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Quando San Francesco Borgia vide il cadavere della sua padrona, l'Imperatrice Isabella
“Questo pensiero, che colla morte finisce tutto, fe' risolvere s. Francesco Borgia di darsi tutto a Dio. Toccò al santo di accompagnare in Granata il cadavere dell'imperatrice Isabella. Quando si aprì la cassa, all'orore, alla puzza tutti fuggirono; ma s. Francesco scorto dalla luce divina si fermò a contemplare in quel cadavre la vanità del mondo; e, rimirandolo disse: Voi dunque siete la mia imperatrice? Voi quella, a cui tanti grandi s'inginocchiavano per riverenza? O donna Isabella, dov'è andata la vostra maestà, la vostra bellezza? Così dunque (tra se concluse) finiscono le grandezze e le corone di questa terra! Voglio dunque servire da oggi avanti ad un padrone che non mi possa più morire. E così da allora si dedicò tutto all'amore del crocifisso; ed allora fe' voto di farsi religioso, se gli moriva la moglie, comme in fatti poi l'esseguì entrando nella compagnia di Gesù.”
Note:
S. Alfonso Maria de’Liguori, Apparecchio alla morte, S. Pier d’Arena, Torino, Libreria Salesiana, 1877, pp. 30-31.