la docenza della Chiesa Universale sulla sodomia, condivise la sua reazione intima ad una telefonata ricevuta da Antipapa Francesco, durante la quale il falso Pontefice gli avrebbe affermato la sua omosessualità "sacerdotale". In un articolo pubblicato dal Ministero delle nuove vie [New ways ministry] il sacerdote apertamente omosessuale spiegò altresì la motivazione dietro alla decisione di rendere la loro telefonata pubblica. 

"Padre" Giacomo Alison, già "Domenicano" sessantenne, rivelò di essere un "sacerdote" nonché "teologo" omosessuale prominente, il quale aveva ricevuto una telefonata da Antipapa Francesco nell'annata 2017, siccome raccontato dal libro controverso di Federico Martel intitolato Dietro al velo Vaticano: potere; omosessualità; ipocrisia [In the closet of the Vatican: power; homosexuality; hypocrisy]. "Vissi con la consapevolezza della telefonata per oltre 2 anni.", illustrò Alison, "Ne condivisi chiaramente il contenuto con una stretta cerchia di persone, chiedendo loro di mantenere discrezione: avevo promesso al Santo Padre discrezione estrema e non desideravo esporlo ad altro odio rispetto a quello che il medesimo già riceveva." 

Alison riportò che la telefonata gli fornì determinazione onde continuare nel suo "sacerdozio"; di conseguenza, che cosa variò di modo farlo sentire titolato a divulgare la telefonata? Il fattore chiave fu un qualche cosa comunicatogli nel Maggio 2019 dal suo vecchio maestro durante il "noviziato", quel "vescovo" il quale aveva recapitato la lettera di Alison al "Santo Padre" alfine di richiedere il suo aiuto circa la risoluzione della di lui situazione. "Il Santo Padre gli disse che mi aveva telefonato, descrivendogli la conversazione mediante le medesime parole da me riportate. Papa Francesco aveva dunque plasmato con deliberazione un secondo testimone con rispetto all'accaduto: ne compresi il significato in poco tempo ed attraverso tale sviluppo vinsi finalmente gli scrupoli in merito alla proclamazione dell'evento. L'assenza di bisogno della mia insignificante protezione era inoltre diventata chiara alla luce della reazione raccontata di Papa Francesco al libro di Federico Martel sui preti omosessuali in Vaticano, il quale libro aveva anche ammonito molti omofobi velati a lui opposti: ciò assieme alla libertà con la quale organizzava il Sinodo dell'Amazzonia mi persuase circa l'incolumità della mia divulgazione."

Alison rese ciò pubblico per la prima volta allorché redasse un articolo per La tavoletta [The tablet] nel Settembre 2019.

"Immagino la storia fosse incominciata nel 1994, allorquando mi divenne chiaro, dopo 6 anni di sacerdozio, che non avrei più potuto fingere scandalo davanti ad amore fra gli stessi sessi." Oggi Alison abita a Madrid, Spagna, continuando a descriversi sacerdote, teologo, lettore e predicatore.