Un medico Italiano ritirato afferma che il Coronavirus è un imbroglio ed una crisi architettata

Provengo dall'Italia Settentrionale e sono medico. L'epidemia targata Coronavirus è un chiaro imbroglio ed una crisi architettata. Lavorai per 2 anni in gerontologia, nel 2009 e nel 2010, nonché in diverse altre unità ospedaliere dal 2011 al 2014 e gradirei illustrare il funzionamento di tutta questa storia. 

La più parte delle casualità con Coronavirus è profilata da pazienti molto anziani e debilitati, i quali presentano sovente infermità croniche, ad esempio, insufficienza cronica renale e cardiaca, diabete ed immunodeficienza. Tali tipi di pazienti muoiono tipicamente di improvvise complicanze, quali polmonite, dispnea od insufficienza multi-organica sistemica; orbene, esaminarli per Coronavirus coinvolge necessariamente risultati medicalmente positivi, tuttavia, la positività riscontrata in alcuni dei pazienti non dimostra alcuna relazione causale tra il presunto Coronavirus, la malattia degli stessi e la ragione della loro morte, anzi, essi morirebbero comunque delle medesime complicanze emodinamiche e respiratorie. 

Di conseguenza, esistono schiaccianti controesempi per cui si tratta certamente di un'epidemia architettata, adoperata di modo da coonestare uno stato di polizia totalitario; occorre che le persone si sveglino e si accorgano di questo pravo piano.

Quanto alla messa in scena di tale presunta epidemia posso affermare che i mezzi di comunicazione, nonché il personale sanitario, sono chiaramente diretti di maniera militarizzata da parte di un torbido contro-potere che giace nell'ombra. Mai ho visto io qualcosa di simile: hanno trasformato la nazione in uno stato palesemente gendarmesco nel giro di una settimana.

Andrea Catalano