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Il miglior argomento contro il “battesimo di desiderio”
Si intende qui parlare del miglior argomento contro il "battesimo di desiderio".
Ora ci sono dai sette ai dieci argomenti circa che si possono trarre dall'insegnamento dogmatico della Chiesa Cattolica i quali provano assolutamente che la teoria del battesimo di desiderio è incompatibile con l'insegnamento cattolico infallibile. Si citeranno rapidamente sette di questi argomenti, e poi si spiegherà qual è forse l'argomento migliore di tutti.
PRIMO: In ogni singola affermazione dogmatica sull'argomento, la Chiesa cattolica comprende le parole di Gesù Cristo stesso in Giovanni 3:5 proprio come sono scritte, letteralmente. Gesù lo ha dichiarato
Il Signore ha preceduto la sua dichiarazione dicendo: "Amen, Amen", indicando così che la sua affermazione era estremamente seria e solenne. Comprendendo quelle parole di Gesù così come sono scritte -- come avviene in ogni affermazione dogmatica che tratta di Giovanni 3:5 -- la Chiesa Cattolica insegna infallibilmente che nessuno può entrare in Cielo senza rinascere d'acqua e di Spirito Santo, proprio come Gesù Cristo stesso ha dichiarato. Ciò contraddice il battesimo di desiderio, che postula la salvezza senza la rinascita dall'acqua e dallo Spirito Santo.
SECONDO: La Chiesa Cattolica insegna infallibilmente che è assolutamente necessario per la salvezza che “ogni creatura umana” sia sottomessa al Romano Pontefice (Bonifacio VIII, Unam Sanctam).
È anche insegnato in maniera infallibile che la Chiesa e il Papa non esercitano giurisdizione – e non possono farlo – su coloro che non hanno ricevuto il Sacramento del Battesimo. Si veda il Concilio di Trento, Sessione 14, Capitolo 2.
Poiché è assolutamente necessario per la salvezza di ogni creatura umana che questa sia soggetta alla giurisdizione della Chiesa e del Romano Pontefice - e tale creatura non può essere soggetta alla Chiesa e al Romano Pontefice senza ricevere il Sacramento del Santo Battesimo - ne consegue che ogni essere umano deve ricevere il Sacramento del Battesimo per essere salvato. Semplicemente non c'è modo di aggirare questo argomento. E anche i fautori del cosiddetto battesimo di desiderio ammettono che quest’ultimo non è un sacramento.
TERZO: nella prima definizione dogmatica di Al di fuori della Chiesa Cattolica non c’è assolutamente salvezza, Papa Innocenzo III nel Quarto Concilio Lateranense del 1215 definì infallibilmente che:
La Chiesa è definita dogmaticamente come i fedeli e qualsiasi salvezza al di fuori dei fedeli è esclusa con forza con le parole nullus omnino (nessuno assolutamente).
Ebbene, solo coloro che sono stati battezzati in acqua fanno parte dei fedeli. Questo è chiaro dall'insegnamento, dalla tradizione e dalla liturgia della Chiesa. I non battezzati, compresi i catecumeni non battezzati, erano esplicitamente esclusi dalla categoria dei fedeli. Si consideri, ad esempio, la Messa dei Catecumeni (i non battezzati) in raffronto alla Messa dei fedeli (i battezzati). Poiché solo i battezzati con l'acqua fanno parte dei fedeli, come apprendiamo dall'insegnamento, dalla Tradizione e dalla Liturgia della Chiesa, ed è infallibilmente certo che non c'è alcuna salvezza al di fuori dei fedeli, come ha definito la Chiesa, ne consegue che non c'è assolutamente salvezza per coloro che non sono battezzati in acqua.
QUARTO: La Chiesa cattolica insegna infallibilmente che nessuno può essere all'interno della Chiesa cattolica (la Chiesa al di fuori della quale nessuno è salvato) senza il Sacramento del Battesimo. Insegna anche che non si può essere membri della Chiesa cattolica o parte del Corpo della Chiesa senza il Sacramento del Battesimo. Si veda Mystici Corporis, tra le altre cose.
L'insegnamento che solo i battezzati in acqua sono nella Chiesa o membri della Chiesa presenta tali problemi per i sostenitori del battesimo di desiderio che questi sono stati costretti a inventare teorie ridicole, come quella che si può presumibilmente essere all'interno della Chiesa cattolica senza essere un membro di essa; e che si può far parte dell'anima della Chiesa senza far parte del Corpo della Chiesa. Tali teorie, naturalmente, non furono mai insegnate dalla Chiesa Cattolica, e sono anzi contraddette dai suoi infallibili decreti.
Ad esempio, la Chiesa insegna infallibilmente che soltanto tutti coloro che sono all'interno di essa sono effettivamente membri della Chiesa cattolica. Si veda il Vaticano I, fra le altre cose.
È quindi falso affermare che si può essere dentro la Chiesa senza essere membri della Chiesa. Questa insegna anche che solo coloro che sono nel Corpo della Chiesa possono essere salvati. Si veda Cantate Domino dal Concilio di Firenze.
È quindi incompatibile con l'insegnamento cattolico sostenere che colui che è presumibilmente nell'anima della Chiesa - ma non nel corpo della Chiesa - può essere salvato. L'infallibile insegnamento cattolico sulla necessità dell'unità e dell'appartenenza alla Chiesa, e su come questo sia indissolubilmente connesso alla ricezione del Sacramento del Battesimo, confuta la teoria del battesimo di desiderio e le relative false dottrine.
QUINTO: Nel suo Credo e in molti altri pronunciamenti magisteriali la Chiesa cattolica insegna infallibilmente che c'è un solo battesimo, non tre. Non solo insegna infallibilmente che c'è un solo battesimo, ma che l'unico battesimo è celebrato in acqua (Concilio di Vienne, 1311-1312).
Il Concilio dogmatico di Vienne ha espressamente dichiarato che questo unico battesimo, che si celebra in acqua, è ciò che i membri della Chiesa cattolica devono fedelmente confessare. Non c'è altro battesimo, secondo l'infallibile insegnamento cattolico. Il Concilio di Vienne ha dichiarato:
Lo stesso Concilio insegna che tutti nella Chiesa hanno lo stesso battesimo.
Si considerino le due asserzioni dogmatiche dal Concilio di Vienne sul battesimo come una unità, come i punti A e B.
A - Tutti coloro che sono nella Chiesa (fuori dalla quale assolutamente nessuno è salvato) hanno un solo e medesimo battesimo; e
B - Quell’unico battesimo (che tutti coloro che sono nella Chiesa posseggono) è d’acqua. Il battesimo di desiderio è dunque falso.
SESTO: la lettera dogmatica a Flaviano di Papa San Leone Magno (datata 449) – ribadita al Concilio di Calcedionia del 451 – dichiara che l’acqua del battesimo, lo spirito di santificazione, e il sangue della Redenzione sono inseparabili nella santificazione.
I legami tra l'acqua, lo spirito e il sangue sono tali che non possono essere separati nella santificazione, mentre le stesse teorie del battesimo del desiderio e del sangue postulano che si può avere la santificazione separatamente dal battesimo in acqua. Il battesimo di desiderio e di sangue sono quindi falsi.
SETTIMO: la bolla Exultate Deo al Concilio di Firenze insegna infallibilmente ed esplicitamente che gli uomini non possono entrare in Cielo senza la rinascita d'acqua e di Spirito, come dice la Verità, cioè Gesù Cristo stesso, in Giovanni 3:5.
Il Concilio di Firenze ha quindi usato le proprie stesse parole per presentare l'insegnamento di Gv 3,5, che nessuno entra in Cielo senza la rinascita di acqua e di Spirito nel sacramento del Battesimo, come verità della rivelazione divina. Questo è l'insegnamento infallibile della Chiesa cattolica e non lasciate che nessuno vi dica il contrario. Ciò contraddice il battesimo di desiderio, che postula la salvezza senza rinascita dell'acqua e dello Spirito.
Ci sono una serie di altri argomenti che si potrebbero coprire per confutare ulteriormente il battesimo di desiderio. Ma l'argomento che voglio discutere ora è probabilmente il migliore fra tutti contro il "battesimo di desiderio", perché dimostra che il battesimo del desiderio NON PUÒ essere vero dalla sua stessa definizione dataci dai teologi che favorirono l'idea!
L'argomento che ora esamineremo è quindi assolutamente fatale per la falsa teoria del battesimo di desiderio e per coloro che la sostengono. Forse la definizione più celebre di "battesimo di desiderio" - che i sostenitori dell'idea propongono - è il parere di sant'Alfonso Liguori in merito.
Ora la Chiesa Cattolica non ha mai insegnato il battesimo di desiderio – mai. Ecco perché i sostenitori di questa teoria devono ricorrere a citare la spiegazione avanzata da teologi fallibili. E riguardo a quei teologi essi considerano la spiegazione e la definizione dell'idea di sant'Alfonso Liguori, nella sua Teologia morale, come la più notevole e importante. Lo tirano fuori tutto il tempo.
Prima di dimostrare che la spiegazione di sant'Alfonso del "battesimo di desiderio" è senza dubbio incompatibile con l'insegnamento cattolico, è necessario chiarire che sant'Alfonso credeva solo che il battesimo di desiderio potesse applicarsi a quelle persone che credono esplicitamente in Gesù Cristo e nella Trinità, ma muoiono senza battesimo d’acqua.
Egli non credeva che potesse applicarsi a persone che non credono - o ignorano - i misteri essenziali della fede cattolica. A differenza dei moderni sostenitori del battesimo di desiderio, Sant'Alfonso riteneva che tutti coloro che muoiono senza credere nei misteri essenziali della fede cattolica (come tutti i musulmani, gli ebrei, i pagani, ecc.), così come tutti gli eretici e gli scismatici, sono perduti.
Per spiegare la teoria, Sant'Alfonso lo chiamò Baptismus Flaminis. Baptismus Flaminis è spesso tradotto come "battesimo di desiderio", anche se non significa battesimo di desiderio. In realtà significa il battesimo del soffio o del respiro. Ne parleremo più avanti.
Ora, consideriamo il punto chiave. Così come mettiamo in luce nel nostro articolo, Il vistoso errore di Sant’Alfonso sul battesimo di desiderio, … e così come discutiamo simili problemi nel nostro libro sulla salvezza (Al di fuori della Chiesa Cattolica esiste assolutamente nessuna salvezza) – quando si tenta di spiegare questa idea di "battesimo di desiderio", Sant'Alfonso dice che presumibilmente esso offre alle persone la remissione della colpa dei peccati, ma non fornisce il carattere sacramentale del battesimo e non toglie la punizione temporale dovuta al peccato. Dato che (secondo il teologo) il cosiddetto battesimo di desiderio non rimuove la punizione temporale dovuta al peccato, egli riteneva anche che se qualcuno fosse morto con il cosiddetto battesimo di desiderio avrebbe potuto dover andare in Purgatorio.
È estremamente importante notare che questo è anche il modo in cui San Tommaso d’Aquino spiegava il battesimo di desiderio.
Dal momento che è così che sia San Tommaso che Sant'Alfonso hanno spiegato il "battesimo di desiderio" - e tale spiegazione è stata ripetuta da altri teologi fallibili - il punto che si sta per esporre ora è quindi di importanza monumentale; perché la spiegazione del «battesimo di desiderio» data da san Tommaso e da sant'Alfonso è il battesimo di desiderio. Se cade la loro spiegazione di battesimo di desiderio, cade l'intera teoria.
Nella Summa Theologiae, Pt. III, Q. 68, Articolo 2, Risposta all’Obiezione. 2, San Tommaso espresse la sua opinione fallibile a proposito del battesimo di desiderio in questo modo. È importante per le persone prestare molta attenzione qui perché questi punti toccano il nodo nevralgico dell’argomento.
San Tommaso diceva:
Come sant'Alfonso, san Tommaso credeva che questo cosiddetto battesimo di desiderio, in un catecumeno che avesse le convinzioni e le disposizioni necessarie, avrebbe potuto togliere la colpa del peccato ma non avrebbe fornito il carattere sacramentale del battesimo e, ancor più importante per il punto che si sta discutendo ora, tale battesimo non avrebbe tolto la punizione temporale dovuta al peccato. Per questo il teologo dice che un tale catecumeno non battezzato, che ha ricevuto il cosiddetto battesimo di desiderio, avrebbe bisogno di soffrire in Purgatorio. La persona non andrebbe direttamente in Paradiso. Come ora si dimostrerà e spiegherà, tale ammissione demolisce l'intera teoria del battesimo di desiderio.
Distrugge l’intera teoria, prima di tutto, perché il Concilio di Firenze e il Concilio di Trento insegnano infallibilmente che la grazia del battesimo non è soltanto la remissione della colpa del peccato, ma anche la remissione della punizione temporale dovuta a ogni peccato.
È importante che le persone capiscano cosa significano questi termini. Per coloro che non conoscono la differenza tra la colpa del peccato e la punizione temporale dovuta al peccato, si consideri il caso del re Davide.
Davide era un uomo giustificato, un uomo secondo il cuore del Signore (come leggiamo in 1 Samuele 13:14). Ma in seguito commise i peccati mortali dell'adulterio e dell'omicidio e perse la sua giustificazione. Commettendo quei peccati gravi, Davide perse la giustificazione e si mise sulla via della dannazione.
Tuttavia, Davide si pentì sinceramente dei suoi peccati mortali dopo essere stato rimproverato dal profeta Natan (secondo quanto leggiamo in 2 Samuele 12). Come risultato del suo sincero pentimento, la colpa o la punizione eterna dei peccati mortali di Davide fu perdonata, così che Davide fu allontanato dalla strada della dannazione.
Eppure, quella non era la fine della questione. Si legge infatti che doveva ancora subire la perdita del figlio come parte della punizione temporale per i peccati commessi.
Doveva soffrire qualcosa per riparare o soddisfare quei peccati, la cui colpa era già stata perdonata da Dio.
Questa è la differenza tra la colpa del peccato e la punizione temporale dovuta al peccato. Solo perché in un caso è stata tolta la colpa del peccato, non significa necessariamente che sia stata tolta la punizione temporale dovuta al peccato.
Ecco perché alcune persone che sono salvate devono andare in Purgatorio. Muoiono con la vera fede e in stato di grazia, dopo aver confessato e perdonato tutti i loro peccati mortali commessi dopo il battesimo. Eppure a volte hanno bisogno di soddisfare o subire la punizione per i peccati commessi dopo il battesimo.
È possibile che una persona soddisfi i suoi peccati in questa vita e che la punizione temporale dovuta a quei peccati sia completamente rimossa, adempiendo la volontà di Dio, compiendo buone opere e gestendo ciò che Dio invia nel modo giusto. Ma quando le persone muoiono in stato di grazia e hanno bisogno di soddisfare alcuni peccati che sono stati perdonati, non vanno direttamente in Paradiso. Devono andare in Purgatorio.
Il Sacramento della Penitenza toglie la colpa o la punizione eterna del peccato, ma non necessariamente rimuove la punizione temporale dovuta al peccato. Il Sacramento del Battesimo, invece, che prevede l'ingresso iniziale in Cristo, toglie tutto. Rimuove la colpa del peccato e la punizione temporale dovuta a ogni peccato. Fornisce la rinascita in Gesù Cristo, il lavaggio dello Spirito Santo. I destinatari di questa grazia di rinascita o di battesimo, quindi, non hanno bisogno di soddisfare i peccati passati né di subire alcuna punizione temporale per i peccati commessi prima di ricevere questa straordinaria grazia salvifica. Riferendosi alla grazia salvifica provveduta nel battesimo in acqua, in Tito 3:5 leggiamo:
Quella grazia di rinascita o di battesimo non è la stessa cosa del perdono concesso a un battezzato che cade nel peccato mortale, ma si pente e viene riportato allo stato di grazia. La differenza va compresa.
Circa l'effetto o la grazia del Sacramento del Battesimo, il Concilio di Firenze dichiarò:
È un dogma che l'effetto o la grazia del battesimo sia la remissione di ogni peccato e di ogni punizione dovuta per il peccato. La grazia del battesimo lascia una persona in uno stato in cui andrebbe immediatamente in Paradiso (senza Purgatorio) se morisse prima di commettere un altro peccato. Per esprimere come le persone che hanno ricevuto questa grazia, e muoiono prima di commettere un'altra colpa, andrebbero dritte in Paradiso, il brano di Firenze che abbiamo appena citato dice in latino:
Nel brano di san Tommaso che abbiamo citato - in cui egli dice che il catecumeno che muore con il cosiddetto battesimo di desiderio non raggiungerà immediatamente il Paradiso ma subirà la punizione per i suoi peccati passati – il teologo usa quasi le stesse identiche parole in Latino per insegnare esattamente il contrario di Firenze sulla questione dell'ingresso immediato in Paradiso e se la persona subirà una punizione.
San Tommaso afferma:
Che significa:
Esattamente l'opposto di quanto dichiarato dal Concilio di Firenze riguardo a come il destinatario della grazia del battesimo ottenga immediatamente il Cielo e la vita eterna!
Sia Firenze che San Tommaso usano "statim", che significa "immediatamente". Firenze dice che la persona statim (immediatamente) raggiunge la visione di Dio e quindi la vita eterna, mentre San Tommaso dice non statim (non immediatamente).
Inoltre, Firenze e San Tommaso usano lo stesso identico verbo pervenire, che significa raggiungere o arrivare a. Firenze usava perveniunt, la terza persona plurale del verbo, per dichiarare di raggiungere immediatamente la visione di Dio, e quindi la vita eterna.
San Tommaso usava pervenit, la terza persona singolare dello stesso identico verbo, per affermare che la persona non raggiunge (o perviene) immediatamente alla vita eterna. E c'è di più.
Firenze dichiarò che poiché la grazia del battesimo toglie tutto, i destinatari di questa grazia non hanno bisogno di fare alcuna soddisfazione o subire punizioni per i peccati passati. Le parole che Firenze usava per i peccati passati in latino sono “pro peccatis praeteritis”.
San Tommaso usò le stesse identiche parole -- “pro peccatis praeteritis” (che significa 'per i peccati passati') -- per insegnare che il destinatario del cosiddetto battesimo di desiderio dovrà subire la punizione per i peccati passati - contrariamente a quello che ha detto Firenze. San Tommaso dice: "ma lui [il catecumeno] subirà la punizione per i peccati passati".’
Questi fatti provano che il battesimo di desiderio, come spiegato dai suoi più celebri sostenitori, non fornisce la grazia del battesimo o la rinascita spirituale.
Questo è semplicemente un fatto; e questo fatto distrugge e confuta l'intera teoria proprio per questo secondo punto: cioè che il Concilio di Trento ha dichiarato che la grazia della giustificazione è la grazia della rinascita spirituale o del battesimo.
Che lo si ripeta: il Concilio di Trento ha dichiarato che la grazia della prima giustificazione è essa stessa la grazia della rinascita spirituale, lo stato in cui tutto (la colpa del peccato e la pena temporale dovuta per il peccato) è tolto, in tal modo che la persona rinata viene lasciata in uno stato in cui andrebbe immediatamente in Paradiso se morisse dopo essere così rinata. Il battesimo di desiderio è quindi falso. Non ci sono dubbi.
Nel suo decreto sulla Giustificazione, Sess. 6, Cap. 3, il Concilio di Trento infallibilmente dichiara:
Si noti questo, il Concilio di Trento insegna che si deve rinascere in Cristo per essere giustificati. Ciò significa che non si può nemmeno essere messi in stato di grazia senza ricevere la rinascita di Gesù Cristo. E la rinascita, come insegna più volte il Concilio di Trento, porta via tutto. Toglie la colpa del peccato e ogni punizione dovuta al peccato. Certo, se la rinascita non portasse via tutto non creerebbe un uomo nuovo. Non sarebbe rinascita. La rinascita lascia una persona in uno stato in cui andrebbe immediatamente in Paradiso.
Su questo punto, nella Sessione 5 sul Peccato Originale, n.5 – un’altra infallibile dichiarazione nel Concilio di Trento – si dichiara:
Il decreto prosegue dicendo che sono “diventati innocenti, immacolati, puri, senza macchia, figli diletti di Dio, ‘eredi di Dio e coeredi di Cristo’, di modo tale che assolutamente nulla li trattiene dall’entrare in Cielo”.
Quindi, è l'insegnamento infallibile del Concilio di Trento che poiché coloro che sono nati di nuovo, sono resi innocenti, immacolati, ecc. allora assolutamente nulla può ritardarli dall'ingresso in Cielo. Questo è esattamente ciò che ha insegnato anche il Concilio di Firenze, come citato in precedenza. Quando si nasce di nuovo, se si muore in quello stato, prima di commettere una colpa, si va dritti in Paradiso. E ciò che è così significativo nel passaggio di Trento nella Sessione 5, n. 5, è che esso produce queste affermazioni non solo sull'effetto del battesimo, ma sull'effetto della rinascita. "In quelli infatti che sono rinati "... dice Trento, "non c'è assolutamente nulla che possa ritardarli dall'entrare in Cielo".
Quindi, se si è ricevuta la rinascita - la grazia di rinascere – si è ricevuta non solo la remissione della colpa dei peccati, ma anche la remissione della punizione temporale dovuta a ogni peccato. Ecco perché non c'è niente che in tal caso impedisca di entrare in Paradiso.
E la Sess. 6, cap. 3 del Concilio di Trento (che si è citata) dichiara che se uno non rinasce o nasce di nuovo in Cristo, non può nemmeno essere giustificato.
Si vede il problema per il battesimo del desiderio?
Il Concilio di Trento insegna che non si può neppure essere messi in stato di grazia senza la rinascita in Cristo. E la rinascita in Cristo toglie tutto: la colpa del peccato e la punizione temporale dovuta al peccato.
Ma secondo la definizione stessa di battesimo di desiderio - fornita dai suoi più celebrati fautori – esso non prevede la grazia della rinascita perché non toglie la punizione temporale dovuta al peccato.
Il battesimo di desiderio è quindi infallibilmente falso. Deve essere respinto. È una falsa teoria dell'uomo. Ecco perché la Chiesa non l'ha mai insegnato. Quando le persone ricevono dottrine da Dio, come infallibilmente insegnato dalla Chiesa, quelle dottrine sono vere e coerenti. Tuttavia, quando una visione teologica è il prodotto delle opinioni o delle speculazioni degli uomini, avrà difetti e incongruenze. Nel caso del "battesimo di desiderio" - che è semplicemente una dottrina degli uomini, non la dottrina della Chiesa e di Dio - c'è un enorme... grandissimo... buco spalancato nel cuore della teoria. È quello di cui abbiamo discusso.
Questo è il tallone d'Achille del "battesimo di desiderio", l'idea che le persone possono essere giustificate senza rinascere. Ciò contraddice direttamente l'insegnamento cattolico. Devi rinascere per essere giustificato o salvato. Affinché l'idea del cosiddetto "battesimo di desiderio" cominci persino a essere coerente con l'insegnamento cattolico, dovrebbe postulare che il battesimo di desiderio fornisca la grazia della rinascita. Ma non lo insegna, come dimostra la spiegazione di san Tommaso, sant'Alfonso e altri sull'argomento. Dio ha permesso che la falsa idea di battesimo di desiderio contenesse questo enorme problema e incoerenza al suo interno, in modo che le persone potessero alla fine vederlo per quello che è: una falsa dottrina. I fatti che abbiamo considerato provano che la teoria del battesimo di desiderio è finita. È falsa.
Quindi, ecco come porre fine a qualsiasi dibattito sul battesimo di desiderio in un minuto o due, con una domanda. Basta chiedere al sostenitore del battesimo di desiderio quanto segue:
Se non sanno qual è la grazia del battesimo/rinascita spirituale, si spieghi loro che secondo l'insegnamento cattolico, essa è la grazia che rimette tutti i peccati, tutte le punizioni dovute al peccato, e lascia una persona in uno stato in cui andrebbe dritta al Cielo se morisse in quello stato (non sarebbe necessario il Purgatorio). Il battesimo del desiderio dà a una persona quello stato, sì o no?
Se scelgono "no, non fornisce la grazia del battesimo/rinascita spirituale, ma solo lo stato di grazia e la remissione della colpa del peccato, ma non la remissione della punizione temporale dovuta al peccato" -- hanno appena dimostrato che il battesimo di desiderio è falso e non può salvare nessuno. Questo perché il Concilio di Trento ha dichiarato che nessuno può essere nemmeno giustificato (cioè messo in stato di grazia) senza essere rinato in Cristo (Sess. 6, Cap. 3).
Infatti, in tutto il decreto sulla giustificazione nel Concilio di Trento, lo stato di prima giustificazione è identificato come lo stato di rinascita o dell’essere nati di nuovo.
Ad esempio, nella sess. 6, cap. 4 di Trento, si dichiara che il passaggio alla giustificazione non è solo un passaggio allo stato di grazia, ma allo stato di grazia e di adozione a figli, in cui l'uomo rinasce. Quindi, rispondendo "no, il battesimo di desiderio non fornisce la grazia della rinascita spirituale o del battesimo", hanno appena demolito la teoria del battesimo di desiderio. Hanno dimostrato che nessuno potrebbe mai essere giustificato o salvato da ciò.
Se, d'altra parte, rispondono "sì, il battesimo di desiderio fornisce la grazia del battesimo/rinascita spirituale", hanno respinto l'intera teoria del battesimo di desiderio e hanno dimostrato che è falsa. Questo perché il battesimo di desiderio si basa sull'insegnamento di San Tommaso, Sant'Alfonso e altri teologi.
Quei teologi insegnano che il "battesimo di desiderio" non fornisce la grazia della rinascita. In effetti, quella definizione e spiegazione della teoria si trova nei manuali teologici fallibili del XIX e XX secolo. I sostenitori del battesimo di desiderio si divertono a citare tali libri, credendo erroneamente che siano infallibili o definitivi. Ma quei teologi insegnano che il cosiddetto battesimo di desiderio non toglie la punizione temporale dovuta al peccato, e quindi non prevede la grazia del battesimo o la rinascita spirituale. Questo è il battesimo del desiderio. Questa è la teoria. Questa è la posizione. Quindi, rispondendo "sì, il battesimo di desiderio fornisce la grazia della rinascita", il sostenitore del battesimo del desiderio ha completamente ripudiato il battesimo di desiderio. Ha respinto l'insegnamento di S. Tommaso, S. Alfonso e altri teologi sulla questione e anzi ha dichiarato il loro insegnamento falso e sbagliato.
In tal modo egli ha rifiutato il battesimo di desiderio perché gli argomenti a favore del battesimo di desiderio sono indissolubilmente legati alla e basati sulla spiegazione data dai suddetti individui. Quindi, sia che rispondano alla domanda con un sì o con un no, dimostrano che il battesimo di desiderio è falso. Questo perché è semplicemente una teoria dell'uomo che non è mai stata insegnata dalla Chiesa. È incoerente con se stessa ed è incoerente con l'insegnamento cattolico perché è una falsa dottrina.
Ad esempio, è interessante notare che i suddetti teologi (inclusi nei manuali teologici che i sostenitori di tale “battesimo” amano citare), insegnano spesso che il cosiddetto battesimo di sangue (che anche la Chiesa non ha mai insegnato) fornisce la grazia del battesimo o rinascita, mentre il cosiddetto battesimo di desiderio non fornisce quella grazia. Quindi, secondo loro, il cosiddetto battesimo di sangue fornisce una grazia, mentre il cosiddetto battesimo di desiderio fornisce una grazia diversa.
Dove la Chiesa ha mai insegnato tutto questo? La risposta è: da nessuna parte.
La Chiesa insegna che c'è un solo battesimo d'acqua, che tutti nella Chiesa hanno. Quell'unico battesimo d'acqua, che tutti nella Chiesa hanno, è ciò che deve essere fedelmente confessato da tutti (Concilio di Vienne), come già citato.
Il battesimo di desiderio e di sangue sono false teorie dell'uomo, appunto. Ecco perché, quando tentano di spiegare queste false teorie, i teologi si contraddicono già in pochi paragrafi. Ad esempio, se si legge un manuale teologico fallibile che promuove queste nozioni, in un paragrafo si dirà che l'effetto o la grazia del battesimo si può ottenere senza il battesimo in acqua mediante il battesimo di sangue e desiderio. Ma aspetta un secondo: non credono che il cosiddetto battesimo di desiderio dia a qualcuno la grazia del battesimo o della rinascita, perché non prevede la remissione della pena temporale dovuta al peccato, come abbiamo dimostrato. Tuttavia, ignari dei dettagli e dei fatti della loro posizione, a volte affermano che fornisce la grazia del battesimo, ma pochi paragrafi dopo si contraddiranno e riconosceranno che non fornisce la grazia del battesimo o della rinascita perché non toglie la pena temporale dovuta al peccato. Non riconoscono nemmeno la massiccia contraddizione nella loro posizione.
È quello che succede quando le persone cercano di difendere e spiegare false dottrine mai insegnate dalla Chiesa, ma solo da uomini fallibili.
Le persone che confidano nell'uomo, anche se in un santo, quando si ha a che fare con l’insegnamento della Chiesa, perdono sempre. Sempre. Dio non ha mai promesso l'infallibilità a tutti i santi, teologi o dottori della Chiesa, ma a San Pietro e ai suoi successori nel loro autorevole magistero. A san Pietro e ai suoi successori fu data la fede infallibile. Non è stata data a tutti i membri della Chiesa, a tutti i teologi, santi o dottori della Chiesa.
Dio ha permesso che la falsa teoria del battesimo del desiderio fosse insegnata da teologi fallibili e in organi fallibili, perché permette che gli errori circolino. Ma Egli ha protetto le dichiarazioni ufficiali della Chiesa dall'insegnare tali errori. Ecco perché il battesimo di desiderio non compare in nessun decreto infallibile. Inoltre, mentre l’Altissimo ha permesso che il battesimo di desiderio fosse diffuso in fonti fallibili, ha lasciato un enorme buco nel cuore della sua spiegazione. Questo buco aperto dimostra che tale finto battesimo non può giustificare nessuno perché non fornisce la rinascita spirituale.
Promuovere ostinatamente il battesimo di desiderio di fronte a questi fatti è semplicemente essere di cattiva volontà. È mentire e promuovere l'eresia. È promuovere una falsa dottrina. È credere e insegnare che le persone possono essere giustificate senza rinascere, contrariamente all'insegnamento esplicito della Chiesa cattolica.
Le persone hanno bisogno di capire che non è permesso trovare semplicemente un'opinione, un'espressione o un insegnamento negli scritti di un dottore della Chiesa o di un santo - e semplicemente mantenerlo e promuoverlo, qualunque cosa accada. Ciò fu condannato sotto papa Alessandro VIII negli Errori dei Giansenisti.
Sant'Agostino fu santo e dottore della Chiesa. Ma non era infallibile. Ha scritto un libro di Ritrattazioni. Se si trova un qualsiasi insegnamento in Agostino, non si può semplicemente dire: "Beh, è in Agostino. Lo terrò in ogni caso, anche se non torna, anche se non è coerente con qualcosa di peso maggiore". No, non si può semplicemente tenerlo e promuoverlo. Questa è una religione dell'uomo.
Non solo il battesimo di desiderio è ovviamente falso, come si è mostrato, ma anche il battesimo di sangue è falso. È contrario alle argomentazioni dogmatiche che si sono citate all'inizio di questa discussione. Ecco perché il battesimo di sangue non è mai stato insegnato dalla Chiesa. Non si trova letteralmente da nessuna parte nell'insegnamento dell'infallibile Magistero pontificio. Inoltre, si è mostrato che il punto di vista di sant'Alfonso, san Tommaso, ecc. sul battesimo di desiderio è insostenibile e contrario all'insegnamento cattolico.
In effetti, nel tentativo di spiegare la sua posizione su questo tema, sant'Alfonso ha persino citato erroneamente il Concilio di Trento, come si è dimostrato nell’articolo del presente Monastero sull'argomento. Sant’Alfonso ha in tal caso citato qualcosa che il Concilio di Trento ha affermato sul sacramento della Penitenza e l'ha applicato in modo errato al battesimo in acqua. Aveva semplicemente torto. Non è permesso sostenere la sua opinione o l'opinione di San Tommaso d'Aquino o l'opinione di qualsiasi uomo - se contraddice qualcosa di maggiore peso. E sappiamo per certo che la loro spiegazione della teoria è falsa.
Infatti, l'insegnamento secondo cui si devono respingere le opinioni dei dottori della Chiesa se si rivelano incompatibili con la dichiarazione della Chiesa, è proprio l'insegnamento dello stesso san Tommaso d'Aquino nella Summa Theologiae, Pt. II-II, Q. 10, Articolo 12. Egli afferma:
Questo è un passaggio molto importante perché alcune persone affermeranno che la Chiesa sostiene la teologia di San Tommaso. Sì, appoggia la sua teologia in generale. Ma anche se applicata in modo specifico, la teologia di san Tommaso è che le sue opinioni non sono infallibili, e devono essere messe da parte quando un insegnamento del Magistero ne mostra la mancanza.
La sua visione erronea dell'Immacolata Concezione è un esempio di tale opinione.
Questo principio si applica a qualsiasi teologo o dottore della Chiesa. Infatti, quando i sostenitori del battesimo di desiderio avanzano ostinatamente la posizione di San Tommaso o Sant'Alfonso su questo argomento, di fronte ai fatti che abbiamo trattato, si contraddicono. Si fanno degli sciocchi loro stessi; poiché affermano ostinatamente che le persone possono essere salvate mediante il battesimo di desiderio da fonti la cui spiegazione prova che nessuno potrebbe essere salvato mediante il battesimo di desiderio perché è necessario rinascere per essere giustificato.
Come dichiarò papa Benedetto XIV in Apostolica (n. 6), 26 giugno 1749:
Coloro che ostinatamente promuovono la posizione del battesimo di desiderio di fronte ai fatti stanno semplicemente promuovendo false dottrine contro l'insegnamento della Chiesa cattolica e perderanno la loro anima.
Un ulteriore problema con la falsa dottrina del battesimo di desiderio concerne il termine Baptismus Flaminis. Questo è il termine in Latino che la gente frequentemente traduce come ‘battesimo di desiderio’. Comunque sia, esso non significa “battesimo di desiderio”.
Flaminis è la forma genitiva del sostantivo neutro di terza declinazione, flamen. Flamen in realtà significa
Non significa desiderio. Ma se leggi i materiali pro-'battesimo di desiderio', troverai flaminis tipicamente tradotto come 'di desiderio', anche se non significa 'di desiderio.' In effetti, nei loro scritti troverai spesso questo così chiamato baptismus flaminis (che non esiste) tradotto come:
…oltre, ovviamente, a “desiderio”. Tuttavia, non significa nessuna di queste cose.
Il punto è che non riescono nemmeno a capire cosa significhi questo termine, perché è una falsa teoria dell'uomo. Il fatto che il ‘battesimo del desiderio’ sia falso è precisamente il motivo per cui non ha mai trovato posto in alcun decreto infallibile o nell'insegnamento di un concilio ecumenico. Ci si rifletta.
Ci sono stati molti Concili. Hanno promulgato ampi decreti sui sacramenti, sulla Chiesa, sul fatto che fuori della Chiesa non c'è salvezza, sull'unità della Chiesa e molte altre questioni. Eppure, sorprendentemente, il "battesimo del desiderio" e il "battesimo del sangue" non furono mai insegnati. E contrariamente a quanto falsamente affermano alcuni sostenitori del battesimo di desiderio, il Concilio di Trento non lo ha affatto insegnato, come dimostra chiaramente il nostro materiale in merito (Concilio di Trento, Sessione 6, Capitolo 4).
Il motivo per cui il "battesimo di desiderio e di sangue" non sono mai stati insegnati in nessun decreto infallibile o in un Concilio è perché sono false dottrine. I Concili hanno anche promulgato numerosi decreti dogmatici sul battesimo: la sua necessità... la sua forma... il battesimo dei bambini contro il battesimo degli adulti... un solo battesimo, ecc. Eppure mai una volta è stato insegnato il "battesimo di desiderio o di sangue". Lo Spirito Santo ha protetto l'insegnamento infallibile della Chiesa Cattolica da quegli errori.
Va anche notato che il battesimo di desiderio e di sangue non solo non sono mai stati insegnati in nessun annuncio infallibile o magistriale della Chiesa, ma anche quando si considerano i secoli dopo il Concilio di Trento che ha portato al Vaticano II - e si consulta l’insegnamento ufficiale dei papi nelle encicliche papali alla Chiesa universale – si vedrà che mai una volta sono state insegnate le false idee di battesimo di desiderio e di sangue.
Anche se le encicliche papali rivolte a tutta la Chiesa trattavano spesso del battesimo, della Chiesa, della sua necessità, ecc. -- in un periodo in cui teologi fallibili avanzavano le false idee del battesimo di desiderio e di sangue a sinistra e a destra -- le encicliche papali a tutta la Chiesa non hanno mai insegnato il battesimo di desiderio o di sangue.
Lo Spirito Santo ha continuato a proteggere l'insegnamento ufficiale della Chiesa cattolica da quelle false dottrine, anche se Dio ha permesso che quest’ultime fossero diffuse in fonti fallibili: l'insegnamento dei teologi, i catechismi, ecc. Dio ha permesso che gli errori fossero insegnati in fallibili fonti, e ha permesso alle persone di fraintendere questo problema, semplicemente perché, come dice 1 Corinzi 11:19: devono esserci eresie.
Alla fine la falsa dottrina del battesimo di desiderio crebbe e si espanse a tal punto che tutti coloro che accettarono l'idea sostenevano o accettavano anche che non è necessario credere in Gesù Cristo e nella fede cattolica per essere salvati.
Questa è la posizione sostenuta o professata da ogni singolo sostenitore del "battesimo di desiderio" ai nostri giorni. Sostengono che le anime possono essere salvate nelle false religioni da un cosiddetto "battesimo di desiderio". Ecco perché il problema alla base della falsa dottrina - che abbiamo esposto in questo video - non avrà importanza per molti di loro perché non gli importa se la posizione è coerente.
Si preoccupano solo di credere in qualcosa - qualsiasi cosa - che consenta la salvezza al di fuori di Gesù Cristo, della Sua Chiesa (la Chiesa Cattolica) e del Suo Battesimo. Usano la falsa dottrina del battesimo di desiderio come un falso Cristo, che presumibilmente salva le persone al di fuori di Lui e della Sua fede. Questa posizione è del tutto eretica e contraria all'insegnamento infallibile della Chiesa cattolica. Si veda ad esempio la bolla dogmatica, Cantate Domino, del Concilio di Firenze.
È un dogma definito che nessuno può essere salvato senza la fede cattolica e che tutti coloro che muoiono ignorando, o non credendo, i misteri essenziali della fede cattolica (la Trinità e l'Incarnazione) sono dannati. Ciò significa che tutti coloro che muoiono come musulmani, ebrei, pagani, ecc. sono perduti. La Chiesa insegna anche che tutti coloro che dissentono da un insegnamento autorevole della Chiesa o si separano dalla Chiesa dopo essere stati battezzati in essa, sono dannati. Ecco perché tutti coloro che muoiono come eretici o scismatici sono perduti. Solo coloro che muoiono con il sacramento del Battesimo, con la fede cattolica e in stato di grazia possono essere salvati. Tutti i sostenitori del battesimo di desiderio ai nostri giorni credono nell'eresia che le anime possono essere salvate nelle false religioni o accettano come cattoliche le persone che credono in quell'eresia. In effetti, la promozione di questa falsa dottrina ai nostri giorni è fonte di innumerevoli mali.
È interessante notare che Dio non solo non ha mai permesso al Magistero di insegnare il battesimo del desiderio o di sangue – anche negli anni precedenti al Vaticano II – ma anche che l'insegnamento ufficiale del Magistero in quel periodo post-tridentino, post-vaticano I dichiarò ufficialmente la stessa dottrina, la vera dottrina della Chiesa: che nessuno può essere membro della Chiesa cattolica senza il Sacramento del Battesimo, e che nessuno può essere salvato senza il Sacramento del Battesimo.
Nella sua Enciclica, Mediator Dei, n. 43, 20 Nov., 1947, indirizzata alla Chiesa Universale, Pio XII riferendosi al Sacramento del Battesimo, dichiara:
Insegna in modo specifico che il Sacramento del Battesimo distingue e separa tutti i cristiani (christianos omnes in latino). Il Sacramento del Battesimo distingue e separa tutti i cristiani dagli altri: cioè da coloro che non sono cristiani e non membri del Cristo. Egli dice che è lo stesso modo in cui il sacerdote si distingue dal resto dei fedeli per la ricezione del Sacramento dell'Ordine. Perciò non si può essere cristiani senza il sacramento del Battesimo; e solo i cristiani si salvano, come insegna dogmaticamente la Chiesa. Perciò, ancora una volta, si ripete qui la stessa identica dottrina che troviamo nell'insegnamento infallibile dei Concili -- in questa enciclica, nell'insegnamento ufficiale del Magistero dopo il Concilio di Trento e il Vaticano I. E non troviamo il battesimo di desiderio o di sangue.
Nella sua Enciclica Mystici Corporis, n. 22, Pio XII insegna ufficialmente:
Se non si è ricevuto il lavacro di rigenerazione (battesimo in acqua), non si può essere considerati un membro della Chiesa cattolica. Questo è l'insegnamento ufficiale della Chiesa. A proposito, va notato che i bambini battezzati professano la vera fede, perché il verbo lì per professare indica ciò che viene mostrato allo scoperto. E in virtù del loro battesimo sono contrassegnati o messi da parte come persone che appartengono alla o professano la vera fede. Ecco perché è dogmaticamente definito che i bambini battezzati fanno parte dei fedeli. E così Pio XII insegna ufficialmente che non si può essere considerati membri della Chiesa cattolica se non si è ricevuto il lavacro di rigenerazione (battesimo in acqua). Questa è esattamente la stessa dottrina che troviamo nell'insegnamento infallibile dei Concili. E lo vediamo ripetuto qui in Mystici Corporis, nell'insegnamento ufficiale del Magistero dopo Trento e il Vaticano I. E non troviamo il battesimo di desiderio o di sangue.
Nell'enciclica di Papa Pio XI Quas Primas (n. 15), 11 dicembre 1925, indirizzata alla Chiesa universale, leggiamo anche riguardo all'ingresso nel Regno di Dio:
Pio XI insegna specificamente che gli uomini non possono entrare nel Regno di Dio se non attraverso la fede e il battesimo, che, dice, è un rito esteriore. Dal momento che il battesimo di desiderio e di sangue non sono riti esteriori, egli insegna che gli uomini non possono entrare nel Regno di Dio senza la fede e il Sacramento o rito del battesimo. Questa è esattamente la stessa dottrina che troviamo nell'insegnamento infallibile dei Concili. Lo vediamo ripetuto nell'insegnamento ufficiale del Magistero a tutta la Chiesa dopo Trento e il Vaticano I. E non troviamo il battesimo di desiderio o di sangue.
La vera dottrina sul battesimo - che nessuno può essere salvato senza rinascere d'acqua e di Spirito - viene dall'insegnamento di Gesù Cristo stesso.
Leggiamo le stesse parole di Gesù su questo argomento in Giovanni 3:5 e Marco 16:16. Quella stessa dottrina è ripetuta in tutte le epistole di San Paolo, dove si riferisce alla ricezione del battesimo in acqua come alla salvezza “attraverso la fede” (Galati 3:26; Efesini 2:8-9; Colossesi 2:12; ecc.).
Questa vera dottrina apostolica sul sacramento del Battesimo - e che nessuno può essere salvato senza di esso - è contenuta nella Scrittura. È stata insegnata dai padri. Fu dichiarata infallibilmente dai concili ecumenici. E, come abbiamo appena visto, è stata infallibilmente ripetuta nell'insegnamento ufficiale dei Papi e del Magistero anche negli ultimi decenni e secoli in cui Dio ha permesso che le eresie e gli errori si diffondessero e abbondassero di fonti fallibili.
Quindi, ecco come distruggere completamente la teoria del battesimo di desiderio, e la posizione di chiunque la sostenga, in un dibattito o in una discussione. Chiedi semplicemente alla persona:
Se dicono di no, hanno dimostrato che nessuno può essere salvato da un cosiddetto battesimo di desiderio perché bisogna rinascere per essere giustificati (Concilio di Trento).
Se dicono di sì, fornisce la grazia della rinascita spirituale, hanno completamente abbandonato e rifiutato il battesimo di desiderio, perché le fonti su cui fanno affidamento per spiegare l'idea insegnano che non fornisce la grazia della rinascita spirituale. La teoria è falsa. Deve essere respinta. Questi fatti dovrebbero renderlo chiaro a tutti.